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Autore: Little_GirlMoon005    17/09/2016    4 recensioni
[ Glorfindel | hair cut ]
È ora di darci un taglio.
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Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gimli, Glorfindel
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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capelli







"Solo per curiosità, è la prima volta che perdi una scommessa, Glorfindel?"
Esclamò Gimli con fare fintamente curioso, quando la sua reale intenzione era quella di infastidire l'amico che ora stava uscendo dal bagno.

Il bell'elfo sbuffò esasperato mentre usciva dal bagno, con solo pantaloni chiari a fasciargli le gambe e degli stivali neri ai piedi. Si era lavato i capelli che ora cadevano pesanti sulle spalle possenti, delle goccioline scivolarono lungo la sua gola fino a raggiungere il petto nudo.

"Lo vuoi sapere solo per il gusto di rinfacciarmelo quando ne hai voglia?" ribattè l'elfo. Il nano fece le spallucce, "Potrei anche farlo," disse "è una delle sensazioni più belle del mondo aver battuto un elfo, a scacchi poi!"  Glorfindel distolse lo sguardo, leggermente imbarazzato. "Hai avuto solo fortuna." disse sottovoce.

"Ti ho sentito!" esclamò il nano afferrando un asciugamano posta su una sedia presente nella stanza. "E asciugati, stai bagnando il pavimento." gli e la lanciò, e l'elfo la prese al volo iniziando subito a passarla tra i capelli, rimuovendo l'acqua in eccesso. "Avanti, siediti." gli disse indicando la sedia. Glorfindel deglutì. "Non puoi farlo davvero. Non puoi... dannazione, perchè i miei capelli!?"

"EHY," Gimli alzò le mani "sei stato tu a dire 'se vinci allora mi farò tagliare i capelli'," esclamò imitando il tono sicuro con cui l'elfo disse quelle parole. "Pensavi veramente di vincere?"
Glorfindel rimase silenzioso per qualche istante. "...Si!" ammise sincero.

"Hah, invece no. Forza, siediti."
"Ma-"
"Niente 'ma'! Adesso mettiti qui e stai buono."

Glorfindel piegò le labbra in un broncio ma si sedette lo stesso, dando così le spalle al nano. Quest'ultimo afferrò una spazzola iniziando a pettinargli la chioma umida.
Percepì l'evidente agitazione dell'elfo, che aveva iniziando a battere nervosamente il piede sul pavimento. "Guarda che è anche per il tuo bene," disse, divertito dall'atteggiamento dell'amico. "Insomma, sei un guerriero! Non puoi affrontare un nemico senza la paura di avere i capelli davanti agli occhi.''

"Ma non sono un ostacolo!" tentò di ribattere l'altro.

"E che mi dici di quella volta che Legolas ti ha afferrato i capelli impedendoti di scappare?" 


"O quella volta quando le tue trecce sono rimaste impigliate tra i rami di un albero?"

"E come dimenticare quando stavi riposando vicino al falò, e una tua ciocca stava per prendere fuoco!"

"Gimli," sospirò Glorfindel alzando gli occhi al cielo. "Ti ho già detto che per me non sono..."
D'un tratto s'interruppe, mentre il ricordo di un evento di molti anni prima gli balenò la mente; accidenti, il Balrog lo aveva effetivamente afferrato per i capelli, trascinandolo nel burrone, morendo così insieme a lui. Il nano non aveva tutti i torti, dopotutto. "E va bene," ammise. "Forse hai ragione."

"Lo pensi veramente?"
"Lo penso veramente!" affermò l'elfo poggiandosi contro lo schienale.

Il nano sorrise soddisfatto. "Perfetto. Allora possiamo iniziare." finito di pettinarlo prese una sottile ma affilata lama. Come Gimli afferrò una ciocca bionda, Glorfindel ruppe il silenzio.

"Uh, Gimli?"
"Si?"
"Sai quello che stai facendo?" domandò.
"Guarda che non te le taglio le orecchie, stai tranquillo!''





Quella stessa sera, Glorfindel scese per la cena accompagnato dal nano. Mentre camminava non faceva altro che continuare a toccarsi le ciocche. Doveva ancora abituarsi al fatto che adesso i capelli gli sfioravano appena le spalle, ma tutto a suo tempo.

"Zio Glorfindel!" appena lo vide, il piccolo Eldarion corse verso di lui abbracciandolo forte, e l'elfo gli sorrise prendendolo in braccio. Aragorn, Arwen e qualche servitore presente nella sala si voltarono nella sua direzione, e il Vanya sentì le proprie guance imporporarsi per come lo stessero guardando.

"Ma che hai fatto ai capelli?" fu Arwen a spezzare il silenzio. Glorfindel sospirò. "Ho perso una scommessa. E... per questo mi sono fatto tagliare i capelli." rispose. Intanto Aragorn lo stava fissando divertito, e una fanciulla che stava versando del vino in un calice era rimasta talmente incantata che non si accorse di averlo riempito fino all'orlo, e ora il liquido stava colando fuori dal bordo macchiando il legno del tavolo.

"Fa così strano... senza quella lunga chioma!" commentò Arwen sorridendogli.
"Ma ti stanno bene." aggiunse Aragorn.

"Almeno non mi troverò un capello nel piatto." Commentò Gimli, ricevendo un pugno sulla spalla da parte dell'elfo.

La Regina di Gondor rise. "Sei comunque incantevole. Anche con i capelli corti." Glorfindel arrossì a quel complimento. E Arwen aveva ragione.
Donavano a Glorfindel più di quanto egli stesso si sarebbe mai aspettato.













angolino autrice;
-che cosa minchia ho appena scritto. Help.

  
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