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Autore: janerizzoli    18/09/2016    5 recensioni
Jane e Maura non sanno quello che hanno fino al giorno in cui qualcuno non entra nelle loro vite e le costringe a capire quello che davvero vogliono.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Jane Rizzoli, Maura Isles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Capitolo 13
( dalla fine capitolo 11)
 … “ Dai andiamo, sistemeremo tutto”

Alex prese per una mano Jane tirandola verso la porta.

“ Ehi, ehi piano!...ma ...dove siamo? E soprattutto come ci siamo arrivate?”

“ Jane!”

La voce di Maura la fece voltare.

“ Maura, che succede?”

Le chiese andandole incontro preoccupata.

“ Non lo so, ero a casa mia e di colpo mi sono ritrovata qui, e poi sei apparsa tu, non capisco...”

Si guardarono intorno.

“ Questo è il bar del distretto, ma non c'è nessuno, dove sono finiti tutti?”

“ Vi ho portate dove tutto ha avuto inizio”

Le due donne si voltarono nella direzione da dove proveniva la voce.

“ Alex!”

Dissero all'unisono.

“ Cosa sta succedendo?”

Chiese Maura.

“ E' uno scherzo? Perché se lo è non è divertente”

Incalzò Jane.

“ Non è uno scherzo, davvero ragazze questo posto non vi dice nulla?”

Le due donne si guardarono, non capendo quello che volesse dire.

“ Tutto ha avuto inizio qui, molti anni fa”

“Cosa è iniziato qui?”

Chiese Jane.

“NOI!”

Rispose Maura.

“ Il nostro primo incontro, ricordi?, eri alla narcotici, volevi un caffè ma non avevi i soldi così io mi offrii di pagartelo”

“ Oh si, è vero, ora ricordo”

“ Ragazze lasciate che vi spieghi tutto, innanzi tutto mi presento, io sono un angelo o meglio sono un Cupido, il vostro Cupido”

“ Un Cupido? Tu? Ma dai, avevano finito i bambini biondi paffuti con arco e frecce?”

Disse Jane sarcastica.
Alex tirò un grande sospiro portandosi una mano alla tempia.

“ Si cara! Vi dovrete accontentare di me”

“ Ma come? Cioè non è scientificamente possibile questo, non ci sono prove dell'esistenza di angeli...o Cupidi”

“ Maura davvero vuoi prove scientifiche?  Non ti preoccupare non tutto può essere spiegato dalla scienza, soprattutto l'Amore, quando andrò via non vi ricorderete di me ma solo del mio operato, è così che funziona”

“ Allora fino ad ora mi hai mentito”

Continuò Maura.

“ No, io non posso mentire”

“ Ma le foto a casa tua, il tuo lavoro....”

“ Le foto sono vere, fanno parte della mia vita precedente, vedete io ero un essere umano proprio come voi, e c'ero anche io in quella gioielleria insieme a mio padre, e il rapinatore ci uccise tutti e due, io fui “ Arruolata” come cupido, avevo omesso di dire quello che provavo alla persona che amavo e per me era troppo tardi, così decisi che non avrei fatto fare lo stesso errore ad altri”

Dicendo questo Alex si avvicinò alle due donne.

“ Voi due siete legate da molto tempo, e non parlo solo del vostro lavoro, vi conoscete fin da piccole”

“ Casa?”

“ Venite vi mostro”

Dicendo questo prese le mani delle due donne.
Una serie di immagini apparvero alle due, Jane e Maura da piccole, da adolescenti e da ragazze, pochi e fugaci ma significativi incontri che mostravano loro come continuavano a trovarsi nonostante i loro mondi fossero così distanti.
Le due donne erano a bocca aperta.

“ Sapete ragazze, voi due siete state una vera e propria spina nel fianco, non avete idea quanti di noi hanno rinunciato in tutti questi anni, soprattutto per colpa tua Jane”

“ Come? Io non sono una spina nel fianco”

Alex rise.

“ A no? Non è che tu abbia un carattere così socievole, ammettilo!
ma dopo che anche l'ultimo Cupido aveva rinunciato, siete capitate a me, ho studiato attentamente i vostri fascicoli, ho visto il vostro affetto crescere sempre più, la vostra amicizia trasformarsi in qualcosa di più, così sono potuta intervenire, vi ho dato migliaia di opportunità per farvi esprimere i vostri sentimenti, ma puntualmente l'una o l'altra si tirava indietro, ho aspettato e aspettato, ma era come se voi non voleste essere felici, così mi sono mostrata, sapete noi non ci mostriamo mai hai nostri protetti, quindi per voi ho infranto circa un milione di regole, spero che questo ne sia valso la pena, visto che siete un caso disperato”

“ Ehi! Io non sono un caso disperato”
Disse Maura offesa.

“ Allora ditemi, quanti anni volete ancora far passare, prima di essere felici?”

“ NESSUNO!”

Disse Jane, facendosi coraggio, il cuore le martellava nel petto, si voltò verso la bionda che la guardava e le prese le mani, per poi immergere i suoi occhi in quelli della donna che aveva davanti.

“ Maura, da quel giorno qui al caffè non ho fatto altro che amarti, solo ora me ne rendo conto, è stato sufficiente incrociare il tuo sguardo una volta e senza rendermene conto da incompleta ero diventata intera, tu per me sei l'altra metà, forse ti chiederai come faccio ad esserne sicura, be, non posso esserne sicura, ma ho deciso di buttarmi lo stesso, perché si è sicuri quando non si ama abbastanza”

Si fermò per riprendere fiato.

“ Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore perché E' la mia vita, amo tutto di te, perfino le tue cervellotiche statistiche scientifiche che mi fanno venire il mal di testa”

Maura era senza parole, come aveva fatto a non accorgersi di nulla, ascoltava quelle parole e le sembravano la poesia più bella mai sentita.

“ Maura, io non voglio qualcuno con cui andare a letto ma qualcuno con cui essere felice di svegliarmi la mattina, ogni volta che ho dormito da te ho sempre avuto paura di addormentarmi perché sapevo che mai un sogno sarebbe stato tanto bello come quello che vivevo ad occhi aperti”

Ancora una volta la mora si fermò.

“ O, Jane, io non avevo capito”

Le guance di Maura erano rigate da lacrime di felicità.
La mora si portò una mano alla tasca della giacca.

“ Non so neanche perché l'ho comprato, credevo che non avrei mai avuto la possibilità di dartelo, ma quando l'ho visto in quella vetrina ho pensati subito a te, e una flebile speranza ha invaso il mio cuore”
Dalla tasca tirò fuori una scatolina di velluto nero.

“ Lo porto con me da quasi due anni”

Maura si portò le mani tremanti alla bocca.

“ Non so quale sarà la tua risposta, ma non posso più stare in silenzio”

Jane si inginocchiò davanti a Maura.

“ Non sono ricca, e so di avere un brutto carattere, e non posso prometterti cieli sereni e splendidi arcobaleni, non posso neanche prometterti che la vita sarà sempre facile, ma una cosa posso promettertela, che ci sarò sempre nel bene e nel male, perché ti amo e ti amerò per sempre”

Prese un lungo respiro.

“ Maura Dorothea Isles, vuoi tu sposarmi e rendermi la donna più felice e fortunata del mondo?”

Maura non riusciva a crederci, Jane le aveva fatto al proposta, proprio come nelle favole, proprio come nei suoi sogni di bambina, era come aveva sempre sognato, il suo principe dalla sfavillante armatura o in questo caso, la sua principessa dal distintivo scintillante, era li chiedendole di amarla e di stare con lei per sempre.
Prese un bel respiro.

“ Si, Jane, si, lo voglio! Voglio sposarti”

Jane sorrise, era felice, prese l'anello e lo mise all'anulare sinistro della bionda dottoressa.

“ Su di te è ancora più bello!”

Si alzò, e la baciò, un bacio intenso, eterno, un bacio atteso da anni.
Quando si staccarono per riprendere fiato e riaprirono gli occhi erano a casa di Maura, non vi era più alcun ricordo di Alex, soltanto la consapevolezza del loro amore, rimasero ancora un po abbracciate, in silenzio, un silenzio velato da mille parole, i loro sguardi combaciavano alla perfezione così come i loro sorrisi, erano fatti per incastrarsi insieme.

“ Posso offrire un bicchiere di vino alla mia futura sposa?”

Disse Maura incamminandosi verso la cucina.

“ Non è che hai una birra?”

Rispose Jane correndogli dietro.


Ecco qua il mio secondo finale, qui è uscita fuori la mia vena romantica, spero vi sia piaciuto, o almeno uno dei due.

Saluto tutti quelli che hanno letto fino a qui, che non si sono arresi, Grazie, grazie mille.

P.S.
Ricordatevi.
La vita deve essere vissuta non pensata...la felicità non la trovi in assenza di problemi. La trovi nonostante i problemi.
Quando uscite da casa, alzate il mento, su la testa, respirate a fondo, assaporate la luce del sole, salutate gli amici con un sorriso e mettete l'anima in ogni stretta di mano. Non abbiate il timore di venire fraintesi e non sprecate nemmeno un minuto a pensare ai vostri nemici. Pensate alle cose belle e positive che volete fare, un giorno, l'occasione per coronare i vostri sogni vi si presenterà senza che neppure ve ne accorgiate.
Non chiedetevi di cosa ha bisogno il mondo, chiedetevi cosa vi rende felici e fatelo, il mondo ha bisogno di persone felici.
E amate, e ditelo alle persone che le amate perché magari poi la vita vi ruba il tempo per dirlo.

   
 
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