Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Antincendio    18/09/2016    1 recensioni
dal testo:
"oh bene, facciamo le ore piccole e poi arriviamo in ritardo eh?" lo sguardo gelido del capitano si voltò su loro, Eren notò Armin che deglutiva, lui cercò di fare il sorriso più perfetto che aveva nella speranza che gli avrebbe salvati "posso chiedere il perchè?" continuò il capitano mantenendo il suo sguardo gelido e annoiato su di lui, secondo Eren alle volte si divertiva, con la coda dell'occhio notò lo sguardo preoccupato di Mikasa, forse il capitano era veramente peggio del patibolo.
"E' colpa mia signore, non mi sono svegliato in tempo"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Pulizie e gelosia
"Jaeger così lasci tutta la polvere, devi spolverare e poi passare la cera sopra i mobili di legno"

"la candeggina, usa quella cazzo di candeggina"

"non si usa così la scopa!"

"come sarebbe a dire che non hai mai lavato un pavimento? almeno le basi"

"JAEGER TOGLI SUBITO LA TESTA DA QUEL SECCHIO"

"sei un caso disperato"

E così la giornata passò lenta e inesorabilmente noiosa, verso le 23:00 Eren non si sentiva più le spalle, i muscoli sembravano più indolenziti a pulire che dalla sua ultima trasformazione e aveva la schiena a pezzi, per di più avrebbe volentieri sputato in faccia al comandante Levi.

"Bene, direi che siamo sopravvissuti a questa terribile giornata, Jaeger nelle pulizie fai schifo e ti lamenti ogni 5 minuti ma almeno adesso qua è pulito, puoi andare dalla tua cameriera adesso, no?"

"capitano?"

"non avevi fissato con la giovane donna che lavora in quel locale?"

"mi prende in giro? lei ha annullato il mio appuntamento facendomi sembrare un'idiota"

"bada a come parli con me, non tollero simili comportamenti"

"mi scusi signore"

"meglio, dimmi allora, cosa farei adesso?"

"penso che me ne andrò a letto, a dormire, grazie a lei la mia schiena è distrutta"

"d'ora in poi arriverai in orario, hai il mio permesso di dormire fino a tardi domattina, solo come eccezione"

"capitano" disse Eren prima di allontanarsi in tutta fretta, si stiracchiò uscendo all'aria fresca, quella sera aveva l'aria pungente, la brezza gelida gli attraversava i capelli creandogli una sensazione di piacere e solo in quel momento Eren si rese conto che in realtà era meno stanco di come credeva, certo aveva i muscoli a pezzi e non si sentiva più le ossa ma infondo non aveva sonno e forse Armin e Mikasa erano ancora al locale e magari anche Eleonor si trovava lì, sorrise a quel pensiero ma poi scosse la testa ricordandosi del giorno libero della ragazza, tanto valeva andarsene a letto e cercare di risposare.
Si avviò per le stradine buie della città tenendo la testa bassa, c'era silenzio, in effetti forse c'era un pò troppo silenzio per essere solo le 23 di sera, fu proprio nel momento in cui alzava la testa che andò a sbattere contro qualcuno.
"guarda dove va" ma non fece in tempo a concludere perchè si ritrovò davanti Eleonor, indossava una deliziosa gonna lunga rossa con una maglia bianca sopra, i capelli neri gli incorniciavano gli occhi azzurri, era bellissima "Eleonor, ti ricordi..?"

"Eren, giusto? scusa non guardavo"

"non fa niente, cosa fai in giro a quest'ora, può essere pericoloso"

"alla fine sono dovuta andare a lavoro stasera, c'era più gente del solito e il mio capo mi ha chiesto di fare il turno"

"capisco, io torno adesso dalle pulizie, speravo di incontrarti al locale ma poi mi sono ricordato che avevi il giorno libero, forse sarei dovuto semplicemente venire eh?"

"abbiamo chiuso poco fa, Eren posso chiederti...di accompagnarmi? come hai detto te può essere pericoloso e non ho voglia di incontrare brutti tipi e tu fai parte del corpo di ricerca, insomma...mi sentirei"

"al sicuro? non c'è problema"

Fu così che si tennero compagnia, in silenzio senza parlare di molto in effetti, Eren cominciava a sentire il sonno e la stanchezza e la voglia di parlare era poca ed Eleonor non sembrava una ragazza particolarmente loquace, si fermarono solo quando ebbero raggiunto l'abitazione della ragazza.

"ci siamo, grazie" disse lei

"non ti preoccupare, non lascerai mai una dolce fanciulla da sola" Eren si esibì in un bellissimo inchino.

"ti andrebbe di...entrare?" chiese lei arrossendo, Eren sorpreso sorrise ed annuì seguendo la ragazza in casa, non potevano certo sapere che qualcuno stesse passando di lì e che con sguardo indiscreto posò gli occhi su di loro.


Eren si svegliò di soprassalto, erano circa le 11:30 del mattino, si stiracchiò soddisfatto, quella notte si era divertito con la giovane cameriera, lei era molto carina e gentile e non poteva fare a meno di notare che era anche molto bella, fu proprio in quel momento che il moro si ricordò di essere ancora a casa della ragazza, si girò non trovandola nel letto, sul cuscino un biglietto.
-Sono andata a lavoro, quando esci sbatti la porta per favore, grazie per stanotte, mi sono divertita con te, se stasera puoi ci vediamo al locale, baci-
Eren sorrise prendendo quel biglietto e infilandolo in tasca, si rivestì velocemente e corse fuori da quella casa, si sentiva pieno di energie, arrivò al campo 10 minuti dopo con un sorriso che gli bucava il volto, il gruppo si trovava davanti al capitano Levi che stava dando istruzioni sulla prossima missione, la prima a notare il suo arrivo fu Sasha.
"Eren" urlò attirando l'attenzione di tutti "ti sei divertito ieri sera eh? ti ho visto con la cameriera entrare in quella casa" rise sotto i baffi.

"Jaeger vedo che ci divertiamo e vedo che siamo ancora in ritardo, per la seconda volta e non di poco stavolta" si introdusse il capitano.

"capitano? lei ieri ha detto..."

"io ieri non ho detto proprio nulla, salterai il pranzo e resterai qua con me così potrò ripeterti ciò che hai perso, non voglio scuse, chiaro?"

"ma signore"

"niente ma Jaeger, tu starai qua"

L'ultima cosa che sentì alle sue spalle fu Sasha che sussurrò "poverino, deve saltare il pranzo, io morirei" come poteva essere così stupida da non capire che era colpa sua se adesso lui doveva saltare il pranzo.


Quando a mezzogiorno tutti si allontanarono per andare a pranzo il capitano fece cenno ad Eren di raggiungerlo.

"Capitano, è stato lei a dirmi che potevo arrivare in ritardo stamattina, io non capisco"

"era chiaro che tu dovessi andare a dormire dopo le pulizie non ha giocare al dottore con la cameriera, non mi pigliare per il culo Jaeger, tu sei un soldato non una sgualdrina"

"signore questa è un ingiustizia, mi rifiuto di" fu così che si ritrovò sdraiato in terra, colpito da un calcio del suo superiore "non rispondermi" concluse il più grande, Eren si alzò a fatica reggendosi lo stomaco,
sentiva la voglia di vomitare improvvisamente.

"chiedi scusa" lo sguardo gelido del capitano gli trapassò lo stomaco.

"mi scusi"

"molto bene, adesso ti ripeterò quello che ti sei perso e questa notte dormirai nei miei alloggi così mi assicurerò che tu riposi e che domani sia in orario"

"signore ma io stasera avrei un appuntamento importante con Mikasa"

"non trattarmi come un'idiota Jaeger, Mikasa capirà, farai come ti dico e adesso presta attenzione, è importante che tu ascolti per la prossima missione"
   
 
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