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Autore: Silvi_MeiTerumi    19/09/2016    1 recensioni
- Perchè devi spaventare le persone? - chiesi più tardi, al cancello della scuola.
Lui si strinse nelle spalle. - Perchè si spaventano? - mi sfida poi.
- E lo sai che tra di noi non finirà bene - prese un lungo sospiro - Ti rovinerò, - disse lui.
- Meglio tu che un altro, - replicai io decisa.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Theo Raeken, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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More bad than good
 
“Vorrei ricordare a tutte le coppie che il tempo per il progetto di psicologia sta per scadere, quindi invito i ritardatari a darsi da fare. A meno che non vogliano ripetere l’anno”.
Ci mancava solo questa, e ora che faccio? Posso sempre cambiare compagno di lavoro. O forse no.
Oggi non è nemmeno in classe e sapendo chi è in realtà, l’idea di passare un pomeriggio da soli mi inquieta.
“Flores”, la professoressa White mi chiama alla cattedra e quando mi avvicino sorride.
“Non vedo Raeken da parecchi giorni, gli è successo qualcosa?”. Mi spiazza con questa domanda, devo inventarmi qualche scusa.
“E’ malato, però oggi vado a casa sua per completare il progetto” affermo, pentendomi subito per la bugia appena detta.
In risposta ricevo un cenno d’assenso e mi rimanda al posto.
E’ strano pensarlo, ma vorrei che oggi la scuola non finisse. Come faccio a presentarmi sotto il suo tetto dopo tutto quello che è successo?
Che si arrabbi è poco ma sicuro, sto andando incontro a qualcosa molto più grande di me.
Gli mando un messaggio per avvisarlo, sperando in una sua risposta, ma che non arriva.
Così alle 15:00 in punto passo a casa per posare lo zaino e prendere l’occorrente, non prima d’aver chiamato Scott. Nel caso fosse successo qualcosa, almeno lui sapeva dove mi trovassi.
“Tu stai attenta, non provocarlo in nessun modo” mi dice serio, lasciandomi capire che non devo fare nessuna battutina. Semplicemente sono lì per svolgere un compito.
“Se devo scoprire qualcosa e posso aiutarvi in qualche modo..” ma vengo interrotta da ‘no’ secco.
Venti minuti dopo sono indecisa se bussare o suonare il campanello di casa Raeken. Dall’interno non proviene nessun rumore, sembra che non ci sia nessuno.
Ma mi faccio coraggio e comincio a picchiettare sul legno duro della porta, se i suoi sono presenti non può farmi niente.
“Chi è?”, una voce roca mi fa sospirare di sollievo, è il padre, ne sono certa.
“Sono un’amica di suo figlio, Emily. Sono qui per un compito” dichiaro tranquilla, aspettando che mi faccia entrare.
Sento il trafficare della serratura e l’abbassarsi della maniglia mi fa avanzare.
Un uomo di mezza età mi si para davanti. Non è molto alto e il suo sguardo è spaventato.
Noto che ha un braccio ingessato e che continua a guardarmi.
“Cara! Abbiamo visite!” urla per farsi sentire, probabilmente dalla moglie che non tarda ad arrivare.
“Se cerchi Theo… Dovrebbe arrivare tra poco…” sussurra preoccupata.
Ma sono io che metto tutta questa soggezione?
“Mi dispiace del disturbo, ma eravamo d’accordo di finire un lavoro per la scuola…” mento, sperando che non mi mandino via.
“Accomodati pure in salotto, se vuoi ti porto qualcosa da bere”, sembrano tranquillizzarsi e le loro spalle si abbassano, non sono più sull’attenti.
“Volentieri, molto gentile” dico prendendo posto sul divano, guardandomi intorno.
Quando sono stata qui non avevo visto questo lato della casa, ma a parte un televisore e dei quadri è completamente vuota.
“Ho preparato dei biscotti proprio poco fa, ne vuoi qualcuno?” la signora Raeken mi sorride amorevolmente, porgendomi un piatto.
Accetto volentieri, complimentandomi. Si siede anche lei, ma non dice niente.
Il marito entra e si appresta ad accendere la Tv, forse per spezzare il silenzio.
Ho la sensazione che vogliano chiedermi qualcosa, ma non si osano. Si mandano continue occhiate. Poveri loro che non sanno che figlio hanno. O forse sì…
Lo sbattere di una porta ci fa trasalire tutti e tre, lui è qui.
“Cosa non vi è chiaro del non uscire la sera?”, sembra infuriato.
Però quando mi vede si interrompe subito, squadrandomi.
“Ho fatto dei biscotti, tesoro…” la madre si fa avanti, porgendogli il piatto.
Con un gesto questo cade a terra in mille pezzi. Trattengo un urletto. Ma è per caso impazzito?
“Ora pulisci tutto!” ordina alla povera donna, “e tu vai a pulire il giardino!” urla contro il padre.
Io me ne sto immobile, aspettandomi una strigliata da parte dai suoi per il suo comportamento.
“L’aiuto io, lasci fare a me”, dico riprendendomi dopo poco, vedendo la madre abbassarsi per raccogliere i cocci.
“Tu vieni subito con me!”. Una presa possente mi imprigiona il polso e mi trascina fuori dal salotto, conducendomi per le scale.
“Lasciami!” strillo, cercando inutilmente di districarmi dalla sua presa.
“Che cosa ci fai qui?!” sbraita infuriato, lasciandomi di colpo, facendomi così cadere sul letto.
“Ti ho avvisato che sarei venuta e mi puoi spiegare che cosa stai combinando?” ora urlo anche io, ignorando il fatto che lui possa stendermi con un solo pugno.
“Questi non sono affari tuoi” sputa acido, avvicinandosi pericolosamente. I suoi occhi cambiano colore.
Sono al limite, questa situazione mi sta opprimendo, e lui non è più Theo.
“Ok, ho capito. Me ne vado” affermo impaurita, alzandomi velocemente.
“Non credo proprio” ride, sbattendo la porta con la mano. Impedendomi il passaggio.
Le lacrime cominciano a scorrere sulle mie guance, è giunta la mia fine?
Non ho il coraggio di guardarlo negli occhi, non voglio vedere il mostro che è in lui.
Il suo respiro mi solletica il collo, facendomi provare mille brividi per tutta la colonna vertebrale.
“Se volessi, ti ucciderei con un solo graffio” mormora mentre si appoggia a me, sono in trappola. Al posto delle unghie compaiono degli artigli che si poggiano sulle mie braccia, tracciando una linea delicata.
“Se volessi, potrei squarciarti la gola”. Ora le sue mani sono sul mio collo, ma non stringono.
“Potrei ucciderti in qualsiasi modo” sussurra al mio orecchio, non spostandosi di un millimetro.
Non riesco a dire niente, le parole mi si bloccano e sono troppo concentrata a regolarizzare il mio respiro. Non mi farò venire un attacco di panico proprio ora.
“Ma io non voglio farlo, non a te” dice prima che con un colpo mi faccia voltare verso di lui.
Le mie mani finiscono sul suo petto, tentando di allontanarlo il più possibile.
“Perché stai facendo tutto questo?”, piagnucolo non trovando la forza di incontrare i suoi occhi.
“Per il potere, ricordi?” dice tranquillo, sfiorandomi con i polpastrelli una guancia.
“Tu non sei così” prendo il coraggio di dire, poggiando a mia volta la mano sulla sua.
“Hai ragione, sono ancora più malvagio” sghignazza avvicinandomi a lui “l’hai detto tu stessa, sono un mostro”.
Ci sono pochi centimetri a separare i nostri nasi, ora posso sentire il suo profumo pungente.
Perché non riesco ad allontanarmi? Provo un insaziabile voglia di baciarlo. Come nei film, dove poi tutto si risolve e il cattivo ragazzo si trasforma nel principe azzurro.
Perché si sa, il cattivo attrae sempre di più, ti colpisce al primo impatto.
Accorcio le distanze lentamente, puntando i miei occhi nei suoi. Mi guarda confuso, aggrottando le sopracciglia.
“Non dovresti farlo”, le sue parole mi bloccano, “che c’è? Prima avevi paura di me, e ora non più?!”. Fa leva sulle mie spalle per spingermi contro la porta, facendomi sbattere così la schiena.
“La sera del ballo tremavi impaurita per non so quale motivo e ora che sai che sono un lupo mannaro vuoi baciarmi?!”.
“Theo…” piango quando pronuncio il suo nome, qualcosa dentro di me si è spezzato.
“Non siamo fatti per stare insieme” ringhia battendo i pugni vicino a me.
Mi porto una mano alla bocca, trattenendo i singhiozzi che si fanno sempre più rumorosi.
“Tu questo non puoi dirlo…” mormoro tentando di avvicinarmi.
“Vattene e non intralciare i miei piani! La prossima volta non sarò più così clemente!”.
Apre la porta e mi fissa in attesa che me ne vada.
 
 
Buona sera! :)
Eccomi con un nuovo capitolo, anche se non mi convince del tutto.
Qui si può vedere come ora Theo sia molto distante da Emily. Quale è il suo intento secondo voi?
Il suo lato aggressivo e vendicativo sta uscendo.
Non ho molto da dire, solo alla prossima <3
  
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