Serie TV > Arrow
Segui la storia  |       
Autore: Sonia6    21/09/2016    4 recensioni
Oliver, Felicity, Tommy, Curtis, Laurel e Sarah sono amici da praticamente sempre. Vediamo cosa succede nelle loro vite a partire dal liceo. Affronteranno amori, perdite, delusioni. C'è chi si sposerà, chi verrà creduto morto per anni, chi scoparirà, chi tornerà come Eroe... Questa è la storia di una grande amicizia che si protrarrà negli anni e per tutta la vita.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dinah 'Laurel' Lance, Felicity Smoak, Oliver Queen, Sarah Lance, Tommy Merlyn
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Oliver non mi sembra una buona idea…”
 
“John ha ragione, potrebbe essere una trappola”
 
“Non mi importa!! Io andrò a quell’appuntamento. Da solo.”
 
“Lascia almeno che ci appostiamo li vicino”
 
“No, mio padre avrà previsto anche questo.”
 
“Nyssa ha ragione” disse Merlyn
 
“Oliver potresti scambiare Malcolm per Felicity. Mio padre sarebbe contento di ucciderlo finalmente.”
 
“Di questo ne sono certo. Ma non accetto l’idea grazie” rispose l’uomo
 
“Basta!” urlò Ollie “Ormai è deciso. E’ ora”
 
 
 
Oliver si trovava sul tetto della QC come programmato. Non aveva previsto un combattimento, perciò era salito in jeans, maglietta e giacca di pelle. Se ne stava con lo sguardo cupo, poggiando le spalle alla porta delle scale che conducevano all’interno dell’edificio, con le braccia incrociate calciando qualche sassolino come antistress. E stressato lo era davvero Oliver. Se faceva, ad oggi, un bilancio della sua vita ne aveva di certo motivo. Era innamorato di una donna meravigliosa. Si erano finalmente trovati, ma lui era naufragato e dato come disperso per 5 lunghissimi anni. Era tornato dal regno dei morti con un passato pesante sulle spalle, era tornato come Arrow, ma aveva ritrovato lei. La sua ancora, la sua vita, il suo destino. Poi era arrivato Ras e l’aveva rapita, probabilmente torturata ed anche psicologicamente turbata per carpire informazioni su di lui. E tutto per colpa sua. L’aveva messa in pericolo ed era soltanto colpa sua. Oliver si chiese se, forse, non sarebbe stato meglio se fosse morto davvero quel giorno.
 
“Ti vedo pensieroso ragazzo”
 
Oliver si destò dai suoi pensieri. La Lega era li e non li aveva sentiti arrivare. Sull’isola aveva sviluppato i suoi sensi facendo si che diventasse un animale. La sua vista era migliorata, il suo olfatto riconosceva ogni odore, soprattutto quando pioveva, con il tatto capiva cosa teneva in mano anche se bendato, con il gusto riconosceva ogni minimo sapore indovinando al primo colpo quale radice od erba era commestibile, e l’udito…bhè quello era forse il suo senso più sviluppato, niente e nessuno lo coglieva di sorpresa perché lo sentiva arrivare almeno trenta metri prima. Lui la chiamava sopravvivenza. E’ questo quello che fa quando si scatena in te. Ti trasforma in animale. E lui lo era. Una pantera, una bellissima pantera spietata. Ma quella sera lo avevano colto all’improvviso. Felicity era la sua distrazione. Di fronte a lui Ras era circondato da sei soldati.
 
“Dov’è lei?”
 
“Oh…più vicina di quanto immagini”
 
“Voglio vedere Felicity!”
 
“Sei impaziente Oliver. Ti ho già detto che non sei tu che detti le regole”
 
“Ok, hai vinto. Vuoi me? Va bene, mi unirò alla Lega, ma lei lasciala andare!”
 
“Ma…. Il gioco è cambiato mio caro. Sono venuto a dirti proprio questo”
 
“Che vuoi dire?”
 
“Vedi….” Disse Ras cominciando a camminare, di fronte ad Ollie, da destra a sinistra e viceversa con le braccia dietro la schiena “Io l’ho rapita perché era la leva giusta per costringerti a fare qualcosa Oliver. Ma poi l’ho conosciuta. E devo dire che capisco perfettamente perché ti sei innamorato di lei. E’ una tigre! Ed è pure bellissima ed intelligente! Detto tra noi, ottima scelta…”
 
“Arriva al punto Ras!”
 
“Oh, giusto. Che dicevamo? Ah si, non la lascerò andare Oliver”
 
“Cosa?! Ma che stai dicendo?! Mi sono appena arreso! I patti erano questi!”
 
“Ti ho detto che le carte in tavola sono cambiate… Se vuoi stare con lei l’unico modo è unirti a noi e diventare il mio successore”
 
“Hai una figlia! Nyssa è perfettamente in grado di diventare il prossimo Ras Al-Ghul”
 
“No, non lo è! E mi ha tradito!”
 
“Tu lo hai fatto prima di lei”
 
“Tu non capisci. Non capisci cosa voglio farti diventare!”
 
“Un assassino!”
 
“Sei già un assassino Oliver!!!”
 
“No, non lo sono più. Ho trovato un altro modo”
 
“Non ti rendi conto di quanto sei fortunato. Ti sto dando la possibilità di decidere. Si chiama libertà di scelta. Proprio come ho fatto con lei”
 
“No! Stai trattenendo una persona contro la sua volontà.  Questo si chiama sequestro di persona!”
 
“Lei ha deciso di stare con noi”
 
“Non credo proprio che abbia scelto questo”
 
“Mi dispiace deluderti ragazzo. Ma è proprio quello che ha fatto. Ha scelto di unirsi alla Lega”
 
“No! Non lei!! Felicity non farebbe mai una cosa del genere!!!”
 
Ad un tratto un soldato che accompagnava Ras, e che non aveva mai lasciato la posizione iniziale, sguainò la spada. Correndo si diresse verso Oliver che si mise in posizione di combattimento. Con l’ultimo passo prese lo slancio e saltò in aria gridando e impugnando con due mani l’elsa della sua spada
 
“Io mi chiamo Hakima!!!”
 
Oliver riuscì ad evitare il primo colpo
 
“Felicity!!!” urlò mentre cercava di scansare i fendenti che lei lanciava
 
“Ti ho detto che mi chiamo Hakima!” rispose lei
 
Oliver le bloccò il braccio con il quale impugnava l’arma e le abbassò il cappuccio permettendo ai suoi splendidi capelli biondi di uscire fuori
 
“Fel ti prego, guardami!”
 
Mise la sua gamba destra dietro quelle di lui e, facendo pressione con il suo corpo aggrappandosi alla sua giacca, lo fece cadere all’indietro. Nella confusione dell’azione Ollie si portò dietro nella caduta anche la ragazza. In una frazione di secondo Fel si mise sopra di lui poggiando la lama della sua spada sul collo dell’uomo. I due si fissarono negli occhi fino a quando
 
“Adesso basta!” intervenne Ras, la bionda si alzò, mentre lui compiaciuto disse “Imparerà il tuo nome Hakima. Non ucciderlo per questo. Vedi Oliver?! Lei ha scelto”
 
“No” sussurrò lui con la voce rotta dall’emozione una volta tirato su
 
“Hai un paio di giorni per pensare a quello che ti ho detto”
 
Mentre Ras e i suoi scagnozzi si erano gettati dal tetto, Ollie chiamò la sua donna
 
“Fel… ti prego”
 
Lei voltò lo sguardo duro, montò sul cornicione, girò l’intero suo corpo dando le spalle al precipizio, guardò Oliver fisso negli occhi e si lasciò cadere nel vuoto. Com’ era arrivata d’improvviso svanì.
 
 
 
 
Oliver si recò al covo in uno stato di trance, mentre nella sua testa si ripeteva –Dio che cosa ho fatto!- erano tutti li ad attenderlo.
 
“Allora?” chiese John
 
Lui non rispondeva.
“Ollie…” cercò di scuoterlo Sarah
 
Si era seduto sulla sedia che solitamente utilizzava Felicity ed aveva poggiato i gomiti sulla scrivania. Si strusciò le mani sul volto chiudendo gli occhi, sospirò e, voltandosi verso gli altri disse
 
“Felicity fa parte della Lega”
 
“Che cosa?!” chiese Roy “Ma come è possibile?”
 
“Ha scelto da che parte stare” disse Oliver sconsolato
 
“Non credo” intervenne Nyssa
 
“Che vuoi dire?” chiese John
 
“Puoi entrare a far parte della Lega in due modi. Spontaneamente, donando la tua vita con devozione alla causa di Ras Al-Ghul proprio come hanno fatto Sarah e Merlyn; oppure costretta”
 
“Come costretta?” chiese Oliver confuso
 
“Ci sono molti modi per costringere una persona a fare qualcosa. E mio padre li conosce tutti. Se dovessi tirare ad indovinare direi che con Felicity abbia usato…….. droga e…….. torture”
 
“Dio mio….” Esclamò John
 
“Dobbiamo tirarla fuori di li” disse Roy
 
“Ho un nuovo ultimatum. Se voglio stare con lei devo unirmi a loro e diventare il prossimo Ras”
 
“Non hai intenzione di accettare vero?!” chiese la Lance
 
“Se è l’unico modo per stare al fianco di Felicity allora si!”
 
“Amico…” cominciò John, ma Ollie lo interruppe
 
“Ho bisogno d’aria”
 
Detto questo prese il suo casco e in sella alla sua Ducati sfrecciò tra le vie di Starling City senza meta.
 
 
Dopo 40 minuti, Oliver arrivò alla baia. La luce della Luna rifletteva sull’acqua scura. Scese dalla moto e si tolse il casco. Si appoggiò ad essa contemplando i giochi di luce nascevano sulle piccole onde. L’odore di acqua salata gli entrò nelle narici, nella sua mente le immagini di una donna, della sua donna che combatte, che non ha paura, che gli punta la spada alla gola. In quel momento si malediceva e malediceva il giorno in cui aveva deciso di tornare in vita. Una leggera brezza si era alzata, si strinse nelle spalle, alzò il colletto della giacca ed infilò le mani nelle tasche, c’era qualcosa di strano. Tirò fuori la mano destra e trovò un fogliettino, no aspetta era una pergamena! Solo la Lega usava pergamene…. Lo aprì e lo lesse
 
-Ti prego, perdonami. Accetta, ti spiegherò ogni cosa. Ti amo. F.-
 
Ci mise un po’ a trovare l’esatto momento nella sua memoria in cui Felicity glielo aveva messo nella tasca, sorrise al pensiero di lei che agilmente lo buttava a terra mentre con la mano sinistra si aggrappava alla sua giacca per non cadere. Era furba la donna che amava. Con il cuore un po’ più leggero mandò un SMS agli altri e si avviò alla fonderia.
 
 
 
 
Felicity si trovava nella sua stanza. Aveva una camera adesso e non più una cella. Una vera stanza con un letto, un tavolo, qualche poltrona e un bagno. Era nervosa, le tremavano le mani. Aveva appena puntato la sua spada al collo di Oliver. Oliver! L’uomo che amava!!! Non poteva credere di averlo appena fatto. E non poteva credere nemmeno di essere arrivata a quel punto. Nei tre mesi precedenti aveva passato le giornate ad allenarsi, credeva di essere diventata brava, ma non così tanto da atterrare in un’unica mossa Oliver! Bhè, probabilmente lui non stava realmente combattendo, ma era stupita lo stesso. Non era quello che voleva. Non desiderava far del male alle persone che amava, men che meno a lui. Ma doveva mantenere la parte che stava interpretando. In quel luogo stava accadendo qualcosa di grosso, qualcosa che poteva mettere in pericolo i suoi amici. Lei c’era dentro ed aveva deciso di smantellare il piano dei cattivi, ma non poteva riuscirci da sola, doveva attirare Oliver da lei. Quella sera lo aveva fatto. Sapeva che avrebbe trovato il messaggio nella sua tasca e sapeva anche che una volta trovato avrebbe agito di conseguenza. Ora doveva attendere. Ma per tutti i fatti accaduti quella notte, non riusciva a rilassarsi. Decise di farsi un po’ di thè verde. Mentre teneva in mano la tazza bollente, ripercorreva gli ultimi periodi.
 
 
Quando Ras aveva cominciato a fidarsi di lei e le aveva permesso di girare per le stanze senza guardie al seguito, Fel era riuscita ad intrufolarsi nella stanza della Guaritrice. Una figura che Ras riteneva fondamentale nella sua organizzazione. Per Felicity era solo spaventosa. Era colei che guariva le ferite dei soldati, che conosceva le leggende dei popoli antichi, che sapeva utilizzare erbe e pozioni per ogni evenienza. Insomma una specie di strega da mettere al rogo se fosse ancora in vigore la Santa Inquisizione e se fossimo in Spagna. Usando la sua spiccata intelligenza e studiando le sue mosse oltre a  leggere i  libri della donna, aveva trovato un modo per purificare il suo corpo e soprattutto la sua mente da tutte le droghe che Ras le aveva somministrato. Droghe che le facevano fare trip mentali assurdi, che la disconnettevano dalla realtà. Quello che non sapeva era che tutto ciò che aveva ingerito non le avrebbe cancellato la memoria come immaginava, servivano solo a renderla più combattiva. Il futuro che Ras aveva visto per lei, cioè moglie-soldato di Oliver nuovo Ras Al-Ghul, sarebbe stato possibile nonostante tutto questo. Si sentiva un po’ strega anche lei. Aveva creato e assunto quella pozione per un po’ di tempo ed era riuscita a disintossicarsi completamente dalle sostanze che aveva in circolo. Nessuno lo sapeva e nessuno doveva saperlo. Avrebbe dovuto mentire. E così stava facendo. Lei sapeva perfettamente chi era e come si chiamava, si ricordava ogni cosa, ogni persona ed ogni fatto accaduto. Ras credeva di averla in pugno. Lei credeva di avere in pugno Ras. Il suo piano era curarsi e poi trovare un modo per tornare da Oliver e dalla sua famiglia. Non sapeva cosa stava succedendo in quel luogo, cominciò a sospettare che fosse qualcosa di terribile quando l’uomo le presentò Amanda Waller. Vuoi perché la curiosità è donna, vuoi perché stava dalla parte dei buoni, Felicity in quel momento decise che doveva fare qualcosa. Qualcosa di eroico come faceva Arrow tutte le notti. E così era iniziato quel viaggio. Viaggio che avrebbe fatto al fianco di Oliver.
 
 
Continuava a bere il thè, ma non le dava sollievo, aveva dell’adrenalina in corpo da espellere e, nella sua nuova vita, sapeva che l’unico modo per farlo era allenarsi. Uscì dalla stanza, era ancora presto, sapeva che Ras era sveglio così si recò nella sala principale quando cominciò ad udire delle voci. Si bloccò dietro alla porta e, controllando che non fosse osservata, si mise ad ascoltare
 
“Non è quello che ti ho ordinato di fare!”
 
“Vorrei solo spiegare”
 
Ma questa è la voce di Ras! Pensò Fel
 
“Tu non hai capito! Sono io che comando qui. Ti ho preso come mio alleato, ma posso anche fare a meno di te. Io e il mio esercito siamo più forti di te e della famigerata Lega degli Assassini!”
 
 “Lo so, ma lascia che ti spieghi.”
 
“Sentiamo…”
 
“Tu vuoi Oliver Queen. Io te lo sto portando. E con lui avrai anche la persona che ama di più.”
 
“Sarebbe morta comunque!!! Con il mio piano”
 
“Si, ma senti come andranno le cose. Lui si unirà alla Lega perché la sua donna è qua. Io lo addestrerò per diventare il mio successore, poi tu affiancato dalla A.R.G.U.S. attaccherai. Ucciderai lei, lui supplicherà il perdono poi potrai distruggere la città”
 
“Io voglio che lui soffra”
 
“E lo farà”
 
“Tesoro”
 
“Amanda, amore mio”
 
Ma che cavolo sta succedendo?! Si domandò Felicity
 
“Sei felice? Il tuo sogno sta per realizzarsi”
 
“Solo quando Oliver Queen e tutta la città bruceranno sotto i miei piedi, allora potrò essere finalmente in pace”
 
“E’ esattamente quello che accadrà”
 
“Che mi dici di tua figlia? Adesso combatte con il nemico”
 
“Non sarà un problema. E’ solo un soldato in meno che abbiamo”
 
“Allora che ne dici del piano di Ras? Procediamo?”
 
“Procediamo”
 
Quindi volevano distruggere Starling City. La Lega, l’A.R.G.U.S. e questa persona che aveva un esercito tutto suo. Fel doveva capire chi fosse quell’uomo o quantomeno vederlo in faccia in modo da descriverlo poi ad Oliver. Se voleva la sua morta, dovevano quantomeno conoscersi. Bussò. Dopo pochi istanti Ras aprì la porta
 
“Ah, Hakima! Entra, voglio presentarti una persona”
 
“E così tu sei quella nuova”
 
La bionda guardò l’uomo. Un bell’uomo. Moro, occhi scuri, barbetta sale e pepe ed un gran bel fisico.
 
“Si Signore. Mi chiamo Hakima.”
 
“Io sono Slade Wilson.”
 
“Che ci fai qua?” chiese Ras
 
“Cercavo qualcuno con cui sfogare l’adrenalina. Qualche soldato. Probabilmente stanno tutti riposando. Andrò ad allenarmi in palestra.”
 
“Ho io un’idea!” disse Slade “Ras dice che sei diventata brava. Perché non ci fai vedere quanto. Un bel combattimento con il tuo maestro”
 
Il Demone accettò la sfida, si tolse il mantello e la camicia rimanendo a petto nudo, si parò di fronte alla ragazza reggendo nella mano destra la sua arma e tenendo la sinistra dietro la schiena. Felicity si mise in posizione di combattimento impugnando la sua spada. Slade ed Amanda erano a  bordo stanza ad osservare la scena. Attaccò. La sfida era in parità per i primi minuti. Poi l’uomo facendo una giravolta riuscì a colpire con una gomitata il viso di Fel che ora sanguinava dal naso. Si riprese e con tre abili mosse sfiorò con la punta della spada il fianco di Ras lasciandogli una ferita non molto profonda. Lui non si fece intimorire e subito dopo attaccò riuscendo a disarmare Felicity. L’uomo si dava ormai per vinto, ma lei non si fece abbattere. Si rialzò e lo fronteggiò a mani nude. Sentiva Slade ridere di gusto. Ras attaccava e lei parava ogni colpo. In pochi attimi fu confusione. Tolse all’uomo la sua spada, con un calcio lo fece sbattere al muro e, senza dargli il tempo di muoversi, puntò la punta della lama al suo collo. Aveva vinto.
 
“Bhè…quando si dice che l’allievo supera il maestro!!!” disse Slade ridendo e battendo le mani come se avesse visto lo spettacolo più bello del mondo
 
“Sono fiero di te Hakima” disse il Demone “Adesso va”
 
Fel restituì l’arma al suo legittimo proprietario e se ne tornò in stanza soddisfatta. Aveva conosciuto Slade Wilson che, a quanto pareva era la mente di tutto questo, ed aveva persino battuto Ras. Ora non le toccava che aspettare Oliver.
 
 
 
 
Oliver aveva convocato tutta la sua famiglia allargata a Villa Queen. Di nuovo. Aveva delle novità e doveva dirle alle persone che aspettavano il ritorno di Felicity
 
“Allora Ollie? Ci sono novità?” chiese Thea una volta che si furono tutti accomodati in salotto
 
“Si. Felicity è viva”
 
“Sei sicuro?” chiese Tommy che dondolava Meghan
 
“L’ho vista, due notti fa.” rispose
 
Donna si avvicinò al ragazzo con uno sguardo rude. Oliver si aspettava un altro schiaffo per non averlo detto prima. Ma si stupì quando lei lo abbracciò forte e in lacrime
 
“L’hai trovata” gli sussurrò all’orecchio
 
“Si, e la riporterò indietro” le rispose lui stringendola forte a se infondendole quanta più speranza poteva
 
“E qual è il piano?” chiese Laurel
 
“So che non sarà facile, ma dovrete fidarmi di me” iniziò Ollie “Fel è entrata a far parte di un’organizzazione che si chiama Lega degli Assassini. Ras Al-Ghul, che ne è a capo, mi ha scelto come suo successore. Adesso io mi consegnerò a lui, lo sconfiggerò e porterò Fel di nuovo a casa”
 
“Perciò te ne vai anche tu?” chiese Speedy
 
“Si, ma torneremo. Ve lo prometto.”
 
“E se ti succede qualcosa?” domandò disperata Moira “Come faremo a saperlo?”
 
“Malcolm sarà il nostro intermediario”
 
“Ah, perfetto!” esclamò Tommy “Non mi fido più di lui Ollie”
 
“Lui ha fatto parte della Lega, sa come muoversi. E’ l’unica strada che abbiamo”
 
“Va bene, quando partirai?” chiese Lurel
 
“Stanotte” rispose Oliver
 
 
 
 
Quella notte aspettava Ras sul tetto della QC come ogni altro appuntamento. Quando arrivò portò con se due soldati, tra loro non c’era Fel.
 
“Cosa hai deciso ragazzo?”
 
“Accetto” rispose
 
“Lo sapevo. Il tuo amore è più forte della voglia di uccidermi” sorrise Ras
 
Un soldato si avvicinò al ragazzo con una siringa nella mano
 
“Non preoccuparti” disse il demone “è necessario”
 
Sentì una leggera puntura sul collo poi più niente.
 
 
 
 
Dopo poco si svegliò sdraiato su un tavolo di legno. Non sapeva quanto avesse dormito. La stanza era buia ed illuminata solo da candele. In fondo al tavolo vide Ras in compagnia di una donna. Aveva la testa leggermente confusa, ma riuscì a mettersi seduto notando che indossava i pantaloni neri ma non più la sua maglietta.
 
“Figliolo lei è la Guaritrice”
 
“Hai molte cicatrici sul tuo corpo ragazzo. Ognuna di essa rappresenta un pezzo del tuo passato. Posso vederlo. Ed anche i tuoi tatuaggi mi parlano. Sei un essere speciale. Hai fatto la scelta giusta mio Signore” concluse rivolgendosi a Ras
 
“Vieni, ho una sorpresa per te.”
 
“Dove andiamo?” chiese Oliver che ormai si era ripreso completamente
 
“Tu sarai il mio successore. Ma a partire da domani. In fondo sono buono, per stasera ti permetto di stare con la tua donna…. Sempre che lei non voglia ucciderti!” disse ridendo “Tu!” chiamò un soldato “Accompagnalo nella stanza di Hakima e che nessuno li disturbi!”
 
“Si Signore!” rispose inchinandosi l’uomo
 
 
 
Fel si trovava nella sua stanza. Quella sera avrebbero portato Oliver. Non sapeva se fossero già rientrati, lei era rimasta segregata spontaneamente nella sua stanza. Non sapeva nemmeno se lo avrebbe visto quella sera. Aveva paura. Paura che se lo avesse avuto davanti tutto il suo bel piano sarebbe crollato in un attimo. Aveva tolto gli stivali e si era rannicchiata sul divano dopo aver acceso tutte le candele rendendo la stanza illuminata da una luce fioca. D’un tratto sentì bussare, lei scattò in piedi. Quando si aprì un soldato della Lega entrò facendo cenno ad Oliver di entrare. Era bellissimo, mezzo nudo con occhi come il cielo. Zitto. Il soldato se ne andò chiudendo la porta alle sue spalle.
 
“Fel….” Iniziò Ollie
 
Lei alzò il dito indice della mano bloccando con un -Ssscchh- , tese l’orecchio per capire se qualcuno fosse in ascolto. Passarono attimi che ad Oliver parvero ore, quando Felicity decise che nessuno li avrebbe ascoltati lo guardò. Finalmente lo guardò negli occhi e dopo una frazione di secondo corse verso di lui saltandogli in braccio piangendo
 
“Oh Oliver…. Mi dispiace, mi dispiace tanto!”
 
“Ehi, ehi va tutto bene. Non è colpa tua” disse lui mentre la poggiava a terra e le accarezzava i capelli che erano cresciuti ancora ed arrivavano fin quasi al fondoschiena
 
“Si invece! Mi sono fatta catturare. Che stupida! E adesso sei in gabbia anche te”
 
“Sono qui per te amore. Non ti avrei mai lasciato nelle mani di Ras”
 
“Oliver” disse lei staccandosi dalla presa di lui ed avvicinandosi alla porta per chiuderla a chiave “Dobbiamo parlare. Devo dirti quello che ho scoperto” concluse riavvicinandosi al ragazzo
 
“Fel, sono passati più di tre mesi. Tre mesi in cui ti credevamo morta. Tua madre è impazzita ed anche tutti gli altri!”
 
“Mamma….” Sussurrò Fel abbassando lo sguardo
 
“Ho promesso loro che saremmo tornati insieme. Ma non stasera. Stasera ci siamo io e te. Troveremo un modo per uscirne. Te lo giuro. Qualunque sia il loro piano.”
 
“Ma….”
 
“Ti fidi di me?”
 
“Sempre!”
 
“Ti amo Fel”
 
“Anche io ti amo”
 
Oliver sorrise e, finalmente, la baciò. Quel bacio era un tornare alla vita. Delicato, passionale ed urgente. Le loro bocche si stavano parlando
 
“Cristo” disse Oliver quando si staccò e ad occhi chiusi poggiò la sua fronte su quella di lei “Sono morto in questi tre mesi”
 
“Anche io” rispose lei con la voce rotta dall’emozione
 
“Ho bisogno di te. Adesso”
 
“Sono qua Ollie.” Rispose lei riprendendo a baciarlo.
 
Lui le sbottonò la camicia della divisa e gliela tolse, poi le slacciò i pantaloni che lei si tolse con un calcio rimanendo in intimo. Notò che il fisico della sua ragazza era più tonico di prima ed era segnato da qualche cicatrice. Lui grugnì.
 
“Sto bene”
 
Lui fece si con la testa e le accarezzò una ad una
 
“Sei bellissima”
 
Riprese a baciarla e prendendola in braccio con passi lenti la adagiò sul letto. Si fusero insieme come non facevano da molto tempo, mescolarono i loro respiri muovendosi all’unisono l’uno verso l’altra provocandosi a vicenda ancora più piacere, intrecciavano i loro corpi in una danza romantica e quando il loro respiro si fece affanno, seppero che stavano giungendo alla meta e, guardandosi negli occhi, raggiunsero il piacere perdendosi nel loro dolce amore. Oliver la tenne stretta a se come se avesse paura di perderla durante la notte. Lei ad un tratto si tirò su e guardandolo negli occhi disse
 
“Ollie dobbiamo parlare. C’è molto di più in ballo qua. Non si tratta solo di sconfiggere Ras e la Lega”
 
“Di che parli?”
 
“Ti dice niente il nome Slade Wilson?”
 
Eccome se gli diceva qualcosa! Guardò disperato la sua ragazza. Avrebbe dovuto raccontarle tutto, di come l’aveva conosciuto, di Shado e del perché lo volesse morto.
 
“Oliver…”
 
“Devo parlarti Fel”
 
Si alzò dal letto ed indossò i pantaloni, lei infilò la maglietta che teneva come pigiama e lo raggiunse sul divano
 
“Di cosa?”
 
“Di Lyan Yu”
 
Era quello che lei voleva da quando era tornato, quello per cui non lo aveva forzato. Era sollevata di riuscire a sapere finalmente tutto. Allora perché mi sento un peso sullo stomaco?! Pensò…..
 
 
 
 
 
 
CIAO A TUTTI….
ECCO IL NUOVO CAPITOLO. SPERO VI PIACCIA COME I PRECEDENTI. LA STRADA E’ ANCORA LUNGA PER ARRIVARE ALLA PACE!!!
BACI :*
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: Sonia6