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Autore: LunariaScrittrice    21/09/2016    1 recensioni
(nota crack parring crossover!
genere: erotico(leggero), fantasy, sovranaturale, triangolo, magico, dialogo, psicologico, mistero, sospance. )
anime centrali: Magic Kaito, Seya Tail (Lisa e Seya un solo cuore lo stesso segreto) , Mirai Nikki, Kodomo no omocha ( rossana )
[ A capitolo ci sarà un' approfondimento dei vari personaggi OC eccetto per Yuno che è IC ]
anime secondari: Detective Conan, magica Doremi.
[ Eccetto per Detective Conan su magica Doremi sono prestavolti con caratteri diversi e così le relazioni ]
COPPIE : kaitoX Lisa, ShinichiX Ran, YunoX Yuki.
TRAMA
Lisa e Kaito sono due studenti come tanti che di notte rubano; lei per portare la felicità lui per attuare una rivendicazione familiare.
Shinichi ed Alan si mettono in squadra per poterli catturare, ma ecco che niziano i triangoli amorosi tra Kaito, Aoko, Alan, Rina.
Arriva Yuno (personaggio di mirai nikki) che vuole l'amore di Yuki tuttavia ei si accorge e legge dal suo cellulare una notizia che la metterà contro Lisa e Kaito.
I due in un viaggio astrale avranno una nuova missione e potere e nel frattempo la morte cospira contro i due per vendetta di come essi siano sopravissuti a lui.
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: OOC, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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genere: erotico, sovrannaturale, drammatico, sospance, racconto, psicologico

personaggi principali: Lisa, kaito.
secondari: Ade, Akito
note: la storia presenta scene erotiche non spinte, spero che vi piaccia :)
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Imminente trasferimento?

 

Kaito e Lisa decidono di stare un po' da soli per recuperare il tempo perso.
Si siedono sulla spiaggia, la stessa dove Kaito poco tempo fa ha ascoltato Lisa quando era nei panni di Kid del quale lei aveva spiegato quello che le fece Melody riguardo le foto truccate, ed è per questo che quando lui vedendola guardarlo a sguardo sereno, profondo, rompe il silenzio anche se è già squarciato dalle onde del mare che si frastagliano sugli scogli e salgono e scendono per la spiaggia mentre la luna piena sovrasta il cielo i\lluminado la serata.
« Ehi a che pensi? » Chiede tirando a sè le gambe guardandola con curiosità quasi concentrato a voler sapere che cosa le frulla nella mente, e anche se potesse scoprirlo non lo farebbe per privacy, però la tentazione lo alletta.
« A quello che ci succede, a cosa sta accadendo, e quello che averà. » risponde lei con semplicità continuando a guardare l'infinito del mare.
« E cosa ne pensi? Io ho già fatto le mie ipotesi. » Ma più che altro si chiede perché Lisa non versi lacrime a ricordare tutta la loro storia e la tragica perdita.
« Beh… credo che siamo dentro in un labirinto pieno di indizzi del quale non possiamo imbrogliare per arrivare al traguardo. » Spiega mentre disegna sulla sabbia dei personaggi e continua.« Dobbiamo partire dalla prima persona che ha fatto partire tutto tra noi vale a dire Gasai Yuno. Lei con la nostra prima morte ha cambiato radicalmente il nostro destino perché io e te ci siamo potuti conoscere per 17 anni senza che nessuno lo sapesse.
Yuno vuole solo una cosa e credo che tu lo sappia, vincere quel gioco mortale che si svolgerà fra due mesi!
Tuttavia non è solo Yuno in questa storia ma anche le pietre che dobbiamo trovare, ma non abbiamo indizi! Ricordi qualcosa che possa legarci ad essi? »

Lui ci riflette su chiudendo gli occhi mettendo i ricordi suoi e quelli del suo alterego insieme per poi ricordarsi di un fatto. « Quando Aoko ti ha spinta giù dal terrazzo, io ti ho salvato ma ricordo di essere stato avvolto da due luci una gialla, una rossa che mi hanno circondato del loro potere perché quando il mio alter-ego mi ha dato per qualche minuto il suo potere, essi sono stati attratti da me, quindi essendo stati a scuola è probabile che quelle due pietre le portino due persone! Forse chi nemmeno conosciamo. »
Lei lo guarda accigliata. « Non ricordo, io ero ad occhi chiusi se non sbaglio.
Ok quindi abbiamo una pista, le prime due pietre sono a scuola, ma adesso parliamo di Melody e Doremi. »
Kaito a sentire il nome di Doremi esprime. « So che ha combinato disastri, i ricordi della tua alterega li ho in testa ma io non credo che Melody sia ancora di quella indole. »
Un po' Lisa ci rimane delusa e cerca di fargli cambiare idea o almeno rivalutare. « Ha aizzato Aoko contro me, possiamo dire che è lei la prima causa delle azioni di Aoko! »
Lui però non la penso come lei. « Ti sbagli!
Melody non l'avrà fatto con cattive intenzioni perché non ci conoscevamo e non si è mai messa a parlarmi; nel suo cuore c'era un' altro, poi Yuno ha usato Melody contro te, ma è stata costretta! »

Lei lo guarda con incertezza ma tenta di comprenderlo. « Ho capito, per te è un' amica, ma quando ti sveglierai saprai cosa fare…
Non ho prove che Melody ora continui o abbia smesso ma ti voglio ricordare
che quella mi ha ricattata assieme alle sue compagne e Yuno! »
Kaito a sguardo sbigotto inizia a comprendere come Lisa possa leggergli il cuore tuttavia ha molto orgoglio e mai vorrebbe cedere contro lei anche se sa che forse lei ha ragione. « Se Melody non mi avesse detto che voleva somministrarmi qualcosa sarei finito con il bere quella pozione e anche se non avrei perso il tuo amore avrei iniziato a confondermi con Aoko e te! Gli sono debitore, ha permesso a me di non essere ingannato, per te è diverso Alan ti ha dato un filtro che tu stessa hai creato sotto riccato di Yuno.
Melody ha un po' la mia protezione quindi sarebbe stupido se lei iniziasse a mettersi contro di me e come hai detto tu se lo facesse e me ne accorgerei spezzerei ogni legame e la lascerei in balia di quella maledizione scagliata da Akatsuki che permane certo ma è molto più debole rispetto a prima perché lei porta con sé qualcosa che ho creato di mio, cioè quelle lenti, sono una specie di velo prottetivo a non scontrare la sfortuna. »
Lei Sospira rassegnata, certi lati non perderà mai lui. - Posso comprenderlo eppure verrà ferito me lo sento, ma non voglio litigare, però se Melody lo ferisce se la vedrà con me. -. « Quindi proteggi Melody? Lo sai che i maghi ce l'hanno a morte con lei per ciò che è successo con Sinfony? »
Lui risponde facendo le spallucce. « Mi dispiace molto per quella ragazza ma non la conosco, si parla del passato, precisamente di quattro anni! La causa è stata Lullaby non Melody!
Akatsuki agisce solo se viene messa in ballo Doremi perché ne è innamorato, lui è come me si fa gli affari suoi finché non viene stuzzicato! Adesso però mi chiedo che cosa farà? »

Lisa ci riflette su. « I maghi sono esseri a cui non possiamo sapere il loro futuro, al massimo posso dire che Doremi cercherà di far ragionare le sue amiche ma non l'ascolteranno mai. »
« Sì lo so, comunque quel gruppetto di maghi non mi è dispiaciuto quando ero in Kid sai ho rivisto chi ha ucciso mio padre, ci credi che se quei tre non ci fossero stati io li avrei metti in prigione, bloccati, e forse uccisi!? » dice con un lieve scintillio rosso negli occhi blu, cosa che lei percepisce. « Chi ha dato a me la valigetta credo che per shock io l'abbia spinto tra le fiamme; non è la prima volta, mi capita spesso di cadere in trance e fare qualcosa senza accorgermene, ma stavolta non me ne pento!» spiega anche lei assumendo un scintillio rosso quindi lui per calmarla mette una mano sulla sua spalla avvicinandola. « E di quelle due donne che hai visto?»
Lisa lo guarda di scatto per poi abbassare lo sguardo mentre tocca la sabbia. «Come sai? Non mi pare di avertelo detto. »
Kaito spiega. « Ho i tuoi ricordi e quelli miei, non ho ben compreso che volesse dire Kid con la frase stessa mente ma alla fine mi accorgo che siamo sempre discordanti, tu la pensi in un modo ed io un' altro, non so nemmeno un po' usare la telepatia quindi dobbiamo trovare una soluzione a quel problema, ma vorrei sapere chi erano quelle due donne… »
« Non ho compreso se sono immischiati o meno, so solo che hanno assistito a tutto.
La vicenda è stata questa: Quando ho preso la valigia papà mi ha fermata ha preso lui la valigia, io non volevo; sapevo che sarei stata uccisa o sarei sopravvissuta, ma mio padre non poteva saperlo così abbiamo avuto una colluttazione, gli spettatori hanno creduto che facesse parte dello spettacolo.
Ad un certo punto mentre
tiravamo la valigia essa si aprì, sentì chiaramente un rumore “Zack” e poi il fuoco che prese mio padre; le urla erano strazianti, il fuoco a me non toccò come se mi rispettasse allora ci fu poi un' esplosione: io venni sbalzata dietro le quinte, e vidi il clown che ha dato la valigia svignarsela e così credo di aver usato la magia perché poi il fuoco lo inghiottì completamente.
Mi accorsi che c'era una donna ad assistere, ci guardammo negli occhi: era mogano, occhi azzurri, avrà più o meno la nostra età! Quindi ho iniziato a seguirla ma una donna dai capelli biondi mi ha presa, fermata mettendomi un dito sulle labbra dicendomi in inglese. “ Una donna ha sempre un segreto “
Giuro che non capivo nulla, quella donna era un' assassina eppure mi ha protetta perché poi arrivarono altri componenti che parlarono con la bionda, la chiamarono “ Vermouth” mentre la ragazza con i capelli Mongano era “ Sherry” poi ho sentito un' altro nome “ Gin” ma sono stata distratta da Ade che mi ha detto “ Patti ai patti, ora firma!” Mi diede un coltello così mi sono ferita e ho firmato, poi pensando che Ade avesse lasciato ancora l'anima di papà nel corpo ho pensato di poterlo salvare, ma non c'era più, le fiamme erano alte e cercavo mio padre urlando il suo nome invano; forse davvero ci speravo che fosse vivo, ma evidentemente Ade ha agito per te. »
La storia a Kaito prende. « Sono furbi, hanno usato nomi in codice, un po' come chi cerco “Snake “ Spider” non saprò mai i loro nomi… »
Lisa sostiene. « Io credo che siano coinvolti ma non i veri responsabili, sospetto di quella donna che ho visto dai capelli mogano! Se è lei non la perdonerò mai! »
Kaito si sdraia a terra chiudendo gli occhi. « Dai calmati prima o poi la troviamo, ma mi chiedo perché tuo padre è stato ucciso? »
Lisa schiocca le dita e davanti a lui appare una lettera quindi la legge rimanendo incredulo a tutte le informazioni scritte e legge a voce. « Figlia mia questa lettera spero che tu la legga il più tardi possibile o mai perché c'è ogni cosa che mai ho detto a te e tua madre.
Non è un caso che noi siamo a Beika, a dire il vero ho sempre sperato di ritornarci ma per vedere Toichi Kuroba, ma lui non c
'era più, e questo fatto oltre a sconvolgermi mi ha insospettito perché è accaduto dopo qualche anno che io e lui ci siamo rivisti, e lo devo a te Meimi perché hai incontrato Kaito Kuroba.
Non ricorderai ma eri andata in gita con la scuola a Beika, poi hai incontrato Kaito, da quel che mi ha detto Toichi tu e lui siete diventati amici.
Toichi mi disse che per la prima volta
Kaito si sentiva felice di aver conosciuto una prestigiatrice nonostante lui ne avesse di conoscenti, ma anche tu avevi conoscenti ma mai ti presi a cuore qualcuno se non Sara che sempre ti difese.
Quei giorni apparì Seya, non era famosa, anzi non esisteva ancora eppure Toichi mi scrisse proprio “ Ma ci credi che una mocciosa è riuscita a entrare in casa mia? Sospetto che mio figlio l'abbia aiutata! “ Rimasi incredulo che chiesi che aspetto avesse e lui descrisse te! Non ci credevo proprio…
Poi il giorno seguente avenne un incidente mortale per te e Kaito ma sopraviveste e qui io e Toichi abbiamo avuto grandi sospetti sul fatto di aver usato Pandora!

Noi i loro poteri non li conoscevamo, Toichi la cercava per fermare un' organizzazione per conto di sua moglie non più per usarla perché quando eravamo piccoli io e lui volevamo usarla per noi stessi.
Al vostro risveglio tu non ricordavi nulla, nemmeno di chi fossi, eri un guscio vuoto e la stessa sorte è toccata a Kaito.
Le vostre madri già di per sé nemiche, si erano scannate ed io e Toichi avevamo fermato la loro guerra, poi ci eravamo messi a discutere per capire come foste sopravissuti perché per i dottori era un miracolo, ma come la ferita a voi era guarita in poco tempo ci aveva insospettti sempre più, per cui avevamo deciso di non farvi rivedere perché comunque le vostre madri non volevano che vi legaste, mentre io e Toichi sì!
Dopo ciò, perdesti la voglia del prestigio ed iniziasti a disegnare andando di pura fantasia, quando vedevi un trucco magico ti annoiavi, ed io un giorno ti chiesi il motivo e alla fine mi risposi “ perché devo imparare la logica se posso usare la magia?” Rimasi sconcertato perciò iniziai a spiarti e scoprire che eri fin troppo strana, non sembravi più legata a nulla.
Chiesi a Toichi se Kaito fosse così e lui mi scrisse “ Kaito si è messa a studiare matematica, mi ha chiesto dei libri e li legge, non è normale, si sta praticamente isolando e non so come aiutarlo. “ Io gli diedi consigli poi notai i tuoi
atteggiamenti e li confrontai con quelli detti dal mio amico,risultava che tu fossi legata in un mondo tutto tuo mentre per Kaito sembrava che stesse portando il suo di mondo nella realtà, pensai che andava tutto bene, che fosse normle da bambini, ma Sara venne da me a dirmi “ Io voglio bene a lei ma è strana, non mi parla più, mi guarda come se fossi io la strana, e non fa altro che restare isolata a giocare con le bambole, ci parla pure. Una mia amica ha tentato di inserirla tra noi ma Lisa ha detto cose come sul fatto “io non ho bisogno di nessuno se non di me stessa” era strana, può fare qualcosa? “ Ammetto che mi avevi messo agitazione, così ti parlai mentre tua madre era fuori: ti chiesi cosa non andava in Sara e tu risposi “ è diversa da me, io non voglio amici che mi guardano straniti, sono superiore a loro questo basta! Esistiamo solo io, te mamma e la mia magia, vi proteggo io per sempre! Non abbiamo bisogno di altri! “ Mi scuoté di brividi sentirti parlare così che iniziai a pensare che nascondessi qualcosa, infatti quando feci finta di uscire ti vidi usare la magia in camera tua; rimasi sbalordito da ogni cosa, ma stetti zitto solo scrissi a Toichi come andasse con suo figlio e mi disse “ Ha smesso di leggere i libri di matematica ed ora si mette a creare oggetti per i suoi trucchi magici, devo dire che è un genio per la sua età.
Nella sua scuola ormai ha perso gli amici, è nel suo mondo ed essendo maschio i bambini tentano di bullonarlo prendendolo in giro, non è accaduto nulla finché non hanno iniziato a parlare di me, da là Kaito non è più rimasto nel suo mondo ma ha reagito andando contro quel bambino, all' inizio Kaito è stato mal ridotto poi ha smesso di usare i trucchi magici perché non era ancora bravo.
Quel bambino in ospedale mi ha detto “ Quel bambino è paranormale, c'era elettricità, ed io sono stato sbalzato contro il vetro di colpo e lui mi ha solo detto che non devo parlare più della sua famiglia male”. Quel gesto di difesa in parte l'ho apprezzato e in parte no.
Andai da Kaito iniziai a parlargli, gli feci un discorso, gli chiesi come avesse fatto e alla fine mi disse “ Non è normale usare la magia? Tu lo fai no? Allora perché mi fai domande?” compresi che Kaito si sentiva normale in famiglia ma non al di fuori.”
Tutto questo ci portò a pensare per poi capire che forse voi due potreste portare avanti il progetto di distruggere Pandora in quanto dotati di poteri, però questo piano fallì perché dopo un anno tu hai avuto un'' altro incidente incidente e così Kaito; entrambi perdeste ogni ricordo legato alla magia eccetto sulla famiglia, e infatti Kaito era tornato il normale bambino socievole mentre tu eri tornata la bambina afettuosa con Sara e dispettosa con Alan.
Era come se quell' anno fosse stato un passaggio per qualcosa.
Infine tu Lisa hai ripreso interesse per il prestigio impegnandoti per essere la migliore e così Kaito.
Toichi continuò usando la mia idea di crearsi un costume per non farsi riconoscere, a rubare, ma dopo qualche mese persi la comunicazione con lui, m'informai, seppi di un incidente, chiamai Yusaku Kudo un noto detective che mi disse che era un omicidio, ma la polizia lo chiuse come incidente, e così non sapevo più cosa fare!
Avevo appena finito gli studi universitari, tu Lisa eri troppo piccola per cambiare città e mia moglie non potevo insospettirla quindi decisi di aspettare minimo i tuoi diciassette anni e nel fratempo farmi conoscere in città così da avere una possibilità di lavoro a Beika!
L'occasione si presentò, così trovai la scusa per andarci, m'informai su che
scuola andasse Kaito, chiamai proprio sua madre che a me non detesta e mi disse ogni cosa, la classe e persino di Aoko Nakamori.
Ci trasferimmo, mia moglie mi fece
l'interrogatorio ma io non risposi, ma aveva capito che non era per caso, mentre tu Lisa no, e iniziasti la scuola, ma mai avrei pensato che tu e Kaito poteste odiarvi così tanto, poi siete finiti in coma ed ho sperato che tornaste a ricordarvi e infatti vi vedevo più legati come se vi foste conosciuti per tantissimi anni.
Non potevo coinvolgervi nella faccenda perché non sembrava ne foste coinvolti anche se avevo sospetti che il Kid attuale fosse proprio Kuroba,
Scappai di casa, seppi da qualcuno qualcosa, m'intrufolai nella loro base segreta ma io non essendo ladro sono stato beccato, e così ho avuto minacce di morte su di voi! Ero così spaventato che non sapevo come scappare, alla fine mi dissi che morendo voi sareste state salvate ma non voglio che quei tipi abbiano quella pietra e nemmeno che la usino, se a voi ha reso in quel modo non oso pensare altre persone adulte, quindi so che tu puoi Lisa o dillo solo a Kaito, cercate quella pietra per distruggerla! Il suo potere è spaventoso quando abbiamo visto voi in quello stato abbiamo cambiato idea nel usarla, non volevamo cambiare e diventare macchine.
Ora tua madre avrà un lavoro in un bar così non dovrai trasferirti di nuovo.
Scusatemi se non ve ne ho mai parlato, vi voglio bene, con affetto Jhohn Elison.
» Termina di Legge sconcertato per poi chiedere a Lisa che è finalmente in lacrime. « Ricordi quel periodo tu? »
Lei afferma. « Sì, dopo questa unione ogni incantesimo memonico è stato spezzato… ricordo che vedevo mio padre in una luce diversa dagli altri e così mia madre, allora pensai che fossimo tutti dotati di poteri, che era di famiglia; non mi ero mai resa conto che papà fosse preoccupato. »
Lui dice la mia ridacchiando. « Matematica è una delle materie principali del prestigio ma non nego che sono un genietto so fare calcoli a mente questo fin da quando sono piccolo.
Quando ho realizzato che il prestigio non è altro che calcolo ho iniziato a leggere libri di matematica iniziando a capirci e molto, mi apriva un mondo d'informazione, quando ero solo usavo la magia per facilitarmi con le spiegazioni, andavo di fantasia ma volevo restare nella logica.
Un giorno un bambino mi
provocò dicendo che mio padre non aveva valore; capirai ero un moccioso di appena tre anni e mezzo, ma come tutti i bambini le emozioni sono più incontrollabili quindi me la presi molto, tuttavia le insegnanti c'erano ed io non ero così scemo da avere i miei genitori contro, li amavo e ancora ora li amo, sono i miei insegnanti!
Quel bimbo già da mesi mi tormentava dandomi del associale, strano, io non lo badavo mi dicevo finché non parla male di papà e mamma non merita attenzioni, ma poi accade e là mi scatenai:
era in un pomeriggio, lui mi vide solo, mi disse “ perché non lasci la scuola? “ e io dissi “ Perché non mi faccio intimorire da uno così invidioso di me. “ Lo era, e molto, gli dava sui nervi che giocassi solo con le bambine… ma perché loro rimasero alla mia fantasia anche se fingevano, volevano solo essere notate da me, sapevano di mio padre ed erano loro fan, a me non diede fastidio per questo le usai come compagnia, ma non c'era amicizia se non interesse.
Quel bambino non lo capì e mi inizio poi a offendere, quando poi parlo di mia madre che era una poco di buono lo spinsi a terra a mani, e se devo dirlo aveva ragione mia madre era una ladra temuta da molti, tagliava le mani come impronta. Comunque quel bimbo iniziò poi a toccare mio pardre allora lo spinsi contro la finestra del primo piano senza toccarlo, mi guardò con terrore urlandomi frasi come “Sei anormale” Non lo capivo e risposi “ Io sono normalissimo, sei tu che non hai abbastanza intelligenza da capire che non devi stuzzicarmi!” Se ci penso me ne vergogno, comunque quel bambino dopo due mesi di timore mi vide sempre tra le mie e iniziò di nuovo a infastidirmi prendendo di mira le carte che tanto usavo per prendire il mio futuro ma poi quel bimbo le bagno, io rimasi molto ferito e poi subito fui attaccato dai suoi amichetti , stavolta il furbo ha voluto usare qualcuno per non farsi prendere da me. Non m fecero male, anzi, li misi K.0 con poche messe apprese vedendo i film che mamma amava farmi vedere, e così mi scagliai sul vero provocatore ma stavolta non mi risparmiai gli issi “ Era il regalo di complenno fatto da mamma e papà! “ E poi feci apparire un' arma avendo visto film per adulti, horror immitai una scena così feci apparirire degli aghi, lo ferrono, lui scappava ma io o inseguivo alla fine mi scongiurò mentre avevo gli aghi puntati verso i suoi occhi, di non fargli male ma io risposi “ Come ti dissi tempo fa sei poco astuto, hai preso i tuoi amici ma loro erano sotto tuo ricatto; facile prendertela con i più piccoli?! Loro non farei mai del male sono innocenti, sei tu che hai responsabilità!” Quel tipo mi guardò accigliato forse perché a malapena capiva ciò che dissi ma continuò a dirmi di non fagli male, ma io spiegai una cosa come “ I miei se sgarro mi puniscono, mia madre mi toglie i giochi e m lega su una sedia imbaocconandomi, ma lo fa per insegnarmi! Tu non capisci con uno schianto, e allora adesso ti faccio qualcosa di indelebile!” Devo dire che ero represso, mi sentivo incompreso, Lo acecai in un solo occhio con gli aghi, mi sporcai di sangue ma mi divertì, tuttavia gli dissi all' orecchio qualcosa di peggiore “ Continua a infastirmi e perderai l'altro occhio… “ Lui finì in ospedale, i suoi genitori mi chiesero se ne sapevo qualcosa, io mentì avevo appena concepito il poker face, tuttavia quel bimbo sentendosi protetto dalla famiglia disse a tutti tutto compreso a mia madre e mio padre.
Papà sapeva che se fossi stato sgridato quel bambino avrebbe rischiato il doppio, mentre mia madre benché non lo desse a vedere era quasi fiera di me sapeva che lui mi prendeva di mira, infatti a casa mi disse “ Ah, sei come la mamma, ma non devi accecare e dare tanti segnali, devi gire nel' ombra come un ladro! Comunque sono dalla tua quel bimbo è da due anni che ti prende in giro era ora che gli dessi una lezione… “ papà non ci stava con quel ragionamento, ci fu un litigio tra loro, io iniziai a sentirmi il responsabile.
Mamma e papà avevano vite diverse, quella di mamma verso l'oscurità, mio padre la luce, non capivo come potessero andare d'accordo e amarsi quando papà uscì di casa io lo fermai gli chiesi se
fosse stata colpa mia, ma quello che mi disse era “ No, la colpa è mia che non so come aiutarti… “ Da là sentì che mio padre mi riteneva pericoloso quindi per non dare problemi ai miei decisi stupidamente di scappare di casa; pensai che così loro sarebbero stati bene, iniziai a realizzare che non ero davvero normale.
Spiai di nascosto gli spettacoli di papà e guardandolo con luce diversa mi resi conto che mio padre era sotto logica non aveva nessun potere, mi sentì molto deluso che mi chiesi se ero davvero suo figlio o meno, per un certo periodo mi dissi che forse era mamma che li aveva o nonno.

Sopravvissi senza mangiare dormendo in strada, i gatti mi protegevano e così gli altri animali e in cambio per loro rubavo del cibo usando la magia sena farmi vedere.
Vidi poi Kid fermarsi davanti a me, non sapevo che era mio padre ma m porse la mano ed io chiesi “ Perché devo seguirti? “ Non so come stette ma credo che faticò a dividere il lato genitoriale con quello da ladro, perciò mi disse “ Beh, probabilmente i tuoi genitori si sentiranno soli senza te. “
Io non lo ascoltavo “ No, loro stanno bene senza me, mamma e papà non devono più pensarmi così” Me ne and
ai senza rendermene conto che mio padre era triste, poi lui si tolse il travestimento e mi prese in braccio, io rimasi di stucco a vedere mio padre che urlai “ No, lasciami!” ma lui mi disse solo “ non ti porto a casa ma ad una partita, Kaito scusami se non ti ho mai capito… “ Mi portò in un gioco d'azzardo, probabilmente aveva compreso che io mi sentivo un problema per loro, allora credo che mi abbia coinvolto nell' usare la magia per farmi sentire utile:; era un bel modo anche se per mio padre l'imbroglio in una cosa simile non era ammissibile, ma considerando che era notte è probabile che lui fece uno strappo alla regola; io non capivo cosa ci facevamo là, ma mi chiese un gran favore voleva che imbrogliassi usando i miei poteri : iniziai a imbrogliare, quello che diceva mio padre lo avveravo, vinse la scommessa e mio padre mi fu davvero riconoscente che mi disse. «Grazie mille ora posso risarcire al tuo danno. “ da ciò chiesi “ Danno per chi?” e lui mi spiegò “ per i genitori di quel bambino hanno detto che l'operazione all' occhio del ragazzo è costata molto e volevano il risarcimento, la somma non potevo toccarla vedi devo fare una proposta a tua madre, quindi mi serviva fare ciò, come è stato vivere solo per due settimane? “ Rimasi incolpato che alla fine piansi dicendogli tante volte che non volevo causargli problemi, lui mi sorrise e da là iniziai a stimarlo non più come prestigiatore ma come persone, era fantastica!
Mi portò a casa mi scusai con la mamma ma lei non era arrabbiata solo era in lacrime e da là mi accorsi di quanto i miei genitori mi amassero con ogni mio difetto, mio padre poi all' anniversario del loro fidanzamento le chiese ciò che non doveva ovvero sposarla!
Sai era per quello che lui voleva quei soldi, voleva rendere quel giorno memorabile per mamma, però anche di questo mi sento responsabile perché non dovevano sposarsi dopo che accadde le foto vennero pubblicate, e qualcuno riconobbe mamma; temo che papà abbia pensato di unire la famiglia rischiando ugualmente, forse si sentiva protteto da me?
Io ero ancora strano, molti bambini mi disprezzavano che iniziai ad essere boicottato persino dalle bambine, non capivo il perché, ci misi poco a vedere un nuovo bambino biondo che stava mettendo a soqquadro la mia reputazione: lui aveva occhi miele, sguardo freddo, staccato, era simile al me come occhi senza anima.
Un giorno vide come giocavo a carte solo quindi mi spinse dicendo. “Ora facciamo i conti, nessuno tocca il mio migliore amico!
Charles solo a me deve rispettare! Adesso ha cambiato pure città per farsi operare, io sono senza amici! La colpa è tutta tua Kuroba!»
Io pensai, lo guardai, provai una simpatia per lui ma non lo mostrai che iniziai a dire. “ Se lo merita ha dato della poco di buono a mia madre, a te piacerebbe se sparlassero dei tuoi?! Io non credo! “ Avevo toccato un tasto dolente, non rispose e mi diede un pugno e mi disse “ Cambia scuola tu a me non piaci! “ persi sangue dal naso, mi trattenei quindi non risposi alla provocazione e tornai a giocare, ma le insegnanti non c'erano erano allontanati dagli amici di lui, ed io compresi da là che lui era diverso, sveglio, mi sarebbe piaciuto molto essere suo amico.
A fine scuola volli vendicarmi quindi ci vedemmo e i bambini tifavano lui mentre a me mi tiravano delle carte intimandomi di andarmene; sai ero in una scuola statale.
Io ci riflettei su cosa fare, e alla fine quando lui quasi finì di malmenarmi esclamai una frase stavo per fare un incantesimo solo desiderandolo ma la vittima non fu lui ma una bambina che urlava.“ Akito fermati quello è pericoloso!” Io non l'ascoltavo, lui nemmeno ,e mentre sotto apparve un cerchio nero sotto lui Akito fu spinto via dalla bambina che si mise dentro, dei fulmini la presero in pieno e rimasi impallidito mentre Akito sorrise “Fanny sei stupida, che diavolo fai?! “ Io mi ero fermato a guardare le sue condizioni, non si svegliava più ed era fredda, credetti che fosse morta invece respirava.
Mio padre rimase a guardare tutto, io solo dissi “ Papa io… “ non potei dire nulla che per la prima volta lui mi scagliò uno sguardo carico di ira disse solo “ Ora basta, non posso più tollerarlo”
La bambina fu portata in ospedale e fini in coma, mio padre stavolta non si tratenne che mi sgridò, mia madre mi punì severamente perché non tollerava che io facessi male a delle bambine, e così ho imparato che le ragazze non si devono toccare.
Quando volli tornare a scuola mamma mi diede una valigia e non capivo, finché papà non mi ha detto che sarei stato con lui nei suoi viaggi, quindi mi tolse dalla scuola d'infanzia; credo che così non avrei avuto più provocazioni e infatti tutti i figli degli amici di mio padre mi trattarono benissimo, nessuno scontro, tutti a voler stare con me, mi sentivo bene eppure mi sentivo male, mi chiesi se quella bambina si era risvegliata ma quando lo chiesi mio padre mi disse “ Quella bambina è viva ma non si sveglia più, non so cosa hai fatto ma se hai una soluzione appeena la trovi svegliala. “ Iniziai a pensare a cosa feci, non potevo sapere che era un' incantesimo di sonno eterno, ma chissà dove è quella bambina ora… »

Lisa si mette una mano in faccia. « Non dirmi che potrebbe aver dormito per tutti questi anni! Non è possibile, se si svegliasse lei… subirebbe uno shok, la sua infanzia, l'addolescenza… verebbe catapultata nel mondo degli adulti! »
« Ti spiego il restante.
In quel viaggio una serata camminai inseguendo una lucciola, finì per entrare in un vicolo senza
uscita dove vidi un uomo che tagliuzava le donne belle, quell' uomo aveva in mano un coltello, era sporco di sangue, occhi fuori dalle orbite mi spaventava, non riuscivo a usare la magia e nulla. Mi chiuse al muro poi mi iniziò a tagliare a pelle della gola ed per istinto presi quell' arma per poi ferirlo al braccio, ma non morì anche perché poi vidi Ade che mi osservava incuriosito da me, alla fine quel uomo mi spinse a terra, voleva infilzarmi e per la prima volta capì n che circostanze servisse la magia quindi la usai,lui venne respinto sbattendo la testa contro il muro mentre io vidi Ade dirmi. “ Dai uccidilo così la termino di aspettarti” Io non lo capivo che chiesi il motivo, lui mi disse “ Uno che ti vuole uccidere non merita di vivere, non vuoi vendicarti? Questo tipo ha ucciso molte donne, potresti essere riconosciuto come eroino!” Mi ingannò, ero ingenuo anche se sveglio quindi domandai “come si fa?” Mi disse “ Mira questo punto qui, strmazzerà in un attimo” Così lo feci e mi macchiai di un crimine che mi segnò mentre Ade prese l'anima che io non potevo vedere e domandai “ Tu chi sei?” Mi fece la sua presentazione così credetti di aver trovato uno come me e dissi euforico “ Sei della mia famiglia vero?! Tu hai poteri, vero?! Mi dici perché i miei non li hanno?! “ lui era furbo, mi spiegò che probabilmente ero un “ Esper” anche se non capiva come potesi vederlo, allora alla fine mi disse “ Se vuoi posso fare una ricerca, magari sei sperduto, come ti chiami piccolo?” e là dissi il mio nome, lui cercò e mi diede uno sguardo che mi mise tensione poi alla fine mi chiese “ E cosa fai per la precisione?” iniziai a mostrargli ogni cosa lui rimase a poker face e mi disse “ Per caso conosci anche altri così?” io dissi “ no, sono l'unico eccetto te!”poi chiesi “ Senta signore lei sa annullare il coma di qualcuno? “ Ade mi guardo male “ No, non m'intrometto” iniziai a piangere chiedendo perché credevo che avesse cuore “ Ho scagliato a una bambina un qualcosa che la fa dormire senza il risveglio, ho paura, non so spezzare ciò, potrebbe farlo lei? “ Ade mi fissò disgustato ma poi mi chiese “ Posso fare tutto e in cambio mi darai qualcosa ci stai piccolino? “ Io non capivo “ quello che vuoi!” così mi diede un contratto mi disse solo “ firmalo e sveglierò quella bambina!” Sai cosa c'era nel contratto scrittto? »
Lisa rimane a fiato sospeso. « di dargli i poteri? »
« Di dargli la possibilità di accorciare la vita alle nostre due famiglie! Io non lo sapevo, non avevo mai letto contratti e credevo nella sua bontà, firmai con il sangue e lui mi portò da quella bambina, mi fece toccare la sua mano e poi sciolse l'incantesimo così Fanny si risvegliò, mi vide e mi chiese “ Kuroba, perché è sera?” io solo l'abbracciai dicendole che ero mortificato che mi dispiaceva ma che ero felice di averla salvata, lei mi fece un sorriso ad occhi chiedendomi “ Akito sta bene?” io dissi “ Sì, Fanny io e te non ci vedremo più ma ti lascio questo ciondolo, è la pietra della fiducia ti proteggerà! L'ho trovato in un tempio in un' altra città. “ Poi me ne andai e dopo un mese acadde un incidente: qualcuno mi spinse nel fiume, io non sapevo nuotare avevo quasi quattro anni ed era novembre, bevetti molta acqua dolce quasi mi sentì affogare e poi dimenticai ogni cosa sulla magia tornando ad essere il solito senza più tormenti. »

Lisa ascolta per poi dire la sua . « Io a scuola ero zitta, Alan mi criticava sempre ma non lo badai, al contrario di te io non ero figlia di chissà chi, quindi a me non badarono e Sara era quella che più ferì.
Un giorno eravamo in montagna con la scuola, io salì su una pendenza per prendere una pianta perché si diceva che potesseesaudire i desideri, e tu sai essendo piccolina ci credetti, quindi arrivai senza difficoltà a trovarla ma poi dietro vidi Ade che aveva poteri maggiori dei miei quindi mi sospese in aria e mi schianto a terra facendomi perdere i sensi.
Al mio risveglio abbracciai Sara piangendo non ricordandomi più nulla, e persi i poteri.»

Kaito sostiene. « e da là Ade ha iniziato a controllarci solo che avevamo troppi sigilli addosso, però tutto si è spezzato dal nostro incontro… » la prende per mano. « Ricordi quando hai pianto perché baciai Aoko? Non avevo compreso che ero già legato a te. »
Lei gli sorride placidamente e gli da un bacio a labbra. « anche se traumatico è uno dei ricordi piùb belli tra di noi. Ti amo! »
Lui prende un respiro profondo emozionandosi massaggiandogli i capelli. « Anche io, stavolta è la verità. »
Lisa ci crede e intanto si alza. « Dovrei tornare a casa ma non mi va… tu hai sonno? » Domanda alzandosi con le mani dietro la schiena mentre lui la guarda trovandola luminosa sotto le stelle la luna.
« Dove vorresti andare all' una di notte? Le strade sono pericolose a Beika, non siamo tra le tue montagne. »
Lei se la prende gonfiando le guance. « Non vivo tra i monti! »
Lui annuisce. « Una cittadina sconosciuta, piccola non potrebbe mai avere il tasso di criminalità che c'è qui! Comunque non devi lavorare? Ade non potrà fare tto lui. »
Un po' lei si dispiace. « Ma non posso evitarlo? Che importa se non muoiono no? »
Kaito la prende per mano. « Ma hai letto quel contratto a clausule minuscole? »
Lisa annuisce. « Sì, so che siamo costretti ma è giusto? »
Lui si mette una mano in faccia. « Giusto o meno non c'è scelta, credimi io lo detesto come lavoro, a me sti tipi non hanno fatto nulla ma dobbiamo resistere solo qualche mese poi ce ne sbarazziamo. »
Lei ne è sempre poco convinta. « E se quello ci tenesse invece per 60 anni , io non voglio… »
Kaito le alza il viso che è assai preoccupato per poi farle apparire un messaggio con scritto. - Se dobbiamo parlare di Ade e come comportarci usiamo i messaggi scritti o il pensiero! Te lo disse anche la tua alterega.
Noi dobbiamo farci suoi schiavi per poi tradirlo anche se il prezzo è ciò pensa che se non siamo noi è lui, pensa ai soldi che riceviamo, pensa positivo e per una volta pensa per te stessa. -

Lisa spalanca gli occhi e un largo sorriso ingenuo appare. « A me e te penserò, andiamo! »
Così loro a iniziano a girare per la città cambiandosi di abito mettendo tuniche nere per poi entrare in diverse case colpendo persona anziane aspettando il loro ultimo respiro.

Intanto Akito cammina per le strade a correre perché non riesce a dormire più che altro ha in testa Rossana e quel suo caratteraccio da altezzosa, solo a pensare gli viene l'istinto di ucciderla, ma non potendo sfogarsi do calci al distributore mentre ha le man in tasca. - Stupida bambina, stupida!! Come ti permetti a trattarmi così! Non mi racconti mai nulla è normale che non posso stare dalla tua! Mi dai sui nervi, nervi! Perchè non ti fidi di me?! Stupida, stupida!! - Ad ogni calcio è una parola e intanto Lisa e Kaito scendono dal tetto di una casa nelle vicinanze.
« Fatto Le morti a Beika sono poche! » Dice lui in in mano un contenitore.
« Occorreva proprio quel neonato? Insomma non poteva sopravvivere? » Chiede Lisa dispiaciuta.
« Era malato che potevamo farci?» La porta assieme a lui presso la strada facendo un salto, raggiungendo il muretto e poi scendere e infine si rimette i suoi abiti comuni solo che non si accorgono che Akito è nelle vicinanze rivolto di spalle finché non li nota e li chiama. « Ehi voi due, curioso trovarvi fuori all' una di notte. »
Kaito e Lisa si voltiano per poi raggiungerlo. « beh, anche tu sei sospetto, che combini? » Domanda Lisa con un leggero sorriso. - Io ancora devo capire che vuole Sana da Seya… -
« Mi alleno per Karate voi? » Chiede guardando Kaito. - Oggi non ci sono stati furti, strano che sia sveglio, mah… -
E risponde Kaito « Nulla, stavamo passeggiando, ora devo andare eh, ci sentiamo Hayama. » - Non avrà visto la mia agilità? Va beh, alla fine la conosce anche se è troppo logico quel tipo per dire che è magia. -
Akito torna sui suoi passi verso casa. - Che sia andato a rubare? Ma no, e perché mai con Lisa? Certo che Seya e Lisa sono identiche non sarà che sono la stessa persona? Mmh, Kid è sicuro Kaito ma Seya?
Secondo i giornali Seya è apparsa solo una volta e nell' ultimo furto di kid non ce ne stata traccia, quindi non ono nemmeno rivali, va beh, non sono problemi miei. -
Entra in casa con le chiavi di casa, a passi piccoli percorre il soggiorno per poi vedere in cucina sua sorella maggiore studiare mentre mangia un panino e un po' il biondo cenere si rattrista. - Sorellona, è così difficile essere adulti? -
Non la disturba che va verso la camera di suo padre che si è addormentato con la faccia sul lato del letto quindi si avvicina e tenta di metterlo in posizione corretta, accidentalmente fa cadere una foto con ritratta sua madre; non la ricorda ma ogni volta che la vede non può non penare che sia bella: capelli lunghi color rabbia, occhi castano quercia e un sorriso gentile.
Tocca con un dito la superficie del vetro. - Mamma, ti prometto che la mia famiglia sarà felice, farò il possibile! -
Lascia la foto sul comò e si corica sul suo di letto per poi dormire.

Lisa e Kaito entrano a casa del ragazzo, accendono le luci poi Kaito si dirige presso la cucina sospirando di solievo.. - Almeno lei non mi ha assalito come Aoko, però se lo facesse io risponderei o la distanzierei?
L'amo ma andrei mai a fondo con lei?-
la guarda pensando a ciò mentre lei ingenuamente chiede. « Ecco, tu hai cenato? Io ho saltato, quindi hai uno stuzzicchino? »
Lui sorride paccatamente. - Anche se fosse è troppo bambina.- un po' ci rimane male ma non lo fa vedere che apre il frigo. « La pizza vuoi? »

La ragazza scrolla le spalle. « Basta che si mangi, dai ora voglio vedere il bimbo! »
Lui esprime socchiudendo gli occhi. « Guarda che ad Aoko ha fatto la pipi sui vestiti, non gli sta simpatica, solo che Aoko è Aoko, tu sei più permalosa… »
lei Fa una smorfia ad occhi chiusi per poi salire le scale. « E tu sei un mal fidato. » - Ma figurati, voglio solo vederlo e basta. -
Kaito la segue ridendosela. « Lo vedi sei permalosa. » - come le bambine, ah devo smetterla di pensarci, ma che m'importa, con Aoko non ci pensavo mai… anzi l'apprezzavo, ma davvero Lisa è così infantile su queste cose? Però anche io lo sono, non gliene parlo nemmeno… e se le ricordassi di Alan? No aspetto lei. -
E intanto Lisa risponde. « Ma piantala voglio solo rivedere il mio quel fagottino, a proposito hai novità sulla sua famiglia?. »
Lui ribatte.« No, sta benissimo con me! »

Lei esprime arrossendo. « D'avvero quindi per te è normale chiudere un bambino di forse tre anni in un box addormentandolo tutto il giorno vero? . »
« Beh, certo è così che non rompono l'anima. »
Lisa in risposta gli dà una fulminata ad occhi. « I bambini non sono cani, stupido! Lo sapevo senza di me tu non sai come fare, adesso vado a svegliarlo, scommetto che è impaurito da te. »
Lui rabbrividisce un secondo a quello sguardo e contestualizza. « Mi ama troppo, e poi l'ho trovato io, quindi è mio, a te non serve. »
Lei si ferma incrociando le braccia ed lui aggiunge cercando di calmarla. « se lo desideri principessa eh eh...» - Ma perché se la prende tanto? Mai capirò le ragazze, specie lei… -
nel frattempo lei gli dice. « Non è tuo figlio, te ne ho già parlato che sei troppo facile ad affezionarti! Quel bimbo avrà dei parenti, dovresti cercarli e non fare il padre che nemmeno sai fare! Quale genitore lascerebbe un bimbo solo in casa!? Nessuno! Non è un giocatolo ma una persona!»
Lui Risponde arrabbiandosi. « Che colpa ne ho io se è comune! Non è che mi può dire cosa vuole, il massimo è dire “ papa, giocare” insomma non fa frasi concrete ed io non lo capisco poi così tanto! Facile a criticare, voglio vedere te sola con un bimbo che piange ogni secondo solo per avere attenzioni! »
« Cosa ti costa darlo a qualcuno, che ne so tua madre o ….
» si zittisce mentre lui la supera. « Già certo, mia madre non prenderebbe mai in custodia un bimbo specie se non è in famiglia… Lisa certe volte non parlare, non sai minimante nulla della mia situazione! »
Raggiunge la sua camera per poi vedere il piccolo che dorme tranquillo mentre Lisa domanda. « Ti manca così tanto.»
Lui a tono mogio mentre prende il piccolo. « Sai mia madre sta scappando e per farlo è costretta a lasciarmi solo a casa, è accaduto dopo i miei sei anni! La mamma aveva iniziato a comportarsi in modo strano, più sospettosa era, io non capivo, mi teneva sempre a manina, non voleva più lasciarmi andare via; ma come potevo immaginare che lei fosse inseguita da chi uccise mio padre?
Mamma passò un anno di inquitudine verso lei, e me; poi alla fine si disse che era meglio andarsene, lei mi volle portare con se in una nuova città, ma io avevo Aoko quindi rifiutai, lei tentò di capirmi che alla fine mi disse “ Preferisci lei piuttosto che me?” ero legato a mamma, ma Aoko era la bambina che credevo fossi te quindi dissi “ è la mia futura sposa non posso lasciarla, lo farebbe anche papà” a quella frase lei mi diede un bacio sulla fronte e poi se ne andò…
Rimasi vegliato da Jii che non smetteva di trattarmi da benestante cosa che non sopportavo, ad ogni modo presi Jii come una specie di nonno e quindi gli voglio bene, lui anche se non di sangue è l'unico che è visto come parente in famiglia compreso da me, quando Jii mancava c'era l'ispettore Nakamori e Aoko a darmi l'affetto che mi mancava: Aoko come una sorella, e
l'ispettore Nakamori come un padre… Credevo che mai avrei provato tale stima per una persona adulta eccetto i miei genitori, ma gli volevo bene, credevo che fosse un bene affezionarmici, ma poi apparve Kid che era Jii, Aoko mi disse di catturarlo, era un gioco, ed io ignaro di tutto lo battei, non era difficile anzi mi stupì come io potessi e la polizia no, comunque seppi tutto da Jii che non vedevo da cinque anni perché quand tornai nella mia dimora lui non si fece più sentire, quindi realizzai chi fosse Kid, mi spiegò di mio padre ma non tutta la faccenda per saperlo ho dovuto rubare e incontrare gli uomini che uccisero papà, così scoprì di Pandora e mia madre alla fine mi disse che è in fuga e che per non mettermi in pericolo sarei dovuto restare a casa senza farmi conoscere a livello nazionale con il mio cognome.
Io non ho problemi a rendermi un ragazzo comune, inganno tutti, pochi sanno di chi è mio padre, ma non nego che solo a dire quel cognome le porte mi si aprono a molti lavori ma non lo uso, mi chiamo solo Kaito, fine, il cognome lo sanno solo a scuola ma nessuno pensa di
che sia proprio quel “Kuroba” chi lo pensa o lo comprende è invidioso di me, un esempio Akito! Lui sa ciò e mi sopporta poco eppure quel ragazzo mi piace, sembra di avere a che fare con un piccolo detective e la cosa mi alletta!
Lui ha capito che sono Kid da tempo senza prove, lo sospetta come Shinichi, Hakuba, ma proprio perché Akito non è di professione un detective mi spaventa, quello è un haker, e solo ora comprendo quanto io l'abbia sottovalutato!
Il suo piano è utopico ma possibile, ha avuto chiamate da organizzazioni, perché su internet è conosciuto ma non accetta; credo che lui sappia il rischio ad entrare in associazioni mal fidate, tuttavia Akito persegue nella sua idealizzazione, e se so questo è merito della mia capacità di vedere il futuro della gente normale, ma anche se fosse potrebbe variare.
Tornando al discorso dei miei genitori mia madre mia ama, mi ha lasciato prendere le redini di papà tutto qui… quindi non ho parenti a cui affidare questo bimbo! »

Lei rimane dispiaciuta per quello che ha detto. « Non lo sapevo, scusami è che per me è diverso, ho sempre vissuto con i miei, i nonni li ho però da poco, ma quando mamma e papà non potevano tenermi andavo da loro.
Mi dispiace se ho parlato senza sapere la tua situazione attuale, tuttavia devi pensare a cosa è meglio per il piccolo; forse adesso lo trovi un gioco ma quando sarà più grande avrà i suoi desideri, si opporrà, e chiederà della sua famiglia, potrebbe non accettare di non avere dei genitori; insomma non è un giocattolo avere un bimbo, è una responsabilità che tu non puoi ancora permettertela! Inoltre portandolo con te al lavoro potresti influenzarlo a fargli pensare che uccidere sia il bene.»

Lui la guarda come per dire “ lo so non serve che me lo dici” ma gli esce solo. « Dovrei separarmene? È la mia unica compagnia che mi permette di essere umano, mi fa sentire come se avessi qualcuno da proteggere, ma forse tu non mi capisci. »
Lei gli si avvicina e gli dona un bacio a guancia lasciandogli il morale sollevato. « Hai già chi proteggere ed è Jii, tua madre, ed io. »
Qualche volta ascoltare lei lo fa ragionare. « Facciamo così, domani cerco la sua famiglia usando ogni mia risorsa, se la sua famiglia è ok lo lascerò altrimenti me lo tengo io, non voglio darlo a degli assistenti sociali o a un orfanotrofio. »
Lei rispetta la sua decisione. « Va bene, sono felice che mi hai capita. »
Lui lievemente sorride a sguardo amorevole. « Certe volte sembri la voce della mia coscienza. »
E lei domando curiosa. « Ed è un male? »
« No, perché mi fai ragionare. » la bacia sulle labbra ed aggiunge. « Per questo ci sto bene. » usa un tono dolce che a Lisa fa sentire in una nuvola per cui lo ribacia intensamente. « È il contrario… » Sostiene abbassando lo sguardo un po' imbarazzata e lui gli alza il mento guardandola profondamente. « Allora stiamo bene tutti e due insieme; te lo dissi tempo fa noi abbiamo idee che se messe insieme sono armoniche.»
Il vento si sente a distanza muovere le tende e quel bacio poco a poco si trasforma in una passionale, anzi è Lisa che dà quel cenno mordendo le labbra di lui, e quindi lui un po' si lascia andare che la conduce verso il letto, ma anche se lei ci cade sopra rimane sdraiata nel bacio portando le mani sulla schiena di lui, poi altro decide di avere un bacio più approfondito per ciò prende un respiro e gliene dona uno alla francese del quale lei ci sta volentieri cominciando a sentire il corpo sempre più bollente mentre la sua fantasia inizia a prenderla e così anche per Kaito che la solleva delicatamente portando giù la zip che sta dietro la schiena del vestito lilla e lei apre gli occhi domandando. « Dimmi una cosa prima con Aoko tu fin che punto ti sei spinto? »
Non vuole ammetterlo ma ha ancora paura di essere vista come oggetto proprio come aveva fatto Alan in passato, tuttavia non può negare che se è Kaito la cosa forse cambierebbe, ma lui non avendo raggiunto la completezza dell' empatia dice la sua. « Fosse stato per me mi sarei fermato ai preliminari ma Aoko ha iniziato a volere proprio il rapporto intimo senza protezioni, e già quello mi spaventava… ti dà fastidio? » La domanda più stupida gli ha fatto perché lei esprime. « Quindi sei stato fino quel punto abbindolato… »
Un po' lui se ne vergogna. « P-Pensa che così ho capito di non amarla. » Ma lei gli dà uno sguardo gelido che lo mette in soggezione , a poi lei sospira e gli prende per il colletto della camicia girandolo verso il letto mentre lei pronuncia. « Non importa, va bene così! »
Lui non riesce a capire che abbia perché lei scivola con le sue mani contro il petto di lui fino a scendere alla vita, poi lei gli dà un bacio dalle orecchie fino al collo, e lui con il cuore a mille rimane piacevolmente rabbrividito da quelle sensazioni che lo spingono a desiderarla sempre più, ma la furba non lo tocca solo ci gioca a farsi bramare scatenando a lui la voglia di andare oltre, fino a che non si lamenta. « Sei perfida...»
Lei si diverte dandogli baci innocenti sulle guance cosa che per lui è un punto debole e poi lei gli sussurra a tono sensuale. « Potevi non metterti con una ladra. »
Lei continua quel gioco facendolo proprio impazzire. « Anche io sono ciò, non provocarmi te ne pentirai...»
Lei non gli crede che continua a sedurlo in zone sensibili ma non in quelle che lui vorrebbe, solo verso la fine lui si stanca di essere così sottomesso che riprende le rendini: la prende per la vita portandola sul letto mentre lui è a occhi blu ma vicini alla tintura fuxia e Lisa domanda. « Uhm, che hai?»
Lui non risponde che inizia a fare la stessa cosa che lui ha subito e quindi lei afferma una volta che avverte l'ecitazione del ragazzo. « Questo è copiarmi! »
Lui non la bada che le tocca le gambe fine mentre lei ho il viso completamente rosso zittito dalle dita dell' altra mano di lui ed il corpo di lei vibra di pulsazioni istintive ma lui la guarda a sguardo calmo, molto profondo e ipnotizzante; chiunque ci cadrebbe dentro. « Quanto pensi di resistermi? »
Lei quindi mugolisce da offesa. « Quanto resisti a non toccarmi? »
Lui la ribacia un po' possessivamente. « Non sfidarmi su questo… » Dà come avviso e lei lo stuzzica. « Però è così, per me non hai il coraggio ad andare oltre. »
Quella provocazione a lei gli costa perché poi lui le prende la mano. « Davvero?! Io credo che tu presto cederai. »
E intanto immette la mano di lei sul suo petto inparticolare i capezzoli, poi scende alla pancia fino agli addominali,mentre sono sotto un bacio a lingua, poi lui porta quella mano in mezzo ai pantaloni suoi , lei quindi urla. « Kaito ma questo non è… » Lui non la ascolta che la zittisce con un altro bacio mentre lui tocca lei sulla gonna abbassando i collant per poi toccare quello che c'è sopra, e infine preme delicatamente mentre lei mugolisce per poi affermare. « Hai vinto...»
Lui sorride compiaciuto. « Mph, di già? »
Rimane un attimo perplesso per poi sentire la mano di lei scivolare dentro i pantaloni compresi i boxer mentre lei lo bacia a labbra e così lui fa lo stesso con lei; si tratta di un gioco tra amore, seduzione.
Poi Kaito toglie le spalline a lei scoprendo poco a poco il seno di lei; lui aveva sempre pensato che con una ragazza che ama, quella parte non gli avrebbe fatto nulla perché è abituato a vedere le ragazze in intimo in quanto le ha spiate sempre negli spogliatoi, eppure ora davanti a Lisa non sa più pensare, e nemmeno prova quel eccitamento ma solo la voglia di scoprire a pelle tutto di lei quindi ci infila la testa toccando ad una mano, palpandole leggermente.
Lisa si accorge poco a poco di star diventando qualcosa che in parte gli va bene, ma un po' inizia a tremare ricordando il suo passato.
Lui solo dopo aver ripreso sentito i battiti del cuore di Lisa frenetici e il corpo tremare, si ferma. « Lisa, che ti prende? »
Lei mette le mani in faccia. « Nulla, tranquillo. »
Ma lui non continua. « Dai dimmelo, ti fa male? »
« No anzi sei gentile, però...»

Lui chiede guardandola con velo di preoccupazione. « C'entra Alan? »
lei rimane stupita a bocca aperta. « Ecco, no ma che dici. »
Lui non le crede. « Se vuoi stare con me sìì sincera almeno in questo, c'entra Alan? »
Lei serra le labbra, sta zitta qualche secondo per poi ammettere « Sì… ecco, ho uno strano timore. »
Lui sorride per non mostrare altro. « Capisco… » Gli dà un bacio a labbra. « Non preoccuparti, intesi? »
Lei chiede con occhi tremanti. « Non è che ora mi lasci?»
Lui apprezza quella frase ma in parte non riesce a digerirla però capendo che lei è in uno stato d'incertezza sa che devo donarle sicurezza quindi le prende la mano e gliela bacia restando in ginocchio. « Ma ti pare che ti lascio per una cosa così sciocca? »
Lei domanda. « Sciocca? Non è importante per te? »
Lui ci riflette esprimendo. « Lo è certo, ma ti conosco, so che sei tremendamente una rompi, paranoica, ma so anche cosa hai subito quindi è normale che hai paura. »
Lei rimane colpita al cuore. « Sei un tesoro.» detto ciò lo abbraccia baciandolo per poi iniziare a toccarlo con mano possente dentro i boxer e sfilarglieli, òasciandolo esterrefatto ma continua quel bacio mentre lei a suo modo cerca di farlo giungere al piacere, e ci riesce non appena termina quel lavoro di bocca.
Terminato ciò lui sorride compiaciuto mentre lei si pulisce il viso, e lui ci rimane ancora più innamorato scoprendo un lato di Lisa che mai ha visto, e quindi per ricambiare la distende e comincia ad usare la lingua nella sua intimità, lei s'imbarazza chiede di smetterla ma lui continua fino a che lei non muove i suoi fianchi verso lui e così dopo qualche minuto di gemiti da parte sua, lei viene proprio quando infila un dito in quella zona, ma benchè sia pronta per un rapporto, si ferma e si sdraia accanto a lei che lo coccola toccandogli i capelli. « Sono felice. »
Lui la guarda negli occhi. « Piccoli passi, e comunque da chi hai imparato?Alan aveva ciò? »
Lei se ne vergogna per poi annuire. « Sì… »
Quindi lui la tira a se dandole un bacio sui capelli. « In qualcosa c'è stata differenza? » Non si aspetta nulla, ma per lui sarebbe un' offesa essere paragonato ad Alan.
« C'è stata, mi è piaciuto molto, anche il finale, non so forse è l'amore ma è diverso con te. »
Lui si riempie d'orgoglio che ammette. « Ne sono felice! Ti amo! molto. Vuoi dormire qui? » chiede a tono fin troppo gentile e dolce mentre pensa. - Sono meglio di quel scemo, lo sapevo,però se me la ritocca non so cosa gli combino, tempo fa lo pestai a sangue ma ora chissà potrei farlo morire lentamente in un' agonia… Sarebbe forte ma poi Lisa mi sgriderebbe… -
« Vorrei ma devo avvisare mamma » dice Lisa.
Kaito sbuffa. « Ma quella mi odia! »
Lei ridacchia. « Su, vediamo cosa mi dice. » prende il cellulare alzandosi, si metto le mutandine mentre Kaito le guarda il lato B e intanto Lisa digita il numero ma poi trova delle chiamate perse. « 15 chiamate perse da mia madre… Sarà furibonda! »
Lui dice rivestendosi. « Sì evita di dirgli che cosa ho fatto con te , quella mi uccide...»
Lisa si mette in comunicazione e la donna già urla. « Lisa, dove sei finita sono quasi le 2 di notte te ne accorgi?! »
Lei cerca di calmarla. « Mamma sono da Kaito, ecco non me la sento di restare a casa vorrei ecco...» Non fa in tempo a spiegare che l'altra le urla. « Così lasci me sola in pena per tuo padre che è morto?! Come fai ad essere così insensibile non ci pensi a me?! Che vuoi fare una notte con un ragazzo, nemmeno vi conoscete! Torna subito a casa! »
Lei abbasso lo sguardo. « Come desideri… » e chiude la chiamata per poi rimettersi i vestiti per uscire lasciando Kaito di stucco. « ma adesso dove vai? »
lei scende le scale. « A casa mia madre è arrabbiata, non vuole che stia una notte con te… »
kaito sorride. « Che rompi, ti accompagno. »
Lei scrolla le spalle mettendo le scarpe. « Meglio di no, ci torno con il teletrasporto così non rischio di venire sequestrata. » spiega con tono scherzoso.
Kaito la raggiunge per poi dietro le spalle darle un bacio sulla nucca. « Non m'importa cosa quella donna voglia, posso rendermi invisibile a chi voglio. »
Lei apprezza quel gesto che gli da un dolce bacio.« Ci vediamo fra mezzora. » poi sparisce entrando in casa vedendo che sua madre sta piangendo a dirotto.
- Poverina proprio l'anniversario loro, gli si sarà spezzato il cuore, non posso aiutarla ma posso fare altro. -
Va in cucina, prende del sonnifero lo mette dentro una bibita e glielo porta. « Mamma bevi un po' di liminata, ti rillasserà. »
La donna esclama. « Non voglio nulla, lasciami stare! Non sto per niente bene. »
Lei cerco di insistere. « Senti non pensarci, anche io sono sconvolta eppure cerco di andare avanti...» - Che scorbutica… -
La donna la guarda con ira. « Perchè lui deve fare di testa sua!! Io glil'ho chiesto se c'entrasse la famiglia di Kuroba e lui mi disse di no, poi cosa trovo nel mazzo di rose una lettera dove spiega che è andato a farsi amazzare per proteggere me e te, quando sa bene che sono una ladra, sa che ho più esperienza di lui a intrufolarmi, ma lui e i suoi ideali… Tutta colpa di quella legenda!
Già quando eri bambina io e la madre di kaito abbiamo litigato molto! Tu non dovresti nemmeno incontrarlo, se quella lo scopre mi inizierà a dare guerra e non ho voglia lo capisci!? Evita quel ragazzo. »

La cosa alla figlia irrita moltissimo, questa ostilità la trova ingiusta. « Se tu hai problemi con sua madre risolveteli sola, io sono innamorata di Kaito, e nulla di ciò che mi dirai non mi permetterà di vederlo! Non volevo entrare qui oggi proprio per evitare che tu sparlassi di lui e della sua famiglia! Ma lo sai che mio padre voleva bene a loro?! Eppure tu non lo comprendi; non è colpa loro ok!? »
« E di chi è la colpa eh?! Se Tu non incontravi Kaito forse tuo padre non si sarebbe messo alla ricerca di quella pietra no?! »
« Informati allora perché lui ha pianificato di farmi scontroare con lui a scuola! »

lei non vuole sentirla che le urla. « Io ho deciso tu Kaito non lo vedi più! Ogni volta che lo incontri ne succede una, prima l'incidente da bimba e poi Kaito che ti ipnotizza e infine tu e Kaito in coma! Adesso non venirmi a dire che lui non è la causa! »
Lei serra le mani in pugni innervosendosi moltissimo per la piaga che la discussione sta prendendo. «Quello che tu dici potrebbe dirlo sua madre verso me! Non capisci che è inutile ostinarsi, Kaito ed io siamo fidanzati non ufficialmente ma se tu e sua madre iniziate a ostacolarci vi risponderemo! Non siamo bambini più e tu sai bene che sono sveglia ed emancipata se voglio!
Non vuoi accettare Kaito ok, ma non che tu mi imponi di non vederlo!
»
« Finchè sei minorenne farai ciò che voglio io! »
« Io non sto ai tuoi ordini! Ti voglio bene quanto vuoi, ti sosterrò per questa guarigione ma non ti permetto di dirmi con chi vedermi o meno! Non sono sproveduta, sono sveglia!
La vita è mia, decido io! Tu hai deciso di fare la ladra alle spalle dei nonni quindi hai avuto la tua di libertà avendo la mia età! Perchè io non posso?! »»

« E tu come sai? » chiede la donna stranita che lei sappia di ciò che ha nascosto a suo marito.
« Non ti dirò come so ciò, voglio capire che diavolo hai contro Kaito! »
« Qel ragazzo ti darà solo problemi! Non è nemmeno buono secondo me. »
« Buono?! Nemmeno io sono buona! Sono stanca di subire! »
« So che sei sotto atti di bullismo dalle fan di Kaito, anche questo intend
o, comunque non ti preoccupare presto torniamo a s' Tail. »
Lei rimangee a bocca asciutta. « Cosa?! E… Eio come vedrò Kaito?! »
«
Comprendimi non ho un lavoro! »
« Ma così mio padre sarà morto inutilmente! Mamma non puoi farmi questo! »

La donna si alza in piedi spiegando. « Stammi a sentire togliti dalla storia di tuo padre prima che quelli amazzino me e te! Io ho deciso perché non ho un altro lavoro e non posso lavorare dato che sai le mie condizioni fisiche no!?»
Lei rimane spiazzata deglutendo amaramente. « Posso lavorare io! »
- Mamma ho un lavoro ma come te lo dico? Non posso è vietato e benchè non abbia regole non posso farmi scopre da Ade… maledizione pure mamma ci mancava! -
La donna esprime. « Come!? Tu hai a malapena la sufficienza, finisci sempre con i corsi di recupero per poi passare l'anno con il massimo! A scuola vai malissimo i professori sono intenti a degradarti di classe mandandoti in prima! »
Abbassa lo sguardo. « E che mi secca studiare...» dice come scusa. - Non sapevo… questo e tutto per colpa di Alan… -
« Quindi come puoi pensare di avere un lavoro?! Lo sai vero che io e tuo padre abbiamo messo da parte i soldi per il tuo college in quella scuola di disegno come tua richiesta?! »
« E usiamo quelli… »
« No, poi che lavoro farai? La
prestigiatrice forse?! Tuo padre ha dovuto avere due lavori per mantenerci! Non è facile come credi! Dici che sei adulta, ma non hai mai fatto esibizioni di prestigio, nessuno sa che ne sei pratica e per cosa per nasconderti no?! Allora se ti nascondi adeguati alla tua maschera Seya! »
lei rare volte ha visto sua madre in collera, ciò la rabbrividisce e inizia a tremare con gli occhi. « Ma tu non hai prove come puoi...»
« Pensi che non riconosca mia figlia!? »
« O-Ok forse sono una ladra, e se lo sai sai bene che sono brava. »
« Sarai anche brava ma finché Seya esisterà tu sarai costretta a nasconderti! Se vuoi mostrarti Seya deve sparire! Ad ogni modo sono evoluzioni che
avvengono negli anni! »
lei per sfogo lievemente lascia cadere una lacrima. « Hai deciso tutto senza pensare a me! Io voglio restare! »
« NO! »
« mamma… ti prego! »
« Quante volte devo dirti di no?! »

Lei non regge la situazione che per non fare nulla corre via mentre la porta della camera si apre ed entra buttandomi sul letto per poi piangere.
Intanto il campanello suona mentre kaito che ha sentito tutto rimane a guardare il cielo in tempesta. -Era così bella la serata perché rovinarla così? - perché rovinarla così? - 

   
 
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