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Autore: vegeta4e    05/05/2009    4 recensioni
Due nuovi nemici attaccheranno il nostro pianeta (vi dico solo che uno dei due sarà il padre del nostro amatissimo principe). Vegeta, aiutato da Goku, riuscirà a sconfiggerli.
Durante la storia il legame tra Vegeta e Bulma si rafforzerà, dimostrando anche a Re Vegeta, che il vero amore vince sempre
[CAPITOLI DALL'1 AL 17 IN REVISIONE]
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Re Vegeta, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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IL MIO PRINCIPE AZZURRO

IL MIO PRINCIPE AZZURRO

Ultima speranza

 

La voce narrante sarà Vegeta

 

La abbraccio disperato… Nella mia mente riaffiorano i ricordi di quando ero bambino, che ti maledicevo per avermi venduto a Freezer… Credevo che fosse quella la punizione peggiore per un tipo come me, indomabile e libero, essere al servizio di qualcuno che non puoi contraddire perché più forte.

Ma capisco solo ora che mi sbagliavo… Io non avevo nessuno, anche se quel tiranno avesse ucciso gli uomini del mio esercito, poco mi sarebbe importato, perché se avesse voluto farmi del male, allora, avrebbe dovuto uccidere ME, cosa che non avrebbe mai fatto. Perché? Perché gli servivo. Ho scoperto oggi che c’è qualcosa di peggio. Vedere l’unica persona che mi ha donato se stessa, la sua anima, morire. E la cosa che più mi innervosisce è che a rovinarmi la vita una seconda volta sia tu, mio padre!! Proprio non lo sopporto!!! Possibile che l’idea di sapermi felice ti renda così??? Hai avuto anche il coraggio di prendertela con un bambino, che hai continuato a massacrare nonostante fosse svenuto, avresti ucciso una neonata di pochi mesi se non fossi intervenuto…

Mentre penso ciò mi viene una brillante idea. Ora ho tutte le sfere!! Posso richiamarli tutti in vita!!! Così velocemente mi alzo radunando le sette sfere

“Compari drago Shenron ed esaudisci i nostri desideri!!!!!”Pronuncio la formula magica e il cielo si oscura. Dopo poco appare il drago incitandomi a chiedere un desiderio

“Desidero far ritornare in vita Trunks e Bulma!!!”I suoi occhi si illuminano di rosso, è fatta!!!

“Sono spiacente, ma non posso esaudire la tua richiesta. I corpi delle persone che vuoi resuscitare non sono disponibili”

“Cosa? E perché???!!!”Chiedo arrabbiatissimo

“Questo non lo so”

“Che razza di drago sei se non esaudisci i desideri, eh? Non sei altro che un inutile rettile!!!!!!”E poi scompare.

Fantastico. Di bene in meglio! E adesso come faccio a dirlo ai genitori di Bulma?? Tiro un calcio a una pietra e arrabbiato metto le mani in tasca. Mi rendo conto solo ora che è ormai sera… Devo essere rimasto svenuto per un bel po’… Improvvisamente compare Baba

“Ehi Vegeta!”Mi giro seccato, ci mancava solo questa!

“Che vuoi?”Chiedo malamente

“Ho visto che hai chiamato il drago Shenron per riparare al danno di tuo padre”Dice sorridendo

“Non ci trovo niente di divertente”Faccio gelido

“… Il drago non ha potuto esaudire il tuo desiderio perché, come ti ha detto, i loro corpi non sono disponibili…”Si giustifica

“E questo che significa??”

“Beh… Si sono trasformati in spiriti…”Mi giro stizzito tirando un calcio ad un’altra pietra

“Però… Posso riportare Bulma nel mondo dei vivi solo per poche ore… Domani mattina alle 9 dovrò riportarla nell’aldilà…”

“Ok…”Magicamente sparisci e mi chiedo se sia una presa in giro

“Amore!!!!”Mi giro e ti vedo, più bella che mai, mi corri in contro. Ti prendo al volo tra le mie braccia e affondo la faccia nell’incavo del tuo collo e della spalla. Inspiro profondamente il tuo profumo, come farò quando Baba ti riporterà in paradiso?

Poi ti prendo in braccio e lentamente volo verso casa… Non posso pensare che questa sarà l’ultima volta che potrò prenderti in braccio…

In breve tempo arriviamo a casa. Entriamo e in cucina tua madre è intenta a preparare la cena

“Oh, ciao cara! Allora, avete trovato le sfere?”Ti chiede avvicinandosi. Tu le salti al collo, stringendola affettuosamente

“Ma… Bulma!! Che ti prende??”Tu scoppi a piangere

“Avevamo raccolto quasi tutte le sfere quando… È arrivato il padre di Vegeta!! Ha iniziato ad attaccarci e… Trunks è… Morto e… E io anche!!!!!!”

“Ma che dici??!! Non puoi essere morta!!! Sei qui!!!”

“Mi ha resuscitata Vegeta!! Posso rimanere nel mondo dei vivi fino a domani mattina!!!”Tua madre si stacca dal tuo abbraccio, ti guarda, le si riempiono gli occhi di lacrime. Poi sposta il suo sguardo su di me, che tremendamente in colpa, guardo giù…

“Come hai potuto…”Mi sussurra

“COME HAI POTUTO LASCIARE CHE TUO PADRE UCCIDESSE MIA FIGLIA!!!!!”Grida. Mi si avvicina iniziando a tempestarmi di deboli pugni

“Ci siamo sempre fidati di te, e tu? Cos’hai fatto per salvarla, eh?”

“Io… Ho combattuto…”

“Hai combattuto? Meno male!!!! Sei così incapace che non riesci a migliorare neanche con i nostri macchinari!!!”

“Mamma smettila!!!!! Vegeta ha rischiato la vita per difenderci!!!!”Provi a intervenire

“Rischiato la vita???? Non ha neanche un graffio!!!!!”Urla. Tu mi guardi. Ora basta! Perché tutti pensano che non voglia salvarvi??? Perché sono convinti che di voi non mi interessi niente???

“Non ho neanche un graffio??!!!”Grido improvvisamente. Mi divincolo dalla presa di tua madre e mi sollevo la maglia, scoprendo così un taglio, ancora sanguinante, lungo circa venti centimetri.

“Come crede che me lo sia fatto questo, eh??”Sia tu che tua madre rimanete in silenzio. Non ti avevo fatto vedere la ferita, non volevo spaventarti. Mi guardi, sei impietrita e lentamente ti porti una mano sulla bocca, mentre i tuo occhi si riempiono di lacrime. Arrabbiato me ne vado in camera, dove posso stare DA SOLO.

Entro, mi tolgo stancamente la maglia, lanciandola sul letto, per poi andare in bagno. Mi guardo allo specchio, e poi, il mio sguardo scivola sulla ferita.

Dopo aver sospirato avvicino cautamente l’indice alla piaga. La sfioro appena, ma quel che basta per sentire un forte bruciore. La porta si apre ed entri tu. Mi giro di scatto, sorpreso di vederti. Non ti muovi, rimani lì, sulla soglia e hai uno sguardo colpevole… Probabilmente ti senti in colpa per la reazione di tua madre…

“Posso entrare?”Mi chiedi a bassa voce

“Si…”Ti rispondo continuando a guardarmi la ferita. Il tuo passo è lento e delicato, così silenzioso che, se non ti avessi vista, non mi sari accorto della tua presenza. Arrivi, mi sposti la mano dal taglio e mi abbracci, mettendomi in forte imbarazzo

 “Mi dispiace per quello che ti ha detto mia madre…”Continuo a guardarmi allo specchio

“Tsk, ci sono abituato agli insulti… Ormai mi scivolano addosso…”Faccio il duro

“No, non è vero”Dici alzando lo sguardo

“So che ci sei rimasto male…”Poi ti stacchi da me e ti dirigi verso uno sportello, dal quale prendi disinfettante e garze

“Ehi!! Non ho bisogno di quel coso!!! Sono sopravissuto a ferite molto più gravi!!”Mi vanto, ma tu richiudi il mobile, portando con te quei maledetti medicinali. Mi raggiungi trascinandomi per un braccio nella nostra stanza.

“Bulma, smettila!! Non ne ho bisogno!!”Mi ribello. Impassibile però mi fai sdraiare sul letto

“Brucerà!!”Mi dici

“Ehi!!! Non sono un bambino!!”. Poi sviti il tappo versandomi quel disgustoso liquido verde sulla ferita. Delicatamente me la tampona con la garza. Improvvisamente ti fermi e mi guardi. Io mi alzo sui gomiti, mantenendo lo sguardo su di te. Posi la garza e il disinfettante di lato e io ti tiro per un braccio, facendoti sdraiare sopra di me. Appena mi tocchi ti irrigidisci subito, staccando la tua pancia dalla mia. Ti riprendo dai fianchi, costringendoti a stare su di me

“Non mi fa male…”Sussurro. Rimaniamo un po’così, tu mi guardi e mi accarezzi la guancia e io tengo le mie mani ferme sui tuoi fianchi. Velocemente ti do un bacio, al quale rispondi subito, quando sentiamo una voce chiamarti

“Bulma!! Scendi!!!” “È mia madre… Ti chiamo quando è pronta la cena…”Non ti rispondo e tu esci lasciandomi solo con i miei pensieri.

Dopo un po’rientri

“Amore, è pronta la cena”Mi avvisi con il tuo solito sorriso

“Non ho fame…”Cerco di dire il più duro possibile

“Ehi… Ho parlato con mia mamma… Non credo che sia arrabbiata con te… O almeno non dovrebbe dopo aver visto quella ferita…”

“Non è per tua madre… Non ho fame e basta… Non c’è un motivo…”

“Tu che non hai fame?? Stai male??”Ridi

“No… Sto benissimo!”

“Ok… Come vuoi…”E poi esci.

Finita la cena ti sento di nuovo percorrere il corridoio che porta alla nostra stanza. Sapevo che saresti tornata. Entri e con te hai un piatto pieno di cibo. Ti avvicini, rimanendo a un passo da me. Mi metto seduto sul letto e tu mi imiti

“Ti avevo detto che non avevo fame!”Dico. A tradirmi però ci pensa il mio stomaco che, brontola sonoramente. Ti metti a ridere e io arrossisco

“Beh, il tuo stomaco la pensa diversamente!!!”.

Mangio quello che mi aveva portato Bulma, ringraziandola poi con un bacio.

 

 

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