Vegeta
lasciò andare il braccio di Goku e continuò a
correre. Il battito cardiaco di
entrambi era irregolare e accelerato, i loro visi arrossati, i loro
corpi
ricoperti di sudore, i muscoli di tesi di tutti e due scattavano. Goku
ansimava, Vegeta aveva gli occhi sporgenti, l’adrenalina
pompava dentro tutti e
i due saiyan facendoli tremare.
Goku
evitò
un attacco energetico a destra, Vegeta ne schivò uno sopra
la sua testa. La
terra si alzava creando dei polveroni vermigli, un albero ricadde con
un tonfo
colpito da un’altra onda. Si sentiva delle grida,
s’intravedevano una trentina
di paia di occhi rossi tra gli alberi e i cespugli e dei versi striduli.
“Forza
mia
orda, riportateceli!” si sentì gridare Ice. Un
colpo passò radente al fianco di
Goku, Vegeta saltò evitando una serie di freccette che si
conficcarono nel
terreno.
“Se
ci
prendono che ci fanno?” chiese Goku. Un ramo lo
colpì al petto facendolo
tossire, continuò a correre tenendosi la parte colpita con
una mano.
“Zitto
e
corri! Io non glielo chiedo!” urlò Vegeta.
Abbassò il capo, sorrise vedendo una
buca, afferrò il braccio di Goku e saltò.
Tappò la bocca a Goku e atterrò
accanto a lui, lo tirò dietro una roccia e si
acquattò, lo spintonò e lo fece
finire sotto di sé costringendolo ad acquattarsi a terra.
Entrambi ansimavano,
sentivano il corpo bruciare e il battito cardiaco era accelerato.
Sentirono i
versi e i passi allontanarsi, sorrise e lasciò andare Goku.
Si sdraiò accanto a
lui e gli avvicinò le labbra all’orecchio.
“Il
piano è
arrivare alla spiaggia e farcela a nuoto. Se passiamo sotto la barriera
riusciremo a scappare” spiegò il Briefs
bisbigliando.
-Meno
male
che alzando tutto quel fumo nemmeno loro vedevano dove andavamo-
pensò.
“Penso
sia
troppo lontana la prossima costa” sussurrò Goku.
“Altre
idee?”
chiese il Briefs. Inspirò ed espirò con il naso,
chiuse gli occhi e il suo
corpo si rilasso.
“Sei
tu
quello dei piani” biascicò il Son. La luce
vermiglia del tramonto scomparve
dietro le montagne e la luce biancastra della luna li
illuminò, i corpi di
entrambi cominciarono a tremare e il fiato si condensò
davanti ai loro visi. Si
sentì un ruggito, Goku si voltò e
sgranò gli occhi vedendo una tigre dalla
pelliccia giallastra avanzare verso di loro. Le unghie aguzze della
creatura si
conficcavano nel terreno a ogni passo, teneva le orecchie abbassate, la
pelle
del muso ritirata per mostrare i denti e dimenava la coda. La dentatura
lattea
era illuminata dalla luce della luna.
-Dea
Selene,
grande luna, perché mi hai abbandonato?- pensò
Vegeta. La bestia balzò e Vegeta
rotolò di lato evitando gli finisse addosso.
L’animale si girò e scattò verso
Goku che con le mani e i piedi si diede la spinta saltando indietro,
indietreggiò a gattoni tenendo la fronte corrugata.
****
“Se
diventa
troppo pericoloso li voglio richiamati indietro”
borbottò Bils. Lourth annuì,
accavallò le gambe e mise le mani sui braccioli.
“Ovviamente
questo mi porterebbe un grave svantaggio economico”
sussurrò. Billsama dimenò
la coda, abbassò le orecchie e soffiò dal naso.
“Posso
permettermelo” rispose. Si alzò su una zampata
tenendo piegata l’altra e piegò
il capo a destra.
“Che
cosa
vogliono fare?”. Si sentì la voce del Re Kahio
più alto.
“Vegeta
lo
sta distraendo, ma stavolta invece della sfera Genkidama, Goku sta
preparando
un colpo diverso” spiegò Re Kahio del nord.
“Sono
ore
che schivano senza attaccare. Per me crolleranno a breve”
disse Cell.
“Io
scommetto tutto sulla tigre”. Si sentì la voce di
Bojack.
“Ormai
è l’alba
e sono ancora vivi. Spero che tu perda” ribatté
Zangya.
“Allora,
appena avrà racimolato i soldi, convincerò
Kahioshim il Sommo a richiamarli”
rispose con voce suadente Lourth.
“Certo
che
Vegeta è capace di dare il nervoso persino a una tigre.
E’ così entusiasmante”
disse Whils. Si portò il calice di vetro alle labbra e
sorseggiò il cocktail
giallo, sentì il sapore di banana in bocca.
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Il
corpo del
principe dei saiyan era coperto di sangue, strinse più forte
il collo della
creatura tra le braccia, facendo aderire le sue gambe ai fianchi della
bestia.
L’animale dimenò le spalle, cercando di farlo
cadere e ruggì. Rotolò a terra,
Vegeta strinse gli occhi gemendo e mantenne la presa. La tigre
saltò e andò a
sbattere di schiena contro la roccia, l’impatto fece perdere
i sensi al
principe dei saiyan che lasciò andare la presa cadendo a
terra con un tonfo. La
tigre gli fu sulla schiena e gli addentò la spalla,
conficcando i denti nella carne
con uno schizzo di sangue. Goku le saltò addosso e le
conficcò nella giugulare
una pietra aguzza aprendole il collo. Si rimise in piedi ansimando, le
mani
erano sporche di sangue, prese l’animale e lo fece rotolare
via.
“Così
impari”
sussurrò con voce flebile. La schiena era ricoperta di
tagli, i capelli a
cespuglio era arruffati e sporchi di sangue, la tempia sinistra gli
doleva. Si
girò verso Vegeta, s’inginocchiò
accanto a lui e gli premette le mani sulla
ferita alla spalla.
“Scusa
se ci
ho messo tanto per fabbricare l’arma”
mugolò.
Ice
atterrò
silenziosamente accanto a lui, gli tirò una gomitata al
collo e lo fece
ricadere in avanti privo di sensi.
“Dovrò
curarvi, Io e mia sorella non possiamo sposare carne
avariata” sussurrò.
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“Ma
hanno ingaggiato addirittura i produttori di Jurassic park?”
chiese uno
spiritello.
“Lourth
è un professionista” rispose un altro spiritello.
I loro corpi
biancastri avevano la forma di nuvolette ed aleggiavano.
“Non
è un film” sussurrò con voce stridula
il Kahioshin più giovane. Chiuse
gli occhi, sospirò e si nascose il viso con la mano.
“Goku,
tieni duro, presto vi tireranno fuori da
quell’inferno” mormorò.
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