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Autore: Serenity452    05/05/2009    5 recensioni
NEL CAPITOLO 7 UN GRANDE RITORNO!! XD
Itachi, durante una missione salva la vita ad una bambina di Konoha, Luna Ayanami, lei non è un ninja e vive nella zona dei civili non ninja del villaggio. Fin da subito, i capelli arancioni e gli occhi color miele della bambina conquistano il cuore del Mukenin spingendolo a portarla con se fino a Konoha e riportarla a casa sua. Ma con i bambini ci vuole molta pazienza, e fortunatamente Itachi riscopre di possederne a volontà anche se Luna, oltre che una bambina capricciosa si comporta come una moglie pignola e gelosa. Ma allo stesso tempo dolce e tenera… Capace di renderlo schiavo e apprensivo. Arrivati a Konoha dopo due pazzi e sorprendenti giorni, è il momento dei saluti. L’Uchiha sa che non la rivedrà mai più, ma gli promette che sarebbe tornato per sposarla come dai lei proposto. Il tempo passa, undici anni, e Luna è una scolaretta svogliata di diciassette anni, che pensa sempre ad un ragazzo che neppure ricorda bene, è senza un quattrino, e per mantenersi finisce a fare la barista in un night club malfamato. Fra mille pericoli che la terrorizzano notte dopo notte. Ma proprio quando lei non ci sperava più, Itachi appare e togliendola dai guai. Ma lui è diverso, non ha più vent’anni…, ma è sempre Itachi, il ragazzo che non ha mai scordato. E per lui, Luna è la bambina che non ha mai potuto cancellare. Lui a volte è distaccato e freddo altre gentile e premuroso. Lei se ne innamora alla follia. Funzionerà fra loro con tutte le abissali differenze? Lei così timida e inesperta, letteralmente alle prime armi e lui convinto che sia meglio non legarsi a lei, ma incapace di starle lontano? Sasuke, tornato al villaggio e sposatosi con Sakura, non sa che il fratello maggiore è vivo, lo scoprirà? E che legame ha con Luna? Lui, a differenza di tutti, sa solo che è una cattiva ragazza. [SasuSaku] [NaruHina] [ItaNuovoPersonaggio] [+ Nuova generazione ^_-]
Genere: Romantico, Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 8

Ciao a tutti! Scusate il ritardo! Finalmente sono riuscita a trovare un attimo di pace da tutti i casini settimanali! Ringrazio tutti quelli che leggono soltanto e tutti quelli che recensiscono!

Grazie a tutti di cuore! =)

 

 

 

ShessomaruJunior:Ciao Grazie per aver recensito! E bene si, Itachi per adesso è ignaro dei guai che lo aspettano xD povero lui! Però a lui sta bene così =)! Mi fa piacere che ti sia piaciuto! Spero che ti piaccia anche il seguito XD! Baci ciao!

Oyuki90: Ciau cara! Ehehe dici bene Kaworu mi dice molte cose UhUhu! Siamo ottimi amici, che serate mentre tu lavori ai manga noi tre ce ne usciamo con la super-itachi-carr! :P!!! ahahah! Skerzo grazie per la recensione! Baci bacii!

stuck93: ciao, hai ragione, dovrebbero avere il prof di Giapponese o letteratura xD! Scusa per i soliti errori ^^’! Per Itachi… poteva mai mancare lui *ç*! A lui tocca la parte sempre più faticosa: Salvare Luna xD! Speriamo che trovi una soluzione lui co sta ragazza…ahahah xD! Baci baci! Grazie per la recenzione =)

Yuki no Hime­ : Amò ciao! Eheh Luna è sfortunata, ma fa tutto parte della tattica seduttrice! XD

Sono contenta che la seguirai avidamente! Perché col ritorno del bell’Itachi ne succederanno di tutti i colori! Baci Baci Amò anche io ti voglio beneee! Grazie!  ^___________^      

yahoithebest:Ciao Sorellinaaa! Ehehe sei sempre la prima è vero xD!!! Mi fa piacere che ti ritieni così fortunata, e che ti piaccia così tanto la mia storia!! Ehehe su Sasuke e Naruto…loro entrano in scena fra poco! ^___^!! Baci Baci Sorellina!  

 

 

 

Capitolo VIII: SBRONZA

 

 

La sera seguente, Luna si recò al lavoro sperando di rivedere Itachi, ma di lui niente, nemmeno l’ombra per due settimane.

Quella sera però accadde qualcosa di strano, erano appena le due della notte, e Kayra stava ballando sulla passerella e Luna la stava guardando mentre cercava di farsi spazio fra la gente che ballava verso il centro della pista, perché doveva portare alcuni bicchieri ad un tavolino, ma proprio quando stava per tornare da Hikai, Kayra la tirò sulla passerella.

-Dai balla!-Gli urlò la mora strusciandosi contro di lei.

-C-cosa… Cribbioo! Wuh!-Kayra l’afferrò per i polsi costringendola a muoversi.

-Ma quanto hai bevuto!?-Esclamò ridendo la ragazza dai capelli come il miele.

-Non ho bevutoo!-Esclamò ridendo la mora.

-Sei bellissima con la gonna nera amore!-Continuò Kayra.

Infatti Luna, indossava una minigonna in lattice nero, sopra un corpetto sempre in lattice nero, che si chiudeva con dei fili argentati avanti ad intreccio, ed infine un paio di stivali che le arrivavano quasi al ginocchio, color nero lucido, e con un tacco a spillo da capogiro.

-Grazie Kayra… tutto merito tuo! E anche tu sei bellissima il rosso ti dona da impazzire!... Alelai Alelai!..Oho…Oho!-Disse la Luna, cantando e battendo le mani movendo in modo sensuale seguendo il ritmo dell’altra, che era vestita in modo simile, solo che era vestita di rosso.

-Mo canta pure!! Mitsu Andiamo al palo!-La mora afferrò la più giovane a la trascinò fino al palo della lap-dance, e ci avvinghiò contro, trascinando dal’altro lato Luna.

-Balla come me… facciamo impazzire questi maschietti!-Disse maliziosa Kayra, a quel punto Luna si lasciò andare alla musica e alle luci a tratti nero e bianco.

Hikai dal bancone, appena le vide scoppiò a ridere, e ordinò ad una ragazza di offrire un birra alle due, che appena ricevettero una bottiglia a testa rimasero sorprese.

-Dai bevi!-Disse la mora, staccandosi dal palo ed avanzando a passi di danza sensuali e tracannando la birra, mentre gli uomini da sotto al palco battevano le mani saltellando a ritmo di musica.

Luna decise di bere, ma non aveva mai bevuto una bottiglia intera, e questo la preoccupò, ma solo per un secondo.

Quando ebbe finito la ragazza, si scatenò perdendo completamente la ragione, avvinghiandosi all’asta di ferro come mai aveva fatto in vita sua, sotto lo sguardo divertito di Kayra che rideva contro un tipo, che aveva tirato sul palco, e con la quale stava facendo un tremendo gioco sensuale, strusciando il sedere contro il ventre dell’uomo in estasi.

Dopo un po’ Kayra tornò da Luna.

-Faattii un girooo!! Vediamo… se urlano vuol dire che sono arrapati, se urlano poco, tesoro vuol dire che non sei soddisfacente!!-Disse ridendo la mora.

-Nooo! Ma sei pazza!? Da solaa!?-

-Vaiiii!-Urlò Kayra spingendola verso la passerella e posizionandosi per la lap dance.

-Mi raccomando, muovi il culo Mitsu! Si sexyyy! Vieni bello!-Disse tirandosi l’uomo vicino a se.

La povera Luna, imprecando tra se e se cercò di camminare in modo abbastanza sensuale, mentre poteva osservare alcuni mukenin che sfoggiavano i loro coprifronte urlandole frasi anche oscene, e complimenti un po’ rozzi, mentre il resto degli uomini si limitava ad urlare a vuoto e battere le mani.

La ragazza si sorprese, e sorrise soddisfatta cominciando a prendendoci gusto nel camminare su quella passerella, amicando con sguardi, sorrisi e lanciò persino un bacio ad un tizio davvero carino.

A fine serata, Luna era mezza ubriaca, e anche Kayra non era per niente sobria, infatti uscirono sotto braccetto tutte e due cantando a squarcia gola e ridendo.

Alla fine si accasciarono contro una staccionata dietro il locale.

-Oh dio… la testa…-Si lamentò Luna.

-Hmm… ho sonno… -Mugugnò la mora.

-Anche iooo…-

-Sono tre anni che faccio sto lavoro… non ce la faccio più…ihi…-La ragazza più grande si fece una risata amara.

-Odio questo lavoro… sai… da bambina voleva fare la ballerina! Era il mio sogno! Bhe si è realizzato in parte… faccio la cubista!-Esclamò ridendo, seguita da Luna.

-Torno a casa… Notte Mitsu-chan!-Kayra si staccò dalla staccionata salutando con la mano la più piccola che rimase a fissare l’amica allontanarsi e quando non la vide più alzò lo sguardo al cielo.

-Ohi Ohi… che mal di testa... Mhhmhh… non voglio mai più bere tanto in vita mia… lo sapevo che Hikai mi faceva ubriacare prima o poi… Mmmmmmmmmmh!-La ragazza si sedé a terra e sentì la gonna aderire contro la pelle stringendosi.

-Mmh… pure la goonnaaaa… e poi sto corpetto qua… mi fa due bombe a posto del seno… è scollato troppo… sembro na zoccola!... se mi vedesse mio padre…meno male che è in viaggio…Aiuto… qualcuno mi alzii… chiamate il carroattrezzi… rimorchio ragazza ubriaca… ahaha uhuhu! Cribbio che figura!-Esclamò ridendo e cercando di rialzarsi a fatica, ma notando che la testa le girava, si risedé.

-No… ihihi… così non va affatto beene!-Scoppiò a ridere ancora.

-Luna!!-Chiamò una voce.

La ragazza in questione, accovacciata a sghignazzare, alzò lo sguardo e cercò di mettere a fuoco.

-Eh?... E tu chi sei?!-

-Ma sono io! Sono Itachi! Ma che fai lì a terra!!?-Esclamò l’uomo scioccato, nel vedere la ragazza seduta a terra, a gambe semi aperte a sghignazzare da sola.

-Oh… Itachi? Ah si… Itachi… Itachi? Quell’ “Itachi”?-Disse fissandolo come se si volesse mettere a ridere.

-Certo! Ma quanti Itachi conosci! Tirati su! E per dio c-chiudi quelle gambe!!!-Luna lo guardò perplessa, poi si guardò fra le gambe, lei non lo sapeva, ma l’Uchiha vedeva perfettamente il perizoma nero con i piccoli cuoricini rossi. Maledizione si stava guardando fra le gambe da sola!! Pensò Itachi arrossendo.

-Eh? Prfrfr… ihihi! ITACHI!-La ragazza scoppiò in un fragorosa risata.

-Ma sei ubriaca marcia!!?-Esclamò l’uomo arrabbiato.

-Noo! Non è vero! I-io… forse un po’! Ma sto bene! Stai tranquillo! Tanto a casa non ho nessuno che mi aspetta! Pf!...Devo tornare a casa?-Chiese guardandolo perplessa.

-Ma mi pare normale!!! Vuoi restare in strada!!!?-Disse il moro cercando di non guardare sotto la gonna.

-Nooo! Ma… Ma io… Non sono a casa?-Chiese ridacchiando lei.

-Tsk! Ma che cavolo!-Borbottò l’Uchiha avvicinandosi.

-Su! Alzati! Daiiii!-La ragazza cercò di alzarsi ma le venne un giramento di testa.

-Hmmm… il terremotooo!!! Aiutoo!-

-Ma quale terremoto! Su Luna! Tsk!-Alla fine il moro, vedendo che purtroppo la ragazza non ce la faceva nemmeno a reggersi in piedi, optò per portarla direttamente lui, e pensandoci avrebbe anche fatto prima, dato che ci avrebbe di sicuro messo secoli per camminare.

Perciò si chinò e le mise una mano dietro le spalle.

-Mhmhmm? Che fai? Ihihi…-Chiese sorpresa, la ragazza, che continuava tuttavia a lamentarsi e al tempo stesso a ridere.

-Ti porto io a casa tua!-Disse Itachi passando una mano sotto le ginocchia di Luna, per poi sollevarla da terra.

-Mhmhmm… mi gira la testaaa!-

-Logico no… Sei ubriaca… tsk! Reggiti!-Itachi, cercò di tenerla più stretta possibile, ma il contatto con la pelle nuda delle gambe di lei, gli dava l’impressione che la mano che la sfiorava volesse prendere fuoco, la situazione non era delle migliori, e dal profondo scollo del corpetto, si vedevano chiaramente le tette schiacciate l’una contro l’altra della ragazza che attualmente vaneggiava cosa senza senso.

-Hmm… Ma chi sei!? Shig!-Luna emise un singhiozzo e sobbalzò dalle braccia dell’uomo che si stava muovendo piuttosto velocemente.

-E che vuoi!?... Hmm… mi ha messo… t-tre…  Sigh! (singhiozzo) Professore!!! S-S e…se ne vada a… a… affanc…ulo… sigh! Ihih… Ohohoo… la testa… il terremoto… mhmhmm voglio dormire…-Itachi sbuffò, poi finalmente intravide la casa della ragazza, e si avvicinò.

-Cazzo… Chi c’è a casa tua!?-Chiese scrollandola un po’.

-Hm? Chi? Quale casa?! Io vivo da sola a volte… mio padre… fa il musicista… ma io schifo !shig! La sua musica! Shigh!-

-Ok, Ok… come apri la porta?-

-Ihihih… non te lo dico… shig! Mica so scema… potresti essere un maniaco no! Ihihi… -Sghignazzò lei maliziosa.

-Ma tu guarda questa!... Non sono un maniaco figurati! Non vuoi andare a letto… se fai la brava ti ci porto!-

-Mhhmmh! Io non voglio venire a letto con te… io andrò solo… col mio amore! Mhmmm…  ma tu chi sei!? E dove sono!?-

-Sei fuori la porta di casa tua! E io sono Itachi! Itachi ti ricordi?!-

-Mhmm… no!... O forse si… bho… ihihi…le chiavi di casa… s-sono … sotto il vaso…pff…-Il moro osservo il grosso vaso con dentro una pianta mediamente alta.

-Ok… allora… ti metto a terra…-Itachi appoggiò la ragazza al muro, mentre si chinava per spostare il vaso e trovarci una chiave.

-Ohi Ohi Ohi! Hoo sonno… oddioo il terremoto! Cado!-Luna, che si era appoggiata contro il muro, stava per cadere di lato, ma prontamente, l’Uchiha l’aveva bloccata col proprio corpo, mentre apriva di fretta la porta.

Luna si accasciò contro la spalla di Itachi borbottando qualcosa, chiudendo infine gli occhi.

L’uomo comprendendo che lei non riusciva a muoversi, la prese nuovamente in braccio ed entrò in casa, e cercò la camera da letto più vicina, ma in realtà ce n’erano tre, e solo quella in fondo era in ordine, col letto con le coperte.

L’Uchiha la portò lì, e adagiò la giovane sul letto.

-Hmm… mi fanno male i piedi!-Si lamentò lei, cercando di alzarsi e portarsi la mano verso la cerniera degli stivali, ma fu tutto inutile perché una forte fitta alla testa la fece piombare nuovamente sul cuscino a lamentarsi.

Itachi sbuffò, solitamente, non era tipo da prendersi tante premure, specialmente con una sconosciuta, ma lei non era una sconosciuta infondo, no, lei era Luna, e con lei era sempre stato diverso.

Quindi convincendosi che pur di falsa malavoglia, avrebbe dovuto almeno togliergli gli stivali.

Si avvicinò al letto e ci salì a gattoni, visto che lei si rotolava di lato in lato lamentandosi.

-Sta ferma! Te le levo le scarpe! Feerma!-Disse il moro, afferrandole una caviglia, trovandosi faccia a faccia con il terribile tacco a spillo, e deglutì pensando che se quella gli tirava un calcio e lo colpiva, lo ammazzava di certo, perciò cercò, in fretta, con le mani la cerniera da far scendere, che si trovava al lato del ginocchio.

Quando riuscì finalmente a sfilargli il primo stivale, lo lasciò cadere a terra, ma la ragazzina ne approfittò per spingersi verso il cuscino, e girarsi a pancia sotto.

Quando il moro, se ne accorse, rimase a bocca aperta e fu costretto così ad avvicinarsi ancora, e per sfilarle l’altro stivale dovette alzargli la gamba verso l’alto, ma lei si lamentò, facendo sbuffare ancora Itachi, che aprì la zip dello stivale, ma per non far cascare la gamba, di una Luna più morta che viva, fu obbligato a tenergli la gamba nuda, mentre con l’altra mano levava finalmente lo stivale.

Quando ebbe terminato, lasciò scivolare la mano sulla gamba fino alla caviglia della fanciulla, ormai addormentata.

Si diede immediatamente del pervertito. Gli era parso di toccare una preziosa stoffa di seta, e quel contatto così banale, fatto quasi per caso, l’aveva turbato, la pelle della ragazza era candida e liscia, ma soprattutto ardente.

Si, perché fra tutte le sensazioni che provava, quando la toccava, era quel calore che lei trasmetteva, un calore che lo faceva avvampare.

Scattò dal letto, mentre lei afferrava nel sonno l’altro cuscino e se lo stringeva mormorando frasi incomprensibili.

Itachi la osservò qualche secondo, e nel farlo gli parve di rivederla da bambina, quando dormirono nello stesso letto d’albergo e lei si era addormentata teneramente avvinghiata al suo braccio.

Poi uscì dalla stanza, e dalla casa, curandosi di lasciare la chiave all’interno, quasi temendo che qualcuno potesse fare qualche cattivo pensiero vedendo la chiave lì, ed addirittura entrare, ma a quel punto decise saggiamente di bloccare i suoi futuri e osceni pensieri, perché proprio non avrebbe potuto sopportare il pensiero, di lei, aggredita e violentata.

Tuttavia non sapeva perché questa “eventualità”, considerato come se ne andava in giro vestita, l’ora e i luoghi, gli dessero così fastidio e tormento.

 

Il mattino dopo, intorno la mezza per la precisione, Luna si svegliò.

Si sorprese nel trovarsi nel letto, e si chiese come ci fosse arrivata, visto che praticamente non ricordava nulla.

Solo che aveva ballato, bevuto tante cose diverse, di essere uscita dal locale con Kayra, e poi niente, era in certa che fosse stata la sua compagna più grande a riportarla a casa?

E cosa era successo? Perché non ricordava nulla.

-Hmhmhmh… ma… che mal … di testa… pff… è mezzo giorno… cavolo…-Lentamente cercò di alzarsi sbadigliando.

Aveva ancora un bel mal di testa, perciò prese un medicinale, e poi si rese conto che indossava ancora la “divisa super sexy” del lavoro.

Sbuffò sonoramente, e si diresse come uno zombie verso lo stereo, dove mise un cd di Mina, mettendo un volume di media altezza.

La musica classica, la rilassava.

Una volta che fu in camera si spogliò, piegando in modo sbrigativo la minigonna, e il corpetto, e pensare che aveva faticato un sacco per far in modo che gli stessero, e quando se li era trovata davanti, se n’era innamorata tanto erano belli, ma in quel momento si sentiva come una foglia su cui era passato un carro armato, un paio di volte.

Indossò una canottiera azzurrina, e si tolse il perizoma che l’aveva massacrata per ore, ed indossò una mutandina fucsia, andò in bagno per struccarsi o almeno lavarsi la faccia e rinfrescarsi, e si legò i lunghi capelli arancioni in una coda di cavallo mediamente alta.

-…Pazzi, siamo pazzi di noi perfetta intesa che poi non finisce di sorprenderci…nahaha!-Canticchiava la ragazza specchiandosi, con una certa scontentezza interiore, che però non sapeva spiegarsi.

D’improvviso, sentì bussare alla porta.

Pensando che probabilmente si trattava di qualcuna mandata da sua madre per controllarla, cosa che faceva una volta a settimana, mandando una donna che Luna non sopportava proprio, e con cui il giorno prima aveva litigato, a causa della scuola, sbuffò mutando la sua espressione apatica, in una alquanto burbera e scontrosa, e si diresse ad aprire così come si trovava.

-Cosa diavolo vuoi ancora! Sei venuta ieri! Vattene subito! Puoi dire a mia madre che sto benissimo!!!!E NON CI VADO A SCUOLAA OGGI!!-Esclamò con tono di sfida, ma si paralizzò vedendo che chi aveva davanti non era affatto una donna, non quella che veniva a controllarla per conto della madre, ma bensì un uomo.

Alto, moro coi capelli legati in una coda morbida sulle spalle, occhio pece e penetranti, vestito di nero.

Luna arrossì, rimanendo a bocca aperta senza riuscire a spiccicare una parola tanto l’imbarazzo.

Dal canto suo anche l’Uchiha era imbarazzato vedendo la ragazza in mutande, ma tuttavia, lui di donne ne aveva viste e di certo non s’impressionava poi più di tanto visto che era abituato a restare sempre impassibile davanti a tutto.

-Hmm… no, non mi manda tua madre…-

-Oh dioo!-La ragazza riprendendosi chiuse la porta in faccio all’uomo, e corse in camera buttandosi con la faccia sul cuscino sbattendo i piedi sul letto.

-Oh mio dioo! Che ci fa lui quii! Che figura di meerdaaa! Wahaha!-

Itachi, era rimasto impalato fuori la porta come un idiota a grattarsi dietro il capo perplesso.

-Aspetta un secondooo!-Gli urlò la ragazza, che intanto cercava di infilarsi un pantaloncino, e contemporaneamente chiudeva la porta della sua stanza, per non far vedere il disordine colossale che c’era.

Finalmente tornò ad aprire.

-Scusa… ehm… ecco…-Si guardarono negli occhi. Lei era imbarazzatissima, non sapeva proprio spiegarsi la presenza di Itachi, quell’Itachi di cui per anni si era vantata di averlo come fidanzato.

Il cuore le batteva a mille e quasi tremava, in effetti trovarsi Itachi davanti la faceva andare completamente in tilt.

Aveva degli occhi neri bellissimi, ma cosi freddi e allo stesso tempo seri, maliziosi, e persino insistenti! 

-Cosacifaiqui?-Chiese lei tutto d’ un fiato cercando di non far notare, l’evidente, vergogna che provava, farsi vedere in mutande non era il massimo.

Itachi fece una faccia perplessa.

-… Secondo te?... è questo il modo di trattare quello che stanotte alle cinque ti ha raccattato dietro il Night Club, ubriaca fradicia, e ti ha riportato a casa, sana e salva?-Fece lui un po’ arrabbiato.

Luna sembrò sconvolgersi da quell’affermazione.

-C-com-me?-Mormorò arrossendo. Itachi alzò un sopracciglio.

-Non ti ricordi?-Chiese lui accigliandosi ancor di più.

-Hmm… n-no…i-io… non mi ricordo niente…-Disse piano la ragazza.

-Ma bene… -Borbottò l’uomo portandosi una mano tra la fronte, e lasciando che le dita s’infilassero nei lunghi capelli neri che scendevano lungo il viso. Luna lo osservò quasi affascinata da quel gesto.

-Hm… ecco…scusa, entra pure… non stare sulla porta…-Farfugliò lei spostandosi per farlo passare, lui entrò pensando “era anche ora che mi facessi entrare…”

-Non badare al disordine…ehe…ehm… senti… a proposito di stanotte… ehm… io…-

-Tu eri ubriaca… ma non ti ricordi niente…-

-Già!-Disse lei cominciando a temere di aver commesso uno sbaglio a farlo entrare in casa. Poi un lampo le attraversò la mente. Chi l’aveva portata sul letto?

-…mi hai… portato tu a casa?-Domandò lei terrorizzata dall’idea, ma specialmente dal fatto, che magari sotto gli effetti della sbornia, avesse detto o fatto qualcosa di sbagliato, tipo “lo sai Itachi ho detto a tutte lei mie amiche che tu eri il mio fidanzato, per questo non mi sono mai fidanzata”. Che figura di merda!!!!!!!

-Si… ti ci ho portata io… poi siccome stavi per svenire, tu mi hai detto dov’erano le chiavi, così sono entrato e ti ho messo a letto…tranquilla, poi me ne sono andato subito…-Spiegò Itachi con un piccolo sorriso spuntatogli vedendo la faccia sconvolta della “testa arancione”, rimasta a bocca semi aperta.

-…I-io… ecco… non… non so… che dirti… cioè ti ringrazio… ehm…-Luna rendendosi conto che stava farfugliando, arrossi ed abbassò il capo, portandosi una mano dietro la nuca, dandosi dell’imbecille, e dell’impiastro.

-Mi sembra il minimo…-Disse il moro sorridendo di lato.

-E-h?... Ecco… diamine… mi hai salvato di nuovo… non ci posso credere, ma come fai?!!-

-Veramente dovrei chiederti io come fai a cacciarti in tanti guai!?-Lei strabuzzò gli occhi arretrando, per via delle parole pungenti dell’Uchiha.

-Ehm… puff! Senti che posso dirti… mica lo faccio apposta … e poi non è che mi ubriaco tutte le sere… e-e solo… p-perché è successo, non vuol dire che accadrà di nuovo…-

-Lo spero per te… sai non è che sto tutte le sere al Night… quindi la prossima volta assicurati di poter tornare a casa, perché non tutti si prendono la briga di riportarti a casa senza farti nulla… non so se mi sono spiegato…-Disse un po’ severo e freddo Itachi mettendo una mano sul fianco.

Luna rimase a bocca aperta, adesso quello gli faceva pure la ramanzina. Ma chi si credeva di essere, suo padre!?

-Ehi nessuno ti ha detto di riportarmi a casa! Se non ti andava, non eri obbligato!-Disse lei cacciando una sfacciataggine terribile.

-Ma certo! La prossima volta non mi scomodo… del resto una che se ne va in giro vestita come una prostituta non può che cercarseli i guai!-

Lei all’affermazione dell’uomo rimase a bocca aperta, arrabbiata come non mai.

-Ehi! Aspetta un attimo! Io non ti conosco! Come osi venirmi a fare la predica!-

-Infatti non ero venuto per farti la predica bella mia!-

Silenzio. Il loro occhi si specchiavano incerti, ma desideravano scrutarsi a fondo, fin nell’anima, come a poter scoprire quello che la voce non raccontava.

-A-allora… p-perché… sei venuto qui?-

 

“Sei un pazzo l'ha detto il dottore… che non posso pensare più a te! e che devo cambiare ossessione… e salvare il salvabile… me…”

 

-Perché… perché… v-volevo… sapere se stavi bene, Luna…-

I due si guardarono senza fiatare.

Entrambi erano sorpresi, dubbiosi, Itachi stesso non sapeva spiegarsi perché quella mattina, dopo ore di tormento, si era alzato dalla sedia, su cui era rimasto per tutta la mattina, ed era uscito quasi furibondo, ma con se stesso, perché non era riuscito a trovare un buon motivo, per non andare da lei.

E lei, che se lo ritrovava davanti, non riusciva a spiccicare una parola.

Il cuore non voleva saperne di battere, e questa sensazione la torturava, perché mai si era sentita così, solitamente il cuore le batteva all’impazzata quando, per un qualunque motivo, un bel ragazzo le rivolgeva la parola, e quindi sperava di non averci nessun dialogo, se voleva evitare qualche botta al cuore.

Ma con lui era diverso, sentiva che di lui si poteva fidare, e che però sarebbe impazzita se lui non le avesse detto qualcosa, se non gli parlava con la sua voce era suadente, premurosa e allo stesso tempo forte, ed imperturbabile.

 

“Sei un pazzo si però, gli altri non sapranno mai le montagne che farò.. coi granelli che mi dai… solo un pazzo come te che trivella la città per sbucare accanto, per sbucare a canto a me… e lo fa…”

 

-…Itachi…-

-Devo andare…-Sussurrò lui. Luna assunse un espressione fra il serio ed il triste.

-…Aspetta… lo so… te l’ho già detto… comunque… grazie… però… vorrei sdebitarmi con te… -Lei sorrise, lasciando paralizzato il moro.

-Ecco… magari… dovrei offrirti il pranzo un paio di volte…-Mormorò lei imbarazzata, tornando con quell’espressione dubbiosa e triste.

Tuttavia Itachi sorrise.

-Non c’è bisogno… più che altro… vorrei  che tu stessi più attenta… una ragazzina che se ne va in giro di notte tutta sola… è una facile preda… non tutti i Mukenin sono come me…-Lei sgranò gli occhi e lo guardò.

 

“Sei un pazzo l'ha detto il dottore… che non posso pensare più a te! e che devo cambiare ossessione… e salvare il salvabile… me…”

 

-…lo so…ma… vorrei che… la prossima volta che ci vediamo… ecco… non sia… perché mi devi salvare…-Mormorò piano lei.

-…Luna, sono un Mukenin… e anche se non sono più al lavoro… questo non vuol dire che io sia libero di andarmene girando… specialmente per Konoha…-

-È per questo… che si… insomma… non porti più il coprifronte?-

-Esatto… meno mi riconoscono, meglio è…e poi ho smesso di fare il ninja…Devo andare…fuori c’è il sole… e col sole qualche ninja potrebbe riconoscermi anche se non porto il coprifronte…-Detto questo si voltò per andare via.

Luna si morse il labbro inferiore, voleva dire qualcos’altro, ma cosa?

-Ieri eri al Night?-Domandò non sapendo che scusa inventare.

Itachi che si stava avvicinando alla porta si fermò.

-Si…-

Luna ripenso alla notte passata a ballare con Kayra, ed immaginando che Itachi fosse lì a guardarla ballare la lap dance, arrossi dannandosi per averglielo chiesto.

-Ti ho vista… all’inizio non ci credevo che quella fossi tu… ma poi… ripensandoci, effettivamente… anche da bambina era tremenda…-Disse voltandosi e sorridendo. Luna si sentì mancare.

Allora si ricordava qualcosa!

-Ehm… ecco… non è che lo faccio tutte le sere…-Cercò di spiegare lei.

-Davvero?...Sai, non ci credo!-Disse lui mettendosi le mani in tasca con un sorriso beffardo. Luna mise il broncio.

-Ehi è vero!!-D’improvviso un tintinnio la fece sobbalzare.

-Oh è l’una…di già…-Mormorò guardando l’orologio a cucù che aveva suonato.

Itachi alzò un sopracciglio, una sveglia all’una?

-Ehm… sai… per non scordare l’ora di pranzo… eheh…ehm… senti… t-ti va… di restare a pranzo!?-Chiese lei imbarazzata grattandosi dietro la testa.

Il moro la guardò per un istante negli occhi color miele, e decise, si infondo, che male c’era a pranzare a casa di una minorenne alla quale aveva salvato la vita una miriade di volte? Non stava per fare niente di male! Giusto?

-D’accordo…-

La ragazza sembrò illuminarsi, dalle parole del moro e sorrise ampiamente.

 

Fine VIII.

 

 

Allora cosa ve ne è parso di questo capitolo?

Povero Itachi cos’ha subito! XD una visone forzata di Luna ubriaca e… xD per non parlare dell’aprire la porta in mutande! Che mente perversa ho!

Ora chissà come andrà questo pranzo!?

Tutto nel prossimo capitolo ^__^

 

Baci baci Serenity!

   
 
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