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Autore: Amalia89    05/05/2009    7 recensioni
Ciao! Mi chiamo Amalia!!! Questa è la mia ff! spero che vi piaccia... Non mi reputo certo una scrittrice, ma anke io nel mio piccolo ci provo! fatemi sapere la vostra opinione... Ciaooooooo
Un’altra notte era passata, nella nostra piccola ma graziosa casetta, regalataci da Esme l’amorevole madre di Edward non che mia “suocera”, come mi faceva strano pensare così a Esme… il nome “suocera” lo associavo più a qualcosa di sgradito di fastidioso e questa non era certo la descrizione della madre di Edward.
Ero abbraccia a Edward, la mia testa poggiata sul suo possente petto, morbido e perfetto…
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Eccomi

Eccomi! Non ho ancora trovato l’ispirazione, ma ho deciso che il capitolo che tanto “temo” sarà il ventunesimo!

Quindi tra oggi e domani scriverò il ventesimo J.

Nel mentre vi posto il diciottesimo J.

Buona lettura, morsetti.

Amalia

CAPITOLO 18

CAPITOLO 18

 

 

Era ormai da cinque ore che correvo nella foresta, mano nella mano con Edward, davanti a noi Jake con mia figlia in spalla, stavamo tornando a casa, ancora un’ora e saremmo arrivati.

La mia mente aveva vagato finalmente libera dall’oblio del dolore, non che non ne provassi più, ma avevo capito come gestirlo, era un sentimento con il quale avrei dovuto convivere per l’eternità non potevo permettere che mi assalisse in ogni momento della mia esistenza.

Il pensiero più forte, che formulai a mente lucida, fu il rischio che avevo corso, stavo per morire lasciando mia figlia sola, in balia di quel mostro.

Non ero stata in grado di difenderla, di proteggere il mio diamante più prezioso, se fosse dipeso solo da me sarebbe morta, tutta colpa della mia impulsività e del mio stupido orgoglio.

Ero grata che Edward avesse deciso comunque di seguirmi, pur lasciandomi un breve margine di vantaggio per far si che non mi accorgessi della sua presenza.

“Che c’è amore?” la voce melodiosa del mio angelo mi ridestò dai miei pensieri.

“Pensavo, che se non foste intervenuti tu e Jacob, probabilmente sarei morta, e nostra figlia con me” risposi cupa.

Lui mi strinse appena la mano, continuava a osservarmi, cercava la risposta più giusta da darmi.

“Bella, hai agito d’istinto non devi rammaricartene, e comunque, sei stata bravissima, era il tuo primo combattimento amore, e per essere una principiante te la sei cavata piuttosto bene” mi rispose sorridendo.

Il mio Edward, sempre pronto a giustificarmi e perdonarmi, nonostante fossi in torto marcio, Dio quanto lo amavo!

“Ti amo” sussurrai.

“Anch’io amore”.

Sapevo che Jacob sentiva la nostra conversazione, ed ero certa che anche mia figlia ci sentisse chiaramente, volevo esporre un pensiero non proprio casto e non mi andava che Jake o Renesmee sentissero, così chiusi gli occhi e allontanai lo scudo dalla mia mente, non avevo paura di andare a sbattere contro qualche albero, anche senza la vista ero in grado di sfrecciare attraverso la foresta in assoluta sicurezza.

Non vedo l’ora di dimostrartelo con i fatti amore mio.

Pensai con tutta l’intensità possibile.

Lo vidi sussultare, un brivido percorse lungo la sua schiena e un ringhio basso e profondò scaturì dal suo petto, lo capivo bene, fremeva per la voglia del mio corpo, voleva assaporare le mie labbra, accarezzarmi, come solo lui era capace di fare, lo desideravo immensamente puro io.

Non so se per le mie parole, o se per la fretta di tornare a casa e rivedere la nostra famiglia, ma accelerò il passo, avevamo lasciato che Jacob ci corresse davanti, per non perdere di vista nostra figlia, ma ora c’eravamo portati sulla stessa linea.

Mancava davvero poco all’arrivo, non vedevo l’ora di riabbracciare Alice, di rivedere il dolce e amorevole viso di Esme… già, Esme.

“Edward?” chiesi ansiosa, si accorse del mio tono preoccupato per questo, arrestò la corsa e mi prese tra le sue braccia.

“Dimmi amore, tutto bene?” chiese apprensivo.

Esagerava sempre, mi allontanai un po’ dal suo petto.

“Esme… siete riusciti a ..”

Sorrise e mi rispose bloccando a metà la mia frase, forse per non far sentire quelle parole spaventose a Renesmee.

“Sì, Carlisle è riuscito a guarirla, ora sta bene…”.

Sospirai.

“Meno male”

“Anche se si sente molto in colpa per quello che è successo a Nessie” aggiunse.

“Ma no! Non è stata colpa sua, non poteva fare niente contro il potere di Jane”.

“Lo so amore, ma per lei è inevitabile pensare d’essere la causa del dolore che abbiamo provato per la momentanea separazione da nostra figlia”.

Abbassai lo sguardo e scossi la testa, povera Esme, si era fatta fare a pezzi per difendere la sua nipotina, ma non poteva resistere a Jane, chissà com’era stata male per tutto quel tempo.

“Dobbiamo arrivare a casa, devo parlare con Esme” sentenziai decisa.

Edward mi sorrise e riprendemmo la strada di casa, Jacob e Renesmee avevano assistito a tutta la nostra conversazione , senza proferir parola.

Poco dopo finalmente, cominciai a vedere parte della casa che si trovava, all’interno dello spiazzale, ci avevano sentiti arrivare ed erano tutti fuori ad aspettarci.

Erano in fila, tranne Alice, che era per metà coperta dietro la spalla di Jasper, l’avevo ferita con il mio comportamento, avrei dovuto farmi perdonare.

Irruppi nel piazzale per prima, corsi subito in contro ad Alice ma il suo compagno, non che mio cognato e fratello, fraintese le mie intenzioni e si mise in posizione di difesa per proteggere la sua amata.

“Non fare lo scemo Jasper” dicemmo all’unisono io e Alice.

Ci fu un attimo di silenzio in cui nessuno disse nulla, un secondo dopo scoppiammo a ridere.

Mi buttai tra le braccia della mia più grande amica e sorella.

“Mi dispiace Alice, ero arrabbiata, so che questo non mi giustifica, ma…non volevo ferirti”.

“No Bella, sono io cheti devo delle scuse, immaginavo che la tua reazione sarebbe stata questa, avremmo dovuto dirti tutto subito”.

Mi staccai dall’abbraccio e sorrisi.

“Non fa niente, l’avete fatto per proteggermi”.

Ricambiò il mio sorriso e poi spostò lo sguardo verso il fratello che le sorrise.

“Zia Alice, Zia Rose!” urlò mia figlia scendendo dalle spalle di Jake, tutti si fiondarono addosso a lei, la riempirono di baci e carezze, se la passavano di mano in mano come fosse un giocattolo, sorrisi nel vedere quella scena, le erano tutti molto affezionati, la amavano quasi quanto l’amavo io.

Notai che Esme non si era unita agli abbracci, era in un angolo mi scrutava cupa, fissava mia figlia come se volesse corrergli incontro e stringerla a se, ma non lo fece, mi voltai verso Edward il quale capii subito cosa volevo sapere.

“Crede che dopo quel che è successo tu non voglia più che lei si avvicini a Nessie”.

Sgranai gli occhi, ma che cosa assurda! Come poteva pensarlo!?

Basta era ora dei chiarimenti.

“Esme?” chiamai decisa.

Lei alzò lo sguardo verso di me ma non disse nulla, le corsi incontro abbracciandola.

“Esme, non sono arrabbiata con te, hai fatto tutto il possibile per proteggere Renesmee, ti sei fatta fare a pezzi! Non devi neanche provare a pensare che sia colpa tua” dissi prendendole il viso tra le mani.

“Oh Bella, tesoro! Mi dispiace così tanto!” singhiozzò poggiando la testa sulla mia spalla.

Le sorrisi rincuorante.

“Non preoccuparti Esme, l’importante e che ora sia tutto passato. Sono contenta di vedere che stai meglio anche tu, anche se non l’ho dimostrato, ero molto preoccupata per te”. Sorrisi “Ora vai da Nessie, le sei mancata tanto anche tu”.

Sciolsi l’abbraccio posandole un bacio sulla guancia, lei mi sorrise e corse incontro a mia figlia la quale si tuffò anche tra le sue braccia, ero felice finalmente eravamo di nuovo tutti assieme e felici.

“Mi stupisce vederti ancora intero Ed” tuonò Emmett con il suo solito vocione, rompendo la magia di quel momento, tipico di lui.

Mi girai a guardarlo, alzando un sopracciglio, non capivo, credeva che Jane sarebbe stata in grado di sconfiggerlo? Assurdo.

Vidi Edward ghignare.

“Per un attimo l’ho creduto anch’io Em” disse mio marito rispondendo probabilmente a una domanda “mentale”.

“Potreste renderci partecipi?” chiesi un po’ seccata.

“Mi deludi sorellina, credevo che come minimo le avresti staccato la testa dal collo, e invece me lo ritrovo qua, tutto intero, senza nemmeno un graffio!” fece una finta espressione delusa prima di scoppiare a ridere.

“Ci ho pensato seriamente Em” dissi rivolgendo lo sguardo verso mio marito il quale, si rabbuiò.

Mi fiondai tra le braccia di Edward.

 “Ma lo amo troppo” aggiunsi poggiando le mie labbra contro le sue, mi lasciai andare a quel momento.

Quando mi staccai, mi accorsi che eravamo rimasti soli, adoravo la mia famiglia anche per quello.

Sapevano quand’era il momento di lasciarci soli.

“Che ne dici, andiamo a caccia?” mi chiese sorridendo, ci pensai un attimo, desideravo davvero tanto assaporare il corpo di Edward, mi era mancato come non mai, e solo in quel momento me ne resi realmente conto, ma i miei occhi oramai erano diventati neri come la pece, e le occhiaie somigliavano più a ustioni, era da parecchio che non mi nutrivo.

“Ok, ma una cosa veloce, non voglio perdere tempo” dissi avvinghiandomi ancora più stretta a lui e sorridendogli.

Un altro brivido le percorse la schiena.

“Se continui così, non ti farò cacciare nemmeno uno scoiattolo”.

Mi misi a ridere e sfrecciai nella foresta, mi seguì subito e, senza perder tempo cominciammo a cacciare.

Ero più assetata di quel che credevo, dovetti abbattere tre cervi e un puma prima di dichiararmi sazia.

Edward mi guardava con occhi pieni d’amore, sapevo che vedermi cacciare, ridere e interagire con il mondo, dopo più di un mese di totale assenza, lo riempiva di gioia.

Gli saltai addosso, buttandolo per terra.

“Buon Natale amore mio” dissi accorgendomi che la mezzanotte era già passata.

Lui mi guardò titubante, sapevo a cosa stava pensando, Charlie, avremmo dovuto essere da lui, quel pensiero mi devastò ma lo misi subito da parte, ora era il momento di ridare al mio angelo tutte le attenzioni che ingiustamente gli avevo sottratto.

Lo baciai con foga strappandole via la camicia, un ringhio uscì di risposta dalla sua gola, sorrisi.

“Buon Natale anche a te tesoro” disse prima di trasportarmi con lui nel paradiso del nostro amore.

 

 

In fine rispondendo alle recensioni:

In fine rispondendo alle recensioni:

 

FrancyCullen: Sono contenta!!! Ti sarà piaciuto anche questo?? J fammi sapere!

 

Noe_princi89: Grazie, troppo buona! J

 

Bibina_88: Non potevi farmi complimento più bello, grazie!!!! Spero di continuare a trasmettere così bene le emozioni! J

 

Elrilin: Grazie! Eccoti accontentata, spero ti piaccia!! J

 

Tede: Grazie! Ed ecco il diciottesimo capitolo… chissà se anche questo ti è piaciuto… mmmm xdxdxdxd

 

Cloetta: Grazie a te che mi segui e recensisci! Continua a dirmi la tua! Mi servono molto i vostri pareri! J.

 

E come sempre concludo ringraziando TUTTI.

A presto

 

  
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