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Autore: Lo Otta    25/09/2016    10 recensioni
Il nostro unico, fantastico presentatore più sadico del Nord America si ripresenta in TV con un nuovo reality.
Tra boschi canadesi, Grandi Laghi, creature leggendarie e classici campeggi, una nuova generazione di adolescenti proverà a vincere UN. MILIONE. DI DOLLARI.
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[Storia ad OC|Iscrizioni chiuse]
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nuovi capitoli di domenica, cadenza settimanale/bisettimanale
Sospesa
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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4. Bombe e parole

  -Perfetto. Ora che ho spiegato le regole, andiamo con le eliminazione di oggi. Il simbolo dell’immunità sarà il classico marshmallow, ma potrà variare a seconda di ciò che ci è rimasto in dispensa. Andate a votare.

CFFZZZ
  Darcy era nel confessionale, con la foto di Pam segnata con una grossa x rossa -La ragazza dei roghi è fuori.
CFFZZZ
  Pam -Voto Elinn. Non mi piace quella ragazzina, è troppo sveglia e dotata. Non la voglio in squadra.
CFFZZZ
  Lionel guardava dubbioso le varie schede di fronte a lui -So che dovrei votare Pam per averci fatto perdere, ma non saremmo comunque riusciti a recuperare. E poi, come facciamo a fidarci di Darcy, se non ci vuole parlare di lei?- guardò le due scelte, e poi segnò il suo voto.
CFFZZZ

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  -Perfetto, ho qui tutti i voti. I primi salvi sono Annabeth, Jimmy, Lionel.- I due ragazzi presero il dolcetto tirando un sorriso di sollievo, mentre Annabeth guardava l’amica, ansiosa.
  -E poi Elinn.- Anche lei ricevette la caramella gommosa, e si rivolse a Annabeth che potè tirare un sospiro di sollievo.
  -E ancora… Wren.- Anche il ragazzo con il cappello di stagnola ricevette il simbolo della salvezza.
  -Restano solo più tre concorrenti. Darcy, non ci hai voluto parlare del tuo tatuaggio. Santos, hai ripetutamente negato riguardo il tuo unico amore, e Pam… HAI ATTENTATO ALLA MIA VITA!- Urlò il presentatore Chris -Se fosse per me, a quest’ora saresti già fuori da questo campo, ma l’amministrazione ha ordinato di non esagerare con le eliminazioni ingiustificate, che non possiamo più sostenere altre cause di questo genere. Quindi, cara piromane, spero che i tuoi compagni abbiano fatto ciò che avrei voluto fare io.
  -Di voi tre, il penultimo marshmallow va a… Santos.- l’ispanico ricevette il marshmallow, ma non lo iniziò a mangiare come tutti gli altri.
  -Restate solo più voi due, ragazze, e la prima eliminata di A Tutto Reality: CampEFP è…
  Darcy ostentava disinvoltura, ma nervosamente muoveva mani e piedi. Pam invece sembrava fregarsene di tutto quello che succedeva, con gli occhi fissi sull’alta fiamma del falò.
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  -Pam! Addio, dovrei dire che mi spiace che tu te ne vada, ma non è vero quindi dico che sono felice.-
  -Eh? Hai detto qualcosa Chris?- Pam si ridestò dalla sua trance contemplativa dei disegni formati dalle rosse fiamme, e si voltò verso Chris, irritato che lei non avesse seguito il suo importantissimo discorso.
  -Sei fuori, ragazza di fuoco. Kaput, Game Over. Torni a casa.- disse scortese Chris.
  -Meglio. Qui non si può dare fuoco a qualcosa che arrivano quegli sfigati in camicia che spengono tutto con l’estintore. Comunque Chris, se hai paura del fuoco, non dovresti metterti parrucche così facili da bruciare. Ne ho trovate un intero magazzino nel bosco. Hanno preso fuoco in un attimo, insieme a tutti i vestiti che c’erano dentro.
  -Il mio guardaroba!- urlò disperato Chris, gettandosi sulle ginocchia con la testa tra le mani.

CFFZZZ
  Pam guardava ghignando la telecamera -Non mi piace perdere, soprattutto per cose così stupide. Chris ha deciso la mia sconfitta e la deve pagare.
CFFZZZ

  -Ragazzi, buttatela subito sulla Boom Boom Jeep. Chef, muoviti.- l’enorme cuoco di colore prese la ragazza che non oppose resistenza, e si lasciò gettare sulla vecchia macchina imbottita di petardi e fuochi d’artificio.
  -Ora, qui, Pam, decreterò la tua fine in questo reality, lanciandoti via da questo campeggio a bordo…- ma prima che potesse finire quel lungo discorso, la miccia prese fuoco. Pam era riuscita ad accenderla con l’accendino, ed era quasi giunta alla fine.
  -Cosa? Fermatela, devo essere io ad eliminarla.- impazzì Chris, ma prima che gli stagisti riuscirono a spegnere la miccia, la macchina partì in un’esplosione di colori.
  -Dannata ragazza. È riuscita a farmela ancora. Che rabbia.- sbraitò Chris.
  -Che ragazza esplosiva. Ricorda Izzy a bei vecchi tempi.- sorrise Chef, poi quando si accorse che tutti lo stavano guardando -Cioè, io la detestavo quella pazza, non che mi divertissi a darle la caccia.- e finse un colpo di tosse.
  Chris si ricompose, e guardando verso la telecamera, disse -Meno uno, ne restano ventitre. Quale di questi ragazzi vincerà il premio di un milione di dollari? Sopravviveranno? Scopritelo qui, su A Tutto… Reality… CampEFP!

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  -Bene squadra, siamo sopravvissuti al rischio di subire la prima perdita, ma non posso accettare la mancata vittoria. Riunione di squadra nella camera maschile.- ordinò imperiosa Sophie ai suoi compagni di squadra.
  -Hey, hey Damerae.- l’ispanico amico del giamaicano lo chiamò a se.
  -Hey amico, vedo che ti sei salvato dall’eliminazione. Non sarebbe stato lo stesso se tu fossi stato eliminato.
  -Ti, ti sarei mancato?- domandò fissandolo Santos, eccitato per scoprire quanto sarebbe dispiaciuto al suo “amico” se lui fosse stato eliminato.
  -Be, sì. Cioè, tu sei un mio amico, ed abbiamo fatto il provino insieme…- Damerae rispose agitato. Per quanto per lungo tempo aveva convissuto con Santos, ogni tanto quel ragazzo mostrava atteggiamenti che Damerae non riusciva a spiegare, quasi che lui fosse innamorato pazzo di qualcuno.
  -Cosa volevi dirmi, comunque?- continuò Dam.
  -Volevo invitarti a venire da noi questa sera. Per festeggiare il mio salvataggio.
  -Non so se…- ma il gigante della Giamaica fece l’errore di guardare l’amico negli occhi. Lui si era espresso nella sua migliore espressione da occhi da cucciolo, e a guardarlo si sentiva un irrefrenabile sentimento di compassione e tenerezza.
  -Va bene, se mi fai la faccia da cucciolo accetto. Ma solo dieci minuti. Vado a dirlo al mio capitano.- mentre Dam se ne andava, tacitamente Santos esultava fissando il fondoschiena dell’amico.
  -Ehi Sophie, va bene se sto arrivo dieci minuti dopo? Sto da un mio amico.- il volto di Sophie si scandalizzò al pensiero di qualcuno che non seguiva i suoi ordini, ed incasinava i suoi orari. Ma dopo, con uno sbuffo acconsentì “Ma non tardare” aggiungendo.
  -Perfetto San, possiamo andare.- i due si incamminarono verso la prima casa, e fecero altrettanto tutti gli altri.

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  La mattina dopo Damerae si svegliò in boxer senza una maglietta, addormentato su un morbido materasso. Non era dove aveva dormito per una settimana, lui riposava su un’amaca. Poi pensò alla sera prima, ed i ricordi uscirono confusi. Dopo che era finita la cerimonia di eliminazione e si era allontanato con Santos, i ricordi si annebbiavano. Rimembrava solo di aver mangiato il marshmallow di Santos, che aveva tenuto per lui. San non amava troppo i dolci, li aveva sempre dati a Dam.
  Si girò nel letto, e schiacciò un braccio muovendosi.
  -Ahi.- il proprietario dell’arto si svegliò. Santos era coricato vicino al giamaicano.
  -Ah, ho dormito con te. Menomale, pensavo di essere finito insieme a qualche ragazza. Con te non c’è problema.- e sorrise, guardando l’amico ancora intontito dal sonno -Tu ti ricordi come sono finito qui? Io niente. Sembra una di quelle mattine dopo che facevamo le nostre uscite nei vari locali. Mi offrivi un drink e poi non ricordavo più niente.
  Santos ebbe il tempo di ridestarsi, e a vedere il viso del caro amico così vicino ebbe un sussulto. Poi ricordò qualcosa, e cercò di spiegare -Ieri sera Dam hai avuto un colpo di sonno, e ti sei assopito qui. Ti ho lasciato riposare, perché sembravi molto stanco.
  -Quanto sei dolce, San.- e indirizzò all’ispanico un grande sorriso che lo fece divenir paonazzo, ma forse il grande dalla Giamaica non se ne accorse.
  -Aspetta, ma è già mattina? Sophie mi ammazza. Devo andare San, ciao.- e Damerae corse fuori dalla stanza, diretto alla propria casetta.
  Entrò subito dopo Wren -Ehi Santos, ma quanta roba hai nella valigia? Sembra un piccolo laboratorio portatile. Sei stato dieci minuti a trafficare con quel marshmallow e altre robe.
  Santos non disse niente, ma corse fuori dalla casetta di corsa.

CFFZZZ
  Santos guardava la telecamera, leggermente imbarazzato -Non ho fatto niente di male, diciamo che ho fatto in modo di dormire ancora una volta con il mio grande orsacchiottone.
CFFZZZ

  Damerae raggiunse più velocemente che poteva l’edificio della squadra, dove Sophie camminava avanti ed indietro ansiosa, mentre tutti gli altri compagni erano seduti intorno assopiti.
  -Ti sembra questo il momento di arrivare?! Dieci minuti, avevo detto dieci minuti. Per questo non abbiamo vinto. Non sapete seguire gli ordini. Ora siamo pure in ritardo sul programma.- sbraitò la capitana. Imprecato contro divinità varie ed eventuali, si rivolse ancora a Damerae, più calma -Va bene, vai in camera e cambiati, sembra che tu abbia dormito vestito. Stephan andrà con te e ti spiegherà il programma. Hai cinque minuti, non prorogabili.
  -Non può venire Felix al posto di Stephan?
  -No. Quel ricciolino ha già provato tre volte a sgattaiolare in camera per tornare a dormire. Muoversi, muoversi.

CFFZZZ
  -Questi ragazzi non sono abituati a vincere, ma io li porterò sulla giusta via. E Rebecca mi potrà dare una mano. Tra i concorrenti, e di sicuro la più valida.- Sophie finì di descrivere il suo piano.
CFFZZZ

  -E cosa dovremmo fare, a quest’ora del mattino, Stephan?- Damerae si stava togliendo la maglia che aveva, trovata con i pantaloni di fretta nella camera dei Tendisti. Era di qualche taglia in meno, e gli stava molto stretta.
  -Sophie ci ha fatto un programma di allenamento, che ha spiegato ieri sera. Sveglia tutte le mattine alle 6:30, corsa di mezz’ora per i boschi e poi allenamenti fino alle undici.
  -Più che un allenamento sembra una tortura. Secondo te riusciranno tutti a tenere il passo?
  -Forse Stella potrebbe lasciare prima, o quell’Asher, non mi sembra un grande sportivo.
  -Ok, finito. Possiamo andare.
  Usciti fuori, Sophie aveva già svegliato tutti gli altri, ed erano pronti a partire, chi più chi meno -Al segnale iniziamo a correre. Seguitemi e non fermatevi, altrimenti ve la vedrete con me.
  Gli otto concorrenti iniziarono a correre, passando attraverso il campo che si stava risvegliando.
  -Secondo te dovremmo fare anche noi come loro?- chiese il Dylan con il pizzetto.
  -Dovrebbe decidere il capitano.- rispose l’altro Dylan.
  Aprì appena la porta della camera femminile, e videro Mary stravaccata sopra il sacco a pelo, abbracciata al cuscino, un rivolo di bava che finiva sopra la canotta bianca. -Naaa.- disse il primo Dylan, ed i due restarono in veranda a godersi il primo mattino, in attesa della sveglia dei compagni.

  I Camperisti corsero per circa venti minuti attraverso le abetaie, tenendo adeguatamente il passo di Sophie, tranne la biondina svampita e il ragazzino sofisticato, che come predetto erano la coda del gruppo, ed arrivarono sfiatati alla radura. Qui erano dispiegati vari oggetti, che potevano essere comparati a dei rozzi strumenti da allenamento.
  Prendendo in mano un bastone alle cui estremità erano legate due buste piene di sabbia, AJ chiese -Chi ha fatto tutta questa roba?
  -Io, ieri notte dopo la riunione. Ho perso qualche ora di sonno, ma per vincere questo e altro.-
  Non sembrava minimamente che avesse dormito meno di altri, anzi Sophie sembrava la più sveglia ed energica.
  -Bene, cominciamo. Vi dividerò a coppie, e io e Rebecca vi controlleremo. Aiden con Stella, Felix e Asher, Damerae con Stephan. Correre.
  I ragazzi si divisero e iniziarono l’allenamento. -Peccato, volevo essere con quel bel figaccione. Però sembra che non mi guardi. Uffi.- si lamentò Stella con il suo compagno di allenamenti -AJ, tu ce l’hai la ragazza?- chiese poi sbattendo le lunga ciglia.
  -Sì, e non la tradirei per nessuno al mondo.- rispose netto Aiden, per poi mettersi a sollevare il bilanciere casalingo che aveva preso prima.
  Stella fece lo stesso, ma con le buste vuote.
  -Cosa pensi di fare, carina? Le buste devono essere piene.- e Sophie, avvicinatasi alla bionda, mise delle pesanti pietre nelle buste, che fecero crollare il bastone addosso a Stella, senza che riuscisse a toglierselo di dosso. -Idiota.
  -Non tirare così tanto, ricciolo.
  -Sei tu che non ti stai impegnando abbastanza, snob.
  Felix e Asher stavano litigando sull’esecuzione dell’esercizio, che richiedeva di alzarsi dandosi la schiena, braccia legate. Il risultato fu ovvio, con la caduta di entrambi, insieme ad un tonfo.
  -Tutto bene, ragazzi?- Rebecca corse da loro per rialzarli in piedi.
  -Sì, è tutta colpa di questo qua.
  -No, è colpa sua. Devo cambiare compagno di esercizi.
  Rebecca guardò Sophie, che negò categoricamente -Se non imparano a lavorare insieme, non potremo vincere. Andate avanti.
  -Ehi, io non sono d’accordo. Solo perché sei il capitano, non devi decidere vita e morte degli altri.- Asher prese coraggio e disse ciò in faccia alla ragazza.
  -Va bene. Se pensi di essere meglio di me, battimi. Braccio di ferro, qui, ora.
  Asher non rispose niente, spiazzato dalla risposta pronta, mentre Sophie era riuscita a procurarsi un piano. Si accomodò e attese l’altro, con il braccio pronto.
  Per non darsi vergogna, rifiutando la sfida, anche Asher si preparò, ma appena diedero il via, il suo braccio cadde giù, la mano schiacciata da quella di Sophie. Una, due, tre volte. Alla fine dovettero smettere perché la mano si era gonfiata e arrossata.
  -Bene, ora tornate ai vostri esercizi. Se ci sono problemi, il mio braccio è pronto.

  Tornarono al campo per pranzo, distrutti e indolenziti da quel primo giorno. -È andato bene oggi, come allenamento iniziale. Domani doppi esercizi.- disse l’allenatrice, ottenendo mugolii di protesta dagli altri.
  Ai tavoli i Tendisti avevano già levato le tende, mentre i Piloti stavano ancora mangiando, se quello che avevano nei vassoi si poteva chiamare cibo.
  -Che strategia pensa di prendere, capitano? Partiamo con degli allenamenti, oppure altro?- domandò esaltato Nevil, interessato alla gestione della squadra.
  -Direi di non fare niente di più di quello che abbiamo sempre fatto. La vita è come un rodeo, non ci si può preparare, perché ogni puledro è diverso.- fu la risposta di Mary, seguita da un'addentatura all’unica porzione di carne del piatto del giorno, anche considerata l’unica parte distinguibile.
  -Allora io torno ai miei quadri questo pomeriggio.- proclamò Charlotte, senza usare un tono troppo alto -Cleo, vieni anche tu?
  La ragazza vicino a lei annuì scuotendo la colorata treccia -A Cleo piacciono i dipinti di Charlotte.

CFFZZZ
  Charlotte era nel confessionale -Cleo è una brava ragazza, se si passa sopra alla sua stranezza. Mi ha anche procurato altre tele. Ora posso fare molti altri dipinti. Mi sono messa a fare ritratti. Ho trovato un bel ragazzo, cioè, soggetto…- il viso si tinse di una gradevole sfumatura di rosso, e lei corse fuori dal confessionale.
CFFZZZ

  Maël guardò Charlotte, dall’altro lato del tavolo -E il mio quadro, come sta venendo?
  -Be… Bene. Se poi vuoi venire a vederlo…
  -Ok.- e si alzò, andando a riporre il vassoio che aveva finito.
  -Io ho finito di mangiare. Andiamo a farci un giro?- il Dylan con il pizzetto chiese al suo omonimo.
  -Ok. Possiamo passare dalla casetta dei Tendisti?
  -Certo. Vuoi andare a rivedere la tua amica?- scherzò allusivo il pizzetto.
  Occhi diversi non disse niente, ma uscì dalla tenda del pranzo, seguito dall’altro con un sorriso stampato sul volto prima sempre malinconico.

CFFZZZ
  Gli occhi diversi di Dylan brillavano d’emozione -La sera della cerimonia di eliminazione, dopo l’eliminazione di quella con l’accendino, andai a farmi un giro lungo il lago, dove iniziava la boscaglia. Sedutomi a far rimbalzare pietre sul lago, sento sopra di me una voce che mi chiama. Era la ragazza della prima squadra. Non l’avevo notata molto prima, ma così illuminata dal riflesso del lago, sembrava veramente carina. Scese vicino a me, e ci mettemmo a parlare. Rimanemmo lì per un po’, poi tornammo al campo. Mi ha detto quando ci siamo divisi che si era divertita. Poi ho raccontato tutto a Dylan. Annabeth è una bella ragazza.
CFFZZZ

  Davanti alla prima casa, uscì di corsa Lionel, seguito da una Darcy molto, molto arrabbiata.
  -Ciao ragazzi. Dylan, Dylan.- il saluto rivolto al Dylan dagli occhi diversi fu più bello di quello diretto al Dylan occhi grigi, ma lui non ne fece un caso di gelosia.
  -Ciao Annabeth. Quelli che sono appena usciti non erano Darcy e, coso, quello delle fotografie?
  -Esatto, Darcy e Lionel. Sembrava ci fosse qualcosa tra loro, ma Lionel ha votato per eliminare Darcy, e lei l’ha scoperto. Stupido maschio.- poi si ricordò che non stava parlando a delle ragazze, e cercò di scusarsi -Non che i maschi siano scemi.
  -Sì, anche l’amico qui, il mio omonimo Dylan non riesce a capire le ragazze. È dall’inizio che Cleo gli ronza intorno, e non ha ancora fatto niente.
  Pizzetto marrone prese la parola, interpellato in causa -Non mi ronza intorno perché le piaccio, ha detto solo “Cleo non si fida di Dylan”.-
  Annabeth lasciò l’argomento, chiaro che quel Dylan non capisse le ragazze, e l’altro Dylan fu dello stesso parere.
  Tornò allora Darcy, arrabbiata -Ma come ha osato. Dopo le moine che faceva. “Bella ragazza”. Pfui.- vide i due Dylan -Qui ci sono dei nuovi ragazzi. Qual è il tuo, Ann?
  Lei diventò rossa al posto di rispondere, e anche Dylan dagli occhi eterocromatici diventò rosso, rispondendo alla domanda di Darcy.
  -Capito.- poi si rivolse a Dylan col pizzetto -Allora tu sei libero. Che ne dici di andare a fare un giro, solo io e te? Lasciamo così gli altri due a fare le loro cose.
  -No grazie.
  La voce di Darcy da dolce divenne allora piatta -Va bene.- ed entrò nella stanza delle femmine.
  L’altro Dylan parlò -Dylan, in realtà pensavamo di fare un giro, io e Annabeth.
  -Lo sospettavo. Volevo solo chiedere alla tua amica se c’era Elinn.
  L’interpellata rispose -El è andata a disegnare da qualche parte. Ma, mi dispiace dirtelo, ma ogni tanto mentre dorme ripete il nome di “Alphonse”. Non ho idea di chi sia, ma non è un suo famigliare.
  -Ok.- deluso, tornò verso la sua casetta, per stare un po’ con Nevil e parlare di attualità e altro.
  Dylan guardò Annabeth, e tendendole la mano, disse -Andiamo?
  Lei indugiò, ma poi mise anche lei la mano -Andiamo.

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  Il mattino dopo e quello ancora, prima che il sole sorgesse, tutta la squadra dei Camperisti era stata già svegliata Sophie. Dopo la corsa, fecero gli esercizi, sempre in gruppi mal assortiti. Il terzo giorno di esercitazioni, però, successe qualcosa, mentre si allenavano a fare passaggi.
  -Passaggi mirati. Dosate forza e lancio. Guardate a chi la passate, non cosa lanciate. Se non c’è squadra non c’è gioco.
  Usavano ceppi di legno, e mentre Stephan lo stava per passare a Stella, un lancio sbagliato fece finire il legno sul naso di Asher. Prese a sanguinare copiosamente, e si lamentava del dolore. Rebecca disse di riportarlo al campo, ma Sophie non voleva bloccare l’allenamento.
  I concorrenti allora si ribellarono. Non volevano continuare quegli inutili esercizi, e non volevano seguire gli ordini di qualcuno di così crudele da mettere i suoi piani prima della salute di qualcuno.
  -Volete perdere? Se smettiamo ora, non vinceremo la prossima sfida.
  -Pensi alla sfida mentre un tuo compagno sta male? Sei un insensibile.- tutti lasciarono la radura, accompagnando l’infortunato fino all’infermiera Chef, e abbandonando Sophie.
  Al campo, consegnato il naso rotto ed il suo proprietario nella cosa più simile che c’era ad un infermeria, tornarono ai loro passatempi. Molti andarono a dormire, per recuperare il sonno perso nelle ultime giornate, mentre altri si rilassarono come preferivano.
  Rebecca tornò nel luogo degli allenamenti. Sophie era ancora lì, seduta per terra fissando l’arma del delitto, che teneva in mano -Perché sei tornata, traditrice?
  La parola ferì Rebecca, ma il dolore non la fermò dal suo piano -Volevo solo ricordarti ciò che ti ho detto all’inizio. Senza squadra, non sei niente. Se ti inimichi così gli altri, non saranno mai una squadra per te.
  -Io voglio solo che vinciamo. È tanto difficile da capire per loro?
  -No, ma loro non hanno la tua stessa determinazione. Non vedono la vittoria importante quanto la vedi tu, ma anche loro la desiderano.
  -Ora è tardi per questo.
  -No, non è tardi.
  -E cosa dovrei fare, allora?
  -Vai da loro, chiedigli scusa e forse ti riprenderanno. Sappi che comunque hai il mio supporto.
  -Grazie. Torniamo?
  -Sì.- e le due si tornarono al campo. Seppero che quella di Asher non era niente di grave, una lieve botta. Quando ci furono tutti, Sophie disse le sue scuse, e anche se molti furono restii, la ripresero in squadra.

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  Davanti all’atrio della casetta tre stava seduta una ragazza bionda, che canticchiava qualche canzone pop. Passò di lì un ragazzo alto, dai capelli pel di carota.
  -Non fai niente, ragazza?- chiese Jimmy.
  -Sì, mi sto annoiando. Charlotte e Cleo lavorano sui quadri, si belli, ma dopo un po’ annoia guardarli. Invece Mary è uscita senza dire dove.- rispose Selene, l’ultima arrivata.
  -Sei fortunata allora, stavo andando a fare delle casette per gli uccelli nel bosco, se vuoi puoi venire.
  -Non so. Ma sì, piuttosto che stare qui ad annoiarmi.- ed i due si diressero verso gli abeti.

CFFZZZ
  Jimmy stava nel confessionale -Non so neanch’io perché le ho chiesto se voleva venire con me. Ma l’ho vista lì ad annoiarsi, e so quanto è brutto non fare niente perché non si ha nessuno con cui stare.
CFFZZZ

  -Aaahhaah- i due ridevano, una casetta per gli uccelli abbandonata a metà lì vicino -Pensavo di venire piuttosto che non fare niente. Pensavo di annoiarmi. Invece sei divertente, Jimmy.
  -Anche tu lo sei, Selene. A casa passavo il tempo con ragazzi pieni di arie, e ragazze vanitose. Tu invece sei normale, e questo mi piace. Odio le persone false.
  I due si guardarono negli occhi, e poi chiusi i suddetti iniziarono ad avvicinare i volti.
  Ma gli altoparlanti risuonarono ovunque, e i due si ridestarono, e si allontanarono tra loro imbarazzati.
  -Tutti i cadetti nel campo di addestramento, ripeto, tutti i cadetti nel campo di addestramento. Avanti, march.- urlarono gli altoparlanti.

  Selene e Jimmy raggiunsero gli altri in ritardo, non sapendo dove fosse il campo di addestramento, che risultò poi essere il luogo stesso dei vari allenamenti svolti durante la settimana dai Camperisti.
  Chris indossava un uniforme da generale, un costume probabilmente, mentre Chef stava dietro, con la sua vera tenuta da militare, in canotta e pantaloni, vicino a delle casse piene di qualcosa.
  -Reclute, siete in ritardo. Recluta Jimmy e recluta Selene, venti flessioni.- i due si guardarono, e poi iniziarono l’esercizio. Ci volle un po’, ma finito il capitano Chris iniziò a spiegare.
  -Abbiamo comprato il campo e tutto il resto ad un’asta delle aree in disuso dell’esercito. Insieme alle vostre bellissime casette...- ci furono commenti a questa affermazione -...abbiamo avuto questi.- Chef rovesciò con il piede una delle casse, da cui rotolarono fuori molte bombe a mano. I concorrenti fecero tutti un passo indietro -Tranquilli, hanno la sicura per ora. Le abbiamo svuotate in parte dall’esplosivo, e ci abbiamo messo molte altre belle cose: fango, vernici.
  Quello che dovrete fare voi e passarvele tra tutti voi fino all’ultimo che le disattiverà rimettendo la sicura. Se esplode prima di arrivare all’ultimo, niente punti. Ora, dividetevi in squadre e fate due file ognuna, una rivolta verso l’altra. Scattare.
  Le tre squadre si divisero in due file ognuna, e Chef portò a tutte e tre una cassa piena di granate.
  Iniziarono la gara. I Tendisti, avendo un giocatore in meno, riuscivano a compiere i passaggi più velocemente, e l’idea di mettere ai due opposti Darcy e Lionel evitò diatribe tra i due.
  I Piloti, invece, erano più lenti, ma riuscivano comunque a mantenere il passo, restando secondi.
  Ultimi erano i Camperisti, alla cui fine si era posizionata Sophie. Dimentica di quello che aveva fatto, si era messa a dare ordini ai compagni, e ciò non piacque molto. Rallentavano, sbagliavano passaggi. La prima bomba esplose proprio a loro. Aveva quasi raggiunto la fine, quando scoppiò davanti a Damerae, il terzultimo. Uscirono api infuriate, che si misero a seguire il giamaicano. Corse fino al lago, e dovette buttarcisi dentro per evitar le punture. Sott’acqua, gli toccò la spalla uno dei due squali, e Dam saltò fuori dal lago così velocemente quando lo vide che riuscì a evitare lo sciame e tornare dalla squadra, tutto inzuppato.

  Passa il tempo, e la classifica non cambia. La prima squadra continua a dominare, seguita dalla terza, mentre la seconda squadra era ultima, per colpa della sfiducia reciproca e del pessimo gioco di squadra.
  Chris commentò -Sembra che il risultato sia ormai deciso. I Camperisti hanno quasi raggiunto il punto in cui non riusciranno più a rimontare. Dopotutto Se non c’è squadra non c’è gioco.

CFFZZZ
  Asher era nel confessionale -Nessuno di noi era abbastanza motivato per impegnarci fino in fondo per vincere. Ma quando Chris ha ripetuto le stesse parole che ci disse Sophie, credo che tutti si siano ricordati i suoi insegnamenti. Eravamo spronati da una nuova spinta, qualcosa che ci diceva di non mollare, di andare avanti. Io sarei stato il primo ad aver il diritto di disobbedire a Sophie, ma non me la sentivo. Volevo invece vincere, e così anche tutti gli altri.
CFFZZZ

  I Camperisti, come pervasi da una nuova energia, aumentarono il loro ritmo di gioco. Nessun errore, nessun passaggio mancato. C’era finalmente tra i ragazzi un’intesa che prima non trovavano. Superarono i Piloti, e poi anche i Tendisti, fino a svuotare completamente la cassa.
  -E abbiamo dei vincitori. Camperisti, siete i campioni di questa settimana. Piloti, vi voglio stasera attorno al falò. Uno di voi tornerà a casa.
  I Camperisti esultarono e issarono la loro capitana Sophie, portandola fino alla zona ristoro, dove un grande banchetto era stato preparato per loro.
  Si misero a festeggiare, e dopo che ebbero posato Sophie, Rebecca le si avvicinò -Tu sapevi qual’era la sfida vero? L’avrai sentita da Chris o qualcun altro. Per questo ci hai fatto fare tutti quegli allenamenti.
  -Forse- e poi prese il bicchiere e alzandosi in piedi, proclamò -La prossima settimana, allenamenti doppi.

~

  Gli otto concorrenti dei Piloti erano attorno al fuoco acceso, le altre due squadre guardavano ansiose l’eliminazione che sarebbe seguita a breve.
  -Piloti, siete arrivati ultimi alla sfida di oggi, dopo la vittoria della settimana scorsa. Ora, decidete chi tra voi dovrà andarsene da qui.

 
Angolo dell’Autore:
  Ok, lo so che sto dando spazio solo ai Camperisti, ma volevo fare questa cosa e quindi è così, accontentatevi. Devo chiedervi una cosa. È meglio se faccio un unico capitolo più lungo come questo, pubblicandolo solo di domenica, o dividere in due, pubblicando domenica e martedì? Chiedo il vostro parere, poi farò degli esperimenti per vedere se riesco a gestirmi.
  I voti di questo capitolo
Annabeth 0
Jimmy 0
Lionel 0
Wren 0
Elinn 1
Santos 2
Darcy 2
Pam 3

  La squadra sconfitta in questo capitolo è la squadra dei Piloti Esplosivi. Ecco la lista:
  Piloti Esplosivi
Mary Byrston CAP
Charlotte Welch
Cleo Martin
Dylan Milkins
Dylan Stroganoff
Maël Levrac
Nevil Ramsey
Selene Rochira

  I vincitori sono invece i Camperisti Inchiodati. Ditemi, possessori degli OC di Tendisti e Camperisti, quale OC preferite tra i Camperisti. Lista:
  Camperisti Inchiodati
Sophie Clarson
Aiden Joseph McCartney
Asher Bellamy
Damerae Kajuskin
Felix Wood
Rebecca Dean
Stella Morgan
Stephan Roth

  Ho finito. Passo e chiudo.
Sciau.
  
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