Prima di tutto…
Tsukino_chan_91: sono felice che il compleanno di Hana ti sia
piaciuto così tanto, e che tu abbia apprezzato anche alcuni dettagli come il
potere della discendente di Hazuki e il micino fantasma… pensavo sarebbero
passati inosservati, ma mi fa piacere che qualcuno li abbia
notati!
BAbyDany94: mah… vediamo cosa ne pensi del compleanno di
Momoko…
Hatori: sono davvero contenta di averti fatto
apprezzare Hana, soprattutto perché è un personaggio che a cui ho imparato io
stessa a voler bene. Non so mai cosa aspettarmi dalle tue recensioni, ogni volta
che pubblico mi chiedo: “Chissà cosa ne penserà Hatori”. Spero di aver fatto un
buon lavoro...
kikkyxx14: contenta che ti sia piaciuta! Che ne pensi
di questa?
AikoSenoo: tranquilla, commenta quando vuoi! ^^
Piuttosto, sono contenta che i miei compleanni di piacciano… che ne pensi di
quello di Momoko?
ale03: grazie mille per i complimenti
(arrossisco!). Spero tanto ti piaccia anche questo
compleanno!
Dedicato a tutti coloro che sono nati sotto
il segno del Toro in un giorno di piena primavera, in particolare a S.S., che
ormai è romana d’adozione
Momoko
si svegliò quella mattina con in corpo un’immensa voglia di mettersi al
lavoro.
Aveva
già trovato su varie riviste di cucina le ricette di cui aveva bisogno, ma
ovviamente una vera pasticcera avrebbe preparato tutto il giorno stesso, in modo
che ogni cosa risultasse fresca e fragrante.
Andò
in cucina e tirò fuori la grande cassetta di pesche che si era procurata con la
madre. Ne prese una e la annusò a fondo, quasi chiedendole che cosa avrebbe
voluto diventare. In fondo non trovava che il mestiere del pasticcere fosse
molto lontano da quello dello scrittore: entrambi plasmavano qualcosa che già si
trovava in natura, riuscendo in qualche modo a sublimare gli
animi.
Si era
sempre identificata molto in quel frutto dolce e profumato che portava nel nome
(*): morbido e malleabile, estremamente versatile. Come era lei, forse, a
cavallo tra quei Paesi separati dall’oceano: Giappone e Stati
Uniti.
Quando
aveva dovuto lasciare l’America aveva pensato che in fondo, se con una pesca si
possono preparare creme e gelati, torte e macedonie, allora anche lei poteva
riuscire ad essere più americana o giapponese a seconda delle
necessità.
Sembrava una fantasia da bambina, ma in qualche modo quel
pensiero era riuscito a darle coraggio.
Non
resistette, e morse il frutto succoso che ancora teneva in
mano.
-
Ma come, tesoro? Non dovevi
preparare un sacco di dolci per stasera? Se te le mangi, non ne resterà più
nemmeno una! – scherzò la madre entrando in cucina.
Momoko
non rispose subito, ma sorrise con la bocca piacevolmente piena e le labbra già
appiccicose.
-
Non preoccuparti – disse dopo un po’ – È solo che
sono così belle che non ho resistito.
Inoltre se devo preparare dei dolci devo assicurarmi che siano
buone!
-
Giusto – annuì la madre,
dirigendosi nella stanza a fianco mentre Momoko si metteva al
lavoro.
La
ragazzina era talmente concentrata nel proprio operato da accorgersi solo dopo
un po’ di una serie di click click
che si udivano bene nel silenzio.
Alzò
la testa, sorpresa, ed esclamò:
-
Ma mamma!
Cosa…
-
Scusami, tesoro – rispose la
donna, abbassando sorridendo la macchina fotografica – È solo che non ho
resistito. Adoro fotografare le persone mentre fanno qualcosa che adorano. È
come cogliere la loro stessa essenza.
-
La loro… essenza? – ripeté
Momoko.
La
madre annuì.
-
Esatto. Non mi servono foto in
cui la gente stia in posa o faccia finta di sorridere. Certo, ce ne sono di
molto belle, ma quelle che cerco io sono proprio quelle più spontanee e
naturali.
-
Quindi dovremmo fare una foto a te mentre fotografi – ponderò la ragazzina,
sorridendo.
-
Sì, forse – rispose la madre –
Ma ora basta perdere tempo: ti serve una mano? Non posso lasciare che passi il
tuo compleanno a lavorare!
-
Va bene così, grazie – rifiutò Momoko – A me piace
stare qui, tra il forno e le pentole. Mi sento a mio agio.
Non potrei passare un compleanno migliore.
-
Oh, che meraviglia! –
esclamarono all’unisono Doremì e Aiko quella sera, nel vedere tutte le
prelibatezze preparate dall’amica – Chissà che bontà!
-
Dovete aspettare di assaggiare, prima di dirlo – fece Momoko mentre sistemava gli
ultimi piatti.
-
Comunque hanno un aspetto
magnifico – commentò Onpu.
-
Già, una presentazione degna dei
migliori chef – concordò Hazuki.
-
Già, è fantastico! – esclamò
Hana.
-
Non dite così, mi fate arrossire! – si schermì la
pasticcera.
-
Beh, comunque ti dobbiamo
ringraziare – disse Doremì prendendole le mani – Tu hai trascorso il tuo
compleanno a sgobbare e noi ci godremo tutta questa meraviglia. Sei incredibile!
Tanti auguri!
Un
coro di altri “auguri”, “buon compleanno” fece eco alla dichiarazione di Doremì.
Momoko sorrise, felice che il suo essere pesca le permettesse di mescolarsi così
anche ad altri tipi di frutta, così diversi da lei. Doremì era una grande e
dolce fragola; Hazuki una mandorla delicata ma forte; Aiko simile ai mirtilli
scuri e selvatici; Onpu identica alle more, aspre e scorbutiche prima del tempo,
ma dolci e perfette quando è trascorso il giusto periodo; Hana un
ananas vivace e sprizzante allegria.
-
Ma che cosa aspettiamo? –
esclamò per l’appunto quest’ultima – Queste leccornie aspettano soltanto
noi!
-
Prego – le invitò Momoko – Allora… ci sono pesche al forno, con lo zabaione, ripiene agli amaretti, meringate, una macedonia col gelato… e
infine la torta.
Le
amiche erano rimaste a bocca aperta di fronte a tale, ampia
scelta.
-
Non fate complimenti! – esclamò
ancora una volta la festeggiata, mentre le altre si avvicinavano quasi con
reverenza al tavolo imbandito.
Quando
poi iniziarono ad assaggiare, e sui loro volti si dipinse un sorriso deliziato,
Momoko pensò che un pasticcere viveva forse solo ed esclusivamente per quei
momenti: per l’istante in cui qualcuno sorride solo grazie a ciò che ha appena
messo in bocca.
Sì,
davvero un compleanno coi fiocchi. E per l’anno successivo, cos’avrebbe
preparato?
(*)
“Momo” in giapponese significa “pesca”.
Mi è venuta
l’acquolina in bocca, a scrivere questo capitolo. Ha fatto lo stesso effetto
anche a voi?
Arrivederci al 30 luglio, con il compleanno di Doremì
Harukaze!