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Autore: Bella Riddle51    28/09/2016    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Bellatrix e Voldemort avessero avuto una relazione? La seconda Guerra Magica sarebbe andata come tutti la conosciamo o sarebbe cambiato qualcosa? Questo ed altro sulla storia d' amore dei maghi più cattivi della saga.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Mangiamorte, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Draco/Hermione, Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'loves and passions in the dark kingdom'
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Il giorno seguente, Cassandra si svegliò presto e decisa a cercare Thomas. Fortunatamente, era sabato e gli studenti avevano il pomeriggio libero: dopo tutta la mattina passata a studiare l' Amortentia e ad imparare svariati incantesimi, la piccola Riddle lasciò perdere i compiti per il lunedì e i giorni successivi, per cercare Thomas. Per 5 ore lo cercò: nel dormitorio maschile, al campo da Quidditch, nelle aule, in bagno, in biblioteca, ma niente. Verso l' ora di cena, ormai rassegnata e dispiaciuta, andò verso la Sala Grande, ma, mentre camminava, sentì dei passi dietro di lei; si girò e vide che era Thomas:

“Oh, Thomas, sei tu!”

“Cassandra, devo parlar...”

“No, zitto! Durante le vacanze, ho pensato a quando mi hai quasi baciata, all' inizio non sapevo cosa fare, ma mia madre mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire che mi piaci da morire!”

Thomas rimase a bocca aperta: era sorpreso e felice:

“Io non so cosa dire...”

“Allora non dire niente e baciami!”

Cassandra gli fermò il viso con le mani e lo baciò appassionatamente. La Serpe Velenosa rimase shoccata dal comportamento dell' undicenne, ma si riprese subito, aprendo di più la bocca e permettendo alle loro lingue di intrecciarsi e stringendola a sé; il loro momento magico durò poco, perché sentirono dei passi venire verso di loro e si staccarono subito:

“Ehi, ragazzi! Forza, andiamo a cena: ho molta fame!”

Il ragazzo era Salazar e portò l' amico e la sorella a cenare. Thomas e Cassandra si sedettero vicini, ma non parlarono, visto che Salazar era davanti a loro; per tutto il tempo, si tennero la mano e si guardarono alcune volte. Dopo non poterono più parlarsi, perché era ora di andare a dormire e non dovevano violare il coprifuoco: ci rimasero un po' male, ma l' importante era sapere che la loro storia era appena iniziata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche per Salazar la giornata andò bene; nelle prime ore del pomeriggio, la Serpe Velenosa cercò Jane e, per sua fortuna, la trovò nel dormitorio femminile, nel suo letto, mentre faceva i compiti:

“Che cosa vuoi, Salazar?” gli domandò acida la biondina:

“Ti devo parlare.”

Jane, vedendo che il bel ragazzo non aveva cattive intenzioni nei suoi confronti, mise da parte i libri, lo fece sedere sul letto e lo ascoltò:

“Dimmi.”

“Sono un idiota: durante il periodo natalizio, non riuscivo a pensare a nient' altro che non fossi tu e a tutte le volte in cui ti ho attaccata e piangevo, perché ho capito che ti amo e che ti ho fatto del male solo per la mia stupida idea di avere tutte le ragazze del mondo ai miei piedi. Ti amo perché non sei un' oca, ti amo perché sei intelligente, ti amo perché sei diversa e, se tu mi corrispondi, allora vorrei provarci, ma ora vorrei solo che mi perdonassi, mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto.”

Con quella confessione, Jane era al settimo cielo, mentre Salazar era sul punto di piangere. La biondina non gli rispose, ma lo baciò dolcemente e lo strinse a sé; la Serpe Velenosa, anche lei felice, la strinse di più a sé ed accarezzò il viso della bambina. Dopo poco tempo, Jane trasformò la dolcezza che era nel bacio in passione; il ragazzo si sorprese, ricordando le parole di Xavier, ma assecondò la sua innamorata, contento del fatto che l' apparenza inganna. Quel bacio durò poco, perché Catherine entrò nella camera, ma si separarono, prima che la rossa li vide:

“Ciao Salazar: cosa stavate facendo?”

Jane, con imbarazzo, guardò prima Sal e poi Cat:

“Niente, Salazar doveva dirmi una cosa e sta andando via.”

Salazar sorresse il gioco e se ne andò; Catherine aveva capito tutto, ma non domandò niente all' amica. Poche ore più tardi, Jane e Salazar si ritrovarono in luogo appartato nel giardino della scuola, in cui c' era un muretto: trascorsero quell' ora a baciarsi, Salazar seduto sul muretto e Jane sopra le sue ginocchia, finché, all' ora di cena, non si separarono per non destare sospetti.

   
 
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