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Autore: fervens_gelu_    30/09/2016    1 recensioni
Dieci modi per dirti che ti amo: piccoli stralci di lettere, di ricordi rubati, di esperienze vissute.
Per arrivare al tuo cuore.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Quando due persone litigano vuol dire che si vogliono molto bene...

Io voler bene a lui?
Io voler bene a lei?

Eravamo finalmente giunti a destinazione. Acapulco. Una città sul mare, davvero molto carina, gradevole e caratteristica. Gli ombrelloni erano disseminati sulla spiaggia bollente su cui batteva violento il sole… il mare cristallino, i gabbiani sul pelo dell’acqua, milioni di ragazzi e ragazze in costume da bagno a prendere il sole e a spalmarsi la crema solare mentre altri con pantaloncini e canottiera, invece di stare sullo sdraio, facevano due tiri sulla riva con un pallone o con delle racchette da spiaggia. C’era anche chi si esercitava con la vela, destreggiandosi tra le onde del mare dipinte dall’oro lucente dei raggi solari.

Un’atmosfera gioiosa ed invasa dal divertimento più sfrenato. Soprattutto per me, che amavo il mare, le onde e tutto ciò che concerneva l’acqua, sarebbe stata un’occasione per scoprire qualcosa in più sui Pokémon che vivevano nei dintorni di Acapulco. Un vero paradiso.

Non vedevo l’ora di potermi distendere e di poter fare un bagno rilassante.

Mentre pensavo di toccare la spiaggia e di gettarmi da un'insenatura della roccia nelle acque cristalline del mare, guardavo con meraviglia quella distesa immensa di colori ed impregnata di leggerezza. Dopo mesi e mesi passati a catturare Pokémon, ad ascoltare Ash, a sopportarlo per tutto il tempo e a fare i conti con la sua totale incapacità in fatto di allenamento, finalmente mi spettava un po’ di meritato riposo. Era stato grazie al nostro Brock se eravamo atterrati su quella bellissima spiaggia. E se eravamo riusciti a trovarla grazie ad una semplice e vecchia cartina. Delle volte Brock riusciva a compiere dei piccoli miracoli, quando non era eccessivamente impegnato a pensare alle Infermiere Joy o alle agenti Jenny. Qui c’erano veramente troppe ragazze, si sarebbe innamorato per più di una volta al secondo.

Ma, tanto, sarei stata subito pronta a tirargli un orecchio.

Mi passai una mano sul sudore che avevo sulla fronte, avevamo camminato per delle ore e pronti per un bagno rinfrescante che ci avrebbe immediatamente rigenerato.

-Ragazzi, che aspettiamo, andiamo a farci un bagno- fece Ash tirando indietro il suo cappellino.

-Guardate quante belle ragazze- esultò Brock –l’ultimo che arriva paga pegno-

-Ragazzi aspettatemi, Ash vai piano, sei sempre il solito- conclusi io facendo una smorfia ad entrambi
 

Correvo, correvamo, felicemente, correvamo spensierati, come se potessimo stare per sempre insieme.  Come se potessimo per sempre affrontare numerose sfide e superare altrettanti ostacoli.

Scherzavamo come se potessimo vincere contro tutto e contro tutti.

Spensierati, senza sapere nulla del mondo, inconsapevoli di quello che ci avrebbe aspettato in futuro.

Ci precipitammo in spiaggia. Ci spogliammo subito.  Ash, che era proprio un bambino prese una rincorsa e si tuffò in acqua per giocare con il suo Pikachu.

Io stavo per sfoggiare il mio bikini rosso. Il mio preferito, non riuscivo mai a separarmene.

Intorno a me c’erano ragazzi molto carini, forse dopo sarei andata a scambiare qualche parola con il bagnino. Che era a dir poco affascinante. Ma, come al solito, dovevo stare appresso a quei due. Ad uno a cui avrei dovuto tirare le orecchie perché continuamente andava a molestare qualche ragazza mentre all’altro, beh, all’altro… boh, non lo sapevo nemmeno io esattamente. Sapevo soltanto che mi interessava, che c’era qualcosa dentro di lui che mi aveva catturato, che mi aveva colpito profondamente. Aveva un carattere speciale che non avevo mai potuto trovare in altri ragazzi prima d’allora.

Pronta per un bel bagno mi diressi verso Ash e Brock.

-Mh, sembri quasi una ragazza Misty.- mi fecero Brock e Ash.
Un pallone dritto in faccia colpì Ash che cadde in acqua facendo un grandissimo tonfo.

-Wow! Ragazzi, ma quella è l’Infermiera Joy, vado a presentarmi… - gridò Brock in presa all’entusiasmo, eludendo così i miei propositi irosi anche verso di lui.

 

Eravamo rimasti soli… era possibile che ogni volta doveva farmi arrabbiare. Non era proprio possibile.

Il corvino si ricompose in quattro e quattr’otto e sfoggiò uno dei suoi soliti sorrisi. Era mai possibile che riusciva sempre a sorridere. In qualsiasi occasione. Aveva sempre il sorriso stampato sulla faccia. Mentre io ero sempre aggressiva. Non che lui non lo fosse, ma era per questo che mi aveva colpito. Sì, proprio per questo. Il fatto che riuscisse sempre ad essere positivo e che avesse un grande cuore pronto per aiutare gli altri.


Per un attimo gli sorrisi anche io. Ma subito dovetti cambiare l’espressione del viso, non appena il corvino mi lanciò di rimando il pallone gonfiabile.
Allora era un sorrisetto di sfida. Bene.

-Ash Ketchum, ora dovrai vedertela con me, non pensare di riuscire a sfuggirmi. Mi hai sentito?-

-Tanto non mi prendi, sei una frana!-

-Prova a ripetere…-
Ci iniziammo a rincorrere per tutta la spiaggia, fino a quando entrambi non inciampammo su di un piccolo Krabby. Ci ritrovammo uno sopra l’altra.

Arrossimmo in maniera abbastanza vistosa.

Ma non riuscimmo a muoverci di un millimetro.

-Misty… tutto bene?-

-Certo? Cosa aspetti ad alzarti?-

Era tutto così congelato. Sembravamo congelati in un’atmosfera tesissima. Sentivo le mie braccia, le mie mani, tutto il mio corpo completamente paralizzati. Ma non riuscivo bene a capire il perché.

Le mie gote erano rosse mentre la lingua era impastata, bloccata da un groviglio di sentimenti e da una matassa che non riuscivo ancora facilmente a sbrogliare.
 

-Magari se ti levassi, potrei alzarmi, che dici Misty?- mi fece lui, di rimando alla mia assolutamente stupida domanda.

-Guarda che sei stato tu ad inciampare, non sarei caduta se non tu non fossi maldestramente inciampato su quel Krabby? Hai capito?-

-Senti chi parla, ma sei la prima ad essere imbranata!-

-Ma come ti permetti? Ricordati che hai ancora una sfida in sospeso con me! Te lo ricordi vero?-

-Se avessimo continuato l’incontro io avrei vinto, lo sai.-

-Non credo proprio. Avanti, combattiamo.- rincarai la dose con un tono di sfida ed impugnando una Pokéball.

-Ah sì, ti farò vedere chi sarà a perdere.-

Si erano voltati tutti verso di noi. Che pessima figura. Andava sempre a finire allo stesso modo.
Quel ragazzino mi faceva diventare pazza.

-Calmatevi ragazzi, vi cacceranno dalla spiaggia se continuate in questo modo- arrivò Brock per fare da paciere.
Era sempre lui a risolvere le situazioni più tese fra di noi.
Ci separò mettendosi in mezzo, altrimenti la situazione sarebbe degenerata.
Ci guardavamo ancora in cagnesco. Mi dava così fastidio il suo comportamento, era veramente un ragazzo odioso. Ma chi si credeva di essere? Un gradasso. E niente altro.
Arrossii nuovamente immaginando la scena che ci aveva visti protagonisti poc’anzi, mentre ci apprestavamo a gustare i manicaretti di Brock.









​***Angolo dell'autore: Ciao a tutti! Spero che quest'altra one shot vi sia piaciuta... dalla prossima credo che tornerò sui toni malinconici delle prime due, almeno per ora. Ringrazio, come sempre, tutti coloro stiano seguendo questa raccolta!
   
 
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