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Autore: Choi Yume    02/10/2016    1 recensioni
A me gli occhi shipper, era da un po' che avevo questa idea in testa, come spiega il titolo è una vendetta delle shipper, in alcuni fandom è già stata fatta e trovavo mancasse in questo fandom quindi mi sono detta ehy perchè non lo faccio io?...Ma ora mi spiego meglio.
Come ho detto è una vendetta delle shipper, in pratica mi contattate tramite messaggio privato scegliete una coppia che shippate di cui ci sono poche fic o che di quelle che ci sono nessuno vi soddisfa o che le avete lette talmente tante volte che ora c'è bisogno di qualcosa di nuovo o solo perchè vi va, mi date un idea di quello che vorreste, amore, amicizia, fratellanza, baci,abbracci ecc... insomma mi date una specia di "tema" su cui lavorare e io vi scrivo qualcosina sulla coppia richiesta... spero di essere stata chiara sennò potete anche chiedere eventuali dubbi da chiarire.
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1. San Valentino
A Taiyou il San valentino era sempre piaciuto, anche l'ospedale si riempiva d'amore...
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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RanMasa

Kariya si grattò il cuoio capelluto in preda a quella che poteva facilmente identificata come la più totale disperazione.
“Perché tutte a me?” borbottò tra sé e sé.
Già perché era toccato proprio a lui? Masaki se lo chiedeva ormai da tanto, perché proprio lui aveva dovuto incrociare quegli occhi così cristallini e profondi come l’oceano? Perché proprio lui doveva innamorarsi di un tale perfettino quando lui era così caotico e disordinato? Perché una persona così dolce e affettuosa quando lui odiava le sdolcinatezze? Perché proprio quella dannata fragola con i codini del suo senpai? Stava impazzendo e di questo era certo.
Si appoggiò con gli avambracci sul muretto del tetto guardando laconicamente il vuoto, non poteva continuare così e questo lo sapeva benissimo, ma che colpe ne aveva lui se proprio non sapeva come esprimere i propri sentimenti? Insomma con i suoi tutori era così facile; bastava fare qualche scherzetto innocente come  mettere la colla al posto del gel o il sale al posto dello zucchero per poi mettere su la sua migliore espressione da cucciolo bastonato per guadagnarsi un abbraccio. Col suo senpai, però, quella tattica non funzionava. Se Kariya gli faceva uno scherzo Kirino gli diceva semplicemente di smetterla di comportarsi da bambino e non esistevano espressioni da cucciolo che lo intenerissero. 
Iniziava a pensare che avrebbe semplicemente dovuto vuotare il sacco … già … ma come?
“Kirino senpai sai che mi piaci?” scosse la testa, detto ad alta voce sembrava ancora più stupido di come se lo era figurato nella sua testa.
“Senti  Barbie ho deciso che puoi avere l’onore di essere il mio ragazzo” seh… al massimo così mi prende a calci.
“Senpai ti andrebbe di uscire con me questo sabato?”. No neanche quello andava bene, avrebbe potuto fraintendere e lui si sarebbe trovato insieme a tutti gli altri ad allenarsi al campo al fiume.
“Ranmaru-kun…”. No non poteva chiamarlo Ranmaru, sarebbe stato troppo informale, in fondo non sapeva nemmeno se l’avrebbe respinto, l’unica cosa che sapeva era che non ne poteva più di quella situazione di stallo senpai – kohai; doveva mettere un punto che ci fosse stato il lieto fine o no.
“Kirino-senpai devo parlarti di una cosa seria” disse convinto.
“Dimmi”. Quella voce alle sue spalle lo fece raggelare … non ci poteva credere, non ci voleva credere. Si voltò lentamente con la fluidità di un robot inceppato per guardare il suo senpai negli occhi. Fottuto. Era l’unica cosa che gli veniva in mente in quel momento, era fottuto. “Allora?” insistette il maggiore.
Il turchese cercò di auto convincersi che quello fosse il destino che gli stava dicendo di dichiararsi così ci provò, ci provò davvero con tutte le sue forze “Io…io… insomma senpai io… ecco vedi io… no no cioè tu… insomma… COSA DIAVOLO CI FAI TU QUI BUBBLEGUM?” ma proprio non ce la faceva.
Il viso di Kirino si piegò in una smorfia infastidita, odiava i soprannomi che il suo kohai gli affibbiava per il suo colore di capelli, ma si era sempre costretto ad ingoiare gli insulti per due semplici motivi:
  1. Non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di vederlo andare su tutte le furie.
  2. Per quanto odiasse ammetterlo lui provava qualcosa per il suo dispettoso kohai.
Per quello lo aveva seguito durante la pausa pranzo senza che lui se ne accorgesse, come il peggiore degli stalker. Era un po’ che Masaki si comportava in modo strano con lui e se ne erano accorti un po’ tutti, tranne forse quei due svitati di Tenma e Shinzuke;e questo lo faceva preoccupare, insomma credeva che nel bene e nel male loro due avessero trovato il loro equilibri, ma tutti quegli scherzi gli facevano pensare che il loro rapporto invece di migliorare ed evolversi, come lui sperava, stesse invece regredendo; o almeno questo era quello che pensava prima di sentirlo dichiararsi all’aria cercando il modo giusto di dire a LUI quello che provava. Lo aveva lasciato fare per un po’, in fondo si divertiva a vederlo farsi mille filmini mentali, ma quando gli aveva sentito pronunciare quella frase così serio non era riuscito a frenare la lingua ed era uscito allo scoperto.
“Sei tu che mi hai detto che dovevi dirmi una cosa” dispose incassando la testa tra le spalle come per difendersi.
“B-Beh io ci stavo riflettendo su…” ammise il turchese assumendo lo stesso colore rosa acceso dei capelli del suo senpai.
“Riflettendo su cosa? Sai che puoi dirmi tutto vero Kariya-kun?” disse con quel tono conciliante che dava tanto sui nervi all’altro mentre muoveva un passo verso di lui.
“Se davvero potessi non sai quanti insulti ti direi” ammise prima che il suo cervello potesse mandare alla sua lingua il messaggio di stare buona.
“E allora dimmeli” rispose pronto l’altro.
“Sei irritante, e troppo buono con tutti, specialmente con quel piagnone di Shindou-senpai. Odio il colore dei tuoi capelli, il fatto che tu sia così femminile, odio la tua voce, il tuo modo di parlare, odio quando mi dici che devo smetterla di comportarmi da bambino solo perché ti faccio scherzi di continuo perché non so dirti a parole che ti amo”. Kirino spalancò gli occhi per l’ultima parte del discorso del turchesino, in realtà li spalancò anche il ragazzo incredulo delle sue stesse parole.
Scese così per un attimo un silenzio imbarazzante “A-Alla fine ce l’hai fatta a dirmi quella cosa importante eh?” balbettò imbarazzato il maggiore.
“Senti lascia stare” borbottò invece l’altro abbassando il capo pronto a scappare.
“Aspetta” disse il rosa afferrandogli il braccio “A-Anche tu…beh si…cioè anche io…ti amo”.
“E NON POTEVI DIRMELO SUBITO” scoppiò Masaki convinto che quella risposta datagli dall’altro fosse un rifiuto.
“CREDI SIA FACILE DIRE TI AMO A QUALCUNO RAGAZZINO?” protestò il maggiore ormai rosso in viso.
“Per niente fragola-senpai” disse ghignando appena.
“Smettila con questi stupidi soprannomi” borbottò il maggiore.
“Dici che dovrei usare dei soprannomi da fidanzati?” chiese a cuor leggero l’altro, si era tolto un peso dallo stomaco e il fatto che Ranmaru lo ricambiasse gli dava un certo senso di sicurezza.
“F-Fidanzati?” quasi strillò l’altro quasi in preda al panico. Per Masaki le relazioni omosessuali erano cose da tutti i giorni ma per lui era già tanto aver ammesso ad alta voce di amarlo, non lo aveva mai fatto, neanche con Shindou, aveva bisogno dei suoi tempi.
Il turchese lo baciò a stampo “Certo principessa da oggi sei il mio ragazzo giusto?”.
“Solo se smetti di chiamami con soprannomi stupidi”.
“Posso chiamarti Ranmaru?”.
“E io posso chiamarti Masaki?”.
“Non ti hanno mai insegnato che non si risponde a una domanda con un’altra domanda Ranmaru?” lo stuzzico il ragazzo prendendogli la mano.
“Ora sei tu che rispondi con una domanda Masaki”.
Risero entrambi, forse non avrebbero mai smesso di battibeccare, ma in quel modo era piacevole, l’uno accanto all’altro senza litigare veramente.
[angolino dell'autrice]
Rieccomi con una Ranmasa *sparge cuoricini rosa e turchesi, che sono una delle mie otp di inazuma eleven assieme alla munetaku alla hiromido (approfitto per salutare il cosplay di hiroto che ho incontrato sabato scorso,ciao cosplay) e OVVIAMENTE la Kyouten.
grazie per l'attenzione

Yume~
p.s ma voi vi chiedete mai chi sono questi splendidi capolavori della natura che metto quando faccio i saluti?
  
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