XX: Ballando
Parole: 244
…sul serio, non ho nulla da aggiungere
Ha sempre avuto una
sorta di repulsione per le feste, Lukas, anche se non è mai riuscito a
spiegarsela.
Troppo baccano?
Forse.
Troppa gente?
Probabile.
Troppo alcool? Da
prendere in considerazione.
…ed è inutile
aggiungere che tutte le volte che prova a darsi una spiegazione arriva alla
conclusione che sia colpa di Scozia.
Lui e le sue feste
che lo tenevano sveglio tutta la notte, maledetto.
“Che
si impicchi con la stoffa del kilt!”
-A chi stai lanciando
tutte queste belle maledizioni, Lukie?- Danimarca ride, osservando l’espressione quasi diabolica dipinta
sul viso dell’altra Nazione mentre sorseggia il vino dal calice che un
cameriere gli ha porto.
-Potrei anche
lanciarle a te.- risponde il norvegese con aria
saccente, togliendogli il bicchiere dalle mani e ricevendo un grugnito di
disapprovazione dal danese.
-Ma se io non ho
fatto niente!-
-Tu fai sempre
qualcosa, Matt. Sei un pericolo pubblico.-
Danimarca sbuffa una
risata – ormai è abituato ad essere punzecchiato dall’altro – e gli posa una
mano sul fianco, attirandolo vicino.
-Che stai… ?- l’espressione di sorpresa dipinta negli occhi di
Norvegia gli fa scappare un tenero sorriso mentre gli stringe una mano nella
propria.
-Balliamo.-
nemmeno lui saprebbe dire se quella sola parola è una domanda o una risposta
alla confusione di Lukas.
-Sei impazzito?- esclama, irrigidendosi. Non possono… insomma,
quando mai si sono visti due uomini ballare insieme…
Ma Danimarca stringe
Norvegia tra le braccia e nasconde il viso contro il suo collo, respirando il
profumo di caffè e carta e mare della sua pelle. Sente Lukas rilassarsi e
posargli le mani sulla schiena, la fronte contro il suo petto, così comincia a
guidarlo in una danza improvvisata e lenta.
D.P.P.: Deliri Post Partum
Un po’ di dolcezza, yay.
Sono fiera di me, anche se ammetto che non mi soddisfa più di tanto. Non vogliatemene.
SO LONG, FAREWELL!
Maki