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Autore: Clairy93    02/10/2016    5 recensioni
Ogni famiglia ha i suoi segreti.
Il modo migliore per nasconderli?
Ostentarli.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fare sport fa bene (forse)
 


Odo in lontananza il gorgheggio sguaiato di un galletto piuttosto arzillo.
Dischiudo gli occhi ancora impastati di sonno, serrandoli non appena i primi bagliori dell’alba, seppur timidamente, li colpiscono.
Sblocco il cellulare e do una scorsa allo schermo.
Sono le 7:27.

Santi numi, ma è prestissimo!
 
…A dire il vero non è che la cosa mi sorprenda più di tanto.
Da quando sono tornata a casa le mie nottate sono state un vero delirio: sono un angosciante alternarsi tra ore a fissare il soffitto e sogni folli e tormentati, di quelli che ti fanno svegliare di soprassalto in un bagno di sudore e che, non si sa per quale arcano mistero, riescono a riportare a galla ricordi che credevi rimossi.
Mi metto a sedere e premo le dita dei piedi sul pavimento.
Sono scossa da un brivido.
Nella penombra scorgo le coperte di Micaela alzarsi e abbassarsi al ritmo del suo placido respiro.
Quatta, quatta mi dirigo alla finestra: scosto leggermente la tenda e intravedo nel cortile zia Amy mentre si diletta in un impegnativo riscaldamento prima della sua consueta corsa mattutina.
All’improvviso mi sale una voglia inaspettata di unirmi a lei. Non che io sia una grande sportiva, questo ormai lo sapete, ma è giusto per prendere una boccata d’aria. E poi la sola idea di ritornare in quel maledetto letto mi fa star male!
Brancolando nel buio (e pregando di non prendere in pieno qualche malefico spigolo), striscio a tentoni verso il mio trolley: acciuffo una felpa, l’unico paio di leggings che mi sono portata (e che, se non ricordo male, dovrebbero essere quelli con le fragole e gli ananas sorridenti stampati sopra, della serie w la sobrietà) e infilo le mie scarpe da ginnastica.
Poi raggiungo l’uscita, richiudo silenziosamente la porta alle mie spalle e, non prima di essermi allacciata le stringhe, scendo di sotto assaporando la quiete che ancora tutto avvolge nel suo manto. Persino i lunghi e tetri corridoi, rischiarati dalla fioca luce dell’alba proveniente dalle vetrate del piano inferiore, appaiono meno sinistri.
Non appena esco in cortile mi rendo conto di quanto l’aria sia inaspettatamente frizzantina: si insinua dispettosa tra i miei vestiti ma non mi infastidisce, forse perché porta con sé la rosea prospettiva di una piacevole giornata primaverile.
Zia Amelia si accorge della mia presenza.
“Nadia!”
Muovo la mano in cenno di saluto.
“E tu che ci fai qui?” mi chiede, assai stupita, per poi sbarrare i suoi occhi scuri alla vista dei miei sgargianti leggings “Carini i tuoi pantaloni!”
E’ davvero così folle vedermi in tenuta sportiva alle 7:30 della mattina?

…Beh, ora che ci penso un tantino folle lo è.

“Pensavo di farti compagnia. Se non ti scoccia…”
“Ma scherzi? Finalmente potrò dire di aver fatto una corsetta con la mia nipote preferita!”
Mia zia non tergiversa ulteriormente: si volta e inizia a camminare a velocità sostenuta, invitandomi a starle dietro.

Dai, in fondo non è poi tanto malaccio!

“Non ti facevo così mattiniera!”
“A dire il vero nemmeno io.” ammetto “Ma avevo bisogno di schiarirmi le idee…”
Aggrotta lievemente la fronte.
“Nottataccia?”
Annuisco, accennando un sorriso.
Zia Amy mi sfiora con tenerezza la spalla.
Dopo di che decide di aumentare le velocità.

Ecco, mi rimangio quello che ho detto prima…
 
Credo non si necessario soffermarmi sugli imbarazzanti tentativi che sto escogitando per evitare che zia non si accorga del mio arrancare, perciò andiamo oltre…
“Se ti può consolare anch’io dormo poco. La gara per cui mi sto allenando mi mette parecchia agitazione.”
“Dove vai questa volta?” le domando, mentre ci inoltriamo tra i sentieri del rigoglioso giardino della residenza.
“Cuba, baby!”
“Ma dai, è fantastico! Spero di vederti in televisione. Farò il tifo per te, ma qualcosa mi dice che vincerai anche questa volta! Sei fenomenale!”
“Che tenera sei! Mi piacerebbe averti lì con me…” s’interrompe, per poi esplodere l’attimo dopo in un gridolino concitato “Ma scusa, perché non mi accompagni?!”
“Accompagnarti fino a Cuba? Io…ecco, n-non saprei…” farfuglio, presa in contropiede dalla spiazzante proposta di zia Amelia.
“Forza, Nadia! Dov’è il tuo entusiasmo? Sarebbe una figata!”  
Chino il capo, posando lo sguardo sui cumuli di polvere che si sollevano al mio passaggio.
“Sì, certo… E’ solo che… non credo di essere capace di prendere e partire così, da un giorno all’altro.”
“Perché no? Sarebbe un’avventura!”
“Non sono uno spirito libero come te, zia.”
Lei mi stringe una spalla, rivolgendomi un sorriso affettuoso.
“Non preoccuparti, non voglio costringerti. Comunque se cambi idea fammelo sapere. Sai, a volte c’è bisogno di fare qualche pazzia, per sentirsi vivi!”
Sorrido mestamente.

Già, come se non lo sapessi...

Zia Amy ha ragione, ovvio. E’ solo che io non sono quel tipo di persona, quella che si getta nella mischia e fa baldoria fregandosene delle conseguenze. Prima di prendere qualsiasi decisione che preveda anche il minimo stravolgimento della mia routine, state pur certi che sarei in grado di rimuginarci sopra per giorni interi; e ad accompagnarmi ci sarebbe lei, quell’adorabile vocina dentro di me che, con il suo impareggiabile tatto, non farebbe altro che rammentarmi tutte le cose orribili, disastrose e catastrofiche che potrebbero accadermi.
“Cosa ti tiene qui?” chiede mia zia.
“…Tutto ciò da cui vorrei scappare. La mamma, la nonna, tutta questa faccenda dell’eredità...”
“Nadia, ma non puoi caricarti tutte le responsabilità sulle tue spalle!”
“Però è quello che devo fare! O meglio, quello che ha deciso papà, data la sua brillante trovata di nominarmi l’unica erede...”
“Guarda che se tuo padre ha deciso così, vuol dire che credeva veramente tu fossi adatta.” ribatte lei, con voce ferma ma dalla quale trapela una nota di dolcezza “E’ vero, nell’ultimo periodo non sono stata molto presente per mio fratello. Ma lo conoscevo bene e di una cosa sono certa: non era uno sprovveduto. Libero non si è mai lasciato condizionare, valutava ogni situazione con oggettività e buon senso, ponendo sempre, sempre al primo posto la famiglia. Se la sua scelta è ricaduta su di te, significa che le tue mani sono quelle giuste in cui riporre l‘eredità.”
“E questo mi lusinga, davvero!” mi affretto a rispondere “Ma la nonna…”
“Oh! Lascia perdere nonna Lavinia! Lo sai com’è fatta, è una carabiniera e vorrebbe gestire la baracca a modo suo. Per quanto cerchi di negarlo, la sua indole da primadonna non l’ha mai abbandonata.”  
Esalo un sospiro malinconico ma che, a causa del fiatone, risulta più che altro il rantolo agonizzante di un moribondo.
“A volte ho l’impressione che voglia cacciarmi a pedate…”
“Non dirlo nemmeno per scherzo!” mi sgrida zia Amy “Mia madre è rigida e vergognosamente antiquata, te lo concedo. Ma ti vuole un bene immenso! Fa solo un po’ di fatica a dimostrarlo.”
“Il punto è che non è solo nonna Lavinia. Tutti qui stanno tramando alle mie spalle: stanno solo aspettando che io tolga il disturbo. E, anche se io decidessi di accettare l’eredità, e con questo non sto dicendo che lo farò, avranno già progettato un piano per farmi fuori. Io davvero non capisco perché sono tutti così fissati con questi soldi…”
Zia Amelia scuote la testa e trattiene una risata.
“Nessuno sta architettando un complotto contro di te, Nadia!” mi rassicura, per poi aggiungere con un’espressione che si è fatta all’improvviso seria “Siamo solo un po’ nervosi: la vita è dura e chiaramente ognuno di noi ha i suoi motivi per volere una parte dell’eredità...”
“Questo non lo metto in dubbio, ma fare terrorismo psicologico mi sembra un tantino eccessivo!”
Devo fermarmi.
Sono stremata, ho dolori ovunque e credo che se mi azzardassi a compiere anche solo un altro passo mi ritroverei con la faccia a terra.
“Ti ho sfinita?” mi chiede zia Amy, divertita, continuando a correre sul posto.
E’ incredibile la capacità di resistenza di mia zia: mentre io sono piegata letteralmente in due dalla stanchezza, lei è ancora fresca come una rosa!
“No, no! Sono un concentrato di energia!” mento “E’ solo che…queste scarpe, non sono proprio adatte per correre. Mi sa che tornerò indietro, tu vai pure avanti senza di me.”
“Sicura, Nadia? Guarda che ti aspetto…”
“No, no, no! Non vorrei rallentarti, zia. Vai tranquilla!”
Che strano, è già la terza volta che la vedo strofinarsi il naso con la manica della felpa…
“Sei raffreddata?” le domando “Dovrei avere un fazzoletto da qualche parte…”
Inizio a ravanare nelle tasche ed è in quel momento, mentre zia mi esorta a non preoccuparmi, che noto una chiazza bianca sulla sua felpa.
“Zia Amy, mi sa che ti sei sporcata…”
Lei segue con lo sguardo il mio indice, fino al suo gomito.
“Oh cazz… Ops! Scusami. Sarà… ehm sì, sarà solo un po’ di polvere...” risponde, rimuovendo con una foga quasi eccessiva la macchia bianca “Avrò sfregato su qualche mobile impolverato...”
“Beh, se diciamo una cosa del genere a nonna Lavinia è la volta che ci rimaniamo secche! Alfredo mi ha rivelato che nonna ordina alle domestiche di spolverare tutti i mobili ogni singolo giorno!”
Ero sicura che il mio racconto avrebbe fatto ridere la zia, invece la trovo più agitata e quasi irrigidita.
“Ma sì, non è nulla. E’ solo polvere…” ribadisce, ancora, questa volta eludendo il mio sguardo. Inoltre, forse senza nemmeno rendersene conto, tira di nuovo su con il naso.
“Io continuo la mia corsa. Devo darmi da fare se voglio vincere anche questa volta e rendere orgogliosa mia nipote!”
Mi dà un buffetto affettuoso sotto il mento e si rimette in moto.
Vorrei tanto correrle dietro e fermarla.
Vorrei spiegarle che non è così importante vincere a tutti i costi, che per me lei resta, e resterà, sempre la numero uno.
E, soprattutto, vorrei raccomandarle di non giocarsi la salute a causa del suo animo così competitivo e scatenato.
Ma zia Amy è già sparita dietro gli alberi.
 

Angolino dell'Autrice: Miei dolci e soffici tortini di cioccolato e lamponi,
come state? Siete pronti per il lunedì?
Mi auguro di avervi strappato un sorriso con questo capitolo e spero che la nuova settimana vi riservi tante belle sorprese.
Grazie per seguirmi con tanto affetto e attenzione, siete la mia gioia e il mio regalo più prezioso.
Come sempre vi lascio il link alla mia pagina facebook se vi va di fare quattro chiacchiere --> https://www.facebook.com/Clairy93-EFP-400465460046874/?ref=aymt_homepage_panel
Ve amo 'na cifra!
Vostra Clairy
 
   
 
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