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Autore: lilly0806    03/10/2016    4 recensioni
*Storia Interattiva/ad oc* Iscrizioni Chiuse
Dopo la guerra tutti gli istituti hanno bisogno di tempo per riprendersi dalla guerra, quello di Londra non è escluso. Sono passati 5 anni dalla fine della guerra e la famiglia Nightrose sta per affrontare l'arrivo di alcuni giovani Shadowhunters che aggiungeranno sicuramente il loro contributo a quello che già combinano i cugini Matthew e Lizbeth.
Genere: Avventura, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Shadowhunters e altre scocciature'
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Dylan
6 anni
La casa nuova è molto grande e luminosa. Mumi ed io condividiamo ancora la camera ma non è un problema perché amiamo essere vicini. Mi è dispiaciuto lasciare l'Inghilterra ma qui siamo più vicini a nostro fratello James e questo è l'importane. Mamma e papà dicono che ci abitueremo in fretta a vivere in Francia, anche la lingua non sarà un problema perché Jamie si è sempre divertito ad insegnarci ad ogni visita le nuove parole che imparava a scuola o con i suoi genitori perciò un po' sappiamo parlare in francese.

Dido, mamma e papà ci stanno cercando! Stiamo andando da Jamie!” dice Mumi entrando nella camera che occupiamo insieme sorridendo felice. Ha già iniziato a parlarmi in francese e io le rispondo nella stessa lingua, anche se ancora non sappiamo parlare bene come in inglese: “Arrivo!” prendendo un dei libri che ci ha regalato mamma per 'renderci più facile il passaggio di lingua' come ha detto la commessa del negozio. Non capisco cosa intendesse, noi non stiamo avendo così tanti problemi a scuola, ma comunque non mi interessa perché mi piace leggere e un libro in più è sempre meglio di niente anche se sembra un po' stupido.
Porti il libro? Vuoi farlo vedere a Jamie?” domanda guardandomi mentre la prendo per mano, come facciamo spesso. Annuisco senza dire altro perché sono sicuro che mi capirà al volo, è sempre stato così tra noi e spero non cambi mai A volte papà scherza dicendo che sembriamo comunicare 'telepaticamente' quando gli ho chiesto cosa volesse dire mi ha spiegato che vuol dire 'parlare senza parlare' o qualcosa di simile. Sul momento non ho capito ma ora, più passa il tempo e più mi convinco che è così fra di noi: noi non abbiamo bisogno di parlare, ci basta una stretta di mano.

13 anni
Abbiamo appena concluso l'ennesimo, ma probabilmente l'ultimo, trasloco. Siamo tornati a Mullingar, nella casa in cui siamo nati e vissuti fino a quando avevamo circa due anni, per vivere nuovamente con James che ha ottenuto il nostro affidamento con il benestare dei nostri rispettivi genitori adottivi. Loro hanno già detto che ci terranno d'occhio anche quando torneranno a Londra, dopo che avremo concluso le pulizie, perché nonostante sanno che Jamie è 'un ragazzo responsabile e intelligente' sono un po' preoccupati per il fatto che ha solo 18 anni.

In realtà non ricordiamo neanche com'era vivere in questa casa prima di questo trasloco, come non ricordiamo i nostri genitori, perciò sarà tutto nuovo per noi mentre James è al settimo cielo: ci ha sempre parlato molto di questa casa, del fatto che ci saremmo tornati e che l'avremmo amata quanto lui ma, ora, guardando il giardino poco curato e i teli pieni di polvere che ricoprono i mobili mi chiedo come possa essere così attaccato a questa casa. Ci ha sempre parlato anche dei nostri genitori biologici ma non riesco a provare la stessa tristezza che annebbia il suo sguardo di tanto in tanto perché non riesco neanche a immaginare il loro aspetto.
Sto guardando anche adesso delle foto dall'album di famiglia: i miei 'genitori' insieme in innumerevoli foto, il loro matrimonio, mamma incinta, James da bambino a varie età, poi iniziano anche le foto di me e Mumi, di tutti e cinque insieme, al mare… l'ultima è una foto del nostro secondo compleanno con due candeline su una torta enorme, i nostri genitori con noi in braccio dietro e Jamie in mezzo che sorride senza un paio di denti.
Cosa stai guardando?” sento improvvisamente una voce alle mie spalle e trasalisco chiudendo il libro di scatto. James sembra sereno, anche quando vede cosa stavo sfogliando e si butta sul divano al mio fianco nel suo modo tipico che sembra dire 'non ho una preoccupazione al mondo' così tipico di lui.
Staremo bene insieme, come saremmo dovuti stare se mamma e papà non fossero morti… torneremo ad essere veri fratelli.” afferma, guardando il soffitto senza dire altro. Non ce né bisogno in realtà, capisco cosa intende: ho sempre saputo che era mio fratello, proprio come Muriel e per questo da bambino non riuscivo a concepire il motivo per cui vivevamo separati e ci vedevamo solo una volta ogni tanto ma finalmente non sarà più così.
Beh, dopotutto tu sei incasinato più di noi perciò staremo sicuramente bene!” scherzo, strappandogli una risata e un: “Festa tutti i giorni!” che viene gridato dalla mia amata gemella mentre mi si butta addosso ridendo.

18 anni
“Sei sicuro sia questo il posto? Certo che gli piace essere teatrali…” afferma la mia gemella, osservando l'enorme cattedrale criticamente. Non siamo più abituati a vivere in grandi città dopo che gli ultimi 5 anni li abbiamo passati prima nel paesino irlandese dove vivevamo con nostro fratello maggiore e poi in accademia perciò abbiamo un po' perso di vista com'è girare per una metropoli come Londra o Parigi quindi è stato complicato per noi capire come muoverci senza destare troppi sospetti all'inizio.

Forza, andiamo. Vedrai che staremo bene.” rispondo, superandola di un passo, avanzando deciso verso il portone di legno scuro. La porta si apre cigolando e veniamo investiti da un profumo di dolci fatti in casa che proviene da una porticina sulla destra, quasi nascosta sotto l'enorme scalinata doppia che domina l'atrio. Punto dritto da quella parte, senza esitazioni e senza aspettare un invito e mi avvio lungo un corridoio pieno di stanze con ancora la valigia in mano e la sacca in spalla e mia sorella alle costole mentre seguo il profumo fino all'ultima porta, l'unica leggermente diversa che ho visto fin'ora. È una porta basculante dello stesso legno di cui sono fatte le altre e decorata in modo molto simile ma, una volta spinta, ci catapulta in una grande cucina che sembra essere arredata in modo antico anche se gli elettrodomestici sono di ultima generazione.
Una ragazza dai capelli scuri è intenta a mescolare energeticamente un composto, che potrebbe essere panna, all'interno di una ciotola con una frusta manuale ma si blocca quando avverte la nostra presenza. Ci guarda per un momento, interrompendo il movimento veloce del polso, con sguardo un po' perplesso per poi rivolgerci la parola: “Siete i gemelli nuovi, vero? Siete in anticipo!” esclama riprendendo a mescolare ancora più velocemente.
Tocca a me farvi da guida, vi dispiace aspettare un attimo? Se mi fermo la panna si smonterà e non avrò niente con cui guarnire i cupcake per il tè…” ci spiega chiedendoci di sederci al bancone di fronte a lei, dove sono posizionati alcuni sgabelli.
Come sono fatti i cupcake?” domando subito sperando in una sola risposta, dopotutto la panna sta benissimo con: “Cioccolato!” risponde, prima ancora che io riesca a concludere il pensiero, sorridendo e dandomi la notizia migliore di questa giornata.
Muriel
10 anni
Siamo arrivati in Polonia da poco più di un paio di settimane e sono finalmente riuscita a trascinare Dido fuori casa, nonostante il suo malumore dovuto alla pioggia. "Mumi.. dove vuoi andare con questo tempo?" mi domanda lui, sempre più imbronciato.

"Esplorazione! Non vuoi sapere cosa nasconde questo nuovo posto?" rispondo, tirando le sua mano percorrendo la strada che mi hanno mostrato ieri.
"Non sotto la pioggia… sai che non sopporto il brutto tempo, torniamo a casa, possiamo uscire un altro giorno" cerca ancora di dissuadermi ma non lo ascolto, prendendolo per mano e trascinandolo in giro per le vie, osservando le architetture tutte addossate le une alle altre e godendomi le gocce di pioggia sul viso. Siamo bagnati fino all'osso ma finalmente ha smesso di piovere e, con lo schiarirsi del cielo, anche l'umore di mio fratello sta migliorando lentamente: adesso sta davvero iniziando a divertirsi, ad osservare i dintorni con la mia stessa curiosità. Per fortuna, iniziavo a sentirmi un po' in colpa per averlo costretto a seguirmi in questa piccola avventura. Sbuchiamo in un parchetto, dove si trovano due bambini che già giocano a rincorrersi.
La bambina ci sente avvicinarsi e si gira a guardarci ma, per qualche ragione, il suo compagno di giochi non si volta subito al suono dei nostri passi ma piuttosto qualche momento dopo, accortosi che la sorella, ora che entrambi sono rivolti verso di noi la loro parentela è evidente, non lo sta più seguendo è ferma e ci guarda. I loro occhi sono particolari, di due colori diversi, e mi incuriosiscono molto perciò, senza bisogno di parlare, io e Dido decidiamo di fare amicizia con loro.

15 anni
Il nostro nuovo insegnante è un uomo un po' strano: qualche settimana fa io e Dido stavamo parlando tra di noi in spagnolo, ogni tanto ci capita di passare dall'inglese ad una delle numerose lingue che conosciamo senza rendercene conto, ed è da quel momento che ha iniziato a tenerci d'occhio ogni volta che ci vede. Non so cosa voglia da noi, forse trova strano che a 15 anni sappiamo parlare fluentemente lo spagnolo?

"Mumi, ti sei accorta che il professor Wolfchild ci fissa da settimane?" mi chiede, in polacco per non farsi capire da nessun altro oltre che me, mio fratello. "Che poi, che nome è Wolfchild? Non è nemmeno Irlandese!" continua, senza aspettare la mia risposta.
"Mi sono accorta che ci controlla, ma nemmeno io capisco il senso del suo nome: ha detto di non avere origini straniere ed è una delle tante cose di lui che non mi quadra, insieme ai tatuaggi che si possono intravedere sul suo collo e sui suoi polsi nonostante le camicie perfettamente chiuse che indossa sempre.
Questi dubbi ormai sono sempre con me, anche se tendo a pensarci più spesso durante le ore scolastiche quando il professore mi è davanti, ed ogni tanti nei momenti più strani della giornata come adesso, mentre stiamo tornando a casa dopo aver completato un progetto con alcuni amici.
Ho appena sbattuto contro una donna che mi ha guardata con occhi completamente verdi, senza pupilla, ed il mio cervello ha iniziato a pensare al professore e ai suoi strani tatuaggi quasi in automatico. Proprio in questo istante lui appare di fronte a Dido, spaventandoci entrambi anche se riusciamo comunque a contenerci abbastanza da non darlo a vedere.
"Proprio voi due cercavo." afferma, con voce ferma. Ok, questo non è rassicurante… come non lo è l'arma che porta alla cintura ed i suoi vestiti: sembra far parte di qualche gang.
So che mio fratello pensa lo stesso, i suoi occhi sono fissi sull'arma.
"So che potete Vedere, tu hai visto gli occhi di quella donna." esclama, facendo un cenno con il mento verso il lato opposto della strada, dietro di noi.
"Quindi non l'abbiamo immaginato? E nemmeno.." domanda mio fratello, iniziando subito ad elencare diverse altre stranezze che abbiamo notato negli ultimi due anni, da quando viviamo con James. Lui ridacchia appena per la serie di domande che gli sta rivolgendo ma inizia comunque a parlare, raccontandoci di questo mondo nascosto pieno di creature che credevo esistessero soltanto nei libri fantasy e di cacciatori di demoni e magia. É una storia affascinante e spiega un sacco delle cose strane i cui io e Dido ci siamo sempre imbattuti percui, quando ci propone di frequentare un'Accademia per diventare a nostra volta Shadowhunters, così ha chiamato i cacciatori di demoni, accettiamo subito.

17 anni
Oggi è il giorno: saremo ufficialmente Shadowhunters dopo questa cerimonia , una volta terminata l'Ascensione, potremo diventare finalmente Parabatai. Abbiamo parlato a lungo di questa cosa, per come ci è stato descritto la sensazione di avere un Parabatai è un po' la stessa che noi già proviamo l'una verso l'altro ma sarà interessante scoprire cosa davvero cambierà nel nostro rapporto.
Non so cosa mi aspettassi di preciso ma l'Ascensione è stata una cerimonia piuttosto breve, abbiamo soltanto ascoltato il discorso della preside Penhallow e bevuto dalla Coppa Mortale. Io e Dido siamo rimasti indietro, subito dopo, per porle la richiesta che ci preme da settimane: "Preside, vogliamo compiere al più presto la cerimonia Parabatai." senza preamboli di sorta, Dido le comunica la nostra scelta. Lei inizia ad obiettare che è una scelta importante, che dovremmo ponderarla di più ma io le impedisco di finire la frase interrompendola: "Siamo gemelli, abbiamo passato la vita insieme… non vorrei nessun altro come mio Parabatai se non Di- ehm, Dylan" affermo decisa, correggendo solo il nome con cui chiamo mio fratello.
Questo sembra metterla a tacere, lasciandola a guardarci negli occhi in cerca di qualche sorta di indecisione. Quando sembra non trovarne sospira: "D'accordo, convocherò un Fratello Silente per il mese prossimo." senza staccarci gli occhi di dosso.

***

Ci troviamo in una stanza buia, insieme al Fratello Silente che presidierà la nostra cerimonia e alla preside Penhallow, che si trova in fondo alla sala da dove ci osserva. Attorno a noi sono disegnati 3 cerchi infuocati, il Fratello è di fronte, poco fuori da essi. Noto tutto questo anche se la maggior parte della mia mente è comunque concentrata sulla cerimonia e sul giuramento che stiamo per esprimere. Congiungiamo le nostre mani prima di iniziare a parlare contemporaneamente:
Dove andrai tu andrò anch'io;
Dove morirai tu, morirò anch'io, e vi sarò sepolto:
L'angelo faccia a me questo e anche di peggio
Se altra cosa che la morte mi separerà da te."
Queste parole non sono una novità per noi, rappresentano come il nostro rapporto è sempre stato e sempre sarà, ma nello stesso momento rendono la cosa più vera, più ufficiale. Dido prende lo stilo ed io gli porgo la mano destra sul cui palmo lui disegna la runa che ci unirà per tutta la vita. Una volta terminato mi porge lo stilo ed io faccio lo stesso sul suo palmo sinistro. Ora siamo ancora più uniti di prima, possiamo già sentirlo.

Lilly

Ciao :)

Eccoci qui con il penultimo capitolo delle presentazioni! Siamo vicine alla fine, finalmente! Ho questo capitolo pronto da più di una settimana ma non sono riuscita a pubblicare perché sono stata travolta da tutti gli impegni in una volta (fra cui anche delle semifinali nazionali) perciò perdonatemi -,-''

Andate a vedere la pagina facebook e a mettere il like! https://www.facebook.com/shadowhuntersealtrescocciature/

A prestooooo :*


 

Macchan

Hei, stavolta abbiamo fatto presto!! Solo due settimane!! 

A parte questo, Lilly probabilmente avrá pensato di internarmi almeno una decina di volte, per quanto ero uscita di testa settimana scorsa XD 

Mi sono divertita da matti a scrivere questo capitolo!! Ci vediamo al prossimo, l'ultimo prima della storia vera e propria!! 

Ciaooooo

  
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