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Autore: AdeSDaughter    04/10/2016    3 recensioni
Si sentiva vagamente ansiosa, non solo perché per una volta voleva davvero quel regalo, ma anche perché sospettava che tenere gli occhi chiusi di fronte a Sirius Black non era una scelta molto saggia.
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« Non fare l'idiota, potrebbero vederci! »
« E tu lascia che si godano lo spettacolo... »
Genere: Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, Sirius Black | Coppie: Dorcas/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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prompt: «  Non fare l'idiota, potrebbero vederci!  »
«  E tu lascia che si godano lo spettacolo...  »




                                          Profumo di fresie. 
 
 

Dorcas amava Hogwarts, se fosse stato per lei avrebbe vissuto lì per tutto l'anno, ma c'erano cose che non amava di quel luogo, ad esempio che ammettesse certi personaggi come "i Malandrini", certe persone come Sirius Black. Non era un caso che lo stesse pensando proprio in quel momento, mentre lui le si trovava di fronte, con le mani appoggiate sul tavolo dove Dorcas cercava di lavorare a un progetto che aveva in mente da ormai un paio di mesi. Riuscire a farsi una coroncina di fiori. Poteva sembrare una cosa stupida — e a dire il vero dal sorriso che sfoggiava Sirius, Dorcas non poté che sentirsi in quel modo — ma voleva provare che effetto avrebbe avuto su di lei, e se magari quella coroncina sarebbe riuscita a renderla più "passabile".

La voce del corvino la riportò alla dura realtà dove era costretta a sorbirsi le sue prese in giro, non solo per quel che stava facendo, ma anche perché era venuta un po' — un po' tanto  una schifezza.

«  ...e non sei nemmeno capace di fare una cosa facile come questa.  »

Dorcas si armò della poca pazienza che possedeva per assumere un'espressione indifferente. «  Tu ci riusciresti? Perché in questo caso potrei benissimo lasciarti tutto il lavoro.  » Affermò lasciando il fiore che aveva in mano e stava inutilmente cercando di incastrare nel cerchietto nero.

Per un attimo, e se fosse stato possibile, avrebbe giurato di poter vedere gli ingranaggi nel cervello di Sirius muoversi per cercare in fretta una risposta sagace. «  Non mi metto a fare certe cose, io.  »

Allora perché sei qui a disturbarmi, Sirius? É quello che avrebbe chiesto la brunetta, se solo fosse stata interessata a instaurare una conversazione  ⁄ discussione con lui, quello che davvero voleva però era poter combinare i suoi disastri in santa pace, senza nessun Malandrino tra i piedi. Si limitò quindi a un: «  Va bene.  », e uno sguardo che diceva chiaramente quanto stesse aspettando di vederlo il più lontano possibile da lei, ma il messaggio era stato interpretato diversamente dal Black, che addirittura decise che era opportuno sedersi e continuare a rivolgerle la parola: «  É davvero noioso qui dentro...usciamo un po'?  »

«  E secondo te sono venuta fin qui per poi uscire assieme a te?  »

«  Si.  »

Solitamente Dorcas adorava avere l'ultima parola ma Sirius aveva un qualcosa che riusciva a farla zittire e pentire di non averlo semplicemente ignorato, ogni dannata volta, e questo lui lo sapeva, ne era certa. E quello era il momento in cui Dorcas si alzava e se ne andava senza dire più nulla.

«  Hai dimenticato il tuo.... qualunque cosa sia.  » Urlò Sirius beccandosi un'occhiataccia da parte della bibliotecaria.

«  Tieniteli.  » Sussurrò in risposta Dorcas sparendo nell'uscita della biblioteca, promettendosi di non provare a fare mai più una cosa del genere, non in pubblico almeno.

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«  'Cas svegliati!!  »

Ancora avvolta nelle coperte del suo baldacchino, la brunetta si destò dal suo sogno, spaesata dal brusco risveglio dove la sua compagna di stanza la stava scuotendo e si trovava accanto a lei, con uno sguardo entusiasta.

«  É domenica.  » Constatò Dorcas mentre l'amica annuiva, come ad aspettarsi che la sua frase in qualche modo proseguisse. «  É domenica e tu non mi lasci dormire.  » Concluse quindi, costringendosi ad alzarsi.

«  Non é solo domenica. Cas smettila di fare finta di non saperlo, oggi è il tuo compleanno!  »

«  ...  » Lei non stava facendo finta, lo aveva totalmente rimosso.

C'erano persone che amavano il giorno del loro compleanno, che non vedevano l'ora di essere il centro dell'attenzione di tutta Hogwarts per quell'evento e di ricevere qualche regalo, a differenza sua.

Il suo compleanno non era nulla di speciale e anzi, più di tutti gli altri giorni avrebbe preferito rimanere da sola indisturbata, stare al centro del mondo non faceva per lei, e per quanto lo ripetesse in continuazione alle sue amiche, loro sembravano non volerla accontentare lasciandola in pace, tutto il contrario.

«  Auguri Dorcas, sei un anno più vecchia!  » Non mancò l'abbraccio, come non mancò neanche il sospiro sconsolato della festeggiata. «  Sfortunatamente non ho ancora avuto occasione per andare a Hogsmeade per prenderti un regalo ma settimana prossima ti prometto che ti porterò qualcosa!  »

Tutti gli anni era la stessa storia, e Dorcas si era quasi stancata di ripetere di non voler alcun regalo, anche perché non ne riceveva di veramente utili. «  Non sprecarti troppo, perché non credo ricambierò il favore.  » Disse atona, sciogliendo la presa soffocante dell'amica, per poi vestirsi e uscire.

Fortunatamente per lei, non era una corvonero tanto popolare da meritarsi gli auguri di tutti i suoi compagni di casata, e ringraziava Merlino del fatto che molti non conoscessero la sua esistenza.

Arrivata alla sala grande aveva contato cinque auguri e qualche cioccorana in regalo che stava già sgranocchiando. Fino a quando qualcuno non intralciò la sua strada, e disgraziatamente quel qualcuno era Sirius, che si stava permettendo di rubarle le cioccorane che erano state donate a lei.

«  Qualcuno dovrebbe insegnarti che non si toccano le cose degli altri.  »

«  Non essere cosí acida anche il giorno del tuo compleanno.  »

Dorcas rimase stupita dal fatto che lui si fosse ricordato il suo compleanno. Complimenti Sirius, il fatto che ignorassi questo giorno era uno dei quasi inesistenti motivi per cui forse mi saresti stato simpatico, ora sei riuscito a rovinare tutto. Pensò, rimanendosene però impalata senza aprire bocca.

«  Ti ho detto di non essere acida, non di non parlarmi.  » Riprese coscienza a quelle parole.

«  Non sto cercando di essere meno acida, sto aspettando che tu te ne vada al tavolo dei grifondoro.  »

«  Senza nemmeno avere il mio regalo?  »

Sirius ha un regalo per me... chissà cos'è... probabilmente é solo uno stupido scherzo, però é da quando l'ho incontrato che ha il braccio sinistro nascosto dietro la schiena... cosa regalerebbe lui a una come me?

«  Tienitelo per qualcun'altra.  » Rispose invece, passandogli accanto in modo da poter vedere cosa nascondesse dietro la schiena, ma lui fu piú veloce e si voltò, afferrandole l'avambraccio per trattenerla. «  Ma questo é speciale e solo per te.  » Contesto il ragazzo usando tutto il suo fascino, a cui nemmeno Dorcas, nonostante il suo orgoglio, riusciva sempre a resistere.

Il suo sguardo finì sugli occhi grigi del corvino, sospettosa, combattuta tra la curiosità e l'orgoglio che voleva impedire ad ogni costo di ricevere un regalo da parte del Black.

«  Okay.  » E quasi per magia, con quell'unica parola, il sorriso sornione del corvino si allargò.

«  Chiudi gli occhi.  »

«  Scordatelo, é una cosa davvero stupida, non——  »

«  Fallo e basta.  » Con aria scocciata Dorcas si costrinse a serrare le palpebre.

Si sentiva vagamente ansiosa, non solo perché per una volta voleva davvero quel regalo, ma anche perché sospettava che tenere gli occhi chiusi di fronte a Sirius Black non era una scelta molto saggia. E questo fu dimostrato pochi istanti dopo quando le labbra del grifondoro incontrarono la sua fronte, per fortuna solo la fronte. Aprì gli occhi: «  Non fare l'idiota, potrebbero vederci!  »

«  E tu lascia che si godano lo spettacolo...  »

Un misto di emozioni contrastanti si impossessarono di Dorcas. Era arrabbiata, per essere stata presa in giro in quel modo, imbarazzata perché nella sala grande tutti li fissavano, ma sopratutto era contrariata dal fatto che quel bacio le fosse piaciuto, che se fosse tornata indietro nel tempo non avrebbe cambiato nemmeno un secondo di tutto quello che era accaduto.

Spinse via il corvino, simulando uno sguardo corrucciato, mentre lui si limitava ad osservarla gongolante.

«  Sei davvero insopportabile. E io che mi aspettav——  » Qualcosa cadde dal capo della ragazza, qualcosa che fino al momento non aveva nemmeno notato.

Quando abbassò lo sguardo trovò sul pavimento un'elaborata coroncina di fiori, la raccolse un po' goffamente, notando che erano fresie viola, vere fresie.

«  Ti rendi conto che questa coroncina fatta con fiori veri non durerà più di qualche giorno, giusto?  »

«  Si, non volevo certo spendere soldi per te.  »

Eppure hai speso il tuo tempo Sirius, e dal ghigno che James sfoggia dal tavolo in lontananza, probabilmente i tuoi amici ti hanno anche preso in giro tutta la settimana. Ma l'hai fatto, per me... perché?

Poggiò la coroncina sul capo, e per la prima volte gli rivolse un sorriso sincero, e forse allo stesso tempo un po' derisorio.

Si sentiva quasi in debito, e fu con un grande sforzo che rispose con un semplice: «  Grazie.  » Prima di allontanarsi verso il suo tavolo, con molti sguardi puntati nella sua direzione.

In quel momento non importava. Era contenta che fosse il suo compleanno, ed era contenta del suo regalo.

   
 
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