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Autore: KuraiChan    04/10/2016    1 recensioni
1890 periodo delle grandi migrazioni verso gli Stati Uniti. Lovino e Feliciano, due fratelli provenienti dalla Sicilia, stanno per intraprendere il viaggio che cambierà per sempre le loro vite. Gli incontri che faranno li aiuteranno ad uscire dallo stato di miseria del quartiere di Harlem o li porteranno sempre più vicini ad una vita di soli stenti e miseria?
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Bad Friends Trio, Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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"La Valle delle Ceneri era un paesaggio grottesco.
La discarica di New York, a metà strada tra West Egg e la città, dove le scorie del carbone bruciato
per fornire energia all'impetuosa crescita della città, venivano scaricate da uomini che nel pulviscolo
apparivano offuscati e precocemente sfibrati.
Su quell'irreale agglomerato vigilava perennemente il dottor T. J. Eckleeulg,
un oculista dimenticato, i cui occhi si ergevano meditabondi su tutto, come gli occhi di Dio."

Nick Carraway (The Great Gatsby - Francis Scott Fitzgerald)

La giornata in miniera era stata una delle più dure di sempre,
Lovino entrò nello spogliatoio buttandosi su una delle panchine bestemmiando contro tutti i santi del paradiso che gli vennero in mente in quel momento, fissò il soffitto respirando con leggero affanno sentendo ogni osso del corpo dolergli come se fosse stato investito in pieno da un tram.
Sollevò leggermente la canotta bianca, sporca di carbone, fino alla fronte per asciugare il sudore che colava ai lati delle tempie; si tirò a sedere troppo stanco per poter fare qualunque cosa e apr il proprio armadietto in cerca di vestiti puliti con cui cambiarsi una volta fatta la doccia.
Antonio entrò pochi secondi dopo imprecando in spagnolo contro qualcosa che Lovino non comprese, lo guardò alzando il sopracciglio
“Cosa? Solo a te è permesso imprecare?”
Chiese nervoso lo spagnolo rovistando nelle tasche dei pantaloni per uscire un pacchetto malconcio di Camel blu,
ne tirò fuori due dal pacchetto lanciandone una al moro italiano che l’afferrò al volo accendendosela
avvicinandosi allo spagnolo per condividere la fiamma dell’accendino.
Lo spagnolo aspirò una grande quantità di fumo facendola poi uscire lentamente dalle narici
mentre tirava fuori dall’armadietto un asciugamano pulito con cui iniziò a pulirsi collo e viso dalla fuliggine del carbone.
“Lovinito, sbrigati con la doccia perché fuori piove da cani e se non facciamo in fretta perdiamo l’ultimo treno.
Quando piove così riducono il servizio”
Disse il moro dalla pelle scura tirandosi indietro i capelli guardandosi la fronte per assicurarsi che fosse pulita o quanto meno che non fosse nera, poggiò per un istante la sigaretta sulla mensola dell’armadietto andando verso i lavandini per darsi una lavata veloce mentre vide l’italiano spegnere la sigaretta ed entrare nella zona delle docce.
Antonio si guardò allo specchio soddisfatto, avrebbe fatto una vera doccia una volta giunto a casa, prese ciò che rimaneva della sua sigaretta finendola prima di spegnerla in uno dei posacenere strapieni di cicche che come sempre nessuno si degnava di svuotare.
Si stiracchiò sbadigliando sonoramente mentre aspettava l’italiano che ci mise più del previsto quando finalmente uscirono da quella “dannata trappola del cazzo”, come la definiva Lovino, fuori trovarono Gilbert ad aspettarli con un ombrello fin troppo piccolo per uno figuriamoci per tre.
“Scusate è il massimo che sono riuscito a rimediare, andiamo l’ultimo treno passa di qui tra cinque minuti.”
Disse sorridendo cordialmente spegnendo la sigaretta lasciando il mozzicone a terra,
i tre un po troppo stretti sotto quell’ombrello si affrettarono ad attraversare per entrare alla stazione di Ossining.
Il treno arrivò puntualissimo nonostante la pioggia e alle 18.45, perfettamente in orario con la sua tabella di marcia, li lasciò alla Grand Central corsero fino alla fermata del tram arrivando sulla Seconda strada ad angolo con la Settima, poco lontano da dove vivevano,
tuttavia la pioggia divenne talmente forte che i tre dovettero fermassi nella bottega di un panettiere aspettando che scampasse, con quella scusa comprarono alcune cose.
Solo verso le 19:35 riuscirono a fare ritorno a casa.
Quando la porta venne aperta Ludwig e Feliciano intenti a giocare a carte sollevarono la testa guardando i tre fradici dalla testa ai piedi e scattarono in piedi per accoglierli mostrando tutta la loro preoccupazione
Feliciano guardò il fratello maggiore sorridendogli “Sei stanco fratellone? Aspetta ti prendo un asciugamano”
Disse gentilmente correndo in bagno seguito a ruota dal giovane Ludwig che ne prese una per il fratello, la serata proseguì con una lentezza incredibile mentre i due quindicenni leggevano un libro aiutandosi a vicenda con la pronuncia delle parole Gilbert, Lovino e Antonio stavano seduti in cucina a fare i conti per l’affitto. 10$ erano davvero troppi in quegli anni e benché gli stipendi fossero bassi in un modo o nell’altro i 3 ragazzi riuscirono racimolare i 30$ necessari per pagare il le loro stanze.
“Mancano solo i 10 del signor Mario, a meno che non li abbia già consegnati al proprietario. Lovinito quanto ci resta per la spesa?”
chiese lo spagnolo guardando l’italiano che esasperato con le mani nei capelli contava banconote e monete a bassa voce.
“Abbiamo ancora 25$ e 75, dovrebbero bastare per la spesa di questo mese ma non sono sicuro che bastino per le spese giornaliere minori perciò dovremmo ridurre le spese inutili come le sigarette. Ne compriamo un pacchetto la settimana e le dividiamo. Sei sigarette a testa sono più che sufficienti.”
disse seri separando le monete dalle banconote.
Gilbert sospirò poggiando la fronte contro il tavolo di legno “Che palle!!! Un stramaledetto lavoro pagato come si deve è impossibile da trovare. Che darei per essere nato ricco.”
Lovino lo guardò accendendosi una sigaretta “ Crucco se fossi nato ricco non saresti qui ti pare? A proposito è il tuo turno di lavare i piatti perciò alza il culo e comincia”
disse lasciandogli una sigaretta sul tavolo, si alzò stiracchiandosi.
“Vado a fare un bagno e poi credo che mi metterò a letto. Buona notte.” Disse sfiorando la spalla dello spagnolo prima di uscire dalla cucina, raggiunse il minore guardandolo mentre ancora una volta chiudeva vittorioso la partita a scala 40.
“Feli, tra venti minuti voglio trovarti con i denti lavati e il pigiama sotto le coperte. Perciò sistemate tutto e fila. Veloce! In lavanderia c’è il pigiama pulito.”
Aspirò il fumo facendolo uscire in piccole nuvolette mentre parlava prima di sparire in bagno.
Feliciano guardò Ludwig che aveva cominciato a sistemare, gli bloccò gentilmente la mano sorridendo
“ Ci impiega sempre almeno 40 minuti in bagno perciò rivincita?”
Il biondo mischiò le carte sorridendogli
“Tanto sta volta ti batto!”



Angolo della pazza

Salveeee, ho scritto il nuovo capitolo sta mattina
riuscendo a pubblicarlo solo nel pomeriggio, chiedo
venia. Ad ogni modo due settimane fa sono stata a NY
per una settimana e quindi ho visto i posti che troverete
spesso descritti nella fanfic. Il fatto di esserci stata davvero
mi ha permesso di continuare a scrivere questa storia con
la conoscenza esatta di quello che stavo scrivendo.
So gli orari dei treni, quanto ci vuole per arrivare da
Grand Central ad Irvington, Terrytown, Sleepy Hollow,
ho attraversato Central Park, camminato
per Broadway, traghettato sul fiume Hudson,
visto il museo dello sbarco ad Ellis Island e pianto
come mai in vita mia davanti al 9/11 Memorial Museum
dove al posto delle Twin Towers sorgono ora la Freedom Tower
e due splendide fontane dedicate a coloro che hanno perso la vita.
Insomma grazie a questo viaggio ho deciso di mostrarvi questa
stupenda metropoli, cosi' come è stata mostrata a me, attraverso gli occhi
dei personaggi in un contesto storico che in quella settimana li
ho approfondito e vissuto grazie a racconti e musei.
Se la storia continua a piacervi (o se l'avete appena scoperta
e volete darmi un parere) e vi piacerebbe darmi consigli, idee
o semplicemente un giudizio lasciatemi pure
una recensione mi premurerò
di rispondervi il prima possibile :)

Kurai Chan

   
 
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