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Autore: LadyVergil    08/05/2009    6 recensioni
Una fan fiction yaoi sulla coppia Dante e Vergil, e se Vergil fosse ancora vivo? e se si rincontrassero i gemelli? Tutta la fiction parlerà di questo e le loro avventure successive. In certi punti triste in altri divertenti, spero la mia ficcy vi piaccia!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Dante, Vergil
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Scusatemi tantissimo se ho tardato a mettere nuovi capitoli,non o avuto tempo ed in più avevo perso la password XD comunque vedrò di riprendere ^-^
Dante non morirà e si riprenderà non vi preoccupate (forse BD)
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Lacrime e Pelle

Dante per un ennesima volta si svegliò di soprassalto.
Stava per lanciare una bella parola di prima mattina come al solito, ma non vi riuscì, gli mancava la voce e un dolore lancinante lo colpì al petto improvvisamente al petto.
Si lasciò quindi cadere sulle lenzuola e sul cuscino nuovamente.
Per interminabili secondi continuò a guardare il vuoto sopra il letto, anzi una macchiolina sul soffitto di un colore un po diverso dal resto della superfice.
Stranamente per la sua indole stava riflettendo, ricordava di essere andato in quella dannata missione, ripensò all’orda di demoni che gli saltava addosso in quel cimitero e poi ricordò quel colpo di falce alle spalle.
Ripensando a quello si cercò di guardare il petto, ormai denudato di armi e giaccone vide una fasciatura lo avvolgeva.
-Sicuramente è stato Vergil..
Sussurrò a se stesso con un filo di voce,sapeva benissimo che il gemello aveva qualche nozione basilare di medicina.
-Clack... gniiiic
La porta si aprì in un cigolio che per Dante ancora confuso era insopportabile ascoltare.
Vergil era entrato con in mano un delle bende e una bottiglietta di disinfettante, agli occhi del gemello in quel momento però sembrava più un angelo venuto a salvarlo da quell’agonia.
-Vergil...
Sussurrò con quel poco di voce che riuscì.
- Buon giorno bell’addormentato..
Vergil si avvicinò a Dante per poterlo alzare.
Il cuore di entrambi sembrava fare un triplo salto mortale all’indietro, pur non sapendo che l’altro provava lo stesso.
Con cura Vergil alzò Dante a sedere e gli tolse le bende sporche di sangue e con cura cominciò a disinfettare la ferita.
-La ferita si è rimarginata internamente , gli organi sono fuori pericolo, ma ho paura che questo sia veleno demoniaco..
Il gemello celeste parlava come da solo, e osservava attentamente la ferita di Dante.
-V...Veleno?
Un altro sussurro strozzato provenne dalle labbra dell’albino in rosso.
- Si il veleno demoniaco; esso rallenta la rigenerazione dei tessuti di un normale demone o mezzo demone, ma comunque anche se essi si rimargininano, internamente il veleno fa il suo corso...
Dante lo guardava ad occhi spalancati, non potendo parlare, come a dire di continuare la frase.
-Portando l’organismo lentamente alla morte..
Vergil disse quelle ultime parole con più freddezza che poteva, soffrendone immensamente.

I gemelli si guardavano intensamente in quelle iridi celesti così uguali per un interminabile periodo di tempo.

-Dante, io cercherò di salvarti te lo giuro.. devo solo trovare il modo..
Il gemello in celeste, ruppe il ghiaccio di quel momento; per una volta aveva il cuore pieno di speranza; non era possibile che un’ altra volta doveva perdere qualcosa caro al suo cuore, nulla li avrebbe più divisi si era fatto questa promessa e nulla e nessuno la poteva abbattere.

Dante continuava ad osservare lo sguardo del gemello, quello sguardo solitamente inespressivo e vuoto di emozioni, stavolta era un poco lucido, le iridi tremavano come se avesse paura, Vergil paura della morte?
La morte di Dante? No era impossibile.

-Vergil...
Sussurrò il cacciatore , portando una mano a quella del gemello fermandola dal quel lavoro minuzioso di disinfettazione.
-Io... Io ....non so come sia potuto accadere .. eppure.. io..io...
Sussurri indecisi continuavano a provenire dalla bocca di Dante.
-D..Dante?Che cosa vuoi dirmi? Stai delirando?
Vergil lo prese per un attacco di pazzia, era impossibile che il suo desiderio d’amore si stesse realizzando, era assolutamente impossibile, ma ci sperava come non mai.
-No Vergil! Cazzo è possibile che mi devi sempre prendere per un cretino?
Urlò , la voce improvvisamente ricomparve, pentendosi però che era tornata in un momento molto poco opportuno.
Dante tolse di scatto la mano da quella del gemello.
L’altro rimase immobile come pietrificato, aveva appena finito il bendaggio.
-Scusami Dante... Io ora vado a fare delle ricerche su un antidoto, a dopo..cerca di riposare..
Vergil si alzò e se ne andò dalla stanza.
Chiuse con violenza la porta, non era incavolato con Dante, ma con se stesso, aveva perso un occasione per dir tutto al gemello, si appoggio alla parete accanto all’entrata della propria stanza, si lasciò scivolare sul legno del muro finendo seduto sul parquet, altre rare lacrime gli rigarono il volto.

Dante intanto rimasto solo nella stanza si ributtò sdraiato sul letto, guardava sconvolto quell’inutile macchiolina sul soffitto, stava seriamente pensando di uccidersi dopo quella discussione con il fratello.
-Dio è possibile che non ne faccio una buona??
Sussurrò tra se e se maledicendosi e lanciandosi poi più insulti che poteva.
Vergil continuava a rimanere inerme lì sul pavimento, le lacrime continuavano a scorrere senza sosta, osservava il pavimento senza motivo e improvvisamente notò un foglietto nascosto tra le tavole del parquet;
lo prese e lo lesse.
Sono scemo lo so ma devo in qualche modo far uscire quello che ho dentro,
non posso dirlo al diretto interessato,
non posso dirlo a nessun’altro che conosco o anche di cui mi fidi,
non posso tenerlo solo per me o rischierei di scoppiare o di fare qualcosa di avventato;
so solo che mi sono innamorato, di te Vergil,
il mio fratellone principe dei demoni, che dicono tutti sia senza cuore,
ma questo non vale per me , perchè io lo amo e il suo cuore lo sento battere forte e chiaro,
risuonare nei miei timpani come la più dolce canzone mai scritta..
Grazie di esistere Vergil.
Ti amo
Dante


Dante aveva scritto quella lettera nei giorni addietro nel momento in cui aveva scoperto il suo profondo amore per il fratello.

Incredulo Vergil lesse le ultime righe, il fiato cominciò a mancargli ma gli sembrava normale; il suo desiderio si realizzava finalmente , pensare poi che si era abbassato al livello di lanciare monetine nelle fontane!

Si precipitò nella stanza, Dante rimase pietrificato , il gemello lo strinse fra le sue braccia , come da molti giorni vedeva solo nei suoi sogni
-Dante... Vergil sussurrò il suo nome.
-Vergil che succede? Domandò l’altro incredulo.
-Ho letto il foglietto... quello nascosto nel parquet.. Lo liberò un poco dalla stretta ormai reciproca.
Dante arrossì violentemente e sentì improvvisamente un nodo alla gola a quelle parole.
Con un fil di voce disse: - Scusami...uccidimi fai pu..

Le ultime parole vennero smorzate dalle labbra del gemello.
Un bacio dolce e casto per loro che erano dei demoni dannati a vita.
-Anch’io ti amo Dante..

Scoppiarono a piangere entrambi senza un vero e proprio motivo, erano felici di poter condividere il più bel sentimento che puo risiedere nell’animo umano.


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Direi finalmente l'amore trionfa *-*
Ma non è finita così , difficoltà e momenti felici aspettano i gemellini mezzodemone

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