Capitolo 9. -Akai Nagame.-
Karenina si svegliò piano irradiata dalla flebilissima luce
del sole che si intravedeva dall’oblò. Aprì un occhio e si stiracchiò. Era
sulla sua amaca, coperta da un lenzuolino blu scuro. Quando fu completamente
sveglia e cosciente appoggiò due piedi sul pavimento di legno, stranamente
gelido, e si mise le ciabatte. Brr, che freddo… Dalla sua bocca cominciò ad
uscire vapore acqueo. Incrociò le braccia, ormai con quasi tutte le cicatrici
rimarginate, e camminò lentamente per la stanza. Nessuno, alcuna anima viva. “…
Robin…?” reclamò la ragazza. “… Nami…?”
continuò sperando di vedere qualche viso conosciuto. Ma niente, nessuno
rispondeva. La camera era vuota, desolata. Le pareti cominciavano a mostrare un
leggerissimo strato di ghiaccio. “Devo andare a cercarli…” disse cominciando a
correre per ogni cabina. “Sanji…? Nami…? Robin…? Zoro…? Rufy…? Chopper…? Usop…?” chiamava saltellando da una stanza all’altra,
quando decise di uscire da sotto coperta. Lì si trovo davanti una scena orribile.
Tutti i suoi compagni erano legati all’albero maestro, bianchi e tremolanti
come cadaveri, con le labbra blu. Stavano lentamente perdendo conoscenza; che
scena orribile. Poi, davanti alla nave, un’enorme piovra gigante soffiava vento
e neve. “Finalmente ti sei svegliata! Ti aspettavo… Hehehehehe…” ghignò una
voce maschile. “Chi…?” disse stupita Karenina, mettendosi in posizione di
difesa. “MWAHAHAHAHAHAAAAH!!! Ma non mi riconosci, Karenina? Sono io!”. Il
ciclopico animale si abbassò, rivelando un uomo dall’aspetto losco sulla sua
groppa. “AKAI NAGAME!!![*]” gridò la ragazzina, con gli occhi sbarrati.
“DHAHAHAHAHAAAAHAHAAA! Esatto, piccola, sono proprio io! Haha, il tuo caro
amico
Akai Nagame! DHAHAHAHAHAHAHHHAAA!!!”. “Tu non sei mio
amico.” Disse lei digrignando i denti con odio. “Perché sei qui?” chiese
Karenina pronta ad un attacco. “Ahah, ma lo sai, piccola, è ovvio. Io ti devo
catturare… E poi uccidere… HAHAHHAHAHAHAHA!!!”. L’uomo scoppiò in una risata
diabolica che avrebbe fatto paura a chiunque, ma a lei no. Lei lo aveva già
conosciuto in precedenza, aveva già conosciuto tutte le cose orribili che
riusciva a compiere. “Io non mi farò mai catturare da te!” gridò, sempre più
adirata nei suoi confronti. Nei suoi occhi cominciava ad intravedersi un lieve
color ambra, che poi coprì tutto l’iride. Le sue pupille si assottigliarono
sempre di più, fino a diventare due fessure. “Lo vedremo, signorina.” Disse
l’uomo con aria da sbruffone, cominciando a maneggiare degli strani strumenti
per comandare la piovra, che poi si scoprì che era una vera e propria macchina
da combattimento! L’animale gli lanciò velocemente delle valanghe di neve, che
però lei riusci a schivare. “Hehe… Lo sai benissimo che la neve non ha effetto
su di me...” ghignò Karenina, rivelando i suoi denti molto più affilati ed
aguzzi del normale. “E perché non dovrebbe…?” sorrise malvagiamente il tipo,
sicuro di sé. “Perché io sono un… AAAAHHH!!!”. La giovane ragazzina non riuscì
neanche a terminare la frase che improvvisamente urlò di dolore. La sua gamba
destra era diventata di un inquietante color verdegrigiastro, facendo riaprire
le ferite che ormai si stavano completamente rimarginando. Che cosa le stava
succedendo…?
To be
continued!
Hehe, sto diventando anch’io sadica come la mia sensei!! XD Ma la battaglia non finisce qua, preparatevi, perché ci saranno delle grandi sorprese!
Vegetina: Salve, sensei!
Eeeeh, lo so, il passato di Karenina è molto triste… Ma non è tutto qui!
Ricordati che lei deve ancora finire di raccontare. Ed anche lì ci saranno
delle belle sorpresine… Gnegnegnegne * ghigno sadicamente *… Bacioni
dolsci dolsci!
Enjoy ^^ ed alla prossima puntata!! XD
[*] Akai Nagame significa
“Vista Rossa”. Ringrazio la mia sensei per avermi dato la traduzione!