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Autore: Justice Gundam    10/10/2016    3 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon XY Reload
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 4 - Gli avventurieri di Kalos

 

Il paesaggio che la circondava diventava sempre più familiare, man mano che Serena si avvicinava a Borgo Bozzetto, la città in cui si era trasferita così tanto tempo fa...

Era una sensazione strana, pensò tra sè la giovane allenatrice, guardandosi attorno alla ricerca di tutte quelle viste ormai familiari... e che tuttavia non vedeva più da almeno un anno, dal giorno in cui era partita di nuovo per un viaggio in un altro continente. Sembrava quasi di fare un viaggio indietro nel tempo, a quando lei aveva appena dieci anni e, alla ricerca di un proposito nella sua vita, era partita da casa in compagnia di quel piccolo Fennekin che aveva ricevuto dal professor Platan. Ora che era un'allenatrice abbastanza affermata... e che ciò nonostante non era ancora del tutto sicura di quello che voleva fare... le sembrava di tornare a quella mattina in cui aveva fatto i suoi primi, incerti passi nel mondo dei Pokemon...

La ragazzina dai capelli color del miele sorrise tra sè, mentre con lo sguardo cercava la sua Pokemon che per tanto tempo l'aveva accompagnata, e che in quel momento viaggiava assieme a lei, a poca distanza, come una fedele ed infaticabile guardia del corpo. Una Pokemon simile ad una volpe umanoide, coperta da una folta pelliccia di colore rosso acceso che diventava gialla sul petto, sulla testa e sulla coda, camminava lentamente, con calma quasi soprannaturale, a fianco di Serena, facendo volteggiare tra le dita di una mano un ramoscello sulla cui punta ardeva magicamente, senza mai consumare il legno, una fiamma viva che sembrava guizzare qua e là di propria volontà, senza tenere conto del vento. La pelliccia sugli arti era folta, al punto che formava quasi una gonna sulle gambe della creatura, e dalle sue lunghe orecchie a punta fuoriuscivano dei grandi ciuffi di pelliccia rossi, che davano l'impressione che le fiamme stessero uscendo anche dalle sue orecchie!

"Delphox?" chiese la Pokemon simile ad una volpe, guardando la sua allenatrice con espressione complice e al tempo stesso comprensiva, come una sorella maggiore che vorrebbe essere d'aiuto.

"Va tutto bene, Delphox... mi stavo solo chiedendo..." rispose Serena, voltandosi verso la sa Pokemon per sorriderle. "Ti ricordi quando siamo passate di qui, ancora quattro anni fa? Quando siamo partite verso il nostro viaggio, quando tu eri ancora una piccola ed inesperta Fennekin? Certo che abbiamo passato un bel po' di avventure, da allora, non credi?"

"Phox!" esclamò con convinzione la Pokemon, sorridendo astutamente e disegnando in aria dei cerchietti con la sua bacchetta infuocata. "Delphox del!"

"Chissà la mamma quanto sarà contenta di vederci... dirà che abbiamo fatto molta strada da quando siamo partite... e magari cercherà ancora di convincerci a riprovare la Formula Rhyhorn!" affermò Serena, aggiustandosi il cappellino che portava sulla testa ed alzando le spalle. "Come sempre del resto... lo so che la mamma vuole solo il nostro bene, e che anche lei vorrebbe che io trovassi qualcosa a cui dedicarmi seriamente. Ma il fatto è che io non mi sento ancora pronta... e la Formula Rhyhorn, sinceramente, non mi interessa. Non voglio essere conosciuta semplicemente come la figlia di Grace, l'ex-campionessa."

"Delphox..." disse la Pokemon volpe, facendosi più seria. "Del delphox, delphox phox."

Serena tirò un sospiro, in parte per la stanchezza e in parte per esprimere la sua esasperazione. Era un argomento che in quegli ultimi tempi si era fatto sempre più assillante...

"Lo so, lo so! Scusa se te lo dico, Delphox, e so che così sembro una bambinetta viziata, ma non c'è bisogno di sentirmelo ripetere..." affermò la ragazzina. "E' quello che dice spesso la mamma, no? Che quando trovo una difficoltà, mollo. Beh... è anche per cercare una soluzione a questo mio problema che sono tornata qui a Kalos."

"Delphox, delphox." affermò la volpe umanoide, alzando una mano come per dire che non aveva intenzione di dire nulla di sgradito. Serena si sentì un po' in colpa per aver reagito così con la sua migliore amica, e si scusò con un cenno della testa e abbassando lo sguardo.

"Scusa, Delphox... è che è un problema che in questi tempi ha cominciato a darmi sempre più preoccupazioni." affermò la ragazzina. "Quando avevo dieci-undici anni, beh... allora era un po' troppo presto per preoccuparsene, ma adesso ne ho quindici... la stessa età che avranno Ash e Gary in questo momento."

La volpe umanoide di nome Delphox annuì lentamente nel sentire quei nomi. Ash e Gary... i suoi due migliori amici quando Serena abitava a Biancavilla, prima di doversi trasferire lì a Borgo Bozzetto... i loro nomi erano diventati abbastanza noti anche lì a Kalos, dopo ciò che era successo con il Team Vicious a Kanto e a Johto... e con il Team Plasma nel lontano continente di Unima. Loro avevano senz'altro avuto più successo di lei, nel farsi un nome sia nel loro continente che al di fuori di esso.

"Ogni volta che inizio qualcosa, parto sempre con entusiasmo..." disse Serena, dando un'occhiata alle cinque altre Pokeball appese alla sua cintola, nelle quali si trovavano gli altri Pokemon della sua squadra. "E non sono andate neanche male, nè come allentrice nè come coordinatrice... ma perdo rapidamente interesse, e non vado mai da nessuna parte. Mi piacerebbe capire cos'è che non va in me... e perchè non riesco mai a trovare qualcosa che veramente mi faccia battere il cuore."

Delphox, la Pokemon simile ad una volpe umanoide, rivolse alla sua allenatrice uno sguardo comprensivo. In effetti, quello era un problema abbastanza annoso... e Serena cominciava ad essere seriamente in ansia per esso. L'ultima volta che erano tornate a Borgo Bozzetto, Serena e sua mamma erano rimaste per molto tempo a parlare di quello che Serena voleva veramente fare... senza approdare ad una soluzione. All'epoca lei era una Braixen già da un po' di tempo... ed era rimasta ad ascoltare, stando ben attenta a non farsi vedere nè sentire - starter o no, temeva che Serena non fosse molto desiderosa di coinvolgerla nei suoi problemi più personali.

Ma non ci fu molto tempo di rimuginare su questioni che davano loro così tanto da pensare. Nel giro di pochi minuti, le due amiche avevano raggiunto un ponticello di pietra levigata che attraversava il fiume che scorreva non molto distante da Borgo Bozzetto... e mettendo da parte ogni altro pensiero per un po', Serena e Delphox si guardarono e fecero una piccola gara, correndo sul ponte e raggiungendo in un lampo la sponda opposta, dalla quale cominciarono a vedere le casette basse ed eleganti, tipiche delle zone meno popolose di Kalos, e i giardini fioriti che ornavano quasi tutte le abitazioni... oltre che un piccolo stormo di Fletchling, piccoli Pokemon Volanti simili a pettirossi, che si levavano in volo dagli alberi che costeggiavano la via d'ingresso di Borgo Bozzetto! Serena ridacchiò divertita quando il ricordo del suo primo giorno di viaggio si riaffacciò alla sua memoria - quel giorno era cominciato quando un Fletchling era svolazzato in camera sua, passando dalla finestra aperta, e le aveva dato una beccata sulla fronte! Ancora adesso, Serena provava un certo imbarazzo a ripensarci... non era stato esattamente il modo più elegante di iniziare il suo viaggio nel regno dei Pokemon!

Mentre serena e Delphox si avvicinavano alla piccola città, sempre più viste familiari le accolsero. La grande strada spianata costeggiata da bellissimi alberi di betulla e salice. L'arco in pietra levigata che dava accesso alla cittadina, e che ricordava una versione in miniatura del grande arco di trionfo di Luminopoli. La grande piazza, con tanto di fontana piazzata al centro, che era stata teatro di tante giornate passate a fantasticare su cosa sarebbe diventata da grande... e mentre Serena entrava nella sua città, attirando su di sè e su Delphox l'attenzione di quasi tutti gli abitanti, sentiva una sensazione di gioia e nostalgia salirle al petto.

"Hey, ragazzi, guardate! La nostra piccola Serena è tornata!" esclamò un signore di mezza età, non appena la giovane allenatrice mise piede nella piazza principale. La diretta interessata si voltò imbarazzata verso chi aveva parlato e salutò gentilmente, arrossendo un po' in volto - ancora non era del tutto abituata all'idea di essere diventata una sorta di eroina locale!

In breve tempo, si era radunata una piccola folla per accogliere Serena e Delphox,,, che si ritrovarono circondate da una marea di entusiasti che si conngratulavano con loro per i successi conseguiti, che chiedevano dove erano state e che posti avevano visto... e altri che semplicemente chiedevano come fosse andato il viaggio e chi avessero conosciuto lungo la via!

"Ciao, Serena! Che bello rivederti!"

"Bentornata! Siamo tutti contenti che tu sia qui!"

"Allora, com'è andata?"

"Del... delphox!" esclamò Delphox, muovendo una mano davanti a sè come per schermirsi, con un'espressione vagamente stupita sul suo grazioso muso! Cercando di districarsi dalla folla che era venuta ad accoglierle, Serena e Delphox ringraziarono per l'affetto che veniva loro dimostrato, cercando di dare una risposta rapida ad ognuno.

"Ah... beh, grazie! Grazie! Stiamo andando bene, tutto sommato! Ci fa piacere essere di ritorno... ah, grazie! Grazie! Beh... facciamo quello che possiamo... heheheee... sì, adesso resteremo qui un po', e... niente di particolare, vorremmo soltanto prenderci un po' di tempo! Grazie! Grazie mille!"

"Delphooooox delphox!" esclamò la volpe umanoide. Le due amiche riuscirono pian piano a districarsi dal groviglio di folla che si era accumulato alle porte della piccola città, e dopo aver salutato tutte le persone con le quali avevano una conoscenza anche soltanto passeggera, si avviarono lungo la strada principale di Borgo Bozzetto, ripercorrendo la strada che per loro era più familiare, e avviandosi verso la casa di Serena...

"Wow... certo, immagino di essermi fatta una certa fama, qui nella mia città... ma a volte la fama è un po' soffocante!" affermò Serena, rimettendosi poi a posto il cappello e pettinandosi come poteva con le mani. Lei e Delphox proseguirono, ricevendo ancora, di quando in quando, i saluti delle persone che camminavano per la strada... e finalmente, dopo alcuni passi, la ragazzina e lasua starter si trovarono davanti alla fine del loro viaggio - davanti ad un ben noto cancello oltre il quale si trova un giardino grazioso e ben curato nel quale passeggiava tranquillo un Rhyhorn che Serena e Delphox avevano già visto chissà quante volte in vita loro... e davanti al quale le attendeva, con un radioso sorriso sul volto, Grace, la ex-campionessa di Formula Rhyhorn ed orgogliosa mamma di un'allenatrice di Pokemon!

"Bentornate a casa, Serena... Delphox... certo che mi avete fatto aspettare, eh?" le accolse Grace, non riuscendo a nascondere la gioia e la commozione nei suoi occhi.

"Mamma!" esclamò Serena, correndo a gettarsi in un caloroso abbraccio! "Mamma, sono così contenta di rivederti! Ne è passato di tempo dall'ultima volta, eh?"

"Davvero, mia cara... è bello rivederti! Allora, come sono andate le cose, lì ad Eventia?" chiese Grace, facendo il nome del continente da cui Serena era tornata.

La ragazzina si staccò soltanto di un po', sorridendo entusiasta mentre continuava a tenere le mani sulle spalle della sua mamma. "Ah, Eventia è davvero un bel posto! Mi sono trovata bene... e Delphox ed io siamo riuscite a completare il giro delle palestre! In effetti, è stato pronto mentre affrontavamo la prima Palestra che Braixen è evoluta di una Delphox! Era una Palestra di tipo Erba, quindi non è stata davvero problematica... però avevano un po' di trucchetti interessanti!"

Delphox si massaggiò la testa come se fosse un po' imbarazzata da quel ricordo. "Delphox..." mormorò, alzando gli occhi al cielo.

"Hehehee... però, mi sembra di aver capito che neanche lì sei rimasta per il torneo finale." affermò la giovane mamma. Era un tasto un po' dolente per Serena, che fece una comica smorfia di imbarazzo e guardò verso il terreno, sfregandosi la nuca con una mano.

"Ehm... effettivamente no... diciamo che alla fine mi sono resa conto che non mi interessava davvero affrontare il torneo... Volevo prendermi un po' più di tempo per riflettere... e magari trovare qualcosa che mi interessasse di più. Chiedo scusa se questa ormai ti sembra una scusa un po' troppo usata, ma... è la verità."

"Delphox..." affermò la volpe fiammeggiante. Grace alzò leggermente gli occhi al cielo, abituata com'era a sentire questa frase da sua figlia. Ma... in quel momento era troppo contenta che Serena e i suoi Pokemon fossero tornati per farle la solita paternale sul fatto che dovesse trovare qualcosa a cui dedicarsi sul serio.

"Va bene, non importa... per adesso, perchè non venite in casa e non vi riposate dopo questo lungo viaggio?" chiese infine Grace, aprendo il cancello di casa a Serena e a Delphox. La ragazzina tirò un sospiro di sollievo tra sè al pensiero che almeno per adesso non sarebbe stata sottoposta al famoso terzo grado di Grace!

"Delphox!" esclamò Delphox, illuminandosi in viso.

"Certamente, mamma! Ne saremmo davvero contente!" rispose Serena, entrando nel giardino di casa sua, e ricevendo in segno di benvenuto un grugnito affettuoso da parte del Rhyhorn di sua mamma!

Non c'era davvero nulla da dire, era bello tornare a casa ogni tanto...

 

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Quella mattina, il sole era sorto su una Luminopoli che stava uscendo solo ora da una notte piena di vita... e il giovane Ash Ketchum e il suo Pikachu, che in quel momento si stavano svegliando nella stanza degli ospiti della Palestra di Lem e della sua famiglia, erano ancora un po' rintronati dal viaggio e dal rumore che, nonostante le pareti insonorizzate, ancora si riusciva a sentire. Una combinazione di jet lag, entusiasmo per la battaglia che aveva da poco vinto e tutta l'azione e l'eccitazione del giorno prima avevano contribuito a far sì che il sonno del giovane aspirante Pokemon Master e del suo migliore amico fosse disordinato e un po' inquieto.

In quel momento, Ash si stava mettendo seduto sul letto, sgranchendosi un po' la spina dorsale e passandosi una mano sulla faccia per cercare di scacciare l'intorpidimento. "Owww... accidenti, che nottata... ho fatto fatica a chiudere occhio." mormorò tra sè, mentre man mano tornava alla realtà. Sentì il movimento di Pikachu che dormiva acciambellato accanto a lui, e guardò in quella direzione quando il simpatico topolino elettrico si svegliò del tutto e si rialzò lentamente, dandosi una scrollata come se fosse stato un gatto! "Ehilà, Pikachu, come stai? Ti senti già meglio, dopo la battaglia di ieri?"

"Pikachu, pika pi! Pika pika!" rispose Pikachu, facendo un cenno con la testa. Il topolino elettrico sembrava essere anche lui un po' intontito dalla giornata precedente, e ci mise un po' a rimettersi del tutto in sesto e svegliarsi.

"Tranquillo, Pikachu... anch'io non mi sono ancora ripreso del tutto." affermò Ash. "Lem e la sua famiglia sono stato davvero troppo gentili a permetterci di stare nelle loro stanze degli ospiti... non credo che saremmo riusciti a chiudere occhio se avessimo dormito all'addiaccio."

"pikachu... Pika pika pikachu!" rispose il topolino giallo, cominciando a fare un po' di riscaldamento per mandare via lo stordimento. "Pika pi, pika pikachu pika?"

"Stai parlando di Vera? Beh... in effetti non mi aspettavo nemmeno io di vederla qui. E' stata una sorpresa davvero incredibile!" affermò il ragazzo, accarezzando gentilmente il topolino elettrico sopra la testa. Pikachu strofinò affettuosamente la testa sulla mano del suo migliore amico, e guardò verso di lui mentre, seduto sul suo letto, Ash cominciava a ripensare a quello che era accaduto. "Sai, Pikachu... per certi versi, ho avuto l'impressione che fosse la stessa Vera che abbiamo lasciato per l'ultima volta lì a Sinjoh, quando abbiamo sconfitto Kodai e il team Vicious. Però... per certi versi, mi è sembrata del tutto diversa. Non so come spiegarmi..."

"Pikachu..." rispose Pikachu, facendosi un po' più serio. Ormai, l'intesa tra lui ed Ash era tale che non c'era più bisogno di tante parole per capirsi alla perfezione. Anche Pikachu aveva avuto una strana impressione vedendo Vera... certo, era ancora la ragazzina gentile, estroversa e piena di entusiasmo che ricordava. Ma adesso... adesso c'era qualcosa di più in lei. Pikachu aveva come l'impressione che Vera fosse diventata più dura, più decisa... come se avesse visto in faccia qualcosa di terribile, avesse trovato il coraggio di opporsi a quanto stava accadendo, e ne fosse uscita più dura e più temprata.

"Vera mi aveva accennato che era stata in un luogo chiamato Reborn... e che lì ha fatto delle esperienze alquanto sconvolgenti..." disse Ash, continuando ad accarezzare Pikachu. "Io non so nulla di questo posto, Reborn... se non che lmolte Leghe Pokemon lo considerano un luogo infido e pericoloso... anche se, stando a quanto mi ha raccontato Vera, le cose stanno cominciando lentamente a migliorare. Beh... immagino che Vera parlerà più avanti delle vicende che ha vissuto da quelle parti. Per adesso... credo che sia il caso di alzarsi, non pensi anche tu, Pikachu?"

"Pikachu!" affermò il topolino elettrico, decidendo che in ogni caso non sarebbe riuscito a dormire oltre. Cominciò ad incamminarsi per saltare giù dal letto... ma rimase un po' sorpreso quando Ash lo prese delicatamente in braccio e lo abbracciò, un gesto di affetto e di tenerezza che lasciò un po' stupito il topolino giallo. "Pika pi?"

"Heheee... scusa, Pikachu, ma mi rendo conto che forse do troppo per scontate certe cose... per esempio, la nostra amicizia. Tu sei stato il mio primissimo Pokemon, e ne abbiamo passate tante assieme... ma a volte mi sembra di non prestarti abbastanza attenzione." affermò Ash, tenendo con delicatezza il simpatico topolino giallo. "A volte mi sembra di correre qua e là, per realizzare il mio sogno di diventare un vero Pokemon Master... e in effetti, mi sembra di aver fatto qualche passo in avanti, in questo senso... ma come diceva il signor Nardo ad Unima, forse dovrei rallentare un po' per apprezzare il viaggio, invece che correre troppo verso la destinazione."

Pikachu rimase per un attimo in silenzio, ancora un po' stupefatto per il gesto un po' inusuale del suo allenatore. Sapeva che Ash voleva bene a lui come a tutti i suoi Pokemon, ma non era tipo da darsi tanto facilmente a questi sentimentalismi, o almeno... Pikachu non ricordava che lo fosse. Evidentemente, tutte le esperienze che aveva fatto in quei quattro anni in cui aveva girato in lungo e in largo per il mondo avevano finito per cambiare anche Ash... adesso era molto più incline ad apprezzare le esperienze che faceva nel corso del suo viaggio... e il legame che instaurava con tutti i suoi Pokemon. "Pika pi, pikachu!" disse il topolino elettrico, continuando ad accoccolarsi su Ash come un gattino affettuoso.

"Grazie, Pikachu. Ti voglio bene." disse delicatamente il ragazzo, facendo ancora qualche carezza al suo starter. I due amici per la vita restarono lì ancora un po', prima di decidere che fosse effettivamente il momento di andare. Li aspettava una giornata che si preannunciava davvero piena... "Beh, adesso è meglio alzarsi e preparci, che ne dici? Sono sicuro che Misty e Vera ci stanno già aspettando!" affermò il ragazzo. "E... beh, non mi sorride molto l'idea di prendermi una tirata d'orecchie da Misty quando mi presenterò in ritardo!"

"Pika pikachu!" rispose il simpatico topolino elettrico, e i due amici saltarono giù dal letto e cominciarono a prepararsi...

 

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Poco dopo, Ash e Pikachu si erano già preparati, ed Ash era vestito con i suoi abiti di tutti i giorni, pronto per la nuova giornata. Sentendosi carichi ed entusiasti, i due amici stavano scendendo le scale che portavano al piano inferiore e alla casa vera e propria di Lem e della sua famiglia... e videro con piacere che Misty, Vera, Marrill e skitty erano già in piedi, pronti e svegli! Le due ragazze stavano parlando tra loro, con Misty e Marill che parlavano a Vera del loro viaggio attraverso Unima... e Vera che ricambiava raccontando loro della loro avventura nel continente di Reborn.

"E così... questo Team Meteora usava dei macchinari spaventosi chiamati PULSE per fare in modo che i Pokemon stessi rovinassero il territorio e rendessero la vita impossibile agli abitanti di Reborn City? Accidenti, come si fa ad essere così indifferenti alle sofferenze degli altri...?" stava dicendo Misty.

"Purtroppo sì... il Team Meteora aveva un obiettivo che considerava sacro ed inviolabile, e voleva raggiungerlo a tutti i costi, senza badare alle vite che avrebbe finito per distruggere." affermò Vera, accarezzando il suo Skitty, che mosse la coda con espressione tranquilla. "Le macchine PULSE servivano ad amplificare notevolmente le capacità di un Pokemon, in modo che finisse per influire sull'ambiente circostante. Il primo che abbiamo affrontato, per esempio, era un Tangrowth che stava facendo espandere la foresta fino alla periferia di Reborn City, distruggendo innumerevoli edifici... e causando un sacco di problemi agli abitanti. Abbiamo dovuto faticare parecchio per sconfiggere il Tangrowth corrotto dal PULSE e riportarlo al suo stato originale."

"Stai... parlando di quello che è successo lì a Reborn, Vera?" chiese Ash, attirando l'attenzione delle due ragazze e dei loro Pokemon. Marill agitò una mano verso il ragazzo e il suo Pikachu, ancora chiaramente entusiasta per l'evoluzione che era riuscito a fare... mentre Skitty scattò in piedi e cominciò a miagolare festosamente. "Salve... e buongiorno anche a voi! Scusa il ritardo, Misty, sono ancora un po' stravolto per il viaggio..."

"Non c'è problema, Ash... anche io e Vera ci siamo svegliate da poco!" affermò Misty sorridendo al suo fidanzato. "Vera mi stava raccontando un po' di cose del suo viaggio a Reborn... era con Max, Drew, Hitomi, e con una giovane coordinatrice di nome Ortilla, che guarda caso, è la nipote di Adriano, il campione della Lega di Hoenn!"

"Wow, quindi hai viaggiato con una celebrità!" scherzò Ash, finendo di scendere le scale. Lo Skitty di Vera corse allegramente verso Pikachu e cominciò a zampettare tutt'attorno a lui, dando le vertigini al topolino elettrico che cercava di tenerlo d'occhio!

"Skitty! Skitty!"

"Pika pika!" squittì Pikachu, tentando senza successo di afferrare la coda del vivace gattino rosa!

Vera non potè trattenere una breve risata per il modo in cui Ash aveva definito Ortilla una celebrità! "Già... Sicuramente adesso, ad Hoenn, Ortilla starà facendo ottima figura nelle gare di Pokemon... Lei e la sua altaria, Alty, sono una coppia molto affiatata, e anche gli altri suoi Pokemon non scherzano affatto!" affermò. "Comunque, come stavo dicendo..."

*KA-BOOOOOOOOM!*

"PIKA!" esclamò Pikachu, facdendo un salto in aria di almeno mezzo metro quando uno scoppio fragoroso ed improvviso scosse il pavimento sotto i loro piedi, mandandoli quasi a gambe all'aria! Sembrava che un fulmine fosse caduto pericolosamente vicino a loro, scatenando un frastuono assordante e facendo vibrare il terreno!

"AH! Ma cosa... cos'è stato?" esclamò Vera stupefatta. "Sembrava... sembrava che venisse da basso... dal laboratorio in cui Lem fa i suoi esperimenti!"

"Cosa? Oh cielo... non vorrei mai che fosse accaduto qualcosa a Lem o a sua sorella!" esclamò Misty. "Andiamo a controllare, presto!"

Ash non aveva certo bisogno di sentirselo dire. Lui e i suoi compagni presero le scale e scesero al piano inferiore, dove videro un'inquietante nuvola di fumo nero levarsi da dietro una porta... e Clem che arrivava con tutta calma, con l'espressione di qualcuna che aveva già visto tutto questo un sacco di volte!

"Marill! Marill!" esclamò allarmato il Marill di Misty, indicando le volute di fumo che fuoriuscivano dala stanza. Sembrava che ci fosse stato un incendio...

"Cos'è successo? E' scoppiato un incendio!" esclamò Vera. "Dobbiamo mandare subito tutti i nostri Pokemon d'Acqua! Presto, prima che si propaghi!"

Misty stava già mettendo mano ad una delle sue Pokeball... quando Clem sospirò e fece cenno ai ragazzi più grandi che non c'era bisogno di allarmrsi tanto. "Ma no, ma no... non è un incendio, state tranquilli. Si tratta di mio fratello che ha appena fatto un errore con una delle sue invenzioni." affermò la bambina bionda, con grande stupore di Ash e compagni.

"Pikachu?" chiese confuso il topolino elettrico... un attimo prima che la porta da cui proveniva il fumo si aprisse, e da essa uscisse un Lem con la faccia coperta di fuliggine e i capelli trasformati in una sorta di afro! Il ragazzo stava tossendo con espressione contrita, e stava usando un fazzoletto per pulire le lenti dei suoi occhiali, anch'esse coperte di una patina nera!

"Cough... cough... temo che questo esperimento non sia andato molto bene..." affermò il giovane inventore, sorridendo goffamente davanti alle espressioni preoccupate di Ash e dei suoi compagni. "Heheheee... tranquilli, ragazzi, nulla di grave! E' solo che... cough... ho fatto un piccolo errore mentre stavo riprogrammando Lembot!"

"Hai di nuovo tentato di fare qualche esperimento elettronico senza gli isolamenti corretti, vero, fratellino?" chiese Clem, alzando gli occhi al cielo.

"Hahahahaaa! Tranquilli, gente! Tranquilli, abbiamo tutto sotto controllo... più o meno..." affermò la voce gioviale del papà di Lem e Clem, che uscì dalle nuvole di fumo... anche lui con la faccia sporca di fumo e i capelli tutti arricciati! "Abbiamo solo fatto un collegamento sbagliato, tutto qui! Capita anche ai migliori di fare un piccolo errore ogni tanto, o no?"

Una grossa goccia di sudore scese dalla testa di Misty per lo stupore. "Un... piccolo errore? Ma come fa a dirlo, se c'è stata un'esplosione?" mormorò la rossa.

"L'importante è che voi stiate bene... non ti sei fatto nulla, vero, Lem?" chiese Ash, guardando il suo nuovo amico che si ripuliva un po' e si rimetteva gli occhiali ora puliti.

"Sì, tutto a posto, Ash! E' solo che... beh, a volte certe mie invenzioni non funzionano molto bene! Sai com'è, non si può pretendere che un esperimento vada sempre liscio al primo colpo!" spiegò Lem, guardando verso la stanza. Il fumo si era un po' diradato, e adesso si poteva vedere che l'esplosione era provenuta da un quadro elettrico, posto su un tavolo per gli esperimenti, il cui trasformatore aveva fatto un cortocircuito. "Volevo provare a fare per Lembot una nuova memoria e un sistema di alimentazione che gli desse maggiore indipendenza. E' solo che a volte mi succede che una mia invenzione ha qualche difettuccio di cui non mi sono accorto... e combina qualche disastro!"

"Ah, non te la prendere troppo, ragazzo mio! Tutta esperienza che si fa!" sdrammatizzò il papà dei due fratellini. Pikachu abbassò le orecchie e fece una risatina nervosa, pensando che lastessero prendendo con molta filosofia, per un esperimento che avrebbe potuto provocare un incendio o peggio...

Lem si aggiustò gli occhiali e i capelli, ed Ash vide un luccichio di convinzione brillare nei suoi occhi! "Beh, è ora di tornare al lavoro! Ho tutta l'intenzione di scoprire come mai Lembot ha cominciato a comportarsi così... sicuramente ho sbagliato qualcosa nella programmazione, o magari qualche collegamento elettrico ha provocato un glitch... E' tutta questione di imparare dai propri errori e cercare di non ripeterli!"

"Certo che ha un sacco di entusiasmo..." disse Vera, con un misto di imbarazzo e sincera ammirazione. Se non altro, non si poteva dire che Lem fosse uno che si arrendeva davanti agli ostacoli. "Certo io non ci capirei proprio niente di tutte queste stranezze scientifiche!"

"A volte penso che mio fratello dovrebbe trovarsi una ragazza, sissignore!" commentò Clem con un sorrisetto arguto. Gettò un'occhiata di intesa al fratello maggiore, che reagì con un gesto imbarazzato, guardando dall'altra parte e mormorando qualcosa come che le sorelle minori non dovrebbero essere così esplicite nel dire cose di questo tipo di fronte al proprio fratello maggiore! "Hehehee... eddai, fratellone, lo sai che la tua sorellina ti vuole bene e lo sta dicendo soltanto perchè le piacerebbe vederti contento!"

"Clem non ha tutti i torti, ragazzo mio!" rispose il papà dei due fratellini. "Un ragazzo della tua età non dovrebbe farsi tanti problemi! E' l'età giusta per cominciare a cercarsi una fidanzata! Voglio dire, Ash ne ha già una!"

"P-papà!" fu la risposta di Lem, che a quel punto sembrava in procinto di andare in ebollizione! Ash e Misty si guardarono ridacchiando gentilmente, mentre Pikachu - al quale per l'occasione erano spuntate le ali e l'aureola in chissà che modo - se ne stava in piedi su un mobiletto vicino, tendendo un arco nel quale era incoccata una freccia terminante con un cuore rosso!

"Skitty? Skitty!" esclamò lo Skitty di Vera, zampettando agilmente nel laboratorio finalmente sgombro dal fumo.

"Hey! Aspetta un momento, Skitty! Non è educato entrare così nel laboratorio di Lem!" cercò di richiamarlo la ragazzina di Hoenn, non in tempo prima che il simpatico gattino rosa entrasse senza farsi troppi problemi. "Sigh... scusa tanto, Lem... a volte skitty è un po' troppo vivace! Anche andare a Reborn non ha fatto granchè per renderlo un po' più tranquillo."

"Ma non è un problema, Vera! Anzi... se volete venire, io e papà saremo felici di farvi vedere il mio laboratorio!" rispose il giovane inventore, facendo cenno col braccio ai suoi nuovi amici di seguirlo. "Prego, non fatevi problemi! E scusate la confusione! Sapete com'è, con tutti i progetti che faccio..."

Ash aggiunse tra sè che forse la confusione era dovuta anche alle invenzioni che non funzionavano, ma si guardò bene dal dirlo a voce alta... anche se quando lui e i suoi compagni entrarono nel laboratorio, si resero conto che dire "confusione" era davvero dire poco!

Il laboratorio di Lem era una stanza abbastanza grande, in realtà... ma con tutti i pezzi, i fogli, gli attrezzi e i cavi elettrici sparsi ovunque qua e là per la sala, sembrava molto più piccola! Annotazioni e strumenti coprivano i tavoli e gran parte del pavimento, e alcune invenzioni ancora non completate erano state piazzate in alcuni angoli della stanza, per essere recuperate non appena il loro creatore avesse avuto l'idea giusta. Ma la cosa che più attirò l'attenzione di Ash e dei suoi compagni fu la pedana posta al centro del laboratorio, sulla quale era stato posto Lembot. L'androide dalle sembianze di Lem era in quel momento disattivato, ed era tenuto in piedi da una serie di impalcature in acciaio e collegato ad alcuni computer sui cui schermi si vedevano dei grafi troppo complicati perchè Ash, Misty o Vera potessero volerci dare una sbirciata...

"Non c'è che dire... davvero "un po'" di confusione..." disse tra sè Misty, dando un'occhiata al quadro elettrico mezzo bruciacchiato appoggiato sul tavolo vicino all'ingresso. "Comunque... vedo che stai già per rimettere in funzione Lembot!"

"Già, ma ancora ci sono dei problemi che non mi sono del tutto chiari... per esempio, come ha fatto Lembot a non ricevere la password che gli avevo programmato." disse il ragazzo con gli occhiali. "Adesso sto facendo una scansione completa della sua banca dati per verificare quale possa essere il problema... ma in ogni caso, adesso dovrebbe essere sicuro riattivarlo, almeno per un breve tempo."

"Pikachu..." disse Pikachu, sperando che non si ripetesse quello che era successo l'altro giorno con Lembot e il sistema di sicurezza della Palestra. Il Marill di Misty, non fidandosi molto, si avvicinò intimorito alla sua allenatrice e si tenne accanto a lei, mentre Skitty continuava imperterrito ad annusare dappertutto finchè Vera non lo raccolse e lo prese in braccio.

"Su, su, non gironzolare tanto, Skitty! Non è molto educato, lo sai?" lo rimproverò gentilmente la bambina castana. Il Pokemon Micio miagolò, un po' deluso, ma assecondò la sua allenatrice. E Clem fu in un attimo da lui, a guardarlo come trasognata!

"Awwww, che carino il tuo Pokemon, Vera!" esclamò la bambina bionda, accarezzando Skitty sulla testa. Il Pokemon simile ad un gattino si consolò subito e si mise a fare le fusa, sfregando il musetto sulla piccola mano di Clem. "Heheheheee... sì, è davvero adorabile! Ciao, Skitty! Come va? Ti piace Kalos? E la nostra città, Luminopoli? Hai già visto molto?"

"Vedo che Clem non si fa problemi a fare amicizia con i Pokemon!" commentò Misty, prima di riportarsi alla situazione attuale. Lem stava dando qualche istruzione in più ai computer a cui Lembot era collegato, e dopo aver fatto un ultimo controllo, premette un tasto e fece in modo che l'androide si riattivasse.

"Okay, adesso vediamo come va... Ash, ragazzi... forse è meglio stare indietro un po'." disse Lem, facendo cenno con un braccio di non avvicinarsi oltre un certo raggio, giusto per essere prudenti. Immediatamente, gli occhi dell'androide si illuminarono, e delle luci elettroniche si accesero sul suo corpo, mentre i suoi circuiti riprendevano a funzionare! Ash, Pikachu e i loro compagni guardarono sbalorditi quella creatura di acciaio, fibre artificiali e cavi elettrici che cominciava a muoversi di nuovo, voltando la testa da una parte e dall'altra come se si volesse rendere conto di cosa fosse successo da quando era stata disattivata.

Ad Ash sembrò di vedere gli occhi di Lem brillare, e il biondino con gli occhiali si avvicinò all'androide che lo rappresentava, restando fermo sotto il suo sguardo indagatore. "Ciao, Lembot... ti ricordi di me, vero?" chiese, come se stesse parlando con una persona.

Il robot umanoide restò in silenzio per un po', e le sue telecamere oculari inquadrarono il volto del suo inventore, confrontandolo con ciò che aveva in memoria... e quando la ricerca ebbe termine, pronunciò le parole che Lem stava aspettando.

"Scansione memoria completata. Funzioni ripristinate al massimo dell'efficienza. Il soggetto è stato riconosciuto come Lem, Capopalestra di Luminopoli." disse Lembot con voce metallica. "Sono contento di rivederti."

"Sì! Sembra che la correzione dei bug abbia funzionato!" esclamò il papà di due fratellini.

"Bentornato, Lembot!" esultò la piccola Clem.

Lem sembrava riuscire a malapena a contenere la sua gioia - il suo robot, l'invenzione di cui lui andava più fiero e a cui lui si era più affezionato, era di nuovo attivo! "Anch'io sono felice di rivederti, Lembot!" affermò, riuscendo a malapena a fare sì che la sua voce non si spezzasse. "Ci sono stati... dei piccoli problemi, è vero... ma l'importante è che adesso sia tutto risolto! Allora, Lembot... puoi dirmi qual è la tua password?"

Inutile dire che Ash, Misty, Vera e i loro Pokemon erano del tutto sbalorditi - non avevano mai visto un androide capace di comportarsi come Lembot, quasi come se fosse stato un essere umano... e le sorprese non erano certo finite lì!

"Rilevamento password precedente. In elaborazione." disse Lembot, emettendo ancora per qualche istante i suoni che indicavano che stava ancora elaborando dei dati... e pochi istanti dopo, Lembot diede la risposta. "Password: PUOI INIZIARE ADESSO. IO SONO IL CAPOPALESTRA LEM."

Lem si fece serio, sfregandosi il mento con fare dubbioso. "Ecco perchè non rispondevi quando ho detto la parola d'ordine..." affermò. "Per qualche motivo, ti è arrivata una password diversa, ma come... è stato possibile? Ero convinto di aver dato l'input vocale... Sandwich. Hmm... aspetta un momento, ora che mi ricordo..."

"Che succede, Lem? Ti... sei ricordato di qualcosa?" chiese Misty, avvicinandosi con un pizzico di timore. Non era esattamente la stessa cosa che avere a che fare con un Pokemon Coleottero, ma la giovane esperta di Pokemon d'Acqua si sentiva comunque un po' intimorita dalla macchina umanoide...

"Stavo pensando a quando ho attivato Lembot..." disse Lem, andando a ripescare nella sua memoria. "Avevo bisogno di dargli una password... una parola d'ordine con la quale avrei potuto fermare Lembot se ci fossero mai stati problemi. E pensavo di dargli una parola d'ordine abbastanza semplice, quindi ho optato per Sandwich. Solo che... proprio in quel momento, sono dovuto andare via di corsa perchè c'era uno sfidante. Nella fretta di andarmene, sono inciampato in un cavo, e Lembot è caduto. Io mi sono fermato per rimetterlo in piedi, pensando che avesse ricevuto il mio input vocale... e gli ho detto quella frase che lo avete sentito pronunciare prima."

"Quindi, in pratica, tutto il caos era per un banalissimo errore durante la programmazione." affermò Misty, un po' delusa perchè si trattava di qualcosa di così banale, e un po' sollevata perchè non si trattava di nulla di veramente grave. "Beh, dai, meglio così, in fondo... significa che dovete soltanto sostituire la password, e tutto torna a posto, vero?"

"Sì, per fortuna non si è trattato di un glitch di sistema o di un virus, quello sì che sarebbe stato preoccupante..." disse Lem. "Mi metto subito al lavoro per sistemare la password. Scusa se dovrò ancora lavorare su di te, Lembot... ho fatto qualche errore, e mi dispiace che adesso ne paghi le conseguenze... ma vedrai che una volta che avrò finito, funzionerai come e meglio di prima!"

"Ricevuto. Scuse non necessarie. L'unità Lembot non incolpa il suo costruttore di alcun problema incorso durante il funzionamento." rispose l'androide. Nonostante la voce continuasse ad essere metallica e monotona... ad Ash e Pikachu sembrava quasi che Lembot ci tenesse a far sapere al suo costruttore che non gli dava nessuna colpa.

Lem ringraziò il suo robot facendo un cenno della testa... e dopo aver sfoderato un'espressione di decisione e sicurezza, iniziò a lavorare alacremente sul suo terminale, immettendo varie righe di codice tramite la tastiera. Per quanto Ash e i suoi compagni ci capissero poco o niente di robotica, dovevano ammettere che c'era qualcoa di affascinante nel vedere Lem che si dava così tanto da fare per rimettere a posto la sua creazione era davvero suggestivo...

"Hey, Lem, ti diamo una mano noi!" propose Ash un attimo dopo, facendosi avanti assieme a Pikachu, Misty e Vera. "Se c'è qualcosa che possiamo fare, diccelo e noi lo facciamo."

"Anche Clem ti darà una mano, fratellino!" replicò Clem. Il giovane inventore sembrò per un attimo stupito e commosso dal modo in cui i suoi nuovi amici si erano offerti... ma si riebbe subito e, con l'energia che lo contraddistingueva, cominciò a coordinare le operazioni di riparazione come un vero esperto!

"Beh... grazie, amici! Grazie, Clem! Allora, Ash, potresti passarmi un attimo la chiave da 3? E' quella angolata... Misty, puoi dare un'occhiata allo schermo se appare una riga rossa, mentre io metto a posto le parti meccaniche? E tu, Vera..."

"Ho idea che resteranno qui tutta la mattina..." disse scherzosamente tra sè il papà di Lem e Clem, osservando i ragazzi e i loro Pokemon che cominciavano ad indaffararsi attorno a Lembot, ognuno facendo quello che sapeva per rimettere in funzione il robot. L'uomo sorrise un po' tristemente, pensando a quanto la sua cara moglie scomparsa sarebbe stata fiera di vederli...

 

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Nel frattempo, in un boschetto non troppo lontano da Borgo Bozzetto...

"Kin, kin! Fennekin!" esclamò con voce acuta, simile ai guaiti di un cagnolino, un simpatico Pokemon il cui aspetto ricordava quello di una volpina del deserto dalle grandi orecchie e dalla corta e liscia pelliccia gialla, con il muso bianco appuntito e dei grandi ciuffi di pelo rosso, simili a fiamme, che spuntavano dalle orecchie, oltre che un ciuffo di pelo rosso sulla punta della coda. I suoi grandi occhi rossi erano vivaci ed esprimevano curiosità e vitalità, mentre il buffo Pokemon si guardava attorno frugando dentro ogni macchia d'erba, ogni cespuglio ed ogni roccia... e la sua allenatrice non faceva molto per richiamarlo indietro!

"Awwww! Ma lo avete visto, il mio piccolo Fennekin?" esclamò trasognata la piccola Shana. Da soltanto qualche ora, lei e i suoi amici Trovato e Tierno avevano ricevuto i loro starter... e adesso, stavano facendo i loro primi allenamenti nel boschetto vicino alla loro città natale - un bosco verdeggiante e dall'aspetto tranquillo, conosciuto come Bosco Novartopoli, un luogo molto popolare tra gli allenatori novizi di Kalos per fare i loro primi passi.

"Guardatelo, non è un amore?" stava esclmando trasognata la bambina dalla pelle scura, scattando come un grillo per seguire il suo vivace Pokemon fennec. "Hey, Fennekin, attento a non dare fuoco a niente! So che è bello esplorare questa foresta, ma è meglio essere un po' prudenti, no?"

"Fenne!" esclamò Fennekin in accordo con la sua giovane allenatrice. Trovato e Tierno osservavano un po' sbalorditi la scena, chiedendosi come facesse Shana ad avere sempre così tanta vitalità.

"Ragazzi... a volte mi stanco solo a guardare Shana! Chissà quanto zucchero si mette nel caffelatte la mattina..." disse Trovato, il ragazzino basso con i folti capelli arancioni. Il suo starter, un buffo Chespin, si massaggiò la testa e levò gli occhi al cielo, nemmeno lui in grado di spiegarsi come facesse la bambina dalla pelle scura ad essere costantemente in movimento.

"Chespin, ches..." disse lo starter di Trovato.

"Forse la domanda più giusta sarebbe, quanto caffelatte mette Shana nel suo zucchero, la mattina..." ironizzò Tierno. Il suo Pokemon si mise una mano davanti alla bocca e ridacchiò - era una ranocchia dalla pelle azzurra con grandi occhi gialli, dalle pupille abbastanza piccole, in mezzo ai quali c'era una riga blu. Aveva una specie di "pelliccia" bianca dietro la testa, che si vedeva anche sotto il mento come se fosse una barba, assieme a lunghe zampe azzurre, che diventavano bianche sulla punta, e due piedi abbastanza corti ma adatti per saltare, con sole due dita. "Anche il mio Froakie, qui, sembra essere d'accordo."

Froak, froak!" esclamò il Pokemon raganella, dilatando un po' le sue sacche vocali.

Trovato fece una breve risata, trovando divertente la battuta del suo migliore amico. "Senti, Tierno... piuttosto, hai già un'idea di cosa fare, una volta che avremo allenato un po' i nostri Pokemon? Hai detto di voler creare la miglior squadra di Pokemon ballerini di Kalos, ma sai già come muoverti?"

Tierno strizzò un occhio. "Mi sono già fatto un'idea di che squadra sarà la mia." affermò. "Anzi, stavo pensando di prendere parte al campionato di Performance Pokemon che si terrà quest'anno a Kalos!"

"Il campionato di Performance Pokemon?" chiese Shana, finalmente fermandosi per un attimo e guardando un po' stupita il suo amico tanto più grande di lei. "Vuoi dire che ti esibirai davanti ad un pubblico? Che proverai a far ballare i tuoi Pokemon in diretta davanti a tutto Kalos? Wow, quella sì che sarebbe un'idea fantastica! Sono sicura che resteranno abbagliati dalla tua abilità! E poi... e poi avresti la possibilità di incontrare la grande Aria, la famosa Regina di Kalos... la performer più amata dal pubblico!"

"Froakie, froak!" esclammò Froakie, alzandosi fieramente in piedi, e cominciando ad esibirsi in un passo di breakdance di quelli in cui il suo allenatore amava esibirsi di quando in quando. Riuscì per qualche secondo a continuare come un provetto ballerino... ma ad un certo punto, scivolò su qualcosa e andò a finire con la schiena a terra in maniera davvero poco elegante! "Froak!"

Tierno strizò un occhio, facendo una faccia un po' imbarazzata. "Ehm... beh, certo... non ho detto che sono pronto, ancora!" affermò, andando ad aiutare il suo Pokemon a rialzarsi. "Io e Froakie dobbiamo fare ancora un po' di pratica... e poi, non dimenticate che dobbiamo catturare qualche altro Pokemon. Non possiamo certo sperare di raggiungere i nostri sogni con soltanto un Pokemon in squadra, anche se è il nostro starter."

"Fenne, fennekin!" esclamò la volpina di Shana, continuando a cercare in mezzo ai cespugli e all'erba alta... e ritraendosi di colpo quando un Pokemon che si era nascosto nella vegetazione cominciò a farsi avanti con un inequivocabile suono di foglie spostate e ramoscelli spezzati. Immediatamente, i tre ragazzi e i loro Pokemon riportarono la loro attenzione su quanto stavaaccadendo attorno a loro, e il Fennekin di Shana fece un passo indietro, i suoi grandi occhi scarlatti che si illuminavano per la tensione. "Fennekin!"

"Che succede, Fennekin? Hai trovato qualcuno?" chiese la bambina dalla pelle scura. Il Pokemon fennec fece un cenno con la testa, prima che una liana verde ricoperta di foglie apparisse di colpo da un cespuglio e si abbattese su di lui, tracciando un potente arco in aria! Solo i suoi riflessi pronti permisero a Fennekin di evitare un colpo doloroso, e la volpina scattò di lato, facendo in modo che il colpo non fendessealtro che il terreno prima di ritirarsi nel cespuglio! Fennekin latrò con tono di sfida, come se volesse intimare al Pokemon di farsi vivo... e dal fitto fogliame uscì fuori un buffo Pokemon simile ad una scimmietta verde la cui pelliccia sembrava fatta di foglie: una scimmietta con la testa verde, dalla cui sommità spuntava un ciuffo che somigliava ad un cespuglio, le orecchie grandi e tonde, la faccia gialla con dei grandi occhi neri, il busto e gli arti superiori gialli, le mani tozze nelle quali si distingueva solo il pollice, gli arti inferiori verdi e piccoli ed una coda verde che terminava con due appendici simili a foglie. Si piazzò aggressivamente davanti a Fennekin e si mise in guardia.

"Cavolo, ragazzi, Fennekin ha trovato un Pokemon davvero raro!" esclamò Shana, di nuovo eccitata e su di giri! "Quello è un Pansage, vero? L'ho già visto da qualche parte!"

"Aspetta che do un'occhiata..." disse Trovato, guardando stupefatto il Pokemon simile ad una scimmietta verde. Tirò rapidamente fuori il suo Pokedex e lo puntò verso il nuovo Pokemon, ricevendo subito dopo le informazioni che volevano.

"Pansage, il Pokemon Scimperba. Tipo Erba. Vive nel fitto delle foreste. Mangiare le foglie che ha sulla testa fa sembrare la stanchezza un lontano ricordo. È un Pokémon molto generoso. Abilissimo nello scovare le bacche, va in giro a raccoglierle per condividerle. Distribuisce le foglie sulla sua testa ai Pokémon affaticati, per alleviare la loro stanchezza." disse il Pokedex.

"Pansage, pan!" esclamò Pansage con aggressività, estendendo di nuovo una liana ricoperta di foglie per cercare di colpire Fennekin con essa. Fennekin cercò di reagire, ma questa volta Pansage fece una mossa inaspettata ed eseguì una spazzata bassa con il suo attcco Frustata, afferrando una zampa del Pokemon fennec e facendolo cadere goffamente a terra!

"Attento, Fennekin! Usa il tuo attacco Braciere per tenerlo a bada!" esclamò Shana, vedendo l suo Pokemon che rotolava di lato per evitare un secondo attacco Frustata con cui Pansage cercò di incalzarlo. Il Pokemon Fuoco si rialzò rapidamente e lanciò un attacco Braciere, aprendo la bocca e scagliando da essa una scintilla di fuoco che danzò in aria per un breve tratto, e poi si abbattè sul Pansage avversario con precisione letale, colpendolo ad una spalla! La scimmietta verde emise un acuto strillo di dolore e disappunto, e barcollò indietro per un breve tratto, tenendosi la parte ustionata con la mano opposta!

"Pansage!" protestò, per poi rimettersi in piedi con un po' di difficoltà, e cercare di ritornare all'attacco. Questa volta, la scimmietta verde cercò di sferrare un fendente con gli artigli del braccio sinistro, e riuscì a colpire di striscio il Fennekin di Shana al fianco, ma senza riuscire ad infliggere troppi danni. Con decisione, il Pokemon Volpe squadrò l'avversario, e Shana decise di prepararlo meglio all'offensiva.

"Okay... Fennekin, ora usa Gridodilotta, e poi Nitrocarica!" esclamò la bambina dalla pelle scura. Il volpino fiammeggiante gettò indietro la testa e lanciò un breve ringhio, sentendosi per un attimo pervadere di energia... poi, evitò un altro attacco Graffio di Pansage e si portò a distanza di sicurezza, mentre delle fiammelle rosse cominciavano ad ardere sulla sua pelliccia. Fennekin scattò poi in avanti, e le fiammelle si trasformarono in una vampata che avvolse per un attimo il corpo della volpina, mentre quest'ultima si lanciava come un proiettile verso il suo bersaglio, colpendolo in pieno e mandandolo a terra con una breve esclamazione di disappunto! Pansage riuscì a rialzarsi a malapena, scuotendo la testa e rimettendosi in guardia... ma Shana e Fennekin non avevano intenzione di combattere oltre. La bambina tirò fuori una Pokeball e fece un segno di approvazione in direzione del suo Pokemon... poi lanciò la sfera con precisione, toccando Pansage prima che quest'ultimo potesse sottrarsi. Immediatamente, la scimmietta verde assunse un'espressione vagamente stupita... e venne trasformata in luce rossa che venne assorbita dalla sfera, che poi si richiuse di colpo e cadde a terra con un tintinnio metallico.

La Pokeball di Shana restò a terra per un po', scuotendosi di tanto in tanto... e finalmente si immobilizzò, segnalando che la cattura era avvenuta!

"Evviva! Ce l'abbiamo fatta, è il primo Pokemon che catturiamo!" esclamò Shana, correndo assieme al suo Fennekin per raccogliere la Pokeball ed alzandola in aria come un trofeo! "E con questo, la sfida l'abbiamo vinta noi! Yuuu-huuuu!"

"Kiiiiiiin!" festeggiò Fennekin, saltellando abbastanza in alto da raggiungere le spalle della sua allenatrice. Shana lo prese al volo al terzo balzo e lo abbracciò eseguendo delle piroette per la gioia!

Trovato, Tierno e i loro Pokemon applaudirono, e la loro amica si voltò verso di loro e cominciò a fare degli inchini, neanche fosse stata un'attrice teatrale! "Hahahahaaa! Grazie, grazie mille! Se volete, Fennekin ed io facciamo il bis!" esclamò.

"Sei stata bravissima, Shana!" esclamò Tierno. "E... accidenti, ha ragione, dobbiamo cominciare anche noi a cercare qualche Pokemon per le nostre squadre. Chissà se qui nel Bosco Novartopoli si può trovare qualche Scatterbug, tu che ne dici?"

"Sono tra i Pokemon più comuni che si possano trovare qui a Bosco Novartopoli!" rispose prontamente Trovato, che dei tre amici era quello più ferrato dal punto di vista teorico. "Ed evolvono anche abbastanza rapidamente, tutto considerato. Credo che se ne prenderai uno, diventerà presto un bellissimo Vivillon."

"E un Vivillon sarebbe un ottimo Pokemon per le Performance Pokemon!" affermò Shana.

Il Froakie di Tierno fece un cenno con la testa e cominciò a guardarsi attorno alla ricerca di uno Scatterbug che si nascondesse tra l'erba, mentre il suo allenatore si sgranchiva un braccio e si affiancava al suo starter nella ricerca...

"Ches, chespin..." disse lo starter di Trovato massaggiandosi la testa. Non c'era davvero che dire, sembrava davvero che come prima giornata come allenatori sarebbe stata ricca di avvenimenti...

"Froak! Froak!" esclamò improvvisamente la raganella azzurra, indicando un cespuglio vicino, dal quale era emerso un Pokemon - chiaramente un Pokemon Coleottero - simile ad un piccolo bruco di colore grigio scuro, con una testa un po' troppo grande rispetto al corpo, occhi color cachi con le pupille nere e quadrate, e una piccola bocca dalla quale spuntava un dentino acuminato. Un ciuffo di peli bianchi spuntava dalla testa del Pokemon, che aveva inoltre un collare bianco attorno al collo, e si muoveva lentamente su diverse coppie di zampette bianche e sferiche. Il bruchino si accorse del Froakie che cominciava ad avvicinarsi, e si mise in guardia, pronto a difendersi!

"Eccolo, è quello uno Scatterbug!" esclamò Shana. "Forza, Tierno! Vai che tu e Froakie lo prendete!"

"Fennekin!" esclamò la volpina di fuoco.

Come volevasi dimostrare, pensò tra sè Trovato con un sorriso ironico, mentre Tierno e il suo Froakie si apprestavano alla loro prima cattura...

 

 

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CONTINUA...

 

Note dell´autore: E' stato un po' difficile scrivere questo capitolo. Sto cercando di rompere un po' il ghiaccio, in modo che dopo gli eventi scorreranno più rapidamente e con maggiore naturalezza. Comunque, per adesso Ash e i suoi compagni sono a Luminopoli, e tra non molto faranno un incontro con una loro vecchia conoscenza, che farà loro da apripista verso la sfida alle Palestre della nuova Lega Pokemon... e per quanto riguarda Serena, spero che non vi dispiaccia questa riedizione che ne ho dato, che è più vicina al manga che non all'anime! Dopotutto, la mia storia è un AU, e mi piacerebbe dare la mia interpretazione a certi personaggi...

A questo proposito... ho pensato che non sarebbe stata una cattiva idea se fosse stato Tierno, anzichè Shana, ad esibirsi delle Performance Pokemon. Pensavo che la cosa avrebbe avuto senso, per un appassionato di danza come lui... E poi, ho pensato che fosse un po' sessista che solo le ragazze si dedicassero alle Performance, mentre i ragazzi fanno le lotte di Pokemon...

Beh, questo è quanto, per adesso. Vi do appuntamento alla prossima volta, e spero di farcela entro la prossima settimana! Ciao, a presto!

 

  
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