3
Maggio 1988. Hogwarts.
Il
sole sorgeva su Hogwarts, e la Sala Grande ardeva di vita e
di luce.
Harry
era una parte indispensabile in quelle manifestazioni di
giubilo e lutto, dolore ed esultanza mescolati. Volevano che fosse
lì con loro,
il loro capo e simbolo, il loro salvatore e la loro guida, e che non
avesse dormito,
che bramasse la compagnia di pochi intimi non passò per la
mente a nessuno.
Doveva
parlare con i famigliari delle vittime, stringere loro
le mani, guardare le loro lacrime, ricevere i loro ringraziamenti,
ascoltare le
notizie che rimbalzavano da ogni dove col procedere del mattino: in
tutto il
paese quelli che erano stati colpiti da una Maledizione Imperius erano
tornati
in sé, i Mangiamorte fuggivano o venivano catturati, gli
innocenti di Azkaban
liberati, e Kinsgley Shacklebolt era stato nominato Ministro della
Magia ad
interim...
Ma
niente di questo era importante per Harry, in quel momento,
quanto lo stare seduto su delle poltrone trasfigurate da suo padre
nella sala
comune di Grifondoro semidistrutta, insieme a lui, sua madre, Sirius,
Remus, Tonks,
e quella che aveva capito essere la moglie di Sirius, Mary.
Non
riusciva ancora a credere che fossero davvero vivi, ma
l’abbraccio soffocante di sua madre non lasciava adito a
dubbi.
Lily
non riusciva ancora a credere che il suo bambino avesse
appena sconfitto il più grande mago oscuro di tutti i tempi:
se lo ricordava
ancora piccolo quando tirava la coda al gatto, e adesso era un
uomo…
James,
invece, non poteva essere più orgoglioso di suo figlio.
Lui
lo aveva sempre saputo che avrebbe fatto grandi cose…
«Allora…
siamo vivi!»
La
battuta di Sirius servì a smorzare la tensione e a
strappare una risata a tutti.
«Sembra
proprio di sì, Felpato, vecchio mio.» gli rispose
James con un sorriso, avvolgendo le spalle di Harry con un braccio.
Dopo
qualche secondo, fu proprio Harry a prendere parola.
«Adesso
cosa succederà?» chiese sottovoce con sguardo
basso.
Lily
sorrise materna, e abbracciò anche lei il figlio
lasciandogli un bacio sui capelli.
«Te
lo dico io cosa succederà, tesoro: andremo a vivere tutti
e tre nella casa dove è cresciuto tuo padre, per sua grande
gioia, il Maniero
dei Potter; conoscerai tutti i tuoi parenti, i tuoi nonni, il tuo
prozio
Charlus, la tua prozia Dorea, e cugini di cui non sospettavi nemmeno
l’esistenza… come Teddy, il figlio di Remus e
Tonks, e Cassiopea, la figlia di
Sirius e Mary; poi l’anno prossimo concluderai i M.A.G.O.,
diventerai un Auror
e…»
Il
monologo di Lily venne interrotto bruscamente dall’entrata
di un Ron estremamente euforico nella Sala Comune.
«Harry!
Kingsley ci ha offerto di diventare Auror senza
concludere gli studi!»
E
vedendo gli occhi del figlio brillare Lily sospirò:
«Mi
sa che ai M.A.G.O. ci devo rinunciare…»
Fu
così che, tra le risate di tutti, si concluse finalmente la
Seconda Guerra Magica.
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Non
pensavo di arrivare al penultimo capitolo, davvero, in
ogni caso dovrò modificare ancora qualcosa, aggiungere foto,
ecc… però ci
tenevo a concludere questa storia.
Pubblicherò
tra qualche giorno l’ultimo capitolo.
Un
bacione e buona notte, Mary Evans.