Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: clif    13/10/2016    1 recensioni
il 4° capitolo della serie "Twilight-Silent Hill". questa storia sarà un Cross over tra Twilight e Silent Hill Home coming. nonostante ciò però la trama non seguirà fedelmente gli avvenimenti del gioco. sarà presente un personaggio secondario di Twilight e i personaggi del videogame, anche se i ruoli in alcuni casi saranno stravolti. preparatevi a visitare la città nebbiosa attraverso gli occhi di un solitario e giovane vampiro.
da una parte della storia:
Stava mentendo, non poteva essere -Stai
mentendo! "lui" è morto e con esso sono morti tutti i mostri creati da lui- L’unica
alternativa e che "lui" fosse ancora vivo, ma io lo avevo visto morire con i miei
occhi. -Non è creato dall'imperatore questo mostro! Lui non era l’unico! C’è
un'altra persona che ti odia per ciò che hai fatto 35 anni fa!-
ATTENZIONE: ho scritto la bozza di questa storia prima di leggere "la seconda breve vita di Bree Tanner" perciò i caratteri dei personaggi e gli avvenimenti potrebbero non essere quelli canonici.
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Twilight-Silent Hill'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

POV FRED

La aiutai a sedersi, era ancora sconvolta per ciò che aveva visto. Il suo cuore

batteva così forte da farmi venire sete: in effetti era da un bel po’ di ore che non

mi nutrivo; presi una sacca di sangue dalla tasca dei pantaloni (ne conservo

sempre un paio per ogni evenienza) e la svuotai nel giro di qualche secondo. Dopo

essermi ricaricato tornai a guardare Elle, si stava riprendendo, si era messa di

nuovo in piedi e mi stava guardando negli occhi -I tuoi occhi sono di nuovo

topazio: poco fa avrei giurato che fossero neri- Era ritornata di nuovo in se, con le

sue domande assolutamente inappropriate -Il colore dei nostri occhi cambia a

seconda se siamo sazi o a digiuno- Le risposi con un sorriso, un sorriso che

scomparve nel giro di un attimo: avevo sentito qualcuno avvicinarsi. -Elle sei tu?-

Chiese, incerta, una delle figure nascoste nella nebbia. Sentendo quella voce il suo

volto si illuminò -Mamma?!- Le sagome si avvicinarono ancora di più, a quel punto

mi resi conto che non erano mostri ma esseri umani. Solo in un secondo momento

mi accorsi di quello che aveva detto -“mamma?!”- Mi misi a fissare la donna: in

effetti era incredibilmente simile a lei (se avessi avuto l’olfatto attivo l’avrei capito

subito) sembrava una sua fotocopia invecchiata, aveva gli stessi capelli, solo che

erano legati a cipolla, gli occhi azzurri erano circondati da qualche ruga e i suoi

vestiti erano simili a quelli della figlia. -Tesoro mio, non puoi immaginare quanto

ero preoccupata!- Le disse di slancio abbracciandola: si, era sua madre. Anche le

altre persone appena giunte le si avvicinarono allegre, ma smisero subito di ridere

appena mi vedettero: dovevano aver notato gli occhi e il colorito della pelle.

Anche Elle sembrò accorgersene, infatti iniziò a parlare cercando di smorzare

l’atmosfera -ragazzi questo è Fred, è grazie a lui se ora mi trovo qui. Fred questi

sono mia madre e gli abitanti del settore GF-5- A quelle parole gli individui davanti

a me cominciarono a rilassarsi e ad avvicinarsi a me “salve, piacere di conoscerti”

“Ti ringrazio per averci riportato Elle sana e salva” “scusaci, ma pensavamo fossi

uno scagnozzo dell’imperatore” all’incirca erano queste le frasi che riuscivo a

distinguere in mezzo a quella confusione di voci. -Andiamo al rifugio, lì potremo

parlare in pace- Disse la madre di Elle.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

ci spostammo di sue isolati; il rifugio era un vecchio scantinato, apparentemente

abbandonato, pieno di viveri e brande dove i rifugiati potevano dormire. appena

entrati Elle spiegò loro la situazione, la mia vera natura e il fatto che li volessi

aiutare: rimasi particolarmente sorpreso quando mi resi conto che non erano per

nulla intimoriti dal fatto che fossi un vampiro. Dopo un po’ Elle si mise a riposare

seguita dal resto dei superstiti, io rimasi da solo insieme a sua madre, al centro del

rifugio. -Ti sono veramente grato per aver salvato mia figlia- Disse lei, rompendo il

silenzio che si era creato -Non ho fatto nulla di che, dopotutto sono un vampiro, e

la mia natura mi permette di affrontare dei pericoli come questi senza problemi-

Già questo era l’unico elemento positivo dell’essere vampiro -Eppure mi sembra

che tu veda la tua natura più come una maledizione che una benedizione- Beccato!

Come aveva fatto quella donna a capirlo dopo che le avevo detto solo una frase?

-Per forza è una maledizione! La mia pelle è fredda come il marmo, il mio cuore ha

smesso di battere: io sono morto, dovrei essere morto eppure sono ancora in

questo mondo!- Non mi ero mai sfogato in tutta la mia esistenza e adesso lo stavo

facendo con un estranea. La signora Holloway rimase impassibile a guardarmi poi

tirò un sospiro e mi disse -Sappi questo, Fred. Una persona non muore quando il

suo cuore smette di battere… una persona smette di vivere quando perde di vista

se stesso-

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: clif