Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Cronos22    14/10/2016    1 recensioni
Uno strano duellante si unisce al gruppo dei nostri eroi,celando un oscuro segreto sulla sua vera identità,che porterà i nostri eroi a compiere strane avventure,che porteranno spesso a dubitare delle reali intenzioni di questo strano essere
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: No.96 Black Mist/ No.96 Nebbia Oscura, Nuovo personaggio, Rio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un amore nato sotto il segno della guerra
 
Il sole stava lentamente tramontando,donando con questa sua discesa al cielo di Heartland un colorito arancione scuro,che inesorabilmente diventava sempre più scuro e tendente al blu notte,con il parco dei divertimenti che stava per chiudere,mentre i due ragazzi,felici per la giornata trascorsa insieme dentro quel luogo di sano divertimento ed allegria,e il parco stava per chiudere,i due ragazzi felici per la bella giornata che avevano passato insieme,stavano con lentezza uscendo l’uno accanto all’altro dall’ingresso centrale luminoso come le stelle,osservando il paesaggio notturno,che sembrava sprofondato in una perfetta armonia dove il tempo intorno a loro si fosse come fermato,impedendo loro di focalizzare attraverso i loro occhi ogni situazione gli si presentasse di fronte,con Kain che improvvisamente alzò il suo viso verso il sole calante,osservandolo con radioso sorriso,voltandosi successivamente verso Rio con atteggiamento spensierato e privo di preoccupazioni.
-Visto che si sta facendo tardi-esclamò con un lieve tono timore nella sua voce -Che ne diresti di venire a cenare con me e la mia famiglia?!-domandò con dolcezza diventando completamente rosso in viso
-Perché rifiutare un’offerta così gentile-esclamò la ragazza anch’ella imbarazzata da quella strana proposta –Almeno in questo modo mi potrai presentare le persone con cui vivi-ridacchiando nervosamente e causando nell’animo del giovane bariano,un sensazione di gioia tale,che il giovane la afferrò con foga per la mano creando con quel suo semplice gesto un certo imbarazzo tra loro due
-Non te ne pentirai-indicando con lo sguardo la zona est della città -Saranno un po’ bizzarri ma dopo tutto sono molto gentili e simpatici-grattandosi la testa per il nervosismo –Cominciamo ad andare allora?-
-Molto volentieri-tenendo con forza la mano del ragazzo con la sua,camminando con calma serafica verso la magione Arclight,attraversando con non curanza la via centrale,che si snodava verso i quartieri residenziali di Heartland,con le loro menti focalizzate unicamente su di loro,non accorgendosi inizialmente di aver raggiunto in poco tempo l’imponente costruzione bianca come la luna,con la studentessa che rapita dalla beltà del posto dove risiedeva il suo compagno di studi,osservando con cura quella candide pareti lisce e senza alcuna imperfezione,il prato ben curato simile alla brughiera inglese ed avvolti da numerosi alberi,che celavano al loro interno un piccolo laghetto ed un tempietto in pietra lavica,illuminato da un raggio lunare,che sembrava farlo risplendere di luce divina,con la giovane che rimase come pietrificata davanti alla visione quasi eterea dell’edificio
-Magnifico…vero?!-esclamò Kain osservandola con la coda dell’occhio sinistro -La prima volta fa sempre quest’effetto,ma poi con il tempo ci fai l’abitudine-
-Non ci posso credere-ponendo con esitazione un suo piede sopra la prima mattonella in pietra sul vialetto
-Dai non esagerare-incrociando con dolcezza il suo braccio –E’ meglio entrare prima che fra poco diventiamo parte del giardino come statue ornamentali-avvicinandosi dinanzi al grande portone in legno finemente levigato e rivestito da fasce d’acciaio,battendo con violenza tre colpi con il pugno sinistro,che riecheggiarono con forza dentro l’edificio,attirando le urla di uno dei componenti della famiglia,che si avvicinava con passo pesante e marcato.
-PIU’ DELICATO LA PROSSIMA VOLTA!-urlò con tutte le sue forza Four da dietro il portone senza aprirlo,facendo adirare leggermente il giovane bariano
-Che pretendi-esclamò Kain con nonchalance –Anzi che non ho buttato giù il portone-continuò con un lieve tono di cinismo -Aprimi che ho un ospite qui con me che vorrei presentarvi,invece farla aspettare qui fuori-
-Che hai portato la fidanzata?!-facendo arrossire repentinamente la ragazza con questa affermazione
-Senti aprì questa porta oppure ti faccio pentire il fatto che ci stai lasciando qua fuori!-sbattendo per una quarta volta il pugno sopra il portone,che dopo quel colpo si aprì di scatto,rivelando dietro di esso la figura impostata del mezzano dei fratelli Arclight,che venne colpito immediatamente dallo sguardo fulmineo del bariano,che lo lasciò completamente indifferente dinanzi a quella forma di rabbia nei suoi riguardi
-Pensi che quello sguardo mi faccia…-interrompendosi di colpo nel vedere accanto all’amico la figura snella di Rio,che con aria rabbiosa stava accanto a lui,perdendo rapidamente quel suo carattere spavaldo,facendo posto ad una sensazione di rimorso nei confronti di lei,che gli fece assumere un atteggiamento remissivo nei confronti di lei,invitandola,senza riuscire più a proferire parola,dentro la magione con un semplice gesto della mano,non ricevendo dalla ragazza neanche il benché minimo accenno di saluto.
-Me lo potevi dire che uno di loro era Four?!-sussurrò Rio avvicinandosi lentamente al ragazzo con atteggiamento infastidito ed irritato
-Il passato e passato dopo tutto-rispose in difesa del suo fratello adottivo,mentre camminava attraverso un grande corridoio decorato con tante armature medievali situate ai lati e con al centro un tappeto rosso cremisi,dove stavano camminando con lentezza
-Mi ha fatto finire in ospedale-stringendo con forza il pugno sinistro
-Ti ricordo che anche se è stato lui ha farti del male-osservandola con espressione solenne sul volto,facendola quasi spaventare dal suo improvviso cambio di umore -Ti ha salvato la vita da quell’incendio,procurandosi quell’enorme cicatrice che come un marchio deturpa il suo volto-riassumendo nuovamente il suo classico atteggiamento scherzoso e privo di malizia -E poi l’hai visto che espressione ha assunto appena ti ha vista,è ancora fortemente dispiaciuto per quello che ti ha causato-poggiando con dolcezza un braccio sopra le spalle di lei -A quest’ora doveva continuare a provocare sia me che te chiamandoci fidanzatini,come ha fatto prima di aprire il portone-ridacchiando con disinvoltura -Dopotutto non è cattivo come sembra-guardando il volto di Rio divenire sempre più calmo e non più dominato dal sentimento dell’odio
-Forse hai ragione-esclamò con tono rassegnato e dispiaciuto,abbassando nel mentre la testa sopra il grande tappeto -Dovrei perdonarlo-
-A mio avviso penso che dovresti-sospirando con calma -Sai ti devo dire che anche lui la prima volta che mi ha visto ha provato a farmi mandare via da questa casa-sorridendo con malinconia dinanzi ad una Rio stupefatta -Non sopportava il fatto di vedere un estraneo dentro casa sua,ma con il tempo ci siamo conosciuti meglio-voltandosi verso di lei -E guardaci ora-allargando le braccia -Ci insultiamo a vicenda,ma siamo diventati molto amici e se dovessi affidare la mia vita a qualcuno,sarei onorato di darla a lui-
-Stai davvero parlando seriamente?!-domandò stupita la ragazza nel sentire quelle parole cariche di fiducia
-Non mentirei mai su un argomento serio come questo-rispose con calma,portandosi la mano sopra il petto,ritrovandosi rapidamente nel bel mezzo della discussione dentro un grande salone,dove erano al suo interno sia Tron che Three,che parlavano cordialmente seduti in poltrona,dinanzi ad un caminetto acceso,gustandosi una calda e fumante tazza di thè
-Guarda chi è finalmente tornato-esclamò Tron con disinvoltura,poggiando sopra un tavolino in legno la sua tazza di porcellana –Pensavo che non saresti rientrato per l’ora di cena-
-E invece sono qui davanti a te-attirando l’attenzione anche del fratello più piccolo degli Arclight,che si voltò con euforia verso di lui,osservando nel mentre anche la ragazza dai capelli blu che stava al suo fianco
-Ciao Kain-salutò il giovane con cordialità -Chi è la ragazza insieme a te?-domandò scrutando con lentezza la figura snella di Rio,attirando anche le attenzioni di suo padre,che girandosi anch’egli verso di loro,cominciò stranamente a sorridere
-Miei cari vi presenti una mia nuova amica-defilandosi con lentezza –Il suo nome è Rio Kamishiro,e ovviamente non vi dispiacerà se per stasera si unirà a noi per la cena-
-Non vedo quale sia il dispiacere-esclamò il minore dei fratelli,alzandosi dalla poltrona rosso fuoco dov’era seduto,dirigendosi velocemente verso le cucine –Avverto Five di aggiungere un altro posto a tavola-
-Si,ma…-interrompendosi rapidamente nel veder scomparire Three dietro la porta,che separava il salone dalla sala da pranzo e che conduceva verso le cucine
-Ma…cosa mia cara?-intervenne Tron con una leggera nota di disappunto e di apprensione nella sua voce
-Non vorrei che vi scomodaste soltanto per me-osservando il bambino con aria vergognata
-Noi non ci scomodiamo affatto-alzandosi con lentezza dalla poltrone ed avvicinandosi lentamente ai due ragazzi -Gli amici di Kain sono anche amici nostri ed io e i miei figli saremo ben felici di accoglierti nella nostra umile dimora-
-Figli?!-sussurrò cercando di non farsi udire dal ragazzino mascherato,tradendosi ugualmente però con la sua espressione scioccata,con la bocca completamente spalancata,coperta dalla sua mano sinistra
-Non farti ingannare dall’età che dimostro-esclamò Tron ridacchiando -In realtà sono più vecchio di quello che sembro in questo momento-con Kain che cominciò a ridere fragorosamente,cercando di trattenersi dall’accasciare a terra per le continue risate,causate dalla scena a cui aveva appena assistito,facendo arrabbiare con quel suo semplice gesto la ragazza,che con viso completamente rosso dalla rabbia si voltò verso di lui,stringendo con forza entrambi i pugni
-MI SPIEGHI COSA CI SIA DA RIDERE!-urlò con forza Rio,minacciandolo con il suo pugno destro alto nel cielo
-Non è niente tranquilla-cercando di smorzare il più possibile le risate –Non è niente-
-Meglio per te-sbuffò incrociando le braccia e storcendo leggermente il naso,quando improvvisamente dalle cucine si sentì provenire un urlo poderoso
-Ragazzi è pronto in tavola-urlò Five,sporgendosi velocemente da dietro la porta,sparendo repentinamente dietro di essa
-Meglio che andiamo-sospirò Kain sorridendo -Se no chi lo sente se ritardiamo-dirigendosi insieme a Rio e Tron verso la sala da pranzo,dove al suo interno vi era un grande e lungo tavolo rettangolare in legno di quercia,coperta da una lunga tovaglia bianca con sopra numerosi candelabri,che contenevano candele dai mille colori,osservando nel mentre Three tenere con estrema difficoltà Four,che si stava dirigendo ferocemente verso le prelibatezze che quella tavolata mostrava loro
-Four sei sempre il solito-disse il bambino mascherato scuotendo la testa in segno di disappunto
-Che c’è Tron?!-voltandosi con irriverenza verso suo padre -Lo sai che quando ho fame non aspetto nessuno-focalizzandosi nuovamente verso le tante pietanze -Forza venite a tavola che fra poco non mi trattengo più-
-Four un po’ più di rispetto-esclamò Five,mentre si asciugava le mani con un panno bianco -Abbiamo un ospite questa sera se te lo sei forse dimenticato-facendo cadere nuovamente con quelle sue parole il fratello nuovamente in uno stato spento e privo di vitalità,mentre si liberava lentamente dalle braccia del minore,camminando lentamente verso la sua sedia e sedendosi senza più riuscire a proferire ancora una volta neanche una sillaba,attirando le attenzioni della studentessa,che camminò verso di lui,spostando lentamente il viso verso l’orecchio di lui,in modo tale che i presenti in sala non potesse udire le parole che aveva intenzione di riferirgli.
-Four non fare così ogni volta che mi vedi-esclamò con dolcezza –Dopotutto non sarei qui se non fosse per te-poggiandogli una mano sopra la spalla sinistra –Dai cominciamo a mangiare e facciamo finta che non sia mai successo niente-osservandolo con calore nei suoi occhi –Alla fin fine aveva ragione Kain…non c’era alcun motivo per avercela con te-rincuorando ragazzo,il quale si alzò di scatto,abbracciandola di colpo con tutta la forza che aveva in corpo,sollevandola leggermente da terra e rimettendola con rapidità nuovamente con i piedi per terra,afferrò con altrettanta velocità un bicchiere di vino sopra il tavolo.
-Ai due fidanzati-alzando il bicchiere al cielo -Un grande augurio-
-NON SIAMO FIDANZATI!-urlò Rio,sbracciandosi con entrambe le braccia per l’imbarazzo
-AUGURI!-urlarono gli altri tre in coro,sollevando anch’egli altri tre calici contenente anch’essi del vino,con Kain che nel frattempo non poté far altro che ridere e stare al gioco della sua famiglia,con la ragazza che era l’unica che si sgolava e che cercava di strozzare Four con tutte le sue energie,per ripagarlo per la grande sciocchezza che aveva osato pronunciare
-Forza ragazzi cominciamo a mangiare-esclamò Tron sedendosi al centro della tavola con in mano il suo calice semi-vuoto -Non vorrei che il lavoro di Five andasse sprecato-con i ragazzi che cominciarono a mangiare e scherzare,con Rio e Kain che l’uno accanto all’altro ridevano spensierati,quasi fossero amici di lunga data,invece che di pochi giorni,con il rapporto tra i due ragazzi che stava diventando sempre più intenso,suscitando la curiosità del bambino mascherato,che accorgendosi del meraviglioso legame che li stava lentamente legando,cominciò a domandarsi cosa il futuro avesse in serbo per loro.
La cena proseguì con i presenti che discutevano e parlavano amichevolmente,con Five che portò tantissime pietanze dai molti gusti,con Four che bevve fino a svenire e con Tron,aiutato da Three,che cercavano di rialzarlo,quando improvvisamente l’orologio situato dietro il bambino mascherato,iniziò a suonare con insistenza,attirando l’attenzione di tutti,soprattutto quella di Rio,che visto l’orario,sospirò con amarezza,alzandosi lentamente dalla sua sedia ed eseguendo un leggero inchino.
-Questa serata è stata davvero meravigliosa ma purtroppo devo andare-sollevando lentamente il busto nuovamente in posizione eretta,con Kain che si alzò di scatto dal suo posto,ponendosi davanti a lei con espressione accigliata
-Non potresti per caso rimanere di più insieme a noi?-toccandogli con dolcezza il dorso della mano destra
-Mi piacerebbe-rispose la ragazza arrossendo in viso –Ma mio fratello pensa ancora che io sia una bambina e quindi devo evitare una delle sue solite paternali sulla mia sicurezza-
-Vuoi che ti accompagni a casa?-
-Non è necessario-osservando il mezzano svenuto sopra la sedia -Stai pure qui a casa ad aiutare quello sciocco che ha esagerato con il bere-lasciandosi sfuggire una lieve risata
-Allora aspetta che ti accompagno alla porta-diventando stranamente nervoso al fianco di lei,mentre la scortava con imbarazzo verso il grande portone della magione,diventando di colpo muto e senza avere la possibilità ed il coraggio di confessarle i sentimenti che provava,aprendo con lentezza l’enorme porta davanti a loro,fermandosi davanti al cornicione del castello,illuminati unicamente dalla luce bianca e  splendente della luna.
-Allora ci vediamo domani e…-esclamò visibilmente rosso dall’imbarazzo,venendo interrotto dalla ragazza che gli diede all’improvviso un bacio sopra le sue labbra,lasciandolo inizialmente sorpreso e confuso da quel gesto repentino,che lo trasportò rapidamente verso un luogo etereo e di pace,dove solo loro due erano presenti,abbandonandosi a quel dolce ed amorevole atto carnale,ricambiando anch’egli il sentimento che la ragazza gli mostrò in quel momento,esprimendo con passione tutto l’amore che sentiva per la studentessa,dal momento in cui la incontrò per caso durante la sua lunga camminata mattutina per raggiungere l’edificio scolastico,separandosi con lentezza successivamente dal candide e rosee labbra di Rio,poggiandole con cura entrambe le braccia sopra le sue spalle,mentre la guardava con amorevole sguardo e con un sorriso di gioia appena accennato,ma che esprimeva tutti i sentimenti che provava.
-Sono stata davvero bene con te-esclamò Rio sorridendo con leggiadria,mentre un lievissimo rossore si faceva strada tra le sue guance –Ora mi dispiace davvero ma devo andare-voltandosi di spalle,cominciando ad allontanarsi lentamente dal maniero,fermandosi improvvisamente senza voltarsi davanti agli occhi increduli di Kain –Non vedo l’ora di uscire di nuovo con te-riprendendo la sua marcia verso casa noi due da soli e senza nessun altro-sparendo nella note,lasciando il giovane bariano stranito ed allo stesso momento felice,nell’aver finalmente baciato la sua amata,chiudendo con lentezza il portone alle sue spalle,camminando ancora una volta per quel lungo corridoio e ritrovandosi dentro il salone del castello,dove trovò solamente Tron ancora sveglio,seduto dinanzi al camino scoppiettante
-Com’è andata con Rio?-domandò sorridendo,mentre osservava il camino danzare dinanzi al suo sguardo
-E’ stato strano-esclamò confuso,sedendosi accanto al patriarca -Non me lo sarei mai aspettato che le provasse quello che io provo per lei-
-L’amore è strano proprio per questo-disse ridacchiando -Sembra sempre di non essere amati dalla persona che noi teniamo di più,ma in realtà i veri sentimenti emergono sempre in determinate ed inusuali situazioni-
-Hai ragione Tron-disse sospirando seduto comodamente in poltrona,mentre si lasciava cullare dolcemente dal leggero crepitio del fuoco,quando improvvisamente comparve dal nulla un portale nero come la pece dal cui interno si materializzò Dark Mist semi-svenuto e privo di forze,con numerose ferite su tutto il corpo,con i due esseri che si alzarono di scatto dalle loro postazioni,affrettandosi a raggiungere l’amico malconcio,con il bariano che con cura si inginocchiò accanto a lui,alzandogli lentamente la testa con la mano destra,osservandolo con apprensione e preoccupazione sul viso
-Stai attento-sussurrò il numero a fatica,cercando di rimanere sveglio -Stanno per venirla a prendere-lasciando confuso il bariano con le sue parole
-Cosa stanno venendo a prendersi?!-domandò con preoccupazione
-La cosa a cui tieni di più……-svenendo sulle braccia di Kain prima che riuscisse a concludere la frase,lasciando attoniti i due uomini,che cominciarono a guardarsi con sguardi gelidi e privi di luce,con i loro corpi illuminati da un lieve raggio lunare,che li separò apparentemente dal resto del mondo,dormiente e privo di angoscia,dove ogni essere umano,incurante del pericolo dormiva sonni di luce e speranza.
 
Note dell’autore
Kain:Magnifico,sublime o Rio,Rio perché sei tu Rio
Io:Perché non ti fai una camomilla e un bel pezzo di sonno
Kain:Stavo recitando Shakespeare
Io:E io stavo per aprire un centro benessere
Kain:Perché non capisci mai
Io:Perché forse stai dicendo solo stupidaggini
Four:Lo so che sei felice ma pensaci a quello che dici invece di fare lo stupido
Kain:Ma ti ci metti pure tu ora?!
Io:Finalmente una persona che dice cose sensate
Tron:Lasciali stare…lo vedi come sono fatti
Kain:Hai ragione,sono fatti l’uno per l’altro
Io e Four:Hey come ti permetti!
Kain:Piccioncini quanto siete belli
Io:Ora ti massacro
Ragazzi ci vediamo la settimana prossima con un nuovo e avvincente capitolo (datemi solo il tempo di strozzare Kain e comincerò a scrivere)
  
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