“Siamo
qui riuniti per celebrare il matrimonio di Armando e
Beatriz che finalmente dopo quasi cinque anni di tira e molla, tra alti
e
bassi, hanno finalmente deciso di regolarizzare la loro situazione! La
sciatemi
dire che non ho mai conosciuto sposi più testardi di questi
due!” dice don
Carlos.
Tutta l’assemblea sorride, ma gli sposi sono persi ognuno
negli
occhi dell’altro. Si tengono per mano e non fanno altro che
guardare il brillio
dei propri occhi riflessi in quelli dell’altro. Leggono
felicità, gioia e tanta
tenerezza. Stanno finalmente facendo realtà il loro sogno di
sposarsi davanti a
Dio, davanti a tutti i loro amici, come non hanno voluto fare due mesi
prima
quando si sono sposati con il rito civile. E da quel momento tutto
è stato
gioia, tutto è stato facile anche parlare con i rispettivi
genitori.
Don Hermes che era lo scoglio più duro, li aveva sorpresi.
“Era ora che entrambi metteste la
testa a
posto! Finalmente questa figlia mia ha avuto il coraggio di seguire il
suo
cuore! Ma tu Armando, che fai già parte della mia famiglia,
cerca di non farla
soffrire mai più… altrimenti…”
“Non
ci sarà un altrimenti don
Hermes, voglio essere felice e voglio far felice Betty, solo questo
è il mio
desiderio”.
Don Hermes
li aveva abbracciati e poi li aveva invitati a cena.
Avevano
passato sessanta giorni di assoluta felicità. Stavano
cercando di ricostruire il loro rapporti su basi di fiducia e
lealtà che sembravano
essere andate perdute nel tempo, con tutte le cose che erano successe
tra di
loro. Si amavano e si desideravano, sentivano di non poter stare
separati e che
dovevano costruire qualcosa che fosse loro, solo loro. Non erano
mancati i
momenti negativi, soprattutto a causa della gelosia di Armando nei
confronti di
Daniel. Betty non aveva voluto dirgli che rapporti ci fossero tra di
loro e
Tomas. “Se non me lo dici
è perché evidentemente
non ti fidi di me” diceva Armando. “Sai
bene che ho promesso a Daniel che non avrei rivelato a nessuno
ciò che riguarda
Tomas, e poi TU potresti fidarti di me e stare tranquillo se ti dico
che non
hai niente da temere” ribatteva lei. “Quindi
io sono nessuno per te? Ti ricordo che stai parlando con tuo
marito!”
“Si,
con mio marito, non con il
mio padrone, io non sono di tua proprietà e posso avere dei
segreti che dei
miei amici mi chiedono di custodire, anche con te!”
“Non puoi essere seria Betty!
Quindi se io avessi dei segreti con te tu saresti tranquilla?”
“Se non danneggiano in alcun modo
la nostra relazione non ci sono problemi. Significa che ognuno di noi
ha i suoi
spazi!”
“Tu vuoi avere i tuoi spazi? Mi
stai dicendo che io ingombro tutto il tuo spazio!”
“Armando”
cercava di farlo ragionare Betty
“tu ingombri tutto il mio cuore. E
questo
mi fa felice. Non sono mai stata così felice in vita mia, ma
ho diritto ad
avere degli spazi di privacy da te, soprattutto se riguardano i miei
amici. Non
devi sentirti sminuito per questo!”
“Io
non la vedo affatto così”
continuava lui “voglio sapere tutto
di te e dei tuoi ‘amici’.
E poi da quando in qua Daniel è tuo amico?”
E continuavano a discutere all’infinito, fino a quando Betty
decideva che era il caso di dedicarsi ad altro e lo distraeva
baciandolo. A
quel punto Armando perdeva la nozione del tempo e dello spazio e si
ritrovavano
a letto e solo la mattina seguente oppure molto dopo lui si rendeva
conto che
Betty aveva trovato il modo di ridurlo alla sua mercé e che
non aveva le
informazioni che voleva e ricominciava con l’ interrogatorio,
Betty sbuffava e
non lo ascoltava e nel frattempo la via continuava.
Quei
due mesi erano
trascorsi volando e avevano avuto appena il tempo di organizzare il
loro
matrimonio religioso. Margherita e Cata si erano date molto da fare
affinché
tutto fosse perfetto. Margherita aveva capito da un pezzo che la
felicità di
suo figlio era Betty e quando le avevano comunicato la pazzia del
matrimonio
civile, aveva solo sospirato e rivolto una preghiera al cielo
affinché tutto
andasse bene tra di loro.
La funzione religiosa si
sta svolgendo normalmente, Armando non fa che ripetere a Betty
“Sei bellissima
amore mio” e Betty gli risponde “anche
tu!” con tutto l’amore che sente verso
il suo sposo.
La funzione è giunta al
punto in cui gli sposi devono scambiarsi i voti matrimoniali, quando
qualcuno
interrompe tutto. "Mi dispiace interrompere" esclama un uomo in divisa
avvicinandosi verso l'altare.
Mario Calderon e Camila
Mendoza in qualità di testimoni dello sposo si rivolgono
alla persona che è
appena entrata in chiesa.
“Come si permette di interrompere
questa funzione” aggredisce Camila il nuovo entrato. Mentre
nel frattempo anche
altre persone entrano in chiesa e sono tutti poliziotti, alcuni hanno
la
scritta FBI sui loro giubbotti.
“Signora, non so chi sia
lei, ma io sono il Tenente Ramirez della polizia colombiana e sto
cercando Armando Mendoza, mi hanno
detto che lo avrei trovato qui!”
Armando che stringe Betty
con una mano si avvicina al poliziotto e gli dice “Sono io
Tenente.” Don Roberto
e don Hermes si avvicinano ad Armando per capire cosa stia succedendo.
Yousef
che è presente al matrimonio del suo amico incrocia le
braccia e cerca di
capire cosa accade.
“Signor Mendoza, mi
dispiace interrompere il suo matrimonio, ma la dichiaro in arresto per
appropriazione
indebita, riciclaggio di denaro sporco e traffico internazionale di
droga.”
“Cooosaaaaa?” urla Betty.
“Armando….”
“Agente non può dire sul
serio” interviene don Roberto. “Deve esserci un
errore! Lei sa chi sono io?Uno
dei più grandi industriali di questo paese, pensa forse che
mio figlio possa
aver così tanto bisogno di denaro rispetto a quello che
già ha, da dover
rubarlo?”
Armando è attonito davanti
a quello che sta succedendo.
“Che prove avete per
lanciare una accusa di questo tipo?” chiede Yousef.
“Lei chi è? Mi scusi, per
arrestarlo abbiamo le prove di ciò per cui lo accusiamo. Lei
signor Armando
Mendoza è accusato di aver sottratto denaro al Fashion Group
e di aver messo su
un traffico di droga, per poi re-immettere nel mercato il denaro sporco
attraverso la sua azienda.”
“Tutto questo è assurdo. Io
non ho mai fatto uso di droga in vita mia, figuriamoci organizzare un
tarffico!”
“Vi state sbagliando”interviene Betty.
“Siete completamente in errore. Dovreste
arrestare me. Sono io che mi occupo delle finanze
dell’Ecomoda e vi posso garantire
che non c’è nessun movimento illegale nei nostri
conti!”
“Signora, credo che anche
lei dovrà essere sentita dal giudice ma per il momento il
dottor Mendoza deve
seguirci in centrale. Se lo fa spontaneamente potremo evitare di
ammanettarlo.”
Betty che per tutto il
tempo ha tenuto saldamente per mano Armando si rifiuta di lasciarlo.
Lui la
guarda intensamente negli occhi e la abbraccia mentre lei si scioglie
in
lacrime tra le sue braccia. Dopo un momento,si rivolge a Yousef e gli
dice “Amico,
abbi cura di lei, mentre sono via”.
Margherita piangendo si
stringe a Roberto, Camila si avvicina ai suo genitori. “Non
preoccuparti
figliolo” dice Roberto ad Armando “chiamo
immediatamente il nostro avvocato. La
cosa non finisce qui.” E seguono Armando che viene portato
via dalla polizia.
Betty,
sconvolta, in
lacrime, piegata in due dal dolore viene consolata da Yousef, la cui
mano ha
sostituito quella di Armando. Nicolas, Cata, donna Giulia e Hermes la
circondano.
“Non può essere vero, non
può star succedendo a me! Non è possibile. Tutto
questo non è possibile! Oggi
doveva essere il giorno più bello della mia vita, avrei
dovuto annunciare a
tutti voi, compreso ad Armando che sono incinta, non doveva finire
così!”
“L’ho sempre detto io
Betty, che il diavolo è in agguato! E voi non volete darmi
retta!” esclama
Hermes.
“Aiutatemi” dice Betty “voglio
cambiarmi e voglio andare in centrale, non potranno negarmi di vederlo,
dopotutto io sono sua moglie. Sono la signora Mendoza e mio marito
è innocente.”
Si rivolge agli invitati ancora in chiesa, quasi urlando
“ditelo a tutti, mio
marito è innocente. Avete capito? Non dimenticatelo mai!
Armando è innocente!”