Habitudes
{1533, Francia.}
Romano alza vagamente lo sguardo davanti a sé, istintivamente una smorfia deturpa il suo viso e non può che sentirsi disgustato nell'osservare come il giovane francese sia impegnato a mangiare gli ultimi residui di carne nel suo piatto ripulendolo con le dita.
Quest'ultimo rimane seduto in disordine sulla propria sedia, le loro gambe si sfiorano saltuariamente sotto il tavolo e Romano, anche se consapevole che la sua padrona lo stia guardando, si limita ad allontanarsi garbatamente da lui.
«Devo ammettere che la tua cucina è davvero buona, mon âme sœur.»
Francis bisbiglia avanzando lentamente con il busto verso di lui, un paio di ciuffi dorati gli ricadono sul viso e Romano incontra il suo sguardo curioso; si sforza di sorridergli, abbandona sul piatto la propria posata e allunga la mano per potergli scostare una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Il biondo fraintende facilmente il suo gesto, non conosce ancora l'italiano e scambia quella piccola forma di cortesia per una qualche timida dimostrazione d'affetto; così gli sorride, completamente incurante di come i suoi capelli avessero rischiato di finire nella coppa colma di acqua dell'altro.
«Potresti utilizzare la forchetta la prossima volta? Grazie mille.»
Romano bisbiglia a bassa voce, socchiude le labbra per farsi udire solamente da lui e sente i loro sovrani lasciarsi ad una breve risata liberatoria, forse convinti che tra di loro stia finalmente nascendo un sentimento reciproco.
«Viviamo da poco assieme e parli già di prossima volta, sei molto audace, Romano.»
L'italiano rotea gli occhi e ritorna a sedersi al proprio posto; oramai non ha più intenzione di continuare a mangiare, quel maledetto francese rovina il suo appetito con le sue abitudini barbare e con la sua sfacciataggine, ma deve abituarsi all'idea di convivere con lui e non può avere altre alternative.
«Non lo faccio per te, quindi attento a quello che dici.»
Si tratta solamente di una piccola minaccia, punta la posata verso il suo viso e spera che questo basti per fargli comprendere come la sua vita cambierà d'ora in poi; Romano non ha intenzione di sottostare agli ordini di nessuno e non farà eccezione neppure per un francese sempre pronto a mostrare il proprio egocentrismo.
«E forchetta sia, mon cher.»
Il sorriso dipinto sul volto di Francis non lo convince appieno, ma è un inizio e una piccola vittoria non può che preannunciare un grande trionfo.
Note:
Buongiorno,
inizio con le annotazioni storiche: il 1533 è l'anno di matrimonio tra Caterina de' Medici e Enrico II, avevano entrambi 14 anni e si dice che Caterina abbia portato con sé moltissimi italiani, oltre che diverse abitudini fiorentine.
Tra queste, quella di utilizzare le posate poiché i francesi mangiavano ancora con le mani (cosa che non sparirà completamente in futuro.) e seppur sembri una cosa stupida, ai tempi in alcune parti dell'Europa veniva considerata un'usanza stramba.
Per quanto riguarda i due sposi, pochi anni dopo il matrimonio Enrico II comincerà ad avere una relazione con un'altra donna, una certa Diana che divenne la preferita del re; Caterina nei primi anni di matrimonio non riuscì ad avere figli, sicuramente un dettaglio che ha giovato a favore della sua "rivale."
Personalmente non vedo perché Francia non venga shippato con nessuno dei due italiani, è vero che nella serie Hetalia Veneziano vede Francis più come un fratello maggiore, ma i due paesi hanno così tanto in comune che gli headcanons sarebbero praticamente infiniti. (Ee, appunto, penso che in un futuro lontano magari scriverò qualcosa.)
Parole in francese molto arrandom: mon âme sœur – Mia anima gemella; mon cher – Mio caro.
Il titolo significa "abitudini".
Il prossimo è Grecia e omg – sto pensando a così tante cose diverse e dovrò riordinare un po' di idee. (Io sono una grande sostenitrice della GreeIta, che vergogna che non sia considerata.)
inizio con le annotazioni storiche: il 1533 è l'anno di matrimonio tra Caterina de' Medici e Enrico II, avevano entrambi 14 anni e si dice che Caterina abbia portato con sé moltissimi italiani, oltre che diverse abitudini fiorentine.
Tra queste, quella di utilizzare le posate poiché i francesi mangiavano ancora con le mani (cosa che non sparirà completamente in futuro.) e seppur sembri una cosa stupida, ai tempi in alcune parti dell'Europa veniva considerata un'usanza stramba.
Per quanto riguarda i due sposi, pochi anni dopo il matrimonio Enrico II comincerà ad avere una relazione con un'altra donna, una certa Diana che divenne la preferita del re; Caterina nei primi anni di matrimonio non riuscì ad avere figli, sicuramente un dettaglio che ha giovato a favore della sua "rivale."
Personalmente non vedo perché Francia non venga shippato con nessuno dei due italiani, è vero che nella serie Hetalia Veneziano vede Francis più come un fratello maggiore, ma i due paesi hanno così tanto in comune che gli headcanons sarebbero praticamente infiniti. (Ee, appunto, penso che in un futuro lontano magari scriverò qualcosa.)
Parole in francese molto arrandom: mon âme sœur – Mia anima gemella; mon cher – Mio caro.
Il titolo significa "abitudini".
Il prossimo è Grecia e omg – sto pensando a così tante cose diverse e dovrò riordinare un po' di idee. (Io sono una grande sostenitrice della GreeIta, che vergogna che non sia considerata.)