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Autore: Fajander    16/10/2016    1 recensioni
Dragon Ball Vengeance è un universo alternativo all'originale dove Gohan, per una serie di motivi, rimane l'ultimo discendente della stirpe Saiyan in vita. Furioso e guidato dalla sete di vendetta, si ritroverà ad affrontare in una lotta perpetua l'essere che gli ha portato via tutto ciò a cui teneva, cambiando radicalmente la sua personalità. Nel corso della storia egli troverà però dei fidati alleati, con i suoi stessi interessi, che lo aiuteranno in quella che si trasformerà pian piano in una battaglia per la sopravvivenza dell'intero universo.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cooler, Freezer, Gohan, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Luogo: pianeta Skahr
Epoca: dopo l'incontro di Meyra con Cooler

Skahr era un pianeta molto particolare. Dalle dimensioni ridotte, era famoso per i suoi cieli arancioni/rossastri, nei quali vorticavano degli strani riflessi luminescenti, simili alle aurore boreali terrestri ma di un colore tendente al giallo.
La forza di gravità era simile a quella della Terra, ma la flora era caratterizzata da un'altissima, fitta foresta che avvolgeva tutto il globo.
Le foglie di tali piante apparivano di un colore dorato, come se in tutto l'anno vi fosse un perenne autunno. Gli skahriani, col tempo, avevano ridotto la quantità di alberi per dare un maggiore spazio alle proprie città, ma in compenso ogni abitazione sfruttava la verticalità della propria struttura per limitare la superficie occupata.
La fauna del luogo era costituita da migliaia di specie diverse, tra cui si era distinta quella umanoide, ovvero gli skahriani, appunto. La loro società aveva avuto da sempre la propria indipendenza, pur facendo effettivamente parte dell'impero di Freezer. L'accordo era semplice: gli skahriani, ogni anno, dovevano fornire all'impero una certa quantità di soldati, molto validi, più alcune risorse preziose, e in cambio questi lasciava loro la propria indipendenza, a patto che rimanessero nel loro piccolo pianeta, senza interessarsi di conquiste interplanetarie. Nell'ultimo mese, però, le cose erano mutate radicalmente: con la scomparsa del sovrano, l'accordo era saltato, e così il pianeta si era dichiarato indipendente eliminando tutte le truppe imperiali che si trovavano lì. Quando l'astronave di Meyra e Cream atterrò, non furono accolti pacificamente.
«Che cosa volete? Siete soldati di Lord Freezer? Egli, o chi per lui, non ha più giurisdizione qui, Skahr è un pianeta libero ora.» affermò il Presidente, un anziano dalla folta barba bianca.
«Non siamo soldati di Freezer, signore, siamo suoi nemici. Siamo venuti qui in cerca di alleati, vogliamo formare una task force di guerrieri capaci in grado di eliminare le squadre Alpha e Beta, che risiedono su Freezer 01, così da distruggere definitivamente il suo regime.» spiegò Meyra, cercando di essere più convincente possibile. Con un po' di fortuna, li avrebbero indirizzati verso Igin, il loro guerriero più forte.
«Mmm... Capisco. Certamente saprete che l'intera ex Squadra Delta è natia di questo pianeta, per cui penso che vogliate parlare con loro. Sfortunatamente il capitano Igin non è reperibile, egli si sta allenando in un posto sperduto, con i nostri maestri dell'arte del combattimento più saggi a istruirlo, per superare i propri limiti e scoprire i segreti per diventare più forte. La recente perdita di alcuni dei suoi compagni lo ha distrutto psicologicamente. Comunque, Ollie e Perriot sono qui, vi farò parlare con loro.» concluse infine.
I due annuirono e aspettarono nella grande sala in cui erano stati portati dopo l'atterraggio, circondati da una decina di uomini pronti a far fuoco con il loro fucile al plasma. Cream cercò lo sguardo di Meyra, ma questa fissava un punto indefinito del pavimento. Tuttavia, l'uomo sentì la sua voce nella sua testa. "Maledizione" disse, "Il vecchio ha chiamato quei due. Uno di loro non è mai salito sulla nostra astronave, ma l'altro potrebbe riconoscerci!".
"Merda, che facciamo? Siamo bloccati qui." rispose telepaticamente Cream. "Dobbiamo mantenere la calma, non ci resta che aspettare." concluse la sua amante.
"Già, nel peggiore dei casi dovremmo soltanto affrontare un intero pianeta di guerrieri, per poi comunque fuggire per andare a farci giustiziare da Cooler." aggiunse sarcasticamente Cream. Al pensiero di quest'ultimo Meyra rispose con un'occhiataccia, a cui seguì un piccolo calcio del soldato nello stinco sinistro di lei.
«Ehi! Voi due, smettetela subito! Non fate strane mosse!» intimò uno degli skahriani. I due lo guardarono con un'espressione divertita. Cream a stento riuscì a trattenersi dalle risate e ciò non sfuggì ai soldati.
«Se fate un altro movimento sospetto o osate anche solo fiatare, apriremo il fuoco! Silenzio ora!» minacciò uno di loro, rimuovendo la sicura dal proprio fucile e facendo segno di fare lo stesso agli altri. Fortunatamente ( o sfortunatamente) qualche minuto più tardi Ollie e Perriot giunsero all'interno della sala, congedando la truppa che aveva in custodia i due stranieri. Cream fece un passo avanti con l'intento di prendere l'iniziativa nel discorso. Il suo metro e ottanta era nulla in confronto agli oltre due metri di muscoli e severità di Perriot, che lo squadrava con diffidenza.
«Salve, io e lei stiamo cercando di formare...»
«Sappiamo chi siete e cosa volete. Il Presidente ci ha informato. Non siamo disposti ad accettare la vostra proposta, nè tantomeno lo farà Igin. Andate via.» tagliò corto l'energumeno dalla pelle arancione.
«Non capisco perchè ci hanno convocati, sanno benissimo come la pensiamo sulla questione. Senza Lord Freezer, il nostro unico compito è quello di proteggere il nostro pianeta.» aggiunse Ollie. I due Delta si voltarono e, così come erano venuti, se ne stavano andando. Meyra non potè accettare di aver fatto tutta quella strada per essere liquidata in quattro e quattr'otto. Fece un passo in avanti come per inseguire i due, ma fu bloccata dal braccio di Cream.
«Andiamocene via, ripenseremo a cosa fare dopo, gli tenderemo un'imboscata e cercheremo quell'Igin.» le sussurrò questi.
«Non funzionerà, non ci lasceranno entrare un'altra volta dopo averci buttati fuori. Sono stati chiari, non vogliono intrusi sul loro prezioso pianetino.» commentò tagliente la donna, liberandosi dalla presa dell'uomo e chiudendo con la forza del pensiero la porta della sala, prima che i Delta la oltrepassassero.
Quest'ultimi si girarono di scatto, con sguardo ostile.
«Non ve ne andrete così in fretta, non sono giunta fin qui per ricevere un rifiuto. Sappiamo che il vostro capitano ha rapito un bambino, si vocifera che sia un saiyan. Dobbiamo parlare con lui, subito.» disse ostentando sicurezza. I quattro si guardarono negli occhi per diversi secondi, senza che nessuno osasse fare un passo. Improvvisamente Perriot sorrise in modo forzato.
«D'accordo. Vi conduco da Igin allora.». Sotto la sorpresa di tutti, perfino di Ollie, l'energumeno spalancò la porta e fece senno di seguirlo agli altri. Il gruppetto camminò per qualche minuto attraversando un lungo corridoio, che stranamente era desolato.
"Stai in guardia, non mi fido." disse Meyra a Cream. "Ho notato che il tizio più basso ha cercato di rilevare le nostre potenze con lo scouter, menomale che con i tuoi poteri quegli aggeggi non funzionano." pensò Cream. Meyra gli rispose facendogli l'occhiolino. Arrivati alla fine del corridoio i due Delta, davanti agli altri, si fermarono davanti a un portone chiuso, che probabilmente conduceva all'esterno del palazzo.
Questi non si mossero, e ciò fece insospettire ulteriormente Meyra e Cream. La tensione si tagliava con un coltello.
«Che intenzioni avete?!» disse nervoso Cream, mettendosi in posizione di combattimento dopo aver udito il rumore di decine di passi convergere verso di loro.
Diversi soldati li circondarono, e solo allora Ollie e Perriot si girarono verso di loro.
«Davvero pensavate che vi avremmo condotto dal nostro capitano? O dal saiyan, magari? Ora arrendetevi, se non farete alcuna resistenza vi faremo uscire fuori dai sacchi per cadaveri» sentenziò Perriot, sorridendogli. I soldati semplici si avvicinarono ancora di più e si prepararono a fare fuoco.
Meyra guardò Cream, ed entrambi capirono cosa bisognava fare. La donna sollevò le braccia, e contemporaneamente tutti i fucili degli skahriani si librarono in aria con esse, puntando verso i loro proprietari. Come bisognava aspettarsi, Ollie e Perriot risposero lanciandogli una sfera energetica ciascuno, ma esse impattarono sulla barriera energetica opportunamente creata da Cream. I due avevano agito così molteplici volte, non era la loro prima missione insieme.
I poteri psichici della donna fecero fare fuoco ai fucili, che sparò contro degli impreparati soldati. Alcuni fuggirono, dando l'allarme, molti vennero colpiti.
«Il Presidente è stato preventivamente portato al sicuro. Possiamo ingaggiare lo scontro. Io prendo il ragazzino, tu prendi la piccola stronzetta.» ordinò Perriot al compagno, che annuì.
«Ragazzino a me? Adesso vedrai con chi hai a che fare!» rispose Cream, flettendo le cosce e balzando in avanti. Contemporaneamente Ollie si mise in posizione di combattimento, pronto a ricevere un attacco nemico, che però tardò ad arrivare. Perriot corse verso il proprio avversario e i due si scontrarono a metà percorso: Cream rovinò a terra sbattendo la testa mentre lo skahriano indietreggiò di appena qualche decina di centimetri.
«Ok, sei più duro del previsto, ragazzone. Ma vediamo come te la cavi con queste!». Lo scagnozzo di Cooler iniziò a scagliare una serie di sfere energetiche di piccole dimensioni con la mano sinistra, che furono tutte parate, seppur con qualche difficoltà. "È come pensavo, è resistente e forte ma lento: non riesce a vedere tutti i miei attacchi" pensò lo stesso, mentre preparava una sfera di energia sulla mano destra, in cui riversò molta più energia delle precedenti. Approfittando del gran polverone creatosi, Cream attese qualche secondo, illudendo l'avversario che gli attacchi fossero finiti, poi lanciò il colpo, che impattò contro questi. Si udì il suono di un'esplosione, poi il polverone si abbassò e il Delta si fece vedere: l'ultimo attacco gli aveva provocato una grande ustione sul torace, mentre braccia, gambe e collo erano danneggiate da ustioni minori.
«Tu...» riuscì a dire, mentre tossiva affannosamente. L'invasore sorrise soddisfatto, capendo ora di essere passato rapidamente in vantaggio.
L'uomo dalla pelle arancione tentò una carica contro il nemico, ma a pochi passi dal raggiungerlo qualcosa alla schiena sembrò colpirlo, facendolo cadere in avanti. Riuscì a voltarsi, seppur con fatica, per notare che un grosso macigno poco prima appartenente a una parete del corridoio si era schiantato sul suo corpo.
Ma che diavolo? Si guardò intorno, e finalmente capì: quella dannata ragazza. Era stata lei. Seduta sul corpo di un Ollie svenuto, si impegnava con i propri poteri a richiamare a sè tanti altri massi, che danzavano in cerchio attorno a lei.
«Maledetta... Stupida... Putta...» l'uomo non fece in tempo a concludere le imprecazioni che una ginocchiata di Cream raggiunse il suo volto, facendogli perdere i sensi.
«Ehi! Così non vale!» commentò Meyra.
«Ah, sì? E io cosa dovrei dire? Hai interrotto il mio scontro! Stavo per vincere!» protestò l'altro.
«Ci stavi mettendo troppo, non abbiamo tutta la giornata. Forza, andiamocene.» disse lei, alzandosi in piedi e spalancando la porta da cui sarebbero dovuti uscire diversi minuti fa. Contemporaneamente, i massi danzatori ricaddero sul polveroso pavimento.
«Ehi, aspetta! Non sappiamo quanti soldati ci siano là fuori!» le fece notare Cream, raggiungendola in tutta fretta.
«Quali soldati, quelli?» rispose lei, indicando una decina di corpi ammassati in un angolo del corridoio. Cream rimase a bocca aperta, Meyra se ne accorse e scoppiò a ridere.
«Dovresti vedere la tua faccia!»
«E quel tipo, Ollie? Come hai fatto a sconfiggerlo così in fretta?»
«Niente di più facile. Quell'idiota tremava di paura, si aspettava che lo attaccassi frontalmente e invece gli ho semplicemente fatto cadere tutto il piano superiore dell'edificio in testa, mentre lo tenevo fermo con i miei poteri. Poi mi sono occupata degli altri. Davvero non ti sei accorto di niente?»
«Nah. Ero troppo impegnato con quel tizio. Un tipo tosto, sai. Decisamente più forte del tuo.»
«Già.». Meyra ridacchiò ulteriormente, ma Cream, stizzito, fece finta di non vederla.

   
 
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