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Autore: udeis    16/10/2016    1 recensioni
Questa è una raccolta di storie sull'amicizia tra Garp, Tsuru e Sengoku, perché quando si arriva in alto e si fa carriera fianco a fianco è facile diventare qualcosa di più che semplici colleghi. Si vive nella stessa epoca, si affrontano gli stessi pericoli, si hanno lo stesso tipo di superiori. Insieme ci si ritrova ai vertici ed allora è tutto è ancora più divertente perchè si decidono strategie, condividono segreti di stato e nonostante tutto c’è sempre tempo per prendere un tè insieme, o perché no, qualcosa di più forte.
(Fanno/farannno una comparsata anche Akainu, Kobi, Hermeppo e, in un certo senso, Rocinante, ma siccome non posso inserirli tutti tra i personaggi, ho preferito scriverlo qui.)
Genere: Comico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aokiji, Gold D. Roger, Monkey D. Garp, Sengoku, Tsuru
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera, all’incirca verso le nove, il viceammiraglio Garp era piombato nell’alloggio dei suoi giovani allievi e aveva gridato: ”Preparatevi! ci sarà da divertirsi!”
Un brivido di terrore aveva attraversato la schiena delle sue due reclute: l’ultima volta che il loro superiore aveva pronunciato quelle esatte parole si erano ritrovati in guai grossi: come avevano avuto modo di appurare in quei mesi, infatti, il senso del divertimento dell’Eroe della marina era spesso opinabile.
Avevano, perciò, provato debolmente a protestare adducendo come scusa lo studio, le esercitazioni pratiche e la sveglia antidiluviana.
Era stato tutto inutile: Garp li aveva totalmente ignorati e, quando finalmente avevano smesso di balbettare, li aveva afferrati per un braccio e trascinati con sé.


Quello che li aspettava era un pub, ma, fortunatamente, questa volta, sembrava frequentato per lo più da ufficiali della marina e non da pirati, loschi commercianti d’armi, criminali o mafiosi. Hermeppo e Kobi tirarono un sospiro di sollievo e iniziarono a guardarsi intorno divisi tra la curiosità e il timore reverenziale di chi incontra finalmente i propri idoli.
Garp si era fatto largo nella folla, aveva scambiato un paio di saluti con alcuni conoscenti e loro avevano seguito la sua scia, ben attenti a non perderlo di vista.
A un certo punto Garp si era fermato e gli aveva ordinato di non muoversi.
Poi si era diretto verso un tavolo ben preciso e aveva strillato: “Ehi! Indovinate cos’ho trovato nel Mare Orientale?”
I due marine che vi erano seduti, avevano interrotto la conversazione e si erano voltati all’unisono verso il viceammiraglio, scambiando con lui un gesto di saluto.
“Se è un altro di quegli intrugli che osi chiamare tè, sappi che non m’interessa assaggiarlo.” Aveva decretato l’uomo.
“Hai scoperto l’ingrediente segreto dei biscotti di Makino? Io e Sengoku avevamo scommesso che questa era la volta buona!”
 
“ma quelli sono….” Aveva balbettato Kobi, nel frattempo. “Il grand’ammiraglio Sengoku…”
“E il viceammiraglio Tsuru!” Aveva completato per lui Hermeppo.
“Non riesco a crederci! Comandano tutte le operazioni della marina dai tempi del Re dei Pirati!”
“E sono in bar a bere birra.”
“È incredibile! Se anche adesso un mostro marino facesse a pezzi questo posto, potrei morire felice!”
“No, Kobi che fai?” Si era spaventato Hermeppo, prendendo al volo il proprio compagno. “Riprenditi, non svenire! E poi con tutti questi ufficiali il mostro marino sarebbe morto in meno di un secondo.”
“È vero, hai ragione!” Aveva esclamato Kobi battendo il pugno sul palmo della sua mano: “non ci avevo pensato! Con quei tre, non potrebbe succederci mai niente di male!”


“No, no, non si tratta di un frutto del mare,” stava chiarendo Garp, “è qualcosa di molto più divertente! Venite qui!” Aveva ordinato, alla fine, con un sorriso a trentadue denti.
Entrambe le reclute si erano avvicinate di corsa ed erano scattate immediatamente sull’attenti.
“Signore?” Avevano detto, tremando d’eccitazione.
“I due ufficiali che vedete al tavolo sono il grand’ammiraglio Sengoku e il viceammiraglio Tsuru.”
“Lo sappiamo, signore. Voglio dire…” Si era corretto immediatamente Kobi, diventando più rosso di un pomodoro, “conoscervi è un grandissimo onore per noi.”
“Avete visto che bravi i miei ragazzi?” Aveva gongolato Garp. “Vi hanno riconosciuto, subito!”
“Sarebbe strano il contrario, non credi?” Aveva commentato il vice ammiraglio, sorseggiando la sua birra.
“Neanche tanto, se vengono dal Mare Orientale. È piuttosto isolato laggiù, vero, Garp?” Aveva rilanciato il grand’ammiraglio, facendo segno al collega di accomodarsi.
“Sì, è un posto piuttosto noioso. Per questo mi sono arruolato in marina!” Aveva ridacchiato il marine, sedendosi.
“Riposo.” Aveva ordinato Sengoku, notando che le due giovani reclute erano rimaste sull’attenti fino a  quel momento. “Sono i tuoi nuovi allievi? Aveva chiesto a Garp.
“Sì, ho deciso di addestrarli io. Sono molto promettenti.” Aveva risposto il viceammiraglio, riservando alle due matricole una pacca compiaciuta che li aveva mandati stesi dritti sul tavolo.
Tsuru, che aveva spostato la sua birra appena in tempo rivolse un’occhiata torva al collega.
“Se vogliono riuscire a sconfiggere i pirati veri, questo è il minimo che devono saper sopportare!” Aveva fatto spallucce, il responsabile.
“Allora racconta, com’è che invece di tornare con tuo nipote sei tornato con loro due?” Aveva chiesto Sengoku. “Non avevi deciso che, questa volta, lo avresti fatto arruolare in marina, volente o nolente?”
“L’ho mancato.” Si era imbronciato Garp. “Quel bamboccio aveva già lasciato l’isola quando sono arrivato io.”
“Mi dispiace, Garp.” Aveva commentato Tsuru.
“Scommetto che il suo nome non è nell’elenco dei nuovi cadetti.” Si era disperato Sengoku, portando una mano alla fronte per massaggiarsi le tempie.
 “Ha iniziato a fare il pirata, ma non appena lo trovo gliela faccio io una bella ramanzina. Altro che suo padre…”
“Perché ha incontrato anche suo padre?”
“Sembrerebbe di sì e quell’irresponsabile non gli ha detto nulla! Ma giuro che mi sentirà anche lui!”
“Garp evita.” Lo avvertì Sengoku, in tono neutro, prendendo un sorso della sua birra. “Non credo che servirebbe a qualcosa.”
“Comunque perché te li sei portati dietro? Pensavo fosse il tuo giorno libero.” Chiese Tsuru.
“Domani verranno a prendere da te lezioni di strategia. Volevo presentarteli, prima.”
“Pensavo fossero i tuoi, di allievi.”
“Esatto ed è per questo che la strategia gliela insegnerai tu. Sei più brava.”
“Devi ammettere, Tsuru, che ha ragione e forse in questo modo riusciremmo ad evitare danni collaterali, almeno questa volta.” Commentò Sengoku, mentre la donna alzava gli occhi al cielo e il viceammiraglio accennava una debole protesta.
“Presentatevi domani alle cinque del pomeriggio nel mio ufficio. E che sia l’ultima volta Garp.”
“Avete sentito ragazzi?” Si era entusiasmato, il loro superiore. “È fatta! Bene siccome domani sarà una giornata dura, è tempo che vi rechiate ai vostri dormitori, ormai si è fatto tardi!”
“Uscendo prendete pure qualcosa da bere e mettetelo sul mio conto.” Aveva aggiunto Sengoku.
“Che c’è?” Aveva chiesto con un mezzo sorriso alle loro facce sconvolte. “Offrire qualcosa da bere a due reclute come voi, non mi manderà certo in bancarotta.”
I tre erano rimasti a guardare i due ragazzini finché non erano usciti dal locale.
“Diventeranno due ottimi marine!” Aveva esclamato, orgoglioso, Garp.
“Speriamo che questa volta tu abbia ragione.” Aveva commentato Sengoku.


Note: Dopo mesi di assenza sono tornata. Scusate l'attesa e grazie a coloro che danno una possibilità alla mia raccolta.
  
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