" mi manca così tanto che ho male al cuore " le rispondo cercando di trattenere le lacrime. Sposto lo sguardo e noto che qualcuno mi sta chiamando al cellulare. Il cuore sta per esplodere , là mani iniziano a sudare.
"Pronto ?"sussurro
"Voglio che tu sappia che tutto quello che provo per te e qui, immobile dentro di me. Sai che non poteva durare così "
Era da tanto che non sentivo la sua voce. Mi concedo due secondi per cercare di calmare il mio cuore e di regolarizzare il respiro. trattengo le lacrime ma scendono comunque silenziose facendo ancora più male
" Non rimpiangerò mai ciò che è stato di noi Matt, questo dovresti saperlo "
" Keyla so che stando lontani non facciamo altro che morire dentro ma insieme i nostri cuori si fanno solo del male. Forse questo è il nostro destino, sfiorarsi per sempre , ricordarsi per sempre. "
Queste parole mi lacerano l'anima , ho bisogno di lui per vivere, ho bisogno di lui per respirare. Ma lo so,so che la situazione ormai è insostenibile, so che le cose dovevano andare in questo modo.
" facile a dirsi ma tutt'altro che a farsi quando ovunque sparsi ci sono i nostri ricordi , sia nella gente che continua ad associarmi al tuo nome, sia quando a farlo sono io ma nella distrazione. Potrei vivere una vita tranquilla , dimenticarti, cancellarti , ma il tuo pensiero nella mia testa è un maledetto strillo. Rimbomba,batte forte nella mia mente e ad ogni colpo demolisce tutto ciò che ho ora , tutto il mio presente ... "
Non ho più il coraggio di ascoltre butto via il cellulare insieme a tutti i frammenti del mio cuore.
UN ANNO PRIMA
L'aereo atterra lentamente. Mi giro verso Faith per dirle silenziosamente che andrà tutto bene.
" secondo te com'è Santa Monica?" Mi chiede mentre scendiamo dall'aereo
" Sicuro non piovosa come Londra " le sorrido.
Infondo abbiamo scelto la California perché è l'esatto opposto di Londra che manco a pagarlo lo vedi il sole.
Insieme alle mie migliori amiche ho deciso di cambiare città, di essere una ragazza dipendente e con la voglia di vivere. So di aver lasciato un pezzo del mio cuore a londra, i miei genitori, ma avevo bisogno di una svolta nella mia vita.
Nei miei 23 anni ho sempre vissuto una vita molto tranquilla in una famiglia agiata, il fidanzato che mi ha tradita e quindi mi ha lasciato il cuore a pezzi, lo studio, il dover diventare per forza avvocato, insomma solite cose; cosi una mattina mi sono svegliata e ho detto ai miei genitori che sarei partita, che avrei lasciato gli studi e che non volevo per niente fare l'avvocato. Non vi racconto la loro reazione. Mi sono iscritta in un'agenzia di ragazze alla pari e ho trovato una famiglia di Los Angeles che mi assumerà, o almeno ci spero.
Avevano bisogno di una ragazza che parlasse anche italiano, e date le origini italiani di mia madre sono caduta a pennello. Lavorare con i bambini è sempre stato il mio sogno e non vedo l'ora di poter cominciare. Dovrei avere il colloquio domani pomeriggio.
Scuoto la testa mettendo da parte tutti questi pensieri e mi giro verso Faith.
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Ricusiamo con un po' di difficoltà, tra le mie due valigie i borsoni e i miei capelli lunghi che con il vento volano ovunque , ad arrivare all'uscita. Mi accorgo che i taxi sono a lato opposto della strada quindi faccio segno a Faith di attraversare.
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No, non ci credo, se questa non è sfiga ditemi voi cos'è.
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E mentre urlo come una papera che sta annegando, lo stronzo si affaccia dal finestrino e mi fa congelare il sangue nelle vene. Mi guarda con quegli marroni diritto in faccia, mentre io sono ancora con il braccio puntato nella sua direzione e la bocca aperta, pronta per una decina di insulti.
<< scusa vado di fretta, tu la prossima cerca di attraversare più velocemente. Ciao bellezza.>> chiude il finestrino e va via. Sono ferma immobile così.
Tanto bello quanto stronzo... penso
Mi giro e vedo la mia valigia rotta, i miei vestiti per terra e il sangue inizia a scongelarsi e salire al cervello.
Ed è proprio quando vedo un'altra macchina passare velocemente sui miei vestiti, realizzo che questo è davvero un inizio di merda.