Fanfic su attori > Cast Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: lolli89    18/10/2016    2 recensioni
James Phelps e la sua ragazza Italiana si trovano di fronte a scelte importanti, che potrebbero cambiare la loro vita... oppure no, potrebbero addirittura dividerli. Cosa sceglieranno di fare? Cosa sarà mai, questo ostacolo tra loro? E se lo supereranno, quali sorprese riserverà la loro storia? Saranno belle, o dovranno superare le avversità? Sarà tutto rosa e fiori, o troveranno anche spine, nel mezzo? Come sempre, quando trovate Xx metteteci il vostro nome, così la storia, spero, sarà più realistica!
Per ora vi lascio nel dubbio, se siete curiosi, leggete!
lolli89
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Phelps, Oliver Phelps
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 << Oh, guarda qui chi c’è! My beautiful niece! >>, esclamò Oliver, quando James, Xx e Amelia uscirono dall’aeroporto: erano andati a Birmingham per qualche giorno, a trovare la famiglia di lui.
 
 
 << I am also happy to see you, fratellone >>, commentò James sarcastico, dandogli una pacca sulle spalle.
 
 
 << Yes, yes, me too >>, lo liquidò Oliver, avvicinandosi alla nipotina, facendole un gran sorriso, toccandole la punta del naso con un dito, facendola sorridere… poi si girò verso il fratello e lo abbracciò.
 
 
 << You really belived that I would have greeted so? >>, gli domandò allegro.
 
 
 << For a second >>, gli sorrise James.
 
 
 << Hi Oliver >>, lo salutò anche Xx, quando si allontanò dal fratello.
 
 
 << Hi Xx! I find you very well >>, le sorrise abbracciandola.
 
 
 << Thanks. Also you’re okay. Ti trovo… non so, diverso… >>, gli disse dopo averlo osservato bene.
 
 
 << Yes? Beh, andiamo a casa, così staremo comodi e potremmo raccontarci tutto. Vi stanno aspettando tutti, specie la star  del momento >>, sorrise guardando Amelia, che lo guardava incuriosita.
 
 
 << I can? >>, domandò Oliver, indicando l’ovetto dove stava Amelia.
 
 
 << Certo >>, gli rispose James, passandoglielo, mentre Oliver li precedeva alla macchina.
 
 
Li aveva a casa dei genitori, , e ad aspettarli c’erano Katy e i signori Phelps, che li salutarono abbracciandoli.
 
 
 << Oh, Amelia has grown so much! >>, fece la signora Phelps, prendendo in braccio la nipote.
 
 
 << She is very, very beautiful >>, commentò il signor Phelps poco dopo, mentre aveva la piccola in braccio.
 
 
 << E sta bene, si? >>, domandò loro Susan.
 
 
 << Si… ha avuto qualche colichetta, ma la pediatra ha detto che è normale. Sta benissimo… ed è molti vispa, per una bambina di poco più di due mesi >>, rispose Xx fiera.
 
 
  << E voi come state ragazzi? >>, chiese il signor Phelps.
 
 
 << Well, dad. We’re a little tired, let’s take some time for us >>, fece James.
 
 
 
 << This is important, good >>, approve la signora Phelps.
 
 
Amelia intanto era arrivata in braccio allo zio Oliver e tentava di prendergli con le sue manine paffute il naso, e lui la faceva ridere… o qualcosa di simile.
 
 
 << Questo pupazzo le piace proprio >>, commentò Katy, guardando e facendo il solletico alla bimba, che carezzava con una mano il pupazzo a forma di coniglietto giallo che Oliver le aveva regalato.
 
 
 << Si, è uno dei suoi preferiti >>, sorrise James, che notò il fratello e Katy scambiarsi uno sguardo strano… la lasciò correre.
 
 
Oliver a un certo punto fece una faccia strana: << Cos’è questa puzza? >>, domandò con una smorfia.
 
 
 << Solo Amelia che ha fatto i bisogni. Signora Phelps, posso…? >>, cominciò Xx.
 
 
 << Certo, vieni. Andiamo in bagno, lì è più caldo >>, disse Susan, facendole strada.
 
 
 << Mia nipote è così puzzolente? >>, domandò Oliver, e Katy gli tirò subito una gomitata.
 
 
 << Ehi! Stai parlando di mia figlia. Tu credevi di fare i bisogni profumati? >>, domandò retorico James.
 
 
 << Calmati. I was joking >>, si difese Oliver, alzando le mani in segno di resa.
 
 
 << Yes… soorry, i’m tired. Ho esagerato >>, fece James, rendendosi conto di aver ingigantito la questione.
 
 
 << Perché tu e la tua famiglia non andate a casa a sistemarvi e riposare un po’? Cos’ sarete pronti e freschi per la cena di stasera… ci saranno tutti, compresi i vostri nonni >>, suggerì Katy.
 
 
 << Si… forse è meglio, Amelia deve anche mangiare. Ci vediamo più tardi, ok? Così potete stare un po’ con lei… e poi dobbiamo anche parlare del suo battesimo >>, disse James.
 
 
 << Certo, abbiamo tutto il tempo, starete qui per un po’ di giorni >>, annuì Oliver.
 
 
 << Se volete potete riposarvi un po’ nella vecchia stanza tua e di tuo fratello… guardiamo noi Amelia, intanto >>, propose il signor Phelps.
 
 
 << Thanks dad, ma dobbiamo disfare anche le valigie. Sicuramente approfitteremo di voi nei prossimi giorni, però >>, sorrise James, e tutti nella stanza ridacchiarono.
 
 
 << Why are you laughing? >>, domandò la signora Phelps, rientrando.
 
 
 << Anything >>, rispose Oliver, ancora sorridente.
 
 
 << Xx mi ha lasciata cambiare il pannolino di Amelia. Era dai tempi di Oliver e James che non ne cambiavo uno! >>, fece allegra Susan, mentre i due fratelli arrossivano.
 
 
 << A proposito: vorrei scusarmi con voi, mamma e papà. È già difficile occuparsi di una sola bambina, della casa e del resto… non oso pensare con due bambini piccoli insieme… non deve essere stato facile. Quindi scusate per i danni fatti… e per le volte che vi abbiamo fatto impazzire >>, disse James, e Oliver annuì.
 
 
 << Oh… thanks >>, rispose la madre, colta alla sprovvista.
 
 
 << Beh… ci vediamo più tardi. Oliver? Potresti accompagnarci a casa…? Altrimenti chiamo un taxi >>, domandò James.
 
 
 << No, vi accompagniamo io e Katy. CI vediamo stasera >>, salutò Oliver, e uscirono tutti e cinque.
 
 
 << Jay… Xx… devo dirvi una cosa. Voglio che siate i primi a saperlo… Amelia avrà presto un cuginetto, o una cuginetta… Katy è incinta! >>, fece euforico, e Katy annuì radiosa.
 
 
 << Ollie… it’s fantastic! I’m  very happy for you! >>, esclamò James entusiasta, abbracciando prima il fratello e poi la cognata.
 
 
 << Si! È meraviglioso! Congratulazioni ragazzi! >>, si congratulò Xx felice, abbracciando forte entrambi, posando una mano sulla pancia di Katy.
 
 
 << Di quanto sei? >>, le domandò.
 
 
 << Un mese e mezzo oggi. Io avrei aspettato ancora per dirlo, mi sembra presto… ma Ollie non riusciva più a trattenersi, doveva dirlo a qualcuno! >>, sorrise lei.
 
 
 << Hai avuto nausee o altri disturbi? >>, domandò Xx.
 
 
 << Negli ultimi giorni ho qualche nausea, e mi sento sottosopra… ma per il resto sto bene >>, le rispose.
 
 
 << Alla fine non ti è servito il mio schema, eh? >>, bisbigliò Xx a Oliver, alludendo a una vecchia conversazione di alcuni mesi prima: il ragazzo afferrò il senso, e scoppiò a ridere, scuotendo la testa:  << No, conosco bene come funziona e cosa devo fare >>, ridacchiò ancora.
 
 
Katy e James li guardarono interdetti per qualche secondo, poi il ragazzo si rivolse alla figlia: << Hai sentito Amelia? Presto avrai compagnia… ragazzi, sono veramente felice per  voi! >>, disse allegro, prendendo in braccio la figlia.
 
 
 << Grazie… al momento siete gli unici a saperlo >>, fece Oliver orgoglioso, abbracciando Katy.
 
 
 << Ok, allora non diremo niente >>, assicurò Xx, che non riusciva a smettere di abbracciare entrambi… e anche Amelia, ancora in braccio al padre, guardava gli zii e sorrideva; così Katy la prese in braccio radiosa, cullandola un po’… forse pensando al momento in cui avrebbe tenuto in braccio il suo bambino.
 
 
 << Mom and dad andranno fuori di testa: due nipoti in un anno… quando pensate di sganciare la bomba? >>, chiese James al fratello.
 
 
 << I don’t know… vorremmo aspettare ancora un po’. Con te è diverso, sei il mio gemello… e Xx aveva già notato che ero strano… e poi è la tua fidanzata, l’ho aiutata a partorire… la vostra bambina ha come secondo nome Hollie… dovevo dirglielo. E dirlo a te in primis, naturalmente >>, fece Oliver, sorridendo a lui ma soprattutto a Xx… e James fece una faccia strana, ma nessuno ci badò.
 
 
 << A questo proposito: Katy, mi raccomando, non prendere ascensori in prossimità del parto >>, fece Xx alla ragazza con fare esperto, con l’aria di chi la sapeva lunga… e scoppiarono a ridere tutti e quattro.
 
 
 << Amelia, non metterti le manine in bocca >>, disse Xx alla figlia, ancora in braccio a Katy, che sorrise… e le vennero due fossette sulle guance uguali a quelle che aveva James quando rideva… e Xx non sapeva resistere a nessuno dei due, in questi casi.
 
 
 
 
Erano passati due giorni dal loro arrivo a Birmingham, ed erano stati assediati da tutta la famiglia di James, che voleva vedere e passare più tempo possibile con la nuova star di casa Phelps: << Non l’avevamo mai vista… solo in foto >>, aveva detto orgogliosa la nonna di lui.
 
 
 << Ti dispiace? >>, aveva chiesto Xx al fidanzato, quella sera, mentre erano a letto, rannicchiati vicini.
 
 
 << Non proprio… non sul serio >>, rispose, avvolgendola per le spalle.
 
 
 << Abbiamo baby sitter gratis tutto il giorno… cos’ possiamo stare un po’ soli. Era inevitabile, comunque… non possono vederla sempre, e ne approfittano quando siamo qui >>, disse lei ragionevole.
 
 
 << Si… solo che mi chiedevo come sarebbe se abitassimo qui. Nel senso: mi dispiace che la mia famiglia perda la crescita di Amelia, anche se noi mandiamo foto e video… ma sarebbe la stessa cosa con la tua famiglia, se stessimo qui… mi dispiacerebbe anche in quel caso. Non sarebbe bello per nessuno comunque… >>, riflettè James.
 
 
 << Lo so amore… è la penale che dobbiamo pagare. Ora che poi anche Oliver avrà un bambino mi dispiace che non possano crescere insieme… l’unica cosa che possiamo fare è venire a trovarli più spesso. Non è proprio la stessa cosa, ma meglio di niente… >>, continuò lei.
 
 
 << Noi cerchiamo di fare del nostro meglio… non possiamo fare più di così >>, concluse James.
 
 
 << Già… buonanotte Jay… ti amo >>, sbadigliò Xx, sporgendosi per dargli il bacio della buonanotte.
 
 
 << Buonanotte anche a te amore mio… i love you >>, le disse dolcemente, rispondendo al bacio: si sistemò sul fianco, la schiena di Xx appoggiata al suo petto, mentre lui la abbracciava tenendola stretta a sé: fuori aveva appena iniziato a piovere.
 
 
 
 << Ehi, James… andiamo da tuo fratello? Lui e Katy ci aspettano pe colazione >>, lo svegliò Xx il mattino seguente.
 
 
 << E se invece restassimo qui a letto? >>, propose trattenendola.
 
 
 << Non mi tentare… sarebbe una proposta indecente? >>, ridacchiò lei.
 
 
 << Sarebbe una bella proposta. Improvvisamente non abbiamo più tempo per noi… >>, si lamentò un po’.
 
 
 << Non è vero! Siamo qui  solo pochi giorni, dovremmo approfittare del tempo per stare con la tua famiglia… specialmente tu >>, obbiettò lei.
 
 
 << Si, certo… ma una cosa non esclude l’altra, no? >>, insistè.
 
 
 << No, certo… ma ora dobbiamo andare. Stasera staremo un po’ soli, e sarò tutta per te… ok? >>, promise.
 
 
 << D’accordo >>, acconsentì, anche se non del tutto soddisfatto.
 
 
 << Perfetto >>, gli sorrise, dandogli un bacio appassionato.
 
 
 << Goodmorning >>, salutarono Oliver e Katy.
 
 
 << Goodmorning >>, li salutarono James e Xx.
 
 
 << Qualcosa non va? >>, domandò Katy guardandoli.
 
 
 << What? No… it’s ok >>, rispose James, un po’ troppo meccanicamente.
 
 
 << Really? >>, insistette Oliver, mentre Xx gli dava in braccio la nipote.
 
 
James non potè fare a meno di notare un certo sguardo tra la fidanzata e il fratello… uno sfiorarsi di mani quando Oliver prese in braccio Amelia… ma non disse nulla e piantò lo sguardo sul listino, battendo nervosamente il piede.
 
 
 << Stai bene, Jay? >>, gli domandò Xx vedendolo, posandogli le mani sopra le sue.
 
 
 << Yes >>, rispose secco… un sorriso forzato in viso: Xx lo guardò scettica per un momento, ma decise di non indagare oltre… almeno non in quel momento.
 
 
 << Ehi, stasera c’è il gala di beneficienza per la fondazione che sosteniamo… potremmo andarci insieme, che dite? Mollate la piccola ai nonni per qualche ora… i nostri genitori sarebbero felicissimi di fare da baby sitter! >>, fece Oliver più tardi, quando stavano per separarsi.
 
 
 << Non possiamo… abbiamo altri impegni >>, rispose subito James, ma Xx lo guardò con aria interrogativa: che impegni avevano?
 
 
 << Non possiamo rimandare? Sembra importante… >>, tentò la ragazza.
 
 
 << Anche questo impegno lo è, ma vuoi rimandare? Rimandiamo, tanto non facciamo altro. Ci saremo, a stasera >>, sbottò irritato.
 
 
 << James, mi vuoi dire che diavolo ti prende? >>, si arrabbiò Xx quando rimasero soli: Amelia stava dormendo nella carrozzina, e i due stavano facendo una passeggiata nel parco.
 
 
 << Niente >>, continuò a proclamare.
 
 
 << Beh, se davvero non hai niente cerca di essere un po’ più gentile. Stasera hai una serata importante, non vorrei la rovinassi a tutti con il tuo buon umore così contagioso >>, fece indispettita: si dicevano tutto… perché improvvisamente da una settimana non era più così?
 
 
 
Quella sera, al gala, l’umore di James non era molto migliorato, ma almeno con gli altri sembrava comportarsi quasi normalmente: solo con lei era freddo… non le dava la mano, non la sfiorava nemmeno… non la guardava… e non capiva perché… cosa aveva fatto per meritarsi questo comportamento?.
 
 
 
 
 << Ora mi sono stancata: è da giorni che sei freddo e distante con me, e oggi abbiamo toccato l’apice. Ora noi parleremo, e non mi importa se è notte >>, si impuntò Xx parandosi davanti a lui, ancora con il vestito da sera che aveva indossato al gala.
 
 
 << Vuoi parlare? Parliamo >>, sbottò James, lo sguardo scuro, mettendosi a braccia conserte davanti a lei.
 
 
 << Sei tu quello che è impazzito e deve spiegarsi >>, aggiunse lei.
 
 
 << Ok: cosa c’è tra te e mio fratello? Mio fratello, dannazione! >>, le parole uscirono con rabbia e una forza spaventose.
 
 
 << What? Oliver?? Niente! Santo cielo, è sposato e sta per avere un bambino! Ed è tuo fratello gemello! Non farei mai una cosa così squallida! Dovresti conoscermi! Che ti salta in testa? >>, Xx era quasi offesa.
 
 
 << Ah no? Ne sei sicura? Guarda che ho viso che vi siete scambiati molti messaggi e audio, specie in questa ultima settimana! Oggi poi è stato il massimo: sguardi incrociati, mani che si sfioravano…  abbiamo iniziato così anche noi, stesso sguardo! >>, urlò.
 
 
 << Me lo ricordo benissimo com’è iniziata tra noi, ma forse dovresti metterti gli occhiali! Mi stava chiedendo aiuto femminile perché vuole organizzare una sorpresa a Katy! E sapevo, ero sicura che avevi qualcosa! >>, sbraitò Xx.
 
 
 << E non c’è un’amica, che abiti anche più vicino magari, a cui chiedere? >>, rincarò lui.
 
 
 << Certo, ma crede che, dato che ho appena avuto una figlia, sia più esperta in certe cose! Senza farmi capire che era incinta, mi aveva chiesto delle cose riguardo la gravidanza e altro… >>, si difese lei: non riusciva a credere alle sue orecchie.
 
 
 << E gli sguardi? Le mani che si sfiorano? È da quando siamo arrivati che va avanti questa storia! E vi punzecchiate a vicenda, ridete di battute tra voi… tagliate fuori gli altri! >>, urlò ancora James.
 
 
 << Non è vero! Katy non ha questi problemi… e non vuol dire niente, comunque! Inoltre credevo che ti facesse piacere che andassimo d’accordo! >>, gridò di rimando.
 
 
 << Non se mio fratello vuole portarsi a letto la mia fidanzata >>, fece velenoso.
 
 
 << Da come lo dici sembra che io andrei volentieri a letto con lui >>, rispose Xx ferita.
 
 
 << Non è così? Siamo gemelli… immagino non sarebbe poi tanto diverso >>, disse crudo James: non riusciva più a controllarsi.
 
 
Xx indietreggiò di un passo, schifata: << Spero… James, spero che tu non lo stia dicendo seriamente ma solo perché vuoi ferirmi. Ci sarebbe tutta la differenza del mondo! Io amo te, non lui! >>, provò con delicatezza, avvicinandosi a lui.
 
 
 << … Ma cosa te lo dico a fare se vedi solo quello che vuoi? >>, domandò amareggiata e delusa, non vedendo nessuna reazione.
 
 
 << Da quando siamo arrivati gli stai sempre vicino, sei d’accordo con lui su ogni cosa! Anche stasera: doveva essere la nostra sera, o te lo sei dimenticata? Me lo avevi promesso stamattina >>.
 
 
 << Me lo ricordo! Poteva essere la nostra sera adesso, ora. O domani: non abbiamo un gala al giorno mi sembra! >>, inveì lei arrabbiata.
 
 
 << Comunque io mi sento trascurato, da quando è nata Amelia. Non la incolpo, la amo e non potrei vivere senza di lei, lo sai… ma noi siamo cambiati >>, continuò James.
 
 
 << Per fortuna avevi detto che mi capivi! Mi sembra che la settimana scorsa abbiamo passato quarantotto ore di fuoco… e anche altre volte, da allora! Sembra che non ti importi di altro, ultimamente! Non possiamo più pensare solo a noi, Amelia dipende da noi in tutto… e mi sembra che lo avessi detto anche tu! >>, si arrabbiò Xx ancora di più.
 
 
 << Certo, ma non cambia come mi sento! Soprattutto da quando siamo qui! E sai bene che si, il sesso è importante, ma non è tutto quello che voglio! >>, ringhiò lui.
 
 
 << James, è la tua famiglia! È normale passare del tempo con loro, soprattutto perché  non li possiamo vedere tutti i giorni! Mi dispiace se ti senti trascurato, non l’ho fatto apposta, ma pensavo ci saresti arrivato! >>, ringhiò anche lei.
 
 
 << Si, beh, non solo ora, anche a casa! E non c’entra solo Amelia… il tuo rapporto con Oliver è cambiato da quando ti ha aiutata a partorire! E da allora mi sembri diversa >>.
 
 
 << James, era l’unico che poteva aiutarmi, in quel momento… fino a quando non sei arrivato tu. Non potevo certo ignorarlo, non credi? Per non parlare del fatto che eravamo in un buco di ascensore! Sarebbe stato un po’ difficile non averci a che fare! >>.
 
 
 << Questo non cambia il fatto che lui sembra molto importante per te! Sarà anche il padrino di Amelia! >>.
 
 
 << Mi pare proprio che lo avessimo deciso insieme prima del parto! Ora sei ingiusto. Dannazione, sarebbe importante comunque, è il tuo gemello! Ma tu sei più importante! >>.
 
 
 << Ah si? Non direi >>, James era arrabbiato e deluso: si tolse la fedina, sbattendola sul tavolo con forza… Xx a quel gesto  non riuscì a trattenersi e si avvicinò a lui, tirandogli un ceffone in piena faccia; stava tremando.
 
 
 << James… tu mi hai ferita stasera: sei uno dei pochi che ha questo potere, e l’hai usato tutto. Non posso fare finta di niente… mi accusi di non amarti… e addirittura di amare il tuo gemello… come  se fosse possibile. Non… io ti ho amato… ti amo come non avevo mai fatto con nessuno: mi sono resa vulnerabile aprendoti il mio cuore, la mia anima… e tu osi dire che non è così! Non bastano delle scuse… James, abbiamo una figlia insieme, maledizione! >>, Xx era distrutta, mentre le lacrime iniziavano a solcarle il viso.
 
 
James sembrava essersi reso conto per un secondo di quello che aveva fatto, mentre si portava la mano al viso… ma non disse niente.
 
 
 
Xx aspettò che dicesse qualcosa… ma quando capì che non sarebbe successo si allontanò, andando a prendere Amelia e la carrozzina.
 
 
 << Dove stai andando con Amelia? >>.
 
 
 << Via di qui. Avrai notizie dal mio avvocato per quanto riguarda nostra figlia >>, Xx era amareggiata, non riusciva a guardarlo negli occhi.
 
 
 << Non puoi prenderla e andartene! >>, si arrabbiò lui.
 
 
 << Non lascio la città. Vado in un hotel, non dormiremo certo sotto un ponte >>, rispose quasi meccanicamente.
 
 
 << Ma… >>.
 
 
 << Non credo che tu possa allattarla al posto mio. Lasciaci passare James, potrai vederla domani >>, Xx tremava di rabbia, delusione e dolore.
 
 
James si allontanò, Amelia era sveglia e lo guardava andarsene in un'altra stanza, senza dire altro: Xx vide la sua fedina sbattuta sul tavolo, e in un gesto di dolore, ma anche di amore profondo, la prese, mettendola nella sua borsa.
 
 
La ragazza prese alcune cose di Amelia e alcune sue, preparò due borse e uscì di casa, nel freddo della notte, senza aggiungere altro… e senza salutare James.
 
 
Per fortuna lì in zona c’era un hotel, quindi non doveva camminare per molto: oltretutto Amelia aveva cominciato a piangere, e lei moriva di freddo.
 
 
 “ Possibile che a Katy vengano le voglie a l’una e mezza di notte? “, pensava Oliver, che stava guidando in direzione di un negozio aperto ventiquattro ore, vicino a casa di James.
 
 
 << Ehi, ma quella è… >>, borbottò tra sé, vedendo Xx camminare sul marciapiede, in direzione opposta alla sua.
 
 
Oliver accostò: << Xx! Ehi, Xx! >>, la chiamò.
 
 
Xx si girò e vide Oliver agitare il braccio, così si avvicinò.
 
 
 << Ciao Oliver >>, lo salutò con una vocina lieve.
 
 
 << Ciao… che ci fai a piedi a quest’ora… e tutta sola? >>, le domandò preoccupato.
 
 
 << Io… stavo andando all’hotel qui poco più avanti. Ho… io e James abbiamo avuto un brutto litigio… e ho pensato che camminare un po’ mi avrebbe schiarito le idee >>, gli rispose mogia, la vocina che tremava, mentre altre lacrime incontrollate le solcavano il viso.
 
 
 << Che è successo? Prima eravamo insieme e andava tutto bene… >>, Oliver era un po’ perplesso.
 
 
 << Non andava tutto bene… Ascolta, ne possiamo parlare domani? Sono stanca, e Amelia ha freddo qui fuori. Ci vediamo eh? Ciao >>, Xx si stava allontanando di nuovo.
 
 
 << Wait. Sei sconvolta… non posso lasciarti andare in giro così. Ascolta, mi fermo a prendere dei dolci per Katy e le sue voglie e poi ci sediamo in un posto caldo e mi racconti quello che è successo, ok? E lascia perdere l’hotel, starai da me e Katy >>, fece lui.
 
 
 << Ma… non so se è il caso… non vorrei disturbare… >>, cominciò Xx: dopotutto avevano litigato anche per “ causa sua “.
 
 
 << Niente ma. Se mia cognata è in difficoltà io voglio aiutarla, anche perché c’è la mia nipotina insieme >>, fece lui sicuro, e quando Amelia lo vide fece un gran sorriso, agitando le braccia.
 
 
Xx non riuscì a ribattere altro, così Oliver la aiutò a caricare la carrozzina in macchina e partirono, Amelia in braccio a Xx, dato che non aveva preso il seggiolino da auto.
 
 
 << Faccio in un minuto, ok? Vuoi entrare? >>, domandò Oliver.
 
 
 << No, ti aspetto qui >>, fece lei.
 
 
Prese dalla borsetta un fazzoletto, e si trovò la fedina di James in mano: se la rigirò tra le mani… non sapeva neanche lei perché l’aveva presa. Sobbalzò quando Oliver aprì la portiera della macchina e salì in auto.
 
 
 << Ti porto a bere qualcosa di caldo… così mi racconti, ok? Dirlo a qualcuno a volte aiuta… >>, cercò di sorridere incoraggiante, la fedina di lui ancora in mano… Oliver lo notò, ma non disse nulla e cominciò a guidare.
 
 
Arrivarono in un piccolo bar dall’atmosfera calda e intima… molto “ coccolo “, vicino a casa di Oliver, e ordinarono due tazze di thè.
 
 
Oliver sorrideva ad Amelia e le faceva il solletico, e quando arrivarono le tazze del thè, dondolò la carrozzina, incalzando Xx: << Allora… vuoi dirmi che succede? Se è possibile… altrimenti staremo qui a scaldarci con questo thè caldo, non è un problema. Decidi tu >>, le disse Oliver: le stava dando la possibilità di scegliere cosa fare, non le imponeva nulla.
 
 
 << Beh… centri anche tu in qualche modo… quindi non vorrei creare tensioni tra te e tuo fratello… è l’ultima cosa che voglio… >>, Xx era titubante.
 
 
 << Non preoccuparti per questo… nel caso in cui dovessimo discutere, alla fine faremo pace, come sempre >>, le sorrise: era curioso di sapere, ora.
 
 
 << Ok… ti spiego il quadro generale prima, e poi arriverò a quello che è successo poco fa >>, e Xx cominciò a sfogarsi, era un fiume in piena… le si potevano leggere le espressioni di rabbia, dolore, delusione nel viso mentre gli raccontava cosa si erano detti… le lacrime le solcavano il viso… e lei non riusciva a fermarle.
 
 
Oliver era… incredulo, deluso da suo fratello e a tratti furioso con lui: come diavolo era possibile che pensasse certe cose?
 
 
 << E così me ne sono andata… non riuscivo a stare nella stessa stanza con lui… e quel che fa ancora più male… è che lui mi ha lasciata andare senza fiatare… senza dire una parola… o senza provare a fermarmi! Non l’avrei fatto, ma avrebbe significato qualcosa… così invece… è come se non volessi dire niente per lui… e forse è così >>, concluse tetra, scossa dai singhiozzi.
 
 
Oliver era impallidito: non sapeva cosa dire per giustificare il comportamento da stupido di suo fratello: era indifendibile.
 
 
 << Xx… non so cosa dire. Non provo neanche a giustificarlo o trovare una qualsiasi spiegazione per difenderlo: non ce ne sono. E mi sento in parte responsabile… e molto arrabbiato con lui, perché mi crede capace di una cosa del genere… lui, che mi conosce meglio di chiunque altro! È offensivo >>, sbottò Oliver su tutte le furie.
 
 
 << E a farci le spese siete voi due! Scusami… non serve che ti dica che ti considero mia sorella, vero? >>, continuò.
 
 
 << No, perché anche io ti considero un fratello >>.
 
 
Oliver le circondò le spalle, mentre Xx piangeva tutto il suo dolore.
 
 
 << P- perché? >>, balbettò tra i singhiozzi.
 
 
 << Non so cosa gli sia preso… ma ho intenzione di parlargli, e di tirargli le orecchie, come minimo >>, fece Oliver.
 
 
 << No… per favore. È una questione tra me e lui. Se sa che te l’ho detto si arrabbierà ancora di più >>, lo scongiurò Xx.
 
 
 << Anche il mio nome è saltato fuori… quindi sono coinvolto. E poi qualcuno deve farlo ragionare: non potete stare così… non fa bene a voi e meno ancora a vostra figlia >>, disse convinto guardando la nipote.
 
 
 << Si… io posso sopravvivere a questo, ma non è giusto per Amelia. Lei adora il suo papà >>, commentò.
 
 
 << Tu puoi… ma non devi. Vi amate voi due, e ti ama così tanto che, contro ogni logica, James ha perso la testa… anche se per niente. Questo si vede da lontano… siete una bella coppia… non rovinate tutto per l’orgoglio >>, le disse Oliver.
 
 
 << Io lo amo da morire… ma quello che mi ha detto… dovevi vederlo. Aveva un reale odio e rancore… non so se posso dimenticare… non tanto presto o facilmente… >>, sospirò Xx, le lacrime che ancora uscivano incontrollate.
 
 
 << Non dico che sarà facile… o che lui non abbia da implorare il perdono… ma provateci, almeno. È una cosa che dovete essere disposti a fare entrambi… non ne vale la pena? >>.
 
 
 << Certo che ne vale la pena! >>, Xx era indignata che lui le avesse fatto quella domanda.
 
 
 << Lo vedi? Come hai reagito… tu lo ami >>, Oliver fece un sorrisetto.
 
 
 << Certo che lo amo… o non starei cos’ male… e non sarei tanto delusa. Lui è un ragazzo fantastico… tutto quello che ho sempre cercato, e anche di più >>, Xx fece un sorriso amaro, tirando un po’ su con il naso.
 
 
 << Allora tutto si sistemerà. C’è tanto amore… per cominciare non serve altro >>, disse Oliver incoraggiante.
 
 
 << Lo spero… grazie Oliver >>, gli sorrise.
 
 
 << Non c’è di che. Dai, ora andiamo. C’è Katy con le voglie che mi aspetta >>.
 
 
 << Sei sicuro? Forse dovresti chiamarla e chiederle se è troppo disturbo… sai, ora è incinta, e potrebbe infastidirla… e in questo caso io andrei in hotel senza esitare >>, suggerì Xx.
 
 
 << E va bene, ma è solo per farti contenta >>, disse Oliver alzando gli occhi al cielo.
 
 
 << Amore… ciao. Scusa se ho fatto tardi, ma sto tornando a casa… e ho trovato Xx con Amelia… ha litigato con James… stava andando in hotel, ma ho detto che può stare da noi, se non è un problema per te… >>.
 
 
 << Certo! Di loro che non lascerei mai che vadano in un hotel. Sistemo subito la camera degli ospiti >>, disse Katy senza esitare.
 
 
 << D’accordo… arriviamo tra poco. Ti amo >>, Oliver sorrideva al telefono… gli occhi praticamente a forma di cuore.
 
 
 << Ti amo anche io >>, rispose Katy, sorridendo anche lei.
 
 
 << Forse… se James avesse visto questa scena… si vede… si sente che tu e Katy vi amate… magari non… >>, tentò Xx, ma le lacrime scesero di nuovo.
 
 
 << Vedrai che lo vedrà… e capirà di aver commesso un errore grave >>, la consolò lui, salendo in auto.
 
 
 << Ollie… credi che dovrei dire a Katy il vero motivo della lite con James? Voglio dire, io non ho niente da nascondere e neanche tu… ma è incinta, la cosa potrebbe turbarla… o crearle malessere… potrebbe diventare paranoica come James… e io non voglio creare problemi al vostro rapporto o alla sua gravidanza… dovrebbe godersi tutto questo periodo senza pensieri >>, disse dopo un po’ Xx.
 
 
 << Le diremo la verità. Come hai detto anche tu non abbiamo nulla da nascondere… e non abbiamo fatto niente di male. Ma sicuramente quando parlerò con James salterà fuori il discorso, e se non glielo diciamo ora, penserà che nascondiamo sul serio qualcosa >>, riflettè Oliver.
 
 
 << Giusto… cerchiamo almeno di tenere fuori la festa a sorpresa, ok? >>.
 
 
  << Va bene… dopo tutto quello che ci è costata >>, fece dispiaciuto, guardandola.
 
 
 << Non preoccuparti. Avrebbe trovato altro per cui litigare… non è stato l’unico motivo >>, lo rassicurò.
 
 
 << D’accordo… >>, fece Oliver continuando a guidare.
 
 
 << Katy… siamo qui >>, fece Oliver entrando, seguito da Amelia e Xx.
 
 
 << Scendo subito >>, disse la voce di Katy, da qualche parte al piano superiore.
 
 
 << Ciao amore >>, fece Oliver, abbracciandola quando lei gli corse incontro, baciandolo: Xx si sentiva già di troppo e in imbarazzo… si percepiva solo guardandoli l’amore che univa i due… Amelia invece guardava gli zii e sorrideva.
 
 
 << Xx… mi dispiace che tu e James abbiate litigato, ma vedrai che sistemerete le cose! >>, disse fiduciosa Katy, abbracciando la ragazza.
 
 
 << Si… speriamo. Intanto grazie per l’ospitalità, domani mattina me ne vado, cos’ vi lascio tranquilli >>, le disse, rispondendo all’abbraccio.
 
 
 << What? No, tu rimani qui fino a che non risolvi con James. Non lasceremo che tu stia in un hotel tutta sola con Amelia >>, disse subito Katy.
 
 
 << Grazie mille allora >>, Xx era commossa.
 
 
 << Come mai avete litigato…? Se posso saperlo… >>.
 
 
 << Si è fatto tardi… che ne dici se te lo racconto domani mattina? Sono stanca… e vorrei solo dormire e schiarirmi un po’ le idee… >>, rispose.
 
 
 << Certo, non preoccuparti! Ora riposati, e stai tranquilla con la tua bambina… Oliver, mostrale la stanza sua e di Amelia. Noi ci vediamo domani mattina… buonanotte >>, salutò Katy.
 
 
 << Buonanotte… saluta zia Katy, Amelia! >>, fece Xx, prendendo una manina della bimba e salutando la ragazza, che sorrise.
 
 
 << Vieni, ti accompagno >>, fece Oliver, prendendo le borse di Xx e Amelia.
 
 
 << James non mi ha chiamata… neanche un messaggio… per sapere almeno di Amelia >>, fece in pena Xx controllando il cellulare.
 
 
 << Sa che non faresti sciocchezze, meno ancora con una bambina di due mesi e poco più >>, disse Oliver.
 
 
 << Già… beh, grazie. Ci vediamo domani mattina, buonanotte… >>, salutò Xx.
 
 
 << Si… buonanotte >>, Oliver la strinse, diede un bacio ad Amelia e uscì, lasciandola sola con i suoi pensieri.
 
 
 << Amore della mamma… per stanotte dovrai accontentarti di me. Lo so che tu adori il tuo papà, e non posso darti torto…sai, lo adoro anche io, anche se mi ha fatto molto male. Io e papà abbiamo litigato, ma tu non ti devi preoccupare, il tuo papà ti vuole molto, molto bene… speriamo che riprenda la ragione. Ma se così non fosse noi ce la caveremo lo stesso, non è vero? Siamo due ragazze forti e in gamba! >>, stava dicendo Xx alla sua bimba, che la guardava e sorrideva, cercando di afferrarle qualche ciocca di capelli: da dietro la porta, Oliver e Katy stavano origliando.
 
 
 << Lo so che non si fa… ma è così triste! Loro due sono perfetti insieme, e fa male vederli lontani… >>, bisbigliò sottovoce Katy, allontanandosi dalla porta.
 
 
Oliver sospirò, dispiaciuto per quanto stava accadendo al fratello e a Xx.
 
 
 << Tu… tu sai perché hanno litigato? Te ne ha parlato prima? >>, domandò Katy, anche se sapeva già la risposta.
 
 
 << Si… mi ha raccontato. Era distrutta, l’ho lasciata sfogare. Ma ha detto che te lo dirà domani… mi sembra giusto sia lei a dirtelo >>.
 
 
 << Certo… ma in base a quello che ti ha detto… pensi che riusciranno a risolvere e superare? Sembra piuttosto giù Xx… >>, gli domandò, mentre si stavano mettendo a letto.
 
 
 << Le ha detto cose piuttosto pesanti… ma si amano, o non soffrirebbero in questo modo, perché sono convinto che anche James stia soffrendo. Credo che alla fine ce la faranno… ma ci vorrà del tempo… se si impegnano entrambi. L’amore c’è >>, Oliver strinse Katy al suo petto, e le carezzò la pancia con la mano libera.
 
 
Katy alzò la testa verso quella di lui e lo baciò, la barba che la punzecchiava piacevolmente.
 
 
 << Sai… mi piace questa barbetta. Sei molto sexy >>, gli sorrise sulle labbra.
 
 
 << Ah si? Di solito non mi trovi sexy, quindi? >>, fece Oliver interessato, sorridendo a sua volta.
 
 
 << Tu lo sei sempre, solo che ora lo sei… in modo diverso >>, sorrise Katy.
 
 
Il bacio si fece più passionale, più intenso… entrambi volevano di più.
 
 
Le mani di Oliver scivolarono sui fianchi di lei, alzandole la canotta di raso lucido che indossava, il respiro di lei era caldo sul suo collo.
 
 
Katy prese l’iniziativa e si issò sopra di lui, le loro parti intime a contatto, e Katy gli levò in un solo gesto la maglietta, rivelando i muscoli di lui… quelli delle braccia, che la stringevano, e quelli del petto.
 
 
Gli portò le mani ai lati del viso, riprendendo a baciarlo con passione…
 
 
Le mani di Oliver si mossero lungo i fianchi, scendendo fino a stringerle il sedere: si diede una spinta e in un secondo fu sopra di lei.
 
 
 << Wow… >>, commentò, dopo aver notato il pigiama succinto di raso lucido che indossava.
 
 
 << Ti piace? >>, chiese innocente.
 
 
 << Si… ma potresti metterti quello che vuoi… e io te lo strapperei di dosso lo stesso >>, sorrise lui, liberandosi di tutto quello che indossava: Katy arrossì, passandogli le mani sul petto scolpito, prendendo a baciarlo lungo il collo, mentre le mani scendevano ancora, fino a levargli i pantaloni e i boxer insieme.
 
 
Oliver entrò in lei a sorpresa… e Katy gemette, accogliendolo, cingendogli il bacino con le gambe: il ragazzo le sollevò appena il sedere, per avere più accesso, e con la mano libera le stringeva e stuzzicava i seni.
 
 
La stanza diventò subito satura di loro: i corpi nudi, madidi di sudore, uniti e appiccicati tra loro.
 
 
Katy si inarcò sotto di lui, sollevandosi dal materasso, e Oliver scese baciandola lungo il collo, tra i seni… soffermandosi sulla pancia ancora piatta, baciandola e carezzandola quasi con venerazione, sorridendole.
 
 
 << I love you Katy… and I love you little baby… >>, sussurrò, tornando sulle labbra di lei.
 
 
 << I love you Oliver >>, sospirò baciandolo, spingendolo a sedere sul materasso, tronando a cavalcioni sopra di lui, iniziando a muoversi, conducendo il ritmo del gioco… infilandogli una mano tra i capelli, sfiorandogli con l’altra la barba che si era fatto crescere.
 
 
Lui la prese dietro la schiena, schiacciandola così al suo petto… mentre ogni muscolo del corpo si irrigidiva.
 
 
 << O- Ollie… >>, gemette Katy, gli occhi chiusi, mentre la mente si scollegava da tutto il resto.
 
 
 << Katy… Oh, Katy! >>, ansimò Oliver, non riuscendo più a controllarsi…
 
 
E alla fine esplosero insieme, in un orgasmo agognato, improvviso… ma totale, che li travolse anima e corpo.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: lolli89