Vi suggerisco di leggere questa piccola one shot ascoltando questa canzone [x]
The
beast inside
When
you feel my heat
Look
into my eyes
It’s
where my demons hide
It’s
where my demons hide
Un
attimo dopo si ritrovò da solo, in una terra sconosciuta; il
Signore
Oscuro era scomparso all'improvviso dopo aver blaterato qualcosa
sulla Terra delle storie mai raccontate.
Li avrebbe confinati entrambi, diceva, le loro vite si sarebbero
bloccate per sempre. Li aveva reputati inutili, l'esperimento
fallito, e quella era la fine che meritavano.
Si
guardò intorno spaesato, era nel bel mezzo di una
foresta. Troppe
cose gli giravano per la mente: si sentiva distrutto e
stravolto
dalla morte così improvvisa di Mary; era furioso con
Tremotino che
lo aveva manovrato come una marionetta fin dall'inizio e lo aveva
trattato come una vera e propria cavia;
ma soprattutto ce l'aveva a morte con Jekyll perché, se non
fosse
stato per lui e quel suo siero maledetto, Tremotino non li avrebbe
mai cercati, Mary non sarebbe mai morta, e loro non sarebbero stati
esiliati in quel mondo tanto emarginato. Ce l'aveva con Jekyll...
provava odio per la sua controparte o erano i sensi di colpa a
parlare? Si rese conto di non sapere neanche chi fosse in quel
momento. Era Henry, il timido dottore, o era il potente Hyde? Il
Signore Oscuro lo aveva maledetto, quello lo ricordava, nessuna delle
sue due versioni sarebbe mai scomparsa. Nessuna delle sue due
personalità lo avrebbe mai lasciato in pace.
Prese a correre a perdifiato
verso una direzione qualsiasi, l'immagine della donna che amava nella
testa, negli occhi, nel cuore. Ce lo aveva ancora un cuore? Lo aveva
mai avuto? Doveva presumere fin dall'inizio che non sarebbe andata a
finire bene, il siero era stato pensato per separare il bene dal male
e Hyde era il mostro... e con certe creature, era risaputo, le storie
non si concludono mai con un lieto fine.
Arrivò ad un pozzo e, subito,
vi si specchiò, le mani strette alla superficie di pietra,
il
riflesso a mostrargli la sua vera faccia. Era ancora Hyde, era
ancora il mostro, la bestia, il ritratto del male. Il demone di
Jekyll.
Era il demone. Jekyll aveva
creato tutto. E lui era il demone. Mary e il suo dolce sorriso. Morti
per sempre. Il Signore Oscuro era stato il burattinaio. E lui il
demone. Jekyll lo aveva messo al mondo. E adesso lo ripudiava. Lo
invidiava. Lo temeva. Lo odiava.
E lui era il suo demone, e
l'avrebbe avuta vinta.
La Terra
delle storie mai
raccontate era sua ormai. Tutti avevano imparato a temerlo,
ad
aver paura dei suoi scatti d'ira incontrollati e dei suoi occhi di
fuoco pieni d'odio. Nessuno lo avvicinava e lui non si faceva
avvicinare da nessuno se non per guadagnarci qualcosa. L'odio per
Jekyll, il suo stesso creatore, lo consumava e lo nutriva al tempo
stesso. Sentiva di star perdendo la testa, ogni volta che riusciva ad
assumere il controllo e a sopraffare il dottore diventava sempre
più
insana. Non poteva averne la certezza assoluta, ma riteneva che anche
all'altro succedesse lo stesso.
Hyde era Jekyll, conosceva la
sua codardia, poteva annusare e anche toccare le sue paure. Voleva
liberarsi di lui, lo sapeva. Eliminato Mr Hyde, eliminato il male.
Povero stolto! Come se glielo avrebbe reso tanto facile o come se
fosse stato tanto facile disfarsi della sua parte oscura.
Perché
quello era l'obiettivo del dottore, eliminare la bestia che aveva
dentro di sé, bestia che riconosceva come Hyde.
Ma era davvero così che stavano
le cose? Jekyll era Hyde e Hyde era Jekyll, solo che il dottore era
troppo cieco per capirlo. Mr Hyde percepiva la follia della sua
controparte, una follia ben distinta e separata dalla sua. Se solo
Jekyll non fosse stato tanto stupido in modo da aprire gli occhi e
rendersene conto, ma era troppo codardo per accettare quella cruda
verità. Mr Hyde, invece, l'aveva accettata e accolta a
braccia
aperte, viveva nell'attesa di assistere alla distruzione dell'altro.
Quella sarebbe stata la sua vendetta.
Il porto faceva da
sfondo al
capitolo finale della vita del Dottor Jekyll, il che aveva del
poetico, constatò fra sé, guardando la nave
ormeggiata sul mare in
compagnia dell'altro suo grande nemico, il Signore Oscuro. Aveva
passato la sua intera vita a meditare vendetta e ad assaporare il
momento della sua grande vittoria contro le sue due nemesi. Tremotino
era già stato sconfitto: si era fatto consegnare la sua
città, come
prima cosa, ma quello aveva poca importanza. Finalmente poteva
muoverlo come una marionetta e a suo piacimento, così come
in
passato aveva fatto lui, con loro. Aveva tra le mani il grande
pugnale dell'Oscuro Signore, arma con cui poteva gestirlo e fargli
fare tutto quello che gli aggradava. I fili erano i suoi, era lui a
comandarli, finalmente.
Inoltre stavano per assistere
alla dipartita di Jekyll. Presto tutti avrebbero conosciuto la sua
parte oscura, tutti avrebbero visto il suo cuore altrettanto marcio,
la sua mente altrettanto sbagliata e alterata dalla pazzia. Il bene e
il male, il Dottor Jekyll e Mr Hyde. No, troppo troppo semplice
separarli, classificarli, in quel modo. Del resto, la luce non
esisteva senza oscurità e viceversa. Nulla avrebbe avuto
più un
senso altrimenti, le due parti dovevano coesistere. E quindi eccola,
l'oscurità che apparteneva a Jekyll tanto quanto dominava
in Hyde,
eccola che emergeva mentre le provava tutte per
far fuori il grande
amore del Signore Oscuro, così come lui aveva fatto col suo,
con il
loro. Tremotino si era divertito a mettere Mary in mano alla bestia,
al mostro, ed ora Henry si sarebbe divertito a strappargli via Belle.
Il puzzle era completo, ogni
pezzo finalmente era al suo posto. Jekyll si era separato da Hyde ma
non dalla sua bestia e finalmente riusciva a vederlo. Eccoli, i suoi
occhi rassegnati e deboli, eccoli che si riempivano di una nuova, ma
allo stesso tempo ritrovata, luce, una luce che bramava il sangue,
che aveva il sapore dell'ira, della vendetta.
Hyde si sentì soddisfatto,
forse, per la prima volta nella sua vita. Stava assistendo alla sua
fine, sorrideva agli sguardi impauriti e sconcertati che gli
rivolgevano gli altri. E poi ecco arrivare gli ultimi istanti di vita
dell'uomo che aveva imparato ad odiare più di tutto il resto.
L'uomo che era stato così
codardo da farsi tentare dal Signore Oscuro. Jekyll aveva dato vita
alla sua parte oscura. Jekyll aveva dato vita a Mr Hyde. Hyde era il
demone. Jekyll era la vittima. Ma no. No. No, non era così.
Non era
così. Il Dottor Jekyll era il mostro di se stesso. E tutti
lo
vedevano. Tutti adesso lo sapevano. Improvvisamente arrivò
il
dolore. Il respiro cominciò a mancare. E capì.
Certo. Jekyll era
lui e lui era Jekyll. L'uno non poteva coesistere senza l'altro.
Jekyll era il mostro. E Hyde era il
Don’t
get too close
It’s
dark inside
It’s
where my demons hide
It’s
where my demons hide
1.
Gif by ginger-gwaine
2.
Ovviamente la fine è
volontariamente incompiuta,
la shot è spezzata dalla morte di Hyde.
Angolo
dell'autrice:
Non
l'ho presa per niente bene. Per niente ragazzi, dico davvero, vago in
uno stato di trance da ieri pomeriggio.. non riesco ad accettarlo! A
mio parere, Mr Hyde era il personaggio migliore uscito dalla mente di
Adam e di Eddy da un po' di tempo a questa parte (forse
dall'introduzione di Zelena nella terza stagione), la loro storia mi
è piaciuta tanto, il plot twist con Jekyll l'ho trovato
meraviglioso
ma... la morte? Alla quarta puntata? No, vi prego, no! Fate qualcosa,
tornate nell'oltretomba, riportatelo in vita!!
Okay,
devo calmarmi. Prima o poi lo accetterò (ma quando mai?!)
Btw,
terminata la puntata mi sono detta: devo – scrivere
–
assolutamente – qualcosa. Questo è quello che ne
è uscito, non
sono troppo soddisfatta ma vabbe', perché tenere queste
poche righe
a marcire nel pc?
Grazie
in anticipo a tutti quelli che leggeranno, spero non vi abbia fatto
così schifo questa piccola one shot e che l'abbiate
apprezzata
almeno un pochino.
Un
bacio a tutti e a presto,
Sà