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Autore: tixit    19/10/2016    0 recensioni
Dopo Ma la vogliamo finire con queste sciocchezze? succede qualcosa - tanto per chiudere le eventuali domande rimaste senza risposta.
Si, direi che Loki ha deciso di finirla con le sciocchezze.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un letto troppo affollato'
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A volte i dettagli sfuggono

Quando Tony tornò dall'Europa non notò affatto che Thor si era trasferito dalla Stark Tower. Cioè.
Lo notò.
Ma non vi diede molta importanza e, anzi, provò pure un certo sollievo: in ogni caso incrociarlo lo imbarazzava per tutta una serie di motivi, degni ed indegni, che avevano come origine quel non sapere esattamente se quella  "cosa" tra lui e Loki era una "cosa" per cui la fedeltà era un elemento previsto, o se, semplicemente, rientrava tra gli elementi  piacevolmente graditi, come  non sgranocchiare biscotti a letto o non toccare i quadri di Loki.

Aggiungiamo che non gli era piaciuto non aver saputo direttamente da Thor il cambio di programma di Loki - in fondo gli era stato affidato, come prigioniero, a suo tempo.

Per ultimo, temeva sempre che la memoria frammentata di Loki, frutto di un intervento del padre, perdesse un ulteriore pezzo, o ne guadagnasse un altro e lo innervosiva l'idea di trovarsi a viaggiare sui lastroni di ghiaccio dei suoi ricordi - Loki andava d'accordo con Bruce, per esempio, ma non ricordava come era finita con Hulk, così Tony non poteva fare a meno di chiedersi se sarebbe cambiato qualcosa, nel caso Loki avesse ricordato di colpo quel giorno.
Per quanto volesse bene a Bruce - e gliene voleva - gli era molto chiaro che sarebbe sopravvissuto ad una crisi tra quei due, ma non aveva la minima idea di cosa sarebbe cambiato se quella "cosa", che non piaceva a Thor, non fosse piaciuta nemmeno al padre di Thor. Magari sarebbe finita cancellata insieme a tutte le altre memorie considerate inutili o dannose. Il problema era, a quel punto, se avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo, se tutto si sarebbe ripetuto uguale alla prima volta, o se ad un certo punto avrebbe dovuto mostrare a Loki le riprese di loro due sul divano, per dimostrargli che c'era stato altro tra loro. Sperò tanto di no. Era un tecnico e sapeva bene che la riproducibilità di qualcosa seguiva leggi statistiche, l'errore era sempre presente e, a volte, succedeva l'improbabile. O succedeva, ma poi non lo si riusciva a replicare.

Un pomeriggio entrò nella stanza di Loki con in mano un libro - un regalo, una specie di riparazione per la sua uscita di due sere prima con la giovane Amy, un errore madornale, lo sapeva, ma Loki non c'era, era sparito senza nemmeno avvisare, ma Thor, ah Thor lo aveva avvisato. Thor a cui una volta aveva mandato contro un Distruttore, no dico... va bene che Loki aveva un problema nella gestione della rabbia, ma un Distruttore! E al dunque avvisava Thor e non lui...

Fu a quel punto che notò che tutti i colori di Loki erano spariti insieme ad alcuni dei suoi libri. Il pensiero di doverlo spiegare, al suo ritorno, gli fece venire i brividi - una esagerazione decise a mente fredda, qualche minuto dopo, ma la cosa, inspiegabile, gli dava una brutta sensazione. Gli sembrava che stesse sparendo una prova della presenza di Loki nella Stark Tower.

"Jarvis, chi ha preso i colori di Loki?"chiese irritato.

"Mr Odinson, signore."

Tony si chiese per un attimo se anche Thor dipingesse - non gli sembrava, ma chi poteva dirlo? I piani per il recupero del giovane As smemorato, che si era dimenticato di avvisare, erano stati una autentica sorpresa: Loki, se non poteva conquistare il Mondo, voleva fare il restauratore, a quanto pareva.

"Ha detto perché?"

"No, non ne ha parlato."

"Qualche idea?"

Jarvis non rispose subito poi disse "Mr Odinson ha acquistato un immobile e ha chiesto l'aiuto di Miss Potts per i dettagli tecnici e la conversione da oro a valuta corrente."

Tony alzò gli occhi al Cielo: e così Riccioli d'Oro teneva una cassa piena di monete nascosta sotto il letto? O l'aveva sepolta da qualche parte e teneva una mappa del tesoro sotto il cuscino?
In effetti, rifletté dopo un attimo di sconcerto, non esisteva un sistema per il trasferimento di un credito da una eventuale banca asgardiana ad una midgardiana, che lui sapesse. Il recupero crediti, in caso di contenzioso, si sarebbe rivelato estremamente complicato.

"Thor desidera che Loki dipinga da lui?" Non gli sarebbe spiaciuto - l'odore era tremendo e Loki dipingeva con la luce, quando cioè lui di solito lavorava... anche se, rifletté, era piacevole andare ad interromperlo per un tè, biscotti assortiti ed un po' di sesso di accompagnamento. E quei pennelli...

"Non credo sia esattamente una sua esigenza."

A Thor dava fastidio l'idea del sesso di accompagnamento, decise Tony irritato, e voleva più tempo da passare insieme - del resto Thor non faceva in pratica un tubo, mentre Loki aveva tutta una serie di impegni, concordati con Pepper, da paura.

"Quando Loki tornerà non gradirà molto."

Jarvis tacque e Tony corrugò la fronte - c'era qualcosa che gli sfuggiva, qualcosa che avrebbe dovuto rammentare, forse. Aveva dato qualche ordine a Jarvis di cui non si ricordava?

Fu tre giorni dopo, mentre lavorava ad un progetto con un nervosissimo Dottor Banner, che il cellulare gli squillò - cantò in realtà, un canto nordico, molto affascinante - e lui si ritrovò a pianificare una serata con la giovane Amy - il ritorno di Loki gli sembrava così lontano e, tutto sommato, era arrabbiato con lui: cosa stava combinando ad Asgard? Non era tornato quando avrebbe dovuto, ma sarebbe tornato quaranta e passa giorni dopo. Perché? Cosa lo stava trattenendo lì per tutto quel tempo? Di certo nulla di grave, dato che Thor non se ne preoccupava, ma, anzi, spendeva allegramente oro nella Grande Mela - chissà come era la casa che aveva acquistato, qualcosa di mastodontico, forse? O un loft in cui agitare liberamente il martello? Avrebbe chiesto a Loki, quando fosse tornato. Magari poteva tenere due set di colori o quel che diavolo era: uno da loro e l'altro, se proprio Thor ci teneva, nella sua casa nuova.

Bruce lo guardò con attenzione, poi, mentre usciva dal laboratorio per andare a fare il suo lavoro di volontariato in un ospedale, mormorò "Sai non pensavo che sarebbe finita così, pensavo ci sarebbe stata una esplosione... ho camminato sulle uova per dei giorni... invece siete molto civili." poi,
prima di fuggire via, si voltò ed aggiunse "Però un po' mi spiace, sembrava una cosa... seria."

Tony si chiese perplesso di cosa stesse parlando. Non poteva trattarsi di Pepper: avevano troncato da tanto, funzionavano meglio come amici. Gli venne il sospetto che Bruce non accettasse Loki in sostituzione di Pepper, ma non era che Loki... insomma... quella "cosa" tra loro non c'entrava con Pepper. Come una cena con Amy non c'entrava davvero con... Loki. 
Erano tutte cose diverse.
Afferrò il telefono ed in fretta lasciò un messaggio per disdire la serata con la ragazza - non aveva intenzione di fare nulla di male, anche se Amy era bella da togliere il fiato e profumava di fiori e di miele così dolcemente da farti impazzire... ma, proprio per quello... se fosse successo di nuovo - e sarebbe successo - se Loki lo avesse saputo... non lo doveva sapere, aveva tanto tempo, ancora per nascondere le tracce.

Si versò da bere due dita di scotch e rifletté: se ci fosse stata solo una scenata di gelosia avrebbe corso il rischio - magari, dopo, facendo la pace, avrebbero definito meglio cosa era quella "cosa", le aspettative di Loki... certe sere parlava di fare l'amore, come se quella cosa tra loro l'avesse atterrato di brutto, non che gli spiacesse, poterlo avere così, senza che ponesse condizioni di sorta, suo e solo suo, anche se recalcitrante.

Fu a quel punto che pose una domanda retorica, che, a posteriori, si rivelò come La Domanda: "Jarvis, dove gradirebbe andare per cena Loki? Quando tornerà, intendo. A proposito, per quando è previsto il suo rientro? "

"In che senso Mr Stark?" chiese Jarvis, con voce, gli parve affaticata, "A quale domanda devo rispondere?"

"Dove gradirebbe andare a cena Loki?"

"In base alle sue abitudini desumibili da una analisi delle spese effettuate credo a casa di Mr Odinson."

"Giusto, la casa nuova di Thor... la vorrà visitare..." Tony sperò che Loki non si sarebbe spiaciuto della decisione di suo fratello. "Quando tornerà Loki?"

"La domanda è ambigua signore," disse Jarvis, "Su Midgard, 5 giorni dopo essere partito per Asgard. Nella Stark Tower, tra una settimana per firmare alcuni documenti relativi ad un acquisto, con Miss Potts, che se ne è occupata. Nella sua vecchia stanza non saprei dire. Credo di avere inteso che l'idea generale, al momento, sia mai."

Fu a quel punto che Tony cominciò a sospettare che forse c'era qualcosa che non andava.
   
 
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