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Autore: Kim WinterNight    21/10/2016    3 recensioni
In codesta composizione aulica (?) si narrano le appassionanti vicende concernenti i personaggi indicati nel primo capitolo intitolato "Presentazione della band" (quindi, se volete sapere di quali artisti si parla, entrate a leggere), i quali saranno per l'occasione riuniti in una super band a caso di cui non si può esattamente definire il genere né l'entità delle loro “canzoni”.
Il loro nome grind/hardcore è Death of Mortadella Roots, il quale spiega perfettamente la demenza in stato avanzato dei suddetti, nonché l'infermità mentale della sottoscritta.
Se volete sfatare questa mia convinzione, fatemi sapere cosa ne pensate e ditemi che non sono cerebralmente inetta.
All'interno della narrazione troverete vari personaggi originali, tra cui un componente della band.
Se non conoscete tutti gli artisti di cui scriverò, non preoccupatevi: nella Presentazione ho inserito dei link che vi permetteranno di ascoltarli e di farvi un'idea sul genere delle loro band originarie.
In ogni caso, la storia è accessibile a tutti e si può benissimo prendere come un'originale.
Insomma, buona lettura efpiani!
Genere: Comico, Demenziale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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ReggaeFamily

Discussioni importanti (?)



«Secondo voi? Così?»

«Mmh... no! Più... più...» Kelsey si blocca a metà della frase.

«Più cosa?» chiede Tim C in preda all'esasperazione.

«Più distorto forse...» interviene Joey, facendo roteare una bacchetta.

«No! Non stiamo suonando black metal!» sbotta Kelsey, camminando avanti e indietro di fronte a Tim C.

«Allora? Si può sapere che cazzo vuoi?» sbotta improvvisamente il bassista, sollevando un pugno in aria.

«Magari vuole qualcosa di più soft, più jazz...» suggerisce Jens in tono pacato.

«Se vuole fare jazz, che torni al conservatorio!» ribatte piccato Tim C.

I nostri eroi sono chiusi in sala prove da più di un'ora; il bassista era arrivato felice e contento con una bassline formidabile da proporre ai suoi compagni di band, ma Kelsey aveva da subito storto il naso e aveva preso a lamentarsi e a cercare di modificare le cose.

L'atmosfera era tetra in studio in quel momento, e i presenti – ovvero Joey, Tim C, Jens, Fred e Kelsey – erano contenti che Dave non fosse presente.

«Dai, non te la prendere, cercavo solo di dirti che... vorrei che quel basso fosse la linea portante di questo brano, sai come nel reggae? Le basslines sono fondamentali e tante volte sono le protagoniste dei pezzi!» tenta di rimediare Kelsey, gesticolando animatamente.

«Ah...»

«Vi ricordo che il nostro gruppo è multi-genere, dobbiamo cercare di creare delle canzoni che rispecchino un po' tutti!» prosegue Kelsey convinto.

«Sì, ti sembra facile, eh?» commenta Jens, scuotendo il capo.

«Ehi, altrimenti perché ci saremmo formati, scusate?!» interviene Joey, balzando giù dal suo sgabello. È raccapricciante rendersi conto che il charleston della sua batteria è quasi più alto di lui.

«E che ne so io? Chiedilo a quel mentecatto di Mustaine!» borbotta Tim C.

«Piantatela! Cerchiamo una soluzione piuttosto»

sbotta Fred, sollevando una mano per placare la lite imminente.

«Okay, e che devo fare quindi?»

«Tim C, nel tuo gruppo storico era così, ricordi? Tu eri un bassista con i controcazzi, solo che io sto dicendo di non fare il suono troppo distorto, altrimenti sembriamo una banda di ragazzini che fanno distorsione, non musica» spiega Kelsey con più calma – per modo di dire, perché ha alzato la voce e ha risparmiato miracolosamente qualche parolaccia. È strano vederlo in quelle condizioni, i presenti infatti sono abbastanza basiti.

«Incazzati quando hai tempo» lo schernisce Joey, sghignazzando. «Comunque, secondo me sei troppo classico Kel, sai che palle?»

«Tu taci! Ne ho anche per te, sai? Vai troppo di doppio pedale... per cosa ce le hai le braccia, eh?» ruggisce Kelsey, sovrastando di infiniti centimetri il batterista.

Joey non si scompone e lo fissa con un sorrisetto malizioso dipinto sulle labbra. «Per masturbarmi, ovviamente» se ne esce.

«Joey!» grida Jens, ma tutti scoppiano a ridere e questo non fa che accrescere la rabbia di Kelsey.

«Non scherzare! Dico sul serio!»

«Sì, va bene, ma guarda che il doppio pedale è un'arte, tu non puoi capire...» sospira teatralmente Joey, tornando dietro il suo strumento.

«Ma non dovevamo trovare una soluzione?» interloquisce Fred.

«In teoria...» concorda Jens.

«Okay, sentite, oggi non è giornata!» conclude Kelsey stizzito.

«Tu hai le tue cose, capiamo benissimo!» continua a prenderlo in giro Joey.

«Non ti azzar...»

La suoneria di cinque smartphone interrompe la protesta del sassofonista, e i ragazzi si lanciano occhiate interrogative, afferrando ognuno il proprio cellulare.

«Cazzo» impreca Tim C, leggendo il messaggio che tutti hanno ricevuto.

Su WhatsApp hanno creato due gruppi della band: uno anche con Dave, e uno senza Dave. E il messaggio era stato inviato da Daron nel secondo gruppo.


Cazzo, vediamoci. Dobbiamo parlare di Mustaine.


Tutti si domandano pigramente che diamine sia successo, poi Kelsey esplode: «Lo sapevo io che oggi sarebbe stata una giornata di merda!».



Si erano accordati in fretta e furia e avevano deciso di vedersi in studio da Damian due giorni dopo. No era stato difficile omettere a Dave la verità, lui se ne strafotteva della band, a meno che non dovesse suonare e, quindi, guadagnare dei soldi. Forse era proprio quello il motivo che lo aveva spinto a formare un altro gruppo, chissà.

«Ragazzi, ci siamo tutti?» esordisce Daron, guardandosi attorno.

«Mi sa di sì» risponde Damian.

«Allora, dicci tutto Malakian!» sbotta Tim C, estremamente curioso.

«Mustaine è una palla al piede, siete d'accordo su questo?»

«Sì, ma non ti seguo. Che vuoi fare?» replica Fred.

«Voglio sbarazzarmene. Scusate, ma che cazzo ce ne facciamo di lui? Nessuno qui lo sopporta, rompe i coglioni per tutti, se ne fotte di tutto e tutti, ama solo se stesso e ci ha usato come burattini per formare questo gruppo del cazzo.»

«Vuoi... cacciare Dave?» balbetta Carlo incredulo.

«Sarebbe magnifico!» salta su Joey, rovesciando un po' di birra sulla moquette di Damian.

Quest'ultimo gli lancia un'occhiataccia, poi fa un respiro profondo e interviene: «Siate ragionevoli, non possiamo farlo!».

«E perché no? Chi ha paura di quell'imbecille?»

«Daron, non è questo, ma...»

«Ehi, Damian! Okay che siamo cultori del rastafarianesimo e pionieri della pace nel mondo, ma Mustaine è una spina nel fianco! Lui è Babilonia, vedila in questo modo. Lui è il male, bisogna estirparlo!» lo rimbecca inaspettatamente Kelsey.

Ultimamente si sta comportando in maniera strana, è più stronzo e assomiglia sempre più alla maggior parte dei componenti della band. Nessuno riesce a spiegarsi questo cambiamento, ma tutti evitano di indagare oltre.

«Non esagerare Kel!» cerca di calmarlo Aurélien, sollevando lo sguardo dal suo cellulare. «L'amore è più importante, il perdono e la pazienza sono...»

«Ma smettila! Dave farebbe perdere la pazienza anche a Dio in persona!» lo interrompe Tim C.

«Ma non lo possiamo cacciare» commenta ancora Carlo. «Io, se posso, vorrei dire che... sì, Dave è un pochino cattivo con noi, però... il gruppo l'ha fondato lui, come possiamo ora essere così... ingrati?»

«Ingrati? Oddio, ma siete rincoglioniti o avete merda nel cervello? Ah già, entrambe!» strepita Fred indignato. «Quello è un vero stronzo, un parassita! Ci fa fare sempre un sacco di figure di merda, non vuole suonare se non guadagna soldi a palate e ci sfrutta per i suoi loschi fini... vi date una svegliata o volete continuare a vivere nel mondo dei Teletubbies?»

«Che c'entrano i Teletubbies ora? Io da piccolo li guardavo, non offendere i Teletubbies!» grida Jens.

Tutti si zittiscono, perché anche il comportamento del tastierista è strano. Evidentemente c'è un tasso di stress troppo elevato.

«Ascoltate, perché non lo mettiamo ai voti?» propone Aurélien.

«Non se ne parla! Non possiamo cacciare Dave, ragazzi!» sbotta Damian.

«Allora» dice Jens, utilizzando un tono calmo. «Dobbiamo fare in modo che se ne vada da solo.»

«Eh?!»

«Sì, vedrete che qualcosa ce la inventeremo... tanto, già ci odia, no? Se gli combiniamo qualcosa, qualche cazzata ogni tanto, si stancherà presto di noi e se ne andrà!»

«Jens, sei un fottutissimo genio!» strilla Daron, correndo ad abbracciare il tastierista.

«E poi finirà col dire che è stato lui a cacciare noi, non possiamo aspettarci niente di diverso» osserva Kelsey.

«Chi se ne frega? L'importante è che si levi dai coglioni!» conclude Fred soddisfatto.

Ancora non sapevano come fare, ma qualcosa sarebbe saltato fuori.



Forse questo capitolo è più breve degli altri, ma serviva per farvi capire come stanno andando le cose nel gruppo, sia dal punto di vista compositivo, sia per quanto riguarda i rapporti tra i componenti XD

Con il prossimo aggiornamento vi prometto che conosceremo meglio qualche personaggio che sto un po' trascurando, ho già un'idea!

E voi? Volete che Dave esca dal gruppo?

Dichiaro aperto il televoto! )?)

  
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