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Autore: victoria electra black    21/10/2016    2 recensioni
||STORIA INTERATTIVA - CONCLUSA||
-
I cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero sono dei maghi speciali nel mondo della magia.
Solo chi ha sviluppato un particolare potere può entrare ma il sacrificio è enorme.
Chiunque riesca a superare le prove per accedervi, deve essere disposto a tutto pur di mantenere la pace, anche ad usare le maledizioni senza perdono sui propri cari se necessario.
Per questo i ragazzi che vengono chiamati, sperano di non dover superare mai le prove.
Tuttavia, alcuni non chiedono di meglio che entrare a farne parte visto che l'eternità è un dono molto ambito.
Nei secoli, però, i circoli si sono sempre più ristretti ed è il motivo che spinge i restanti 4 membri a cercarne altri nelle varie scuole di magia del mondo.
Ovviamente, Hogwarts non è esclusa.
Chi sceglieranno i cavalieri fra tutti i nostri eroi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Zodiac Chronicles'
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4

CAPITOLO 4:

Le Serpi sono le peggiori



Angolo Autrici:



Buonasera a tuttiii!

Eccoci, come promesso, con un altro capitolo.

Volevamo avvisarvi che il prossimo capitolo verrà pubblicato martedì perché, dato che parto (sono Victoria) per Copenaghen giovedì, non avrò modo di pubblicarlo venerdì.

Speriamo di poter continuare così con gli aggiornamenti.

Detto questo, (partecipazione come al solito!) vi lasciamo al capitolo.

Buona Lettura

Vic & Gin



Flashback





Odette ed Iris correvano come forsennate per i giardini della villa.

Dopo il rifiuto di entrambe di combattere l'una contro l'altra, tutta la famiglia O'Klodore gli si era rivoltata contro: primo fra tutti il loro 'venerabile' nonno capofamiglia.

Si erano ritrovate in due a combattere contro tutti i loro cugini maschi, gli altri membri li avevano mandati per primi pensando che qualche incantesimo -lanciato dai prediletti di famiglia- fosse sufficiente per annientarle.

Ma i piani non erano andati come previsto, difatti le ragazze grazie alle loro nuove abilità avevano surclassato –e non di poco– tutti gli incantesimi dei cugini ed i cugini stessi.

Poi, era passato il turno ai loro zii.

Ovviamente.

Quando una persona viene sconfitta, sfrutta qualsiasi sotterfugio pur di arrivare alla vittoria: soprattutto barare.

Oggettivamente parlando, non era leale che tutti quei maghi -di molto più grandi delle ragazze e soprattutto più esperti– si battessero contro di loro.

Se pensate poi, che a farlo furono i membri stessi della propria famiglia la cosa è ancora più riluttante.

Ma le gemelle tennero testa anche a quasi tutti loro.

Decisero di correre fuori dalla villa, nei giardini, per avere un più ampio spazio dove esercitare i propri poteri.

Correvano e correvano a più non posso.

I perfetti capelli biondi, che entrambe tenevano legati in una treccia, erano ormai allo sbando; i sontuosi abiti di seta, erano lacerti; Odette aveva pure perso una scarpa, nella corsa, e tutto il piede sinistro le sanguinava. Ma non potevano fermarsi, o una delle due sarebbe morta.

Det... det, aspetta un attimo. Fammi riprendere fiato”

Non possiamo Iris, non aspettano altro che coglierci di sorpresa!”

Lo so ma... non ce la faccio più” Iris quasi si accasciò al suolo.

Se riuscissimo a raggiungere il capannone e a prendere le nostre scope, potremmo volare via da qua. Andiamo, un ultimo sforzo ci siamo quasi !”

Odette si piegò verso di lei e le prese le braccia nel tentativo di sollevarla ma, proprio quando Iris stava per rialzarsi completamente, il loro prozio Isaac spuntò fuori dall'alta siepe alla loro sinistra e trascinò Odette nel proprio 'nascondiglio'.

Det!” Iris urlò, alzandosi di scatto e riaccasciandosi quasi subito a terra.

In quell'istante esatto, una terrificante e sonora risata si levò nell'aria.

Iris sapeva benissimo a chi apparteneva la voce.

La sua ora stava per giungere.

La bionda si girò lentamente, sperando e pregando mentalmente di essersi sbagliata.

Ma quando mai la sorte ti assiste nel momento del bisogno?!

Nonostante fosse accasciata al suolo, le sue gambe iniziarono a tremare dalla paura, impedendole di muovere un muscolo.

Suo nonno, stava di fronte a lei, in piedi con un'espressione da matto omicida.

Gli occhi azzurri erano come ghiaccio, gli zigomi squadrati e pronunciati erano accentuati dal ghigno che gli copriva il viso.

La sua elegante bacchetta di pioppo bianco stava puntata in direzione della nipote, la quale conosceva benissimo il motivo: purtroppo Iris era la nipote che, proprio a causa del suo carattere ribelle, difficilmente il vecchio sopportava. E lei lo sapeva perfettamente.

Ebbene Iris, sembra che siamo giunti ad una fine”

Perché...” le parole, seppur tremanti, uscirono lo stesso dalle labbra di Iris “perché lo fate, tutti voi? Siamo pur sempre le vostre nipoti!”

E' vero, siete le mie nipoti. Ma siete anche le posseditrici del potere del casato O'Klodore, non posso comportarmi diversamente, la legge parla chiaro: solo una di voi può avercelo. ”

Ma perché proprio la morte?! E' necessario giungere a tanto? La legge dice proprio questo: che una delle due deve morire?”

No, questa è una cosa che ho deciso io” il vecchio fece qualche passo in avanti, verso di lei.

Una cosa che AVETE DECISO VOI” la rabbia iniziò a pervadere Iris, scuotendola dallo stato di terrore in cui era capitata.

Esatto, io. Si dice che, chiunque abbia il fattore plus in questa famiglia, diventi in automatico il nuovo capofamiglia. Non posso permetterlo! Dopo di me, un UOMO deve portare avanti la dinastia. Figuriamoci se a farlo sono due donne! Pertanto sarà meglio farne fuori una, così da levarmi il pensiero, dopodiché sarà più facile controllare una sola di voi due.. e visto come stanno andando le cose, sarà una passeggiata manipolare Odette per farle fare come voglio anche dopo che mi destituiranno dal mio compito”

Iris era senza parole, tutto questo casino per le manie di grandezza di un folle di 127 anni?!

State scherzando spero?!”

Nessuno scherzo, cara nipote”

NON CHIAMATEMI COSI'! MI VERGOGNO ANCHE SOLO A POSSEDERE IL VOSTRO STESSO SANGUE!”

Se è così che la pensi, allora mi renderai il compito più leggero del previsto. Non avrò alcun peso sulla coscienza.”

Prima che Iris potesse caricare il colpo delle fiamme che era riuscita a creare, il vecchio utilizzò su di lei una delle tre maledizioni senza perdono, bloccandola completamente: la maledizione Imperium.

Dannazione, dannazione!

Sembra che, dopotutto, siamo giunti alla fine”

In quell'esatto istante, entrambi i genitori delle gemelle fecero la loro comparsa.



Ma non per il motivo che speriamo tutti.



Iris iniziò ad urlare i loro nomi, iniziò a supplicarli di aiutarla ma nessuno dei due rispose.

Non muovevano neanche un muscolo.

Ora che ci pensava, erano così da mesi...

Un brivido di terrore puro la assalì, dopo il sospetto che le sfiorò la mente.

Cosa avete fatto ai miei genitori?” ringhiando si girò, per quanto l'incantesimo glielo permise, verso il pazzo furioso.

Io? Personalmente niente, i miei scagnozzi invece... li hanno fatti fuori quando hanno tentato di opporsi alla mia volontà –dopo avergli illustrato i miei piani– il giorno in cui anche Odette ha manifestato i suoi poteri. Quelli che vedi, non sono altro che oggetti meccanici animati dalla mia magia per tutto il tempo trascorso fin'ora.”

Nell'istante esatto in cui Arthur pronunciò le parole, entrambi i fantocci smisero di fingere e caddero al suolo come rottami allo sfascio.

Iris era senza parole.

Siete un mostro, uccidere persino il vostro stesso figlio!”

Il figlio più rammollito che mi sia mai capitato! Non è stato capace manco di darmi un nipote maschio, a differenza dei suoi tre fratelli minori! La sua stirpe doveva continuare la dinastia!”

Iris non rispose... non sapeva se incazzarsi ulteriormente o piangere per la fine che avevano fatto i suoi genitori... suo padre era così buono con lei e sua sorella, nonostante mantenesse il suo modo di fare orgoglioso, sapeva essere un ottimo genitore... e che dire di sua madre.... il vecchio non aveva diritto su niente! Maledetto il giorno in cui lo nominarono capofamiglia!

In un momento di forte rabbia, Iris riuscì a liberarsi dall'incantesimo imperium per scagliare una palla di fuoco dritta verso la faccia del mostro che chiamava nonno.

Lo prese in pieno lato destro.

Il vecchio, ustionato, iniziò ad urlare e dimenarsi come un ossesso.



Ma il momento durò poco.



Accecato dall'ira fece schiantare Iris, con un incantesimo non verbale, in direzione della fontana di marmo che abbelliva il giardino.

Iris quasi perse i sensi.



Ormai era finita, davvero.



Questa cosa è durata anche troppo, adesso muori: avada kedavra!”

Tutto quello che vide lei, fu solo un lampo verdognolo che si dirigeva nella sua direzione...



Hogwarts, Foresta Proibita, quasi le 3 del mattino...



Le tre serpi più ingegnose di Hogwarts avevano assistito alla scena -dal loro accampamento sugli alberi-, creata dalle streghe di Salem, per quasi tutto il tempo.

Erano tutti sbalorditi.

Chi mai se lo sarebbe aspettato da cinque sgallettate simili?

Il moro con gli occhi color del mare, Killian Nott, era senza parole.

La giovane serpe, erede del prestigioso casato dei Nott, era rimasto piuttosto impressionato dal valore che le ragazze avevano dimostrato: in particolare, ad averlo colpito, erano state le due cugine – se non aveva capito male – Sam e Kyla King.

Era consapevole che le donne avessero maggiore intelligenza rispetto agli uomini (d'altronde bastava vedere come sua madre azzittiva suo padre quando questo prendeva delle decisioni) ma mai si sarebbe aspettato anche tutto questo coraggio.

Sotto sotto, le ammirava e non poco.

A che pensi Kill?” il suo amico Farley lo riportò sulla terra schioccandogli le dita davanti.

Farley Alister Baskerville era considerato quasi il bello e dannato di tutta la casa dei serpeverde, superiore persino a Scorpius Malfoy.

Alto qualcosa di più di un metro e 85, il suo aspetto da quasi energumeno non lo faceva certo passare inosservato: pelle abbronzata, fisico scolpito, spalle larghe, mani grandi e dei meravigliosi occhi violacei che facevano battere il cuore a milioni di ragazze.

Per restare in tema: in quello stesso istante si scostò, con una mano, i capelli scuri leggermente mossi che, ribelli, gli ricadevano davanti sul viso.

Ed in quello stesso istante, la piccola Lily Potter quasi cadde dal ramo per il tonfo al cuore che sentì nel vedere la scena.

Sì, poteva sembrare da vere ragazzine, ma lei non poteva farci niente! Era così e basta, ogni volta che lo guardava le gambe rischiavano di cederle al minimo gesto che questo faceva.

Lily e Killian erano diventati amici quasi subito, all'inizio del loro primo anno di Hogwarts; destino volle che Killian diventasse amico di Farley nel giro della settimana seguente. In automatico, i tre serpeverde, erano diventati un gruppetto affiatato in poco tempo.



Ed erano anni che Lily aveva una cotta per Farley.



Sinceramente, Far, sono colpito”

Mh-mh, ti capisco” e con fare pensoso si porto la mano sinistra alla bocca.

Giuro, quasi non ho parole!”

Beh, si, dovessi scegliere fra loro 5... penso che la bionda non sia niente male”

Killian si girò di scatto, a guardarlo, non capendo il senso delle parole dell'amico.

Scusa?”

Hai ragione, forse mi butterei di più sulla castana... aspetta come si chiama... Erin?”

Sii serio Far!” affermò quasi disperato il moro.

Ma si sapeva... quando Farley iniziava un discorso e tu ne iniziavi un altro, a meno che la cosa non destasse in lui il minimo interesse, finiva sempre che non venivi ascoltato.

Solo la pazienza di Killian poteva sopportare un carattere simile, completamente opposto al suo.

Ragazzi non vorrei interrompere le vostre elucubrazioni mentali su chi delle ragazze di Salem sia più bella, e sinceramente manco mi interessa, ma abbiamo un'occasione che io eviterei di sprecare”

Lily si intromise nel discorso, palesemente irritata dalla piega che la discussione stava prendendo, per tentare di far ragionare COME SI DOVEVA i suoi due, teorici, migliori amici.

Di che parli rossa?”

Ma-ma... Kill! svegliaaaa” indicò il punto dove gli ippogrifi avevano nascosto le sfere e continuò a parlare “sono tutti distratti a lottare, proporrei di sfruttare la situazione a nostro vantaggio e rubare anche noi le sfere!”

Ma come... sfruttare la fatica che queste povere ragazze hanno fatto ed accaparrarci noi quel che resta del bottino? Lily, da te non me lo sarei mai aspettato!” commentò Far, in maniera molto teatrale, portandosi una mano al cuore ed una sulla fronte come facevano gli attori drammatici a teatro.

Suvvia! Si tratta solo di prendere tre sfere. Insomma, TRE MISERE SFERE. Non mi pare certo un furto così grave.”

Beh, allora che aspettiamo?” la scena del bel purosangue con gli occhi color malva durò talmente poco, che entrambi i suoi due amici quasi se l'aspettavano “Io vado a prendere la mia sfera, se voi volete fare gli onesti accomodatevi pure.” detto questo scese dal ramo e si incamminò, di sottecchi, verso l'oggetto del desiderio.

Non so te, Kill, ma non sono mai stata particolarmente onesta fino ad oggi. E, sinceramente, non vedo neanche un motivo valido per iniziare ad esserlo adesso.”

Lo dici a me, rossa? La parola 'onestà' non esiste nel mio vocabolario”

Quindi che proponi, dolcezza?”

Mi sembra ovvio: seguiamo Farley.”



***



Aspetta, aspetta! Vorresti dire che, tutti e tre, siamo squalificati?”

Dante Zabini, Rose Weasley e Daniel Morgan erano giunti, dopo ore ed ore di estenuanti ricerche, finalmente al luogo dove tutto era cominciato con le rispettive sfere.

Avevano pure creato un'alleanza 'serpedoro' – così l'aveva chiamata Daniel – fra i due grifoni e quella serpe di Zabini... ma, evidentemente, non era valsa a molto.

Purtroppo per loro, Eric gli stava spiegando, avevano sì catturato le sfere di energia da lui create peccato, però, che esse non avevano cambiato colore.

Questa cosa della 'mutazione cromatica' sembrava essere particolarmente importante; così potente da precludergli l'accesso alla seconda prova.

E, come loro, in molti erano cascati nel tranello.

Ma... Signor La Rouge, mi scusi” aveva iniziato Rose.

Ti prego, dammi del tu, chiamami Eric”

O-ok, Eric, scusa ma... avevi detto che bastava raccogliere le sfere? Noi le abbiamo prese! Vorrà significare qualcosa o no?”

Rose proprio non si capacitava di aver fallito: la rossa le stava provando tutte, senza successo.

Si... beh...il fatto che siete riusciti a prendere le sfere è positivo lo stesso: vuol dire che siete dei maghi straordinari e pieni di talento. Tuttavia, solo chi possiede il fattore plus è in grado, non solo di acchiapparle, ma anche di fargli cambiare colore. Le vostre non sono mutate, ma non disperate! Siete comunque fantastici, ragazzi, anche se siete dei comuni maghi!”

Eric tentò di appianare la situazione come meglio poté, ma le cose non andarono proprio come aveva sperato.

Dante, preso dalla collera, con un gesto violento sbatté la sfera al suolo facendola disintegrare in mille pezzi. Dopodiché se ne andò senza proferir parola, urtando la spalla, in malo modo, del povero Eric.

Rose, che tentava inutilmente di darsi un contegno, divenne rossa dalla rabbia; porse, con molta poca grazia la sfera al biondo, e se ne andò salutando con un 'arrivederci' e tanta alzata di mento.

Daniel, che aveva assistito alla scena della sua migliore amica e di quell'invidioso di Zabini, decise di comportarsi esattamente come si comportava di solito Daniel Morgan: con fare molto amichevole, consegnò la sfera ad Eric e, con un sorriso a trentadue denti, affermò che se ne sarebbe fatto una ragione.

Dopo aver salutato garbatamente, decise di tornare al proprio dormitorio per riposare.

Lungo il tragitto, però, un rumore sospetto – quasi un lamento - verso la serra di erbologia attirò la sua attenzione e, senza pensarci due volte, si recò sul posto armato della sua bacchetta.

Una volta arrivato, il suo cuore perse un battito per la scena che gli si parrò davanti.

Cinque ragazze giacevano a terra, ricoperte di ferite, in stato di quasi incoscienza e solo una sembrava più vigile delle altre. Pertanto, senza pensarci due volte, il castano raggiunse la ragazza e tentò da subito di smuoverla.

Come ti chiami? Riesci a sentirmi?”

E..r...” rispose questa con voce flebile.

Cosa? Non capisco, parla più forte se ci riesci”

Erin... mi chiamo Erin”

Erin... non ti muovere, ora vi porto tutte in infermeria”





To be Continued....


  
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