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Autore: fera_JD    25/10/2016    2 recensioni
Questa è la storia di una vita, che si intreccia con le vite di altri, crea legami e li spezza, cambia e influenza il mondo che la circonda come esso influenza lei. è una vita come tante altre, ma allo stesso tempo non lo è.
Dalla storia:"E per questo ti ritieni mia amica?"
"Non proprio per questo ma sì, ti ritengo un amico. O devo ritenere queste una amicizia unilaterale?" chiese lei con un cipiglio malizioso.
"No be... insomma... io..." balbettò lui in evidente imbarazzo. Di certo non era abituato a dichiarazioni di quel genere, be di nessun genere. Barbara nel vederlo così in difficoltà scoppiò a ridere, non riusciva neanche a guardarla negli occhi.
"Va bene così Smilzo! Non devi dire niente, ho capito." gli disse lei con un sorriso incoraggiante e Severus si arrischiò a incrociare il suo sguardo e all'improvviso l'ansia scemò via.>
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Oh Sinnerman…
Where you gonna run to?
Where you gonna run to?
All along dem day
 
8 aprile 1980  8.30 AM
“Josh!! Josh svegliati!”
Il maggiore di casa Martin si rigirò nel letto, nascondendo la testa sotto al cuscino, nel vano tentativo di ignorare le parole concitate del fratello più piccolo. Che ci faceva sveglio a quell’ora? Non gli importava voleva solo dormire…
“Se né andata! Cazzo Josh!!” esclamò Nick scuotendo il fratello con forza.
Il ragazzo sospirò affranto mentre si alzava a sedere controvoglia ancora con gli occhi chiusi, c’era troppa luce in quella stanza. Nick per svegliarlo doveva aver aperto le tende…
 “Ehi ragazzino che cos’è questo linguaggio?” disse con la voce impastata dal sonno “E poi di che stai parlando si può sapere?”
“Di Barb! Se né andata!” esclamò arrabbiato ancora il fratellino.
“Barb?” chiese confuso Josh.
Solo in quel momento il maggiore posò lo sguardo sul volto del fratello, era rosso di pianto con ancora gli occhi lucidi, nonostante cercasse di nasconderlo. Josh fu stupito di trovarlo in quello stato, Nick non era mai stato un frignone, né un bambino che si spaventava o arrabbiava per dei capricci. Anzi era sempre stato un ragazzino posato e tranquillo a differenza di tutti loro che facevano il diavolo a quattro per ogni minima cosa. Per questo quando Josh lo vide in quelle condizioni capì che doveva essere successo qualcosa di davvero grosso, non si trattava di uno scherzo.
“Nick, calmati ora e spiegami che cosa è capitato.” Disse il maggiore con voce ferma, nonostante lui stesso cominciava a preoccuparsi.
“Te l’ho detto, Barbara se né andata.” Rispose lui ancora con voce un po’ alterata.
“Andata? Dove?!” chiese Josh stranito.
“Non lo so! Il suo armadio è vuoto ed è sparita anche una borsa da viaggio e lei… non c’è….”disse tirando su col naso, cercando di reprimere le lacrime.
Josh rimase spiazzato, l’armadio vuoto non era un buon segno. Per di più gli era sembrato che la sorella si comportasse in modo strano, era anche venuta a trovarlo ieri pomeriggio al deposito di Krev, quando sapeva che odiava quel posto. Era più di un anno che lavorava per lui come meccanico, anche se non era un lavoro molto legale. Sapeva bene che le auto che smontava erano rubate, alcune di quelle le aveva fregate lui stesso. Barb odiava quel lavoro, come mal sopportava Krev e i suoi, ma pagavano bene e c’era sempre un posto gratis per lui alle loro feste.
Quel pomeriggio era venuta per fargli una specie di ramanzina, o almeno in quel momento Josh l’aveva interpretata così. Gli aveva dato dello stupito per aver sprecato il suo diploma, per rubare auto e lavorare per un criminale, dicendo anche che dava un pessimo esempio a Nick e Amy i loro fratelli più piccoli. All’inizio si era arrabbiato dicendole che neanche lei era una santa, andandosene in giro con quegli spostati dei suoi amici, ma invece di ribattere come si fosse aspettato Barbara si era adombrata dandogli ragione.
Sua sorella non gliela dava mai vinta, neanche quando era palese che avesse torto.
Gli era sembrato strano, come la frase seguente che gli aveva detto “So bene di non essere mai stata un granchè come sorella maggiore, o minore… ma non so, è che ho come paura che se scomparissi e non vi tenessi più d’occhio come ora potreste finire in chissà quali guai… e la cosa mi spaventa… tutto qui….”
Non aveva capito allora, gli aveva solo dato della stupida dicendole che non erano poi così idioti da aver bisogno della balia. Lei aveva sorriso seppur non gli era sembrato molto sincero. “Va bene allora, proverò ad avere fiducia in voi.” Aveva detto prima di andarsene voltandogli le spalle.
Lui aveva fatto spallucce e se ne stava per tornare al lavoro quando si era sentito abbracciare da dietro. Era rimasto totalmente stupito per quel gesto di affetto inaspettato, tanto da non riuscire a dire niente mentre la sorella minore lo stringeva nascondendo il viso nella sua felpa.
Ti voglio bene, fratellone!”
Quelle quattro parole che non gli aveva mai detto in diciassette anni di vita, fino al giorno prima in quel momento gli rimbombavano nella testa. Possibile che in quel momento, gli stesse dicendo addio? No era impossibile!
Josh sorrise al fratello minore che stava ancora lottando contro le lacrime. “Nick stai tranquillo, magari è partita solo per un breve periodo. Può capitare che una ragazza della sua età faccia scemenze simili! Vedrai che tornerà!”
Nick scosse la testa con espressione triste e tirando fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni una lettera “Ha lasciato una lettera per ognuno di noi. Tieni questa è la tua…
Josh la prese in mano guardandola come se fosse un sogno, o meglio un incubo. Se scappi di casa per fare un viaggio o una cazzata, come seguire un ragazzo o altro non lasci delle lettere per ogni membro della famiglia… no?  Perché se n’era andata? Sapeva che non aveva un fidanzato, i suoi amici erano tutti di Knaresborough, né aveva mai detto che volesse andarsene per seguire qualche folle sogno o altro… allora perché? Senza nemmeno accorgersene Josh espresse le sue domande ad alta voce.
“Ha scritto che è finita nei guai, con gente poco raccomandabile…” spiegò il fratello minore.
“Che cosa?!!” esclamò Josh allibito. Quali guai? Di chi stavano parlando??
“E ha scritto anche…” continuò Nick con le lacrime che ormai erano sfuggite al suo controllo “Che non potrà tornare a casa per molto tempo… e ha raccomandato a me e ad Amy che se diventiamo come i nostri genitori ci troverà e ce la farà pagare…”
A Josh scappò un sorriso “Tipico di Barb…”
“Si ma, se ci ha raccomandato questo vuol dire che non la rivedremo prima che diventeremo adulti!” esclamò Nick singhiozzando.
Josh non seppe cosa dirgli, sapeva che Nick era un tipo sveglio, ma a volte avrebbe preferito che lo fosse di meno e quella era una di quelle volte. Il maggiore sospirò dopo alcuni secondi di silenzio in cui il fratellino si era calmato dopo lo scoppio di pianto.
“Dov’è Amy?” chiese Josh.
“Si è chiusa in camera sua e non vuole più uscire…” disse lui passandosi la mano sugli occhi asciugandosi le lacrime.
“Ok, va bene… ora fatemi pensare e cercherò di trovare una soluzione…” disse il fratello maggiore.
“Non possiamo fare niente invece.” Disse Nick adombrandosi e Josh non volle smentirlo. Non voleva dargli false speranze. “Tieni.” Continuò il più piccolo dandogli una altra lettera in mano “Questa è la lettera di Barb per mamma e papà, gliela dai tu per favore?”
Josh annuì “Sì, tranquillo.”
Una volta che il maggiore ebbe preso la lettera, Nick uscì dalla camera chiudendo la porta dietro di sé, senza dire più una parola.
Josh rimasto solo nella stanza si prese la testa fra le mani, cosa poteva fare? Aveva detto che avrebbe trovato una soluzione, ma non aveva la minima idea di come comportarsi. Alla fine decise di aprire la lettera della sorella, dove gli spiegava come aveva detto Nick, di essere finita nei casini per cui era dovuta scappare anche per non coinvolgere tutti loro. Non aveva lasciato indizi su chi l’avesse messa con le spalle al muro, né aveva detto dove sarebbe andata da ora in avanti. Gli aveva anche chiesto di non cercarla, l’unica cosa che gli chiedeva era di prendersi cura della famiglia. Voleva soltanto che Nick ed Amy potessero avere una famiglia normale e un’ infanzia felice, ma soprattutto diversa dallo squallore in cui si trovavano ora. Josh si coprì il volto con una mano cercando di non lasciarsi andare alla tristezza, sua sorella gli chiedeva molto, e non sapeva nemmeno se ci fosse riuscito…
Alla fine si alzò dal letto prendendo la lettera dei genitori dirigendosi verso la loro camera. Non capiva ancora cosa o chi avesse spinto Barb a scappare così, sapeva solo che non lo aveva fatto per egoismo o solo per sfuggire ai loro problemi.
Il suo comportamento del giorno prima era stato chiaro, ora che ci pensava: era triste, dispiaciuta e non voleva fare quello per cui era stratta costretta. Non li voleva lasciare, o almeno non avrebbe mai voluto farlo in quel modo. Barb gli aveva detto che avrebbe avuto fiducia in loro e Josh si sentiva in dovere di fare in modo che la sua fiducia fosse ben risposta, così quando lei sarebbe tornata avrebbe trovato una bella famiglia ad aspettarla.
Ora era solo un sogno, ma voleva farlo diventare una realtà.
Il ragazzo aprì la porta della camera da letto dei suoi genitori trovando un ambiente buio e disordinato. I due stavano ancora dormendo sul letto sfatto in posizioni scomposte, sembravano due bambini troppo cresciuti e non due adulti con quattro figli al seguito.
Josh sospirò affranto entrando nella stanza; non sapeva se avrebbe potuto coinvolgere i genitori nei suo piano di rendere il desiderio della sorella realtà, non sapeva nemmeno se loro fossero disposti a collaborare. Ma in ogni modo il primo passo era che sapessero.
Josh si diresse verso la madre, sdraiata supina con i capelli neri sparpagliati sul cuscino a nasconderle anche il viso. Il ragazzo si sedette a bordo del letto scuotendo la donna leggermente.
“Mamma svegliati. Barbara se né andata di casa.” Disse con voce calma.
Charlin mugugnò qualcosa di incomprensibile prima di dire  con voce impastata “Non dire sciocchezze Josh.” Girandosi dall’altra parte.
Josh sospirò, immaginava una risposta del genere. “Ti lascio qui la sua lettera di addio.” Disse semplicemente posando la lettera sul comodino.
Subito dopo uscì dalla camera.
A Charlin le ci volle qualche minuto per capire cosa significassero davvero quelle parole, ma appena il concetto le arrivò alla mente, venne come colpita da un fulmine a ciel sereno. La donna sgranò gli occhi alzandosi di scatto non credendo a cosa le avesse detto il figlio, ma quando vide la lettera sul comodino, le sembrò di avere un infarto. Immediatamente accese la lampada, illuminando a giorno la stanza e facendo mugugnare in protesta il marito addormentata al suo fianco.
Charlin lo ignorò, strappando con forza la busta in cui era contenuta la lettera, sperando con ogni fibra del suo essere che quello fosse solo un brutto scherzo dei suoi figli.
Cara Mamma e Papà,
sono finita in un bel guaio.
Che schifo iniziare così, una lettera di addio ma sapete che preferisco andare dritta al punto nelle cose.
Ho fatto incazzare le persone sbagliate e perciò me ne devo andare o potrei mettere in pericolo anche voi se mi troveranno ancora in città. Probabilmente quando leggerete queste parole sarò già lontana;  non vi dirò dove sono diretta, meno sapete di tutta questa storia, più sarete al sicuro da quella gente.
Voglio essere sincera in questa lettera, ciò che sto per dirvi non l’ho scritta  a Josh o ai marmocchi e preferirei che non lo sappessero. Non voglio farli preoccupare.
Non so se potrò mai tornare… non so nemmeno se scappando in questo modo riuscirò a sopravvivere e a non farmi trovare da loro. Le persone a cui ho messo i bastoni fra le ruote è gente pericolosa e molto, per questo vi chiedo di non cercarmi, né di fare denuncia o indagare dove potrei essermi diretta. Probabilmente Josh non mi vorrà ascoltare e forse proverà a chiedere in giro per sapere che problemi potevo mai avere ma, primo sarebbe tutto inutile e secondo potrebbe essere anche pericoloso. Non so bene quanto o dove, questa gente abbia dei contatti o influenze, quindi vi prego, NON CERCATEMI.
Sinceramente, ho paura. Sono decisamente terrorizzata, ma il danno è fatto…
Ho anche paura per voi e non solo per colpa di quei criminali, ho il timore che lasciandovi potreste finire nei guai da soli, se continuerete a comportarvi come avete sempre fatto finora.
Mamma, Papà vi prego, cambiate.
Non so bene cosa vi ha portato ad annegarvi nell’alcool e nella droga, ma vi scongiuro cercate di uscirne. Se  no lo volete fare per voi, o per me, fatelo per Nick ed Amy, sono ancora piccoli e hanno bisogno di qualcuno che li guidi.
So che forse vi chiedo molto, ma almeno provateci!
Devo andare ora, più rimando la mia partenza più fa male. Oltre al fatto che se rimango troppo a lungo potrebbero trovarmi…
Vi voglio bene e ve ne vorrò sempre.
Anche se mi avete fatto impazzire in tutti i modi possibili ed immaginabili, ma sarete sempre la mia pazza e meravigliosa famiglia.
Addio
La vostra Barbara.”
Solo quando arrivò alla fine della lettera, Charlin si accorse di star singhiozzando mentre grosse lacrime le sbavavano il trucco formando fiumi neri che le solcavano le guance.
“La mia bambina… la mia bambina…” sussurrava la donna tra le lacrime.
Charlin continuò a piangere svegliando il marito che dovette scoprire da solo il motivo di quelle lacrime, visto che la donna era incapace di rispondergli. Finita la lettera, il signor Martin abbracciò la moglie in un cupo silenzio e condividendo il suo dolore che era anche il suo.
Entrambi i genitori avevano il pensiero altrove, verso quella figlia che era ormai lontana chissà dove e che stava per intraprendere la sua strada lontano da loro.
 
Note dell’autrice
Ok sono in ritardo lo so, ma i capitoli stanno diventando lunghi e non ce la faccio a postare ogni giorno… scusatemiiiiii!!!!!! Credo che da ora posterò a giorni alterni, (si spera) così dovrei avere abbastanza tempo anche per le illustrazioni…
Che tra le altre cose allego il disegno sulla famiglia Martin chiesto da amas95  che non rivedremo più per un bel pezzo! Quindi fate ciao, ciao  con la manina e adieu!!
https://www.facebook.com/454171808109877/photos/a.454764438050614.1073741828.454171808109877/532907460236311/?type=3&theater
Ora un ringraziamento speciale a Morgana_Altea e fatarosa che hanno messo la storia di Barb nelle seguite! Ancora grazie, grazie, grazie!
Ed è tutto per oggi!!
A presto
JD
  
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