Eh già, se Max e
Liz mi stavano sull’anima, meglio che non vi dico dove mi stanno Dawson e Joey
alias Mr e Miss Pallitudine.
Ma che ci avrà mai
trovato Pacey? Comunque nella mia storia non ci trova niente hehehehehe.
Come sempre buona
lettura, baci Sole.
Finalmente sabato!!!
Un pensiero felice di prima
mattina è sempre una gran cosa..specie se è un sabato mattina.
Mi stiracchiai sorridendo e
poi rotolai nel letto fino a raggiungere
la schiena di Michael. Gli passai un braccio intorno alla vita e gli baciai
piano la schiena. –Oggi è sabato. –canticchiai facendolo ridere.
-Detto così suona simile
a”oggi è Natale”.
Intrecciò le dita con le mie.
–Che ti va di fare per festeggiare?
Finsi di pensarci ma in
realtà sapevo già cosa volevo. –Mmmm..restiamo a poltrire a letto tutto il
giorno?
Lui continuando il mio gioco
fece finta di valutare la mia proposta anche se le sue mani lo smentirono.
Cominciò accarezzandomi il
braccio e poi si girò per avere più pelle da accarezzare. –Tutto il giorno
dici? – disse con tono dubbioso.
Feci segno di sì con la
testa. –Non so..non ci annoieremo? –stavolta il segno era negativo. Deciso e
negativo.
Mi sorrise facendosi un po’
più vicino. –Ok allora..ma se ci annoiamo sarà tutta colpa tua ,chiaro?
-Correrò il rischio. –intanto
le sue labbra avevano trovato le mie e avevano dato inizio a quello che si
prospettava come l’opposto stesso della noia:un allegro sabato di sesso.
Peccato però che il telefono
la pensava diversamente.
-Ignoralo.-sussurrai
dedicandomi a un lato del suo collo.
Ma dall’altro capo del
telefono era palese che non avevano intenzione di arrendersi così alla fine
imprecando e sbuffando Michael rispose. –Pronto!! –ringhiò molto poco ben
disposto.
Non sentivo la voce di chi
chiamava così gli chiesi chi era. Per tutta risposta lui mi passò il telefono
–La tua sarta. –disse.
La mia sarta? –Pronto?-dissi
titubante.
Un’inconfondibile risata mi
rivelò l’interlocutore prima che si presentasse..anzi l’interlocutrice.
-Brooke!
-Proprio io. Ciao Maria.
-Ciao a te. –davvero non capivo
il motivo di quella chiamata. Di sabato mattina poi. –Posso fare qualcosa per
te?
Rise di nuovo.-In realtà sono
io che ho appena fatto qualcosa per te.
Un campanello iniziò a
suonare nella mia testa. –Ti ricordi della mia amica discografica? –ora erano
campane. –Le ho parlato di te. –e
suonavano a festa.
-E?-chiesi impaziente.
-Perché non mi hai detto che
eri una cantante famosa?
Io? –Ma veramente..
-Peyton mi ha detto che tempo
fa avevi preso accordi per un disco, come mai non se n’è fatto più niente?
Cercai un modo breve per
spiegare tutto quello che era successo allora.
-Non importa..quello che
importa è che Peyton sarebbe davvero felice di conoscerti e di lavorare con te.
-Ma io non canto più. –di
nuovo la feci ridere.
-Noo che hai capito..vuole
lavorare con te come collaboratrice. Senti, io non sono molto pratica di queste
cose forse è meglio se parli con lei, no?
-Quando? –dissi subito.
-Che ne dici di ..ora?
-Ora? –guardai incerta
Michael che nonostante non approvasse il cambio di programma di disse di sì.
-Sì, va bene..dammi il tempo
di venire in città..io credo che..diciamo al massimo..
-No, non hai capito io dico
proprio ora.
Allora era davvero matta.
–Uhm..certo..solo che io non abito in città..e sono..sai ..insomma..a letto..
-E io sono sotto casa tua.
–dire che mi lasciò senza fiato era poco.
Corsi alla finestra seguita
dallo sguardo curioso di Michael.
Brooke era appoggiata alla
sua limousine accanto a una ragazza bionda.
Mi fece ciao ciao con la
mano. Io le risposi come un automa.
-Abbiamo portato la
colazione. Il meglio che puoi trovare a New York il sabato mattina.
-Cosa?..oh certo..scendo
subito ..dammi solo un minuto.
-Fai con calma, intanto noi
ci godiamo il panorama.
Nemmeno risposi. Mi lanciai
sotto la doccia cercando intanto di dare una spiegazione a Michael.
-Ma da quando i colloqui si
fanno a domicilio e nel week-end poi?-mugugnò.
-Lo so Spaceboy..ma è una
grande occasione per me..giuro che cercherò di fare tutto nel minor tempo
possibile ok?..e prometto che ci rifaremo nel pomeriggio ok?
-Huh.- fine discussione.
Gli sorrisi grata mentre mi
asciugavo e intanto gettavo sul letto qualcosa da mettermi.
-Tranquilla vado io a farle
entrare.
-Oh Michael sei un amore,
grazie…-poi però mi ricordai di chi era lui e gli urlai dietro. –Però non farle
scappare per la paura!!!
Dopo aver stabilito il nuovo
record di preparazione mattutina volai giù dalle scale, trasalendo
ripetutamente per lo stato della casa.
Ma non li trovai né in salone
né in cucina.
La risata di Brooke però mi
condusse alla porta sul retro.
Michael le aveva fatte
accomodare nel giardino sul retro, al momento l’unica parte presentabile della
nostra proprietà..da cui si godeva peraltro una bella vista del laghetto.
Li raggiunsi sollevata. –Oh
ecco Maria finalmente!!
-Ciao Brooke. –poi mi rivolsi
alla sua amica. –Io sono..
-Maria De Luca. - finì per
me. –Peyton Sawyer.
-Piacere di conoscerti.
Brooke venne a mettersi
vicino a me. –Non parlerete di lavoro prima di colazione vero? –mi indicò la
tavola imbandita.
-Clayton ci ha preparato una
meravigliosa colazione. –mi guardai in giro ma non vidi traccia
dell’autista/maggiordomo. –Non sapevo cosa vi piaceva così ho preso di tutto.
Effettivamente ce n’era per
sfamare un reggimento..oppure noi tre e Michael.
-Sembra tutto meraviglioso.-dissi.
-Lo so!!-poi prese posto e mi
invitò a fare altrettanto.
-Dovete scusare Brooke, ma
quando le viene in mente una cosa non c’è verso di farle cambiare idea.
-Ma ho portato la colazione
–protestò lei –e un lavoro!!!
Peyton la liquidò con un
gesto della mano.
-Per me questa colazione
mette tutto a posto. -Sentenziò Michael alla seconda brioche.
-Michael, non fare l’ingordo.
-Sciocchezze.-disse invece
Brooke. –Un ragazzone come lui deve mangiare.
Peyton ed io ci guardammo un
po’ in imbarazzo .-Non farci caso ..è fatta così.
-Allora andranno d’accordo.
–sospirai. Scoppiammo a ridere di gusto mentre gli altri due parlottavano di
non so cosa.
-Che ne dici se facciamo due
passi?- mi chiese.
-Certo. –le feci strada fino
ad arrivare accanto al laghetto. –Quando avremo finito con la casa metteremo un
pontile qui.
-Anche a Tree Hill ne avevamo.
-Tree Hill?
-Brooke ed io siamo cresciute
lì. North Carolina. Invece tu sei del New Mexico vero?
Cercando di tenere a bada
l’ansia che mi assaliva ogni volta che qualcuno accennava al mio passato,
annuii. –Roswell.
-La città degli alieni.
-Eh, già. –sorrisi cercando
di non sembrare nervosa.
Mi ripetei mentalmente che
ormai non c’era più niente da temere. Eravamo al sicuro. Definitivamente al
sicuro.
-Sai mi piace sapere con chi
ho a che fare. Quindi dopo che Brooke mi ha parlato di te mi sono informata.
-Anche piuttosto bene
direi..non credevo che ci fossero ancora tracce del mio demo andato in fumo.
–confessai.
-Ho i miei mezzi.-disse con
una punta di soddisfazione. –Tornando alle mie scoperte..ho letto cose
interessanti su di te..compreso quello che hai fatto nel tuo ultimo lavoro.
OPS.-Ecco a questo
proposito..-lei mi bloccò.
-Tranquilla Maria, ci sono
passata anche io, conosco quei tipi..e quando una ragazza brillante..e carina ,
come te, viene licenziata in tronco, riesco a capire cosa c’è dietro..
Il mio sospiro di sollievo fu
piuttosto evidente.
-Sono tutti dei porci e dei maschilisti.
Non potei che concordare. -E’
anche per questo che ho deciso di mettermi in proprio. –annuii di nuovo. –Ed è
per questo che vorrei che venissi a lavorare con me.
-Dici davvero?-a momenti le
gettai le braccia al collo.
-Brooke è davvero entusiasta
di te.-mi disse poi –E ora capisco perché..
-Oh, ti giuro che non ti
pentirai di avermi dato questa opportunità..vedrai..
-Ne sono sicura.
-Ok allora..capo.-dissi con
un sorriso a cento denti.
-Capo? Oh no, Maria non hai
capito..
-Che vuoi dire?
-Io non cerco una
dipendente..cerco una socia.
Stavolta non mi trattenni e
urlando come un’invasata l’abbracciai. –ma..una socia? Sei sicura?
-Sicura. –disse contagiata
dal mio entusiasmo. – Io mi sto occupando di tutto al momento..ed è piuttosto
impegnativo..perciò cerco qualcuno per dividere un po’ il carico.
-Credevo che Brooke fosse la
tua socia.
-Economicamente sì, ma per il
resto sono sola.
-Ecco quello potrebbe essere
un problema.
Un bel problema. Dove diavolo
avrei trovato i soldi per partecipare alla società?
-I soldi dici?
-Già. –ammisi
sconsolata.-Forse tra qualche anno..ma ora..
Cavolo !! Dannati soldi che
mi ostacolavano..e stavolta ero andata così vicina a realizzare il mio sogno!!
-Se è per quello non devi
preoccuparti. Ho studiato un piano con il mio commercialista.
-Piano? Che piano?
-Invece che anticipare una somma,
potremmo semplicemente scalare la quota dai profitti.
Lo spiraglio che mi stava
aprendo si rivelava sempre più grande. –Quindi per un po’ prenderei solo lo
stipendio da impiegata giusto?
-Giusto…ovviamente sarà messo
tutto in chiaro nel contratto..ma per queste cose avevo pensato di vederci
direttamente nello studio del commercialista..porta anche un avvocato o un
consulente ..ci tengo che tutto sia chiaro..
-Ok. –si poteva essere più
grati di quanto lo fossi io ora? Ne dubito fortemente.
-Quello che mi interessa
sapere adesso e se te la senti ..
-SI’!!-quasi urlai.
-Ok, Ok..l’entusiasmo è
davvero una gran cosa..-arrossii. -..anche perché all’inizio le cose non
saranno facili..è bene che tu sia preparata.
-Lo so, non è un ambiente
facile.
-Specie per due giovani
donne.
-Non mi spaventa la sfida.
Sorrise rilassata anche lei e
mi tese la mano. –Allora benvenuta a bordo ..socia.
-Suona proprio bene ..socia.
Dopo averci di certo scrutate
a distanza arrivarono anche Michael e Brooke , entrambi palesemente
soddisfatti.
Abbracciai Michael con
slancio.- Ma ci credi Spaceboy?
-Dobbiamo festeggiare.-disse
baciandomi i capelli.
-Questa sì che è una cosa in
cui non ho rivali..mi piace!!!
-Brooke, contieniti.
-Oh Peyton , non fare la
barbosa..è un evento importante e dato che il merito è tutto mio..
-Socia?-mi chiese Peyton.
-Per me va
bene..festeggiamo!!!
Brooke lanciò un grido di
felicità e un secondo dopo si attaccò al telefono.
Da quello che riuscii a
sentire capii che era davvero seria quando diceva di voler festeggiare.
Quando terminò la chiamata
infatti annunciò tutta soddisfatta. –Bene , abbiamo l’aereo.
-Aereo? –no, forse non avevo
capito fino a che punto era seria.
-Ma dove vuoi andare a festeggiare?
-Ma come dove?
All’improvviso sentii Michael
che tratteneva il fiato. –Las Vegas?
Mi voltai a guardarlo. –Las
Vegas? Ma che dici Michael..-poi mi voltai a guardare Brooke che pareva tutta
soddisfatta di aver trovato qualcuno che viaggiava sulla sua stessa lunghezza
d’onda.
-Andiamo a Las Vegas?-chiesi
conferma a Peyton.
-No, non a Las Vegas, amica
mia.. –mi corresse subito Brooke. –Noi andiamo a LAAAAAAS VEEEEEGAS!!!!!