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Autore: sole51    12/05/2009    2 recensioni
Il vialetto d’accesso era completamente intasato. Calcinacci ovunque. Stavolta quell’idiota mi avrebbe sentita, Oh sì!! Parcheggiai in doppia fila, dietro il furgone degli operai e mi diressi a passo di carica dentro la casa. “La mia casa” mi corressi automaticamente e quel pensiero mi bastò per darmi una calmata ..salvo poi inciampare in una cassetta degli attrezzi e quasi schiantarmi a terra.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maria De Luca, Michael Guerin
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eh già, se Max e Liz mi stavano sull’anima, meglio che non vi dico dove mi stanno Dawson e Joey alias Mr e Miss Pallitudine

Eh già, se Max e Liz mi stavano sull’anima, meglio che non vi dico dove mi stanno Dawson e Joey alias Mr e Miss Pallitudine.

Ma che ci avrà mai trovato Pacey? Comunque nella mia storia non ci trova niente hehehehehe.

Come sempre buona lettura, baci Sole.

 

Finalmente sabato!!!

Un pensiero felice di prima mattina è sempre una gran cosa..specie se è un sabato mattina.

Mi stiracchiai sorridendo e poi rotolai nel letto fino  a raggiungere la schiena di Michael. Gli passai un braccio intorno alla vita e gli baciai piano la schiena. –Oggi è sabato. –canticchiai facendolo ridere.

-Detto così suona simile a”oggi è Natale”.

Intrecciò le dita con le mie. –Che ti va di fare per festeggiare?

Finsi di pensarci ma in realtà sapevo già cosa volevo. –Mmmm..restiamo a poltrire a letto tutto il giorno?

Lui continuando il mio gioco fece finta di valutare la mia proposta anche se le sue mani lo smentirono.

Cominciò accarezzandomi il braccio e poi si girò per avere più pelle da accarezzare. –Tutto il giorno dici? – disse con tono dubbioso.

Feci segno di sì con la testa. –Non so..non ci annoieremo? –stavolta il segno era negativo. Deciso e negativo.

Mi sorrise facendosi un po’ più vicino. –Ok allora..ma se ci annoiamo sarà tutta colpa tua ,chiaro?

-Correrò il rischio. –intanto le sue labbra avevano trovato le mie e avevano dato inizio a quello che si prospettava come l’opposto stesso della noia:un allegro sabato di sesso.

Peccato però che il telefono la pensava diversamente.

-Ignoralo.-sussurrai dedicandomi a un lato del suo collo.

Ma dall’altro capo del telefono era palese che non avevano intenzione di arrendersi così alla fine imprecando e sbuffando Michael rispose. –Pronto!! –ringhiò molto poco ben disposto.

Non sentivo la voce di chi chiamava così gli chiesi chi era. Per tutta risposta lui mi passò il telefono –La tua sarta. –disse.

La mia sarta? –Pronto?-dissi titubante.

Un’inconfondibile risata mi rivelò l’interlocutore prima che si presentasse..anzi l’interlocutrice.

-Brooke!

-Proprio io. Ciao Maria.

-Ciao a te. –davvero non capivo il motivo di quella chiamata. Di sabato mattina poi. –Posso fare qualcosa per te?

Rise di nuovo.-In realtà sono io che ho appena fatto qualcosa per te.

Un campanello iniziò a suonare nella mia testa. –Ti ricordi della mia amica discografica? –ora erano campane.  –Le ho parlato di te. –e suonavano a festa.

-E?-chiesi impaziente.

-Perché non mi hai detto che eri una cantante famosa?

Io? –Ma veramente..

-Peyton mi ha detto che tempo fa avevi preso accordi per un disco, come mai non se n’è fatto più niente?

Cercai un modo breve per spiegare tutto quello che era successo allora.

-Non importa..quello che importa è che Peyton sarebbe davvero felice di conoscerti e di lavorare con te.

-Ma io non canto più. –di nuovo la feci ridere.

-Noo che hai capito..vuole lavorare con te come collaboratrice. Senti, io non sono molto pratica di queste cose forse è meglio se parli con lei, no?

-Quando? –dissi subito.

-Che ne dici di ..ora?

-Ora? –guardai incerta Michael che nonostante non approvasse il cambio di programma di disse di sì.

-Sì, va bene..dammi il tempo di venire in città..io credo che..diciamo al massimo..

-No, non hai capito io dico proprio ora.

Allora era davvero matta. –Uhm..certo..solo che io non abito in città..e sono..sai ..insomma..a letto..

-E io sono sotto casa tua. –dire che mi lasciò senza fiato era poco.

Corsi alla finestra seguita dallo sguardo curioso di Michael.

Brooke era appoggiata alla sua limousine accanto a una ragazza bionda.

Mi fece ciao ciao con la mano. Io le risposi come un automa.

-Abbiamo portato la colazione. Il meglio che puoi trovare a New York il sabato mattina.

-Cosa?..oh certo..scendo subito ..dammi solo un minuto.

-Fai con calma, intanto noi ci godiamo il panorama.

Nemmeno risposi. Mi lanciai sotto la doccia cercando intanto di dare una spiegazione a Michael.

-Ma da quando i colloqui si fanno a domicilio e nel week-end poi?-mugugnò.

-Lo so Spaceboy..ma è una grande occasione per me..giuro che cercherò di fare tutto nel minor tempo possibile ok?..e prometto che ci rifaremo nel pomeriggio ok?

-Huh.- fine discussione.

Gli sorrisi grata mentre mi asciugavo e intanto gettavo sul letto qualcosa da mettermi.

-Tranquilla vado io a farle entrare.

-Oh Michael sei un amore, grazie…-poi però mi ricordai di chi era lui e gli urlai dietro. –Però non farle scappare per la paura!!!

Dopo aver stabilito il nuovo record di preparazione mattutina volai giù dalle scale, trasalendo ripetutamente per lo stato della casa.

Ma non li trovai né in salone né in cucina.

La risata di Brooke però mi condusse alla porta sul retro.

Michael le aveva fatte accomodare nel giardino sul retro, al momento l’unica parte presentabile della nostra proprietà..da cui si godeva peraltro una bella vista del laghetto.

Li raggiunsi sollevata. –Oh ecco Maria finalmente!!

-Ciao Brooke. –poi mi rivolsi alla sua amica. –Io sono..

-Maria De Luca. - finì per me. –Peyton Sawyer.

-Piacere di conoscerti.

Brooke venne a mettersi vicino a me. –Non parlerete di lavoro prima di colazione vero? –mi indicò la tavola imbandita.

-Clayton ci ha preparato una meravigliosa colazione. –mi guardai in giro ma non vidi traccia dell’autista/maggiordomo. –Non sapevo cosa vi piaceva così ho preso di tutto.

Effettivamente ce n’era per sfamare un reggimento..oppure noi tre e Michael.

-Sembra tutto meraviglioso.-dissi.

-Lo so!!-poi prese posto e mi invitò a fare altrettanto.

-Dovete scusare Brooke, ma quando le viene in mente una cosa non c’è verso di farle cambiare idea.

-Ma ho portato la colazione –protestò lei –e un lavoro!!!

Peyton la liquidò con un gesto della mano.

-Per me questa colazione mette tutto a posto. -Sentenziò Michael alla seconda brioche.

-Michael, non fare l’ingordo.

-Sciocchezze.-disse invece Brooke. –Un ragazzone come lui deve mangiare.

Peyton ed io ci guardammo un po’ in imbarazzo .-Non farci caso ..è fatta così.

-Allora andranno d’accordo. –sospirai. Scoppiammo a ridere di gusto mentre gli altri due parlottavano di non so cosa.

-Che ne dici se facciamo due passi?- mi chiese.

-Certo. –le feci strada fino ad arrivare accanto al laghetto. –Quando avremo finito con la casa metteremo un pontile qui.

-Anche a Tree Hill ne avevamo.

-Tree Hill?

-Brooke ed io siamo cresciute lì. North Carolina. Invece tu sei del New Mexico vero?

Cercando di tenere a bada l’ansia che mi assaliva ogni volta che qualcuno accennava al mio passato, annuii. –Roswell.

-La città degli alieni.

-Eh, già. –sorrisi cercando di non sembrare nervosa.

Mi ripetei mentalmente che ormai non c’era più niente da temere. Eravamo al sicuro. Definitivamente al sicuro.

-Sai mi piace sapere con chi ho a che fare. Quindi dopo che Brooke mi ha parlato di te mi sono informata.

-Anche piuttosto bene direi..non credevo che ci fossero ancora tracce del mio demo andato in fumo. –confessai.

-Ho i miei mezzi.-disse con una punta di soddisfazione. –Tornando alle mie scoperte..ho letto cose interessanti su di te..compreso quello che hai fatto nel tuo ultimo lavoro.

OPS.-Ecco a questo proposito..-lei mi bloccò.

-Tranquilla Maria, ci sono passata anche io, conosco quei tipi..e quando una ragazza brillante..e carina , come te, viene licenziata in tronco, riesco a capire cosa c’è dietro..

Il mio sospiro di sollievo fu piuttosto evidente.

-Sono tutti dei porci e dei  maschilisti.

Non potei che concordare. -E’ anche per questo che ho deciso di mettermi in proprio. –annuii di nuovo. –Ed è per questo che vorrei che venissi a lavorare con me.

-Dici davvero?-a momenti le gettai le braccia al collo.

-Brooke è davvero entusiasta di te.-mi disse poi –E ora capisco perché..

-Oh, ti giuro che non ti pentirai di avermi dato questa opportunità..vedrai..

-Ne sono sicura.

-Ok allora..capo.-dissi con un sorriso a cento denti.

-Capo? Oh no, Maria non hai capito..

-Che vuoi  dire?

-Io non cerco una dipendente..cerco una socia.

Stavolta non mi trattenni e urlando come un’invasata l’abbracciai. –ma..una socia? Sei sicura?

-Sicura. –disse contagiata dal mio entusiasmo. – Io mi sto occupando di tutto al momento..ed è piuttosto impegnativo..perciò cerco qualcuno per dividere un po’ il carico.

-Credevo che Brooke fosse la tua socia.

-Economicamente sì, ma per il resto sono sola.

-Ecco quello potrebbe essere un problema.

Un bel problema. Dove diavolo avrei trovato i soldi per partecipare alla società?

-I soldi dici?

-Già. –ammisi sconsolata.-Forse tra qualche anno..ma ora..

Cavolo !! Dannati soldi che mi ostacolavano..e stavolta ero andata così vicina a realizzare il mio sogno!!

-Se è per quello non devi preoccuparti. Ho studiato un piano con il mio commercialista.

-Piano? Che piano?

-Invece che anticipare una somma, potremmo semplicemente scalare la quota dai profitti.

Lo spiraglio che mi stava aprendo si rivelava sempre più grande. –Quindi per un po’ prenderei solo lo stipendio da impiegata giusto?

-Giusto…ovviamente sarà messo tutto in chiaro nel contratto..ma per queste cose avevo pensato di vederci direttamente nello studio del commercialista..porta anche un avvocato o un consulente ..ci tengo che tutto sia chiaro..

-Ok. –si poteva essere più grati di quanto lo fossi io ora? Ne dubito fortemente.

-Quello che mi interessa sapere adesso e se te la senti ..

-SI’!!-quasi urlai.

-Ok, Ok..l’entusiasmo è davvero una gran cosa..-arrossii. -..anche perché all’inizio le cose non saranno facili..è bene che tu sia preparata.

-Lo so, non è un ambiente facile.

-Specie per due giovani donne.

-Non mi spaventa la sfida.

Sorrise rilassata anche lei e mi tese la mano. –Allora benvenuta a bordo ..socia.

-Suona proprio bene ..socia.

Dopo averci di certo scrutate a distanza arrivarono anche Michael e Brooke , entrambi palesemente soddisfatti.

Abbracciai Michael con slancio.- Ma ci credi Spaceboy?

-Dobbiamo festeggiare.-disse baciandomi i capelli.

-Questa sì che è una cosa in cui non ho rivali..mi piace!!!

-Brooke, contieniti.

-Oh Peyton , non fare la barbosa..è un evento importante e dato che il merito è tutto mio..

-Socia?-mi chiese Peyton.

-Per me va bene..festeggiamo!!!

Brooke lanciò un grido di felicità e un secondo dopo si attaccò al telefono.

Da quello che riuscii a sentire capii che era davvero seria quando diceva di voler festeggiare.

Quando terminò la chiamata infatti annunciò tutta soddisfatta. –Bene , abbiamo l’aereo.

-Aereo? –no, forse non avevo capito fino a che punto era seria.

 -Ma dove vuoi andare a festeggiare?

-Ma come dove?

All’improvviso sentii Michael che tratteneva il fiato. –Las Vegas?

Mi voltai a guardarlo. –Las Vegas? Ma che dici Michael..-poi mi voltai a guardare Brooke che pareva tutta soddisfatta di aver trovato qualcuno che viaggiava sulla sua stessa lunghezza d’onda.

-Andiamo a Las Vegas?-chiesi conferma a Peyton.

-No, non a Las Vegas, amica mia.. –mi corresse subito Brooke. –Noi andiamo a LAAAAAAS VEEEEEGAS!!!!!

 

  
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