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Autore: Tinucha    26/10/2016    3 recensioni
Leon Vargas e Violetta Castillo, due ragazzi uniti da un passato burrascoso, entrambi orfani di genitori a causa di un incidente mortale. E se quel giorno avessero perso la vita sia German e Maria, i genitori di lei che Lucia e Fernando? Se Violetta e Leon si rincontrassero, cosa accadrebbe?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV ANDRES
«Smettila di evitarmi» ringhio, cercando di stare al suo passo. «EMMA!»

Continua a darmi le spalle. La rabbia cresce nelle vene, é un attimo, sono davanti a lei. «Che cosa vuoi, Andres?»

«Cosa voglio? Mi provochi in una piscina, baciandomi e facendomi eccitare, e poi mi eviti, smetti di rivolgermi la parola?!»

Rimango spiazzato quando con lo sguardo chino sulla punta delle sue converse mi raggiunge, stringendomi a se. «Non voglio che per colpa mia tu e Leon smettiate di volervi bene, è già accaduto una volta in passato, e Dio solo sa quanto avete sofferto entrambi.»

Sospiro, carezzandole la bionda chioma. «Emma, non voglio l'ombra di bugie nei tuoi occhi, guardami e dimmi se mi ami o no» stringe più forte, gemo, avvertendo il suo caldo respiro infrangermisi sulla pelle sensibile del collo. «Te lo chiedo con il cuore in mano, biondina, ho bisogno di dare un senso a tutto ciò che da due anni a questa parte mi fa pensare che il tuo cuore voglia incatenarsi al mio, senza più lasciarlo andare. Abbiamo un lucchetto che ci unisce, quindi scegli, o getti via la chiave e scegli me, oppure mi lasci andare, per sempre»

Alza lo sguardo su di me, facendo intrecciare ancora le nostre dita, le stringe. Disperata. Bisognosa. «Me lo prometti? Mi prometti che Leon rimarrà il tuo migliore amico e tu il suo?» 

Faccio per dire qualcosa, ma la sua fronte che si spinge contro la mia mi blocca le parole, ed i gemiti, in gola. 

«Ti amo, Andres. Ti amo ed ho solo quindici anni, non so se sarà diverso, non so com'è l'amore a quindici anni, non so se è stupido o banale. Non so se si può considerare amore, ma io ti amo, ed è l'unica certezza che ho oggi» e non le importa più di nulla, perché le sue mani che stringono le mie, continuando a rimanere intrecciate, abbattono tutte le pareti che fino ad oggi ci hanno separati. E sono le sue labbra, le sue labbra premono sulle mie.



POV PABLO
«Angela, aspetta!» Strepito, sedendomi. «Cosa c'è che non va? Insomma credevo andasse tutto bene in questi giorni, anche la cena, tutto»

«Pablo, ho 29 anni, d'accordo? Non prendiamoci in giro, le storie d'amore non iniziano da una semplice uscita di lavoro, iniziano da uno sguardo che parla più di quanto potremmo fare noi stessi nella vita. Io non ti assicuro che sarò sempre la solita ragazza impazzita tra vent'anni, non ti assicuro nulla, ma i miei occhi lo fanno.»

«E i miei? I miei non lo fanno?»

«Sono più scuri del loro colore, e in quegli occhi ci leggo solo vuoto, perdizione.»

Stringo forte le dita, passandomi una mano sul viso. Straziato, devastato di nuovo dal sentimento più potente che esista. Nemmeno l'odio può abbattere l'amore. «Angela..»

«Non prendiamoci in giro, davvero, capisco quando una storia può avere un futuro, e quello che c'è tra di noi, Pablo, non ha nemmeno un presente»

«NO! NO! Dannazione sei tu che non vuoi darci un presente, okay? Ci sto provando, sto facendo del mio meglio per ri-mischiarmi ancora in questo mondo, ma tu me la rendi difficile, Angie, mi fai combattere da solo in tutto questo schifo.»

Tace, le mani strette in due pugni. «Ri-mischiarti? Hai già amato?»

«Cosa importa?» avverto un groppo alla gola nel ricordare lo splendido sorriso di Brenda e quasi duole, innamorarmi di nuovo è stata la cosa più difficile che io abbia mai potuto fare nei miei 32 anni di vita.

«Sì che importa, cosa ne abbiamo fatto nel raccontarci, svelarci, spogliarci agli occhi dell'altro?»

I nostri occhi si incontrano, intrecciandosi, parlandosi.

«Pablito, mi devi un caffè!» Ad interromperci è la voce di Beto, accompagnata da quella di Gregorio.

«Abbiamo interrotto qualcosa?»

Continuo a guardarla dritta negli occhi, si stringe nelle spalle, e sembra così piccola, debole, indifesa. «No, non avete interrotto proprio niente» Sibilo amareggiato, alzandomi ed afferrando la mia giacca, per poi infilarla. «Va bene il Resto Band?»













«Mi stai dicendo che Priscilla vuole un altro figlio?» domando curiosamente, sorseggiando il mio caffè.

«Sì, è diventata un fuoco, ragazzi»

Scuoto il capo divertito, Beto diventa rosso come un pomodoro.

«Beto, non fare il santo tu, Jackie sbadiglia ogni volta che la vedo, potresti farla dormire un po' di più quella povera donna!» Sghignazza lo spagnolo, il riccioluto fischietta.

«Siete tremendi»

«Ed il piccolo angelo come si comporta en la cama?»

Automaticamente la mia mente riproduce immagine mai nate di ricordi con Angie.
La immagino sul letto, il capo chino, le braccia mingherline che si coprono, vergognandosi del mio sguardo, sola, tra le lenzuola, le labbra schiuse, ad attendermi. Deglutisco. «Non siamo arrivati a quel punto»

«Ma tu avresti voluto, questo è più che chiaro» Ridono i due idioti lanciandomi occhiatine maliziose.

Sospiro. «Dopo Brenda non è stato facile. Angie è stata una rivelazione nella mia vita, mi ha portato a riprovare quelle sensazioni che sono andate via scemando, da quando l'ho persa»



POV CAMILLA
«..ho sempre visto l'amore come un mondo oscuro dipinto a colori» Sospira, stringendomi le mani. «I miei genitori si sono separati ancor prima che compissi il primo anno di vita, mia sorella ha avuto così tante delusioni che a casa quasi non ci azzardiamo più a nominare la parola amore, il mio migliore amico si è tenuto lontano dalla sua ragazza perché se ne stava innamorando» si ferma, un sorriso amaro gli si dipinge sul viso. «Nei miei esempi di vita l'amore è solo un'illusione, Camilla, un regno oscuro, cupo, privo di felicità, un regno che confonde le nostre emozioni facendo sembrare a colori tutto ciò che ci fa stare male, soffrire. L'amore è dolore, è vero lascia i lividi, non i brividi.»

«E chi lo dice che noi ci amiamo?» domando, mordendomi il labbro inferiore.

Sorride, un sorriso genuino che sembra oscurare il sole, mi carezza i capelli, giocandone con le ciocche. «Dici che se ti rapisco di nuovo Leon mi fa fuori?»

«Dipende, saltiamo le lezioni?»

Annuisce, sollevandomi per i fianchi e restituendomi i miei sorrisi. «Sei condannato, Rossi»








«Guarda quella bambina» sorrido, indicando un angelo dai capelli d'oro, che scorrazza con la sua bicicletta, per le strade di Buenos Aires.

«Che c'è, rossa, ne vuoi una anche tu? Posso dartene quante ne vuoi» Sussurra raucamente contro il lobo del mio orecchio sinistro, facendomi rabbrividire.



POV LEON
Roteo gli occhi, sfilandole le chiavi di mano.
«Violetta, non stiamo per rapinare una banca»

«Dobbiamo essere più veloci della luce, se mio nonno ci vede insieme comincerà a fare domande, e fidati, non lo vorresti»

«Vi ho già visti mezz'ora fa, però tranquilli, posso fingere che siate stati furbi ed intelligenti» Sussulto, nel constatare che la persona che cerchiamo di evitare è seduta a braccia conserte su una sedia a dondolo.

«Noi dobbiamo-dobbiamo provare per.. Un concorso che si terrà in città a fine anno per eleggere.. I cartomanti migliori di Buenos Aires»

Mi giro a guardarla. «Ed io che credevo che Camilla mi mentisse quando mi diceva che, quando te ne vai nel panico, cominci a sparare cazzate quasi come fossero il tuo pane quotidiano» 

L'occhiataccia che ricevo in cambio pare non abbia niente di amichevole, mi pizzica un fianco facendomi emettere un lamento e raggiungendo l'uomo che giace seduto. «Nonno, siamo solo amici, davvero»

«Violetta, nipotina mia cara, io non ho insinuato nulla»

Mi sbatto una mano sulla fronte, raggiungendoli. «Ti prego, per l'incolumità del genere umano, sta' zitta»













«Non era necessario prendermi a calci nelle pall-..» mi mordo il labbro, mettendo fine alle parole volgari che stanno per abbandonare le mie corde vocali. 

«Non fare il permaloso adesso, non ti ho fatto nulla» borbotta, rannicchiandosi sul dondolo. Sorrido, ha i capelli spettinati, le labbra inclinate, e gli occhi vispi. Non ci penso due volte per sedermi al suo fianco. All'inizio tituba, poi mi stringe a se, le braccia mingherline che stringono attorno al mio addome, il viso accostato al petto. «Nonno, me lo racconti un altro giorno con la nonna?» aggrotto la fronte confuso, guardando gli occhi dell'uomo dinanzi a me dipingersi di un mondo a colori.

«Meredith Johnson ha cambiato la mia vita, non crediate l'amore sia facile, soprattutto a quei tempi. I suoi genitori avevano una mentalità piuttosto retrograda, lei era una nobildonna, io solo un sempliciotto con pochi spiccioli in tasca.» china il capo, la voce sembra incrinarglisi. Mi aspetto la tipica storia strappalacrime, i genitori di lei troppo ricchi e stupidi per accettare l'amore vero e sincero di due ragazzi, ma quando rialza lo sguardo sorride debolmente, gli occhi sanguinano. «Sono scappato di casa, mio padre anche era un militare, a quei tempi bisognava andarne fieri, ma era considerato ignobile l'amore di due giovani ragazzi se solo nelle vene di uno dei due scorreva del sangue blu»

«Il bisnonno Joseph?» domanda con gli occhi spalancati la cerbiatta, scattando di colpo sull'attenti.

«Sì, bambina mia, credeva saremmo caduti in rovina, credeva che Demon avesse accettato quell'amore solo per rovinarci, avevano avuto parecchi screzi in passato» annuisce, chi l'ha detto che l'amore è una cosa semplice? «Sono scappato una mattina di primavera, con Meredith, siamo tornati solo l'inverno, le fedi al dito ed i sorrisi indelebili» carezza le fedi che porta al dito, non ho mai visto un uomo tremare, non l'ho mai visto autodistruggersi, causa i bei ricordi. «Tua nonna è stato il dono più bello che la vita potesse farmi, mi ha insegnato un mondo a colori, un cielo azzurro, quando è grigio e cupo. È stata il mio sole durante le giornate di pioggia, ma anche in quelle soleggiate. È stata tutto, e lo sarà sempre, così come lo era Maria, così come lo siete tu ed Angie.» avverto un vuoto quando la mia bambina si sporge, per stringere forte a se il piccolo grande uomo che la sta rendendo forte, passo dopo passo. 











«Leon, io non lo so cosa siamo, probabilmente rimarremo per tutta la vita io la tua alunna e tu il mio professore, ma per favore, se ti chiedo di non andartene, almeno tu, rimani.»







POV MASSIMILIANO
Mi hanno sempre detto che il fumo oscura la ragione, ma da quando lei è andata via, è l'unica cosa che mi fa stare bene, anche uccidendomi. Raggiungo gli spogliatoi della palestra malandata che oramai sembra esser diventato il punto d'incontro tra me ed i ragazzi, mi getto a peso morto su una panchina, frugando nelle tasche dei miei jeans. Estraggo cartine e fumo, tutto ciò che per un secondo mi farà dimenticare che sono lo sbaglio più grande che Natalia abbia compiuto nella sua vita. Rullo la canna con la punta della lingua, sento gli occhi già arrossati, la testa leggera, i pensieri svaniscono già al primo tiro.

«Hola, Ponte» Clement entra nella stanza seguito da Gery, si siedono sulla panchina ed ignorandomi prendono a baciarsi passionalmente. Per un secondo ricordo quando sulle mie gambe, in questo dannato schifo c'era seduta Natalia, tremava impaurita, vergognandosi di tutto ciò che la circondasse. Ero il suo primo in tutto, eppure lei anche lo era, nonostante in passato fossi svolazzato di fiore in fiore. La droga oscura la ragione, sì, ma lei la supera la droga.

Un tiro, le sue peccaminose labbra che pure assaporano ciò che le mie si prendono di diritto.

Due tiri, il suo cuore che impavido e senza vergogna scalpita fino a perforare la mia gabbia toracica.

Tre tiri, i suoi occhi che vagano  impauriti e curiosi a scoprire il mio corpo.

Quattro tiri, le sue gambe che si attorcigliano attorno ai miei fianchi, chiedendo disperatamente di essere amate.

Getto il restante sul pavimento, e quasi senza accorgermene..scoppio a piangere. 












ANGOLO AUTRICE
I Leonetta sembrano degli angioletti, vero? Sembrano una coppia dolce, ma saranno anche la più passionale😏😏
I Diecesca sono assenti, però prometto di farli tornare nel prossimo capitolo *mano sul cuore, mentre si ripara dalle fucilate delle Diecesca*
Federico farà “morire” la nostra rossa, ahahahah, nel caso non si fosse capito uno dei più perversi è proprio lui, ma io lo amo troppo che ce posso fa'?
Emma ed Andres, dopo il continuo fingersi cechi finalmente hanno stabilito ciò che in realtà provano l'una per l'altro. ERA ORA!
Gery e Clement, va beh, loro saranno la nostra coppia pazza, e la mora..darà ottimi consigli alle nostre ragazze😏😏
Massimiliano scoppia, troppo stanco per continuare a tenere dentro ciò che lo sta distruggendo e Natalia..beh, nel caso vi steste chiedendo dove si trovi..lo scoprirete presto❤️
Grazie per chi ha recensito, letto ed aggiunto le mie storie tra le preferite-seguite-da ricordare, continuare a farlo, mi raccomando.❤️❤️


Domanda del giorno: “Cosa ne pensate di Pasquarelli?”
IO. AMO. QUELL'UOMO. BAST.
Insomma, è l'amore impersonificato, basta guardare il suo sorriso per farti sorridere..è perfetto, bast.

Bacioni, la vostra Tinucha.❤️

   
 
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