Cap.19 Kurt e Cato
"Hanno
aggiunto un letto a castello nella nostra stanza, ma ci hanno fatto
capire chiaramente che noi dobbiamo continuare a condividere questo" si
lamentò Cato. Katniss si tolse le scarpe e si
appoggiò un piede sul ginocchio, massaggiandolo.
"Almeno
ti ho convinto che dormire con me non è un problema per
nessuno dei due. Più siamo riposati, meglio reggeremo a
questa routine sfibrante". Gli occhi le dolevano e la testa le pulsava.
"Se
solo non avessi la certezza che non mi lasceranno avvicinare Primrose
più del dovuto, spererei che quel letto a castello fosse per
lei e per il fratello di Peeta" sussurrò. Cato la
guardò.
"Posso capire perché lo
speri, non vuoi lasciare tua sorella da sola ad affrontare la routine
che ci aspetta. Per loro sarà sfibrante, ma a noi
toccherà l'addestramento". Aprì la schermata del
proprio braccialetto e lesse gli ordini per il giorno dopo.
"Però, sai, Kurt forse lo
sposteranno in questo letto a castello perché è
incluso negli allenamenti con me e te". La porta si aprì e
Kurt entrò.
"Sì, è stato
incluso tra i soldati" disse Cato.
Katniss
osservò il giovane, aveva il fisico asciutto, uno sguardo
cupo e un viso sbarbato.
<
Assomiglia a Peeta, ma è decisamente più
deciso... e grande > pensò.
"Parlavi di me?" domandò
secco il giovane. Cato si alzò dal letto e lo raggiunse.
"Io sono Cato". Iniziò. Lo
salutò e quello lo salutò a sua volta.
"Hai aiutato la sorella di Katniss, te
ne siamo profondamente grati. Cerchiamo di darci una mano qui, ok?" gli
chiese. Socchiuse gli occhi e gli sorrise. "Personalmente soffro
già di claustrofobia"ammise.
"Sono
pronto ad abituarmi. Ci sono zone del forno che erano molto
più claustrofobiche. E' l'allenamento militare che mi
preoccupa" disse Kurt atono. Incrociò le braccia muscolose
che facevano contrasto con il petto scarno.
"Devi
solo rifinirti un po'"rispose Cato. Corrugò la fronte.
"Hai forza, resistenza e anche
intelligenza se sei arrivato qui con lei da solo. Chiedo solo ...
Collaborazione, e supporto almeno fra noi".
"La
collaborazione mi sembra un'ottima idea" rispose Kurt. Katniss
schioccò la lingua sul palato.
"Ci stanno chiamando per la cena" lesse
Cato. Katniss controllò.
"Avremo dei vassoi pronti personali,
dobbiamo ritirarli. Così potremo mangiare con Primrose"
sussurrò. Le iridi di Mellark brillarono.
"Non è giusto. Hanno dato a
noi più carne e più pasti che a lei. Per farci
contenti le hanno dato solo un po' più di legumi"
ringhiò Kurt, leggendo a sua volta sul braccialetto.
"Se
potessi dare il mio cibo a mia sorella lo farei" disse Katniss. Si
rimise le scarpe e si alzò in piedi.
"Se ti
beccano credo scatterebbe una punizione"disse Cato. Uscirono dalla
stanza, dirigendosi verso la sala mensa.