“tu
cosa? Che hai?”
Christy
avvampò di colpo.
La
lingua cominciava a seccarle.
Le
mani a sudarle.
“io…io…ho
bisogno di tempo…”
“tempo
per cosa?!”
“tempo
per essere sicura se quello che sto facendo sia giusto o
sbagliato…”
“si
ma…ma…pensavo che provassi attrazione per me, che ti
piacessi…”
“ma
Tom, non ho mai detto il contrario di ciò, solo che io non sono una di quelle
ragazze da una botta e via, io non faccio sesso col primo che capita…tu sei
molto sexy, bello, simpatico e dolce, ogni tanto, ma non sono sicura se quello
che provo per te sia di più di una semplice attrazione
fisica…”
“ah…
:(“
Il
rasta abbassò il capo infelice.
Christy
scosse la testa e sorrise.
“potresti
fare l’attore sai?”
“e
vabbè mi hai appurato…se non ti senti pronta non fa niente, in fondo ancora non
ti conosco bene come persona…solo che quel corpo…mmmmmh…”
“si
Tom, lo so che effetto ti fa, ma calma i tuoi bollenti spiriti! Ci conosciamo
solo da due giorni…”
“hai
ragione! Vorrà dire che anche questa volta andrò a letto con la prima che
capita.
Eeeeeh
si, è un lavoro duro ma qualcuno deve pur farlo eh!”
“come
se ti dispiacesse!”
“:D”
“adesso,
se permetti, vado a vestirmi, visto che fra meno di 15 minuti devo, anzi
dobbiamo, essere in albergo per cenare…”
“tutti
insieme appassionatamente!”
“già…”
“come
un orgia!”
“-.-“
“
“XD
stavo scherzando dai!”
“conoscendoti
non ci metterei la mano sul fuoco…”
“non
ti fidi di meee??!
Mi
hai offeso, basta. Tsk!”
“ma
daaai non fare il pirla! Piuttosto sei già pronto o devi
cambiarti?”
“no,
sono pronto, ma se vuoi mi spoglio…”
“no
caro, non ti darei mai questa soddisfazione!”
“eh
va beh…sarà per un’altra volta!”
“ritenta
e sarai più fortunato! XD”
“chi
la fa l’aspetti!”
“ma
chi dorme non piglia pesci eh!”
“a
caval donato non si guarda in bocca!!”
“…e
manco nel culo se è per questo! Dai mi stai facendo fare tardi…mi ficco in bagno
e ti farò vedere che in meno di 6 minuti sarò pronta!”
“io
non mi muovo da qua finchè non esci.”
“^_^”
La
ragazza si fiondò in bagno con tutto l’occorrente e, come aveva già anticipato,
in 4 minuti fu già bella e pronta.
“cazzo,
già pronta??”
“te
l’avevo detto io!”
“ti
sta molto bene questo vestito!”
“grazie
Tom!”
Per
la serata indossò un abitino molto corto, viola, tutto ricoperto da paillettes e
che terminava con un orlo di pizzo nero.
Sembrava
una sirena con quell’abito stretto che le sottolineava le
curve.
Ai
piedi indossò un paio di sandali neri e viola.
E,
per coprirsi, la sua immancabile giacca di pelle nera, che le dava quel tocco
personalizzato in più.
“perché
sei senza reggiseno?”
“eh?
Cosa?”
“no
dico…come mai non hai messo il reggiseno?”
“ah,
perché le spalline di questo vestito sono troppo sottili e il reggiseno si
vedrebbe troppo U_U”
“bene,
potevi dire semplicemente che così mi facilitavi di più il lavoro ma se ci tieni
a mentire così…hihi”
“aspetta
e spera bello! Con questo atteggiamento te lo sogni di portarmi a
letto!”
“il
mio atteggiamento piace a tutti U_U”
“ma
io non sono TUTTI!”
“U_U”
“andiamo
dai, o Saki ci uccide”
“infatti,
e poi, coi tempi che corrono, non ti farei mai camminare per strada da
sola…soprattutto di sera.”
“oooh
ma che gentile che sei Tom!”
“lo
so lo so U_U me lo dicono in molte, soprattutto quando me le sbatto piano e non
le massacro!”
“Tom!
Sei sempre il solito tu!”
“grazie
gioia! ^_^” disse imitando Gabrielle, il che fece scoppiar dal ridere la bella
Christy, contagiando anche Tom stesso.
Gli
piaceva come la biondina dagli occhi verdi ridesse alle sue
battute.
Veramente
gli piaceva il suo modo di ridere in generale.
Ma
non lo dava a vedere, nemmeno a se stesso.
Arrivarono
in pochi minuti in albergo, col sorriso stampato in
faccia.
Christy
venne accolta calorosamente dal resto del gruppo e da David, che la salutò
distrattamente perché come al solito intento a parlare al
cellulare.
“wow
Christy sei bellissima”
Bill
la guardava sbalordito.
*mai
visto un corpo così perfetto* pensò Bill fantasticando su di
lei.
Immaginava
il suo fiato sul suo candido collo…
Immaginava
di baciare quelle labbra e quel petto tanto perfetti…
Di
toccare la sua pelle liscia, il suo seno turgido e senza imperfezioni, il suo
sedere sodo e unico…
Immaginava
di fare l’amore con lei come mai aveva fatto fin’ora.
Di
ansimare dal piacere.
Di
godere come non mai.
Immaginava
di farla sua, sua e di nessun altro.
Scosse
la testa per togliere tutti quei pensieri e quei desideri passionali che
balenavano di tanto in tanto nella sua mente.
Fissava
la ragazza, occupata a parlare con il bassista e il batterista della band, che
tra una frase e l’altra ne approfittavano per dare un’occhiata fugace alla
profonda scollatura della modella.
Era
inutile.
Nonostante
Bill cercasse in tutti i modi di non pensare a lei, il suo sguardo finiva sempre
su quella bellezza unica e rara.
Christy
parlava distrattamente con gli altri membri della band, osservando di tanto in
tanto Tom con la coda dell’occhio.
Il
bel rasta era però occupato a parlare al telefono.
Aveva
un espressione imbronciata, scocciata e alquanto
arrabbiata.
Ma
la ragazza non ci fece caso più di tanto.
“…si
può sapere che cazzo vuoi???”
“caro
Tomi, ti ricordi che questa sera dobbiamo uscire vero? È la nostra
serata…”
“allora,
primo non chiamarmi TOMI, solo Bill può farlo, e mi sembra di avertelo pure
detto…” sbraitava Tom.
“si
si amore…sempre gentile tu…”
“non
ho finito! Secondo, è
“non
puoi rifiutarti di uscire con me e lo sai…”
“purtroppo
è vero…purtroppo sono caduto nella tua subdola trappola…solo perché ti volevo
sbattere…”
“…e
adesso ne paghi le conseguenze caro…ti aspetto sotto casa mia fra mezz’ora…e ti
prego di essere puntuale” gli disse come facendogli una ramanzina “tanto sai
dove abito”
“grrrr…non
ho altra scelta purtroppo” ribadì iracondo.
“sfortunatamente
per te no!” rispose la ragazza, che iniziò a ridere
beffarda.
Tom
non poteva più sentirla.
Chiuse
quel maledetto cellulare e, dopo un lungo e profondo respiro per cercare di
togliere i segni della rabbia sul suo volto, ritornò dai suoi amici mostrando un
falso sorriso.
Ma
la ragazza era furba.
Christy
si accorse che in Tom c’era qualcosa di strano.
Quello
che aveva sul volto non era un vero sorriso.
Era
un sorriso amaro e rabbioso…
“Tom…”
lo chiamò sussurrando…
Il
rasta era assorto nei suoi pensieri, e quindi ci mise un po’ ad elaborare che la
ragazza lo stesse chiamando.
Per
una volta era lui ad essere usato.
Osava
dire quasi violentato da una ragazza che, si era bella, ma non la attraeva, non
la voleva…
Poi
guardò negli occhi verdi della modella.
Lei
si, si che era tutto ciò che desiderava.
Quel
viso pulito lo faceva fantasticare su come potesse essere la vita insieme a
lei…
Sorrise,
pensando per un attimo a quel futuro ancora lontano in cui tutto era perfetto,
in cui aveva finalmente trovato la “lei” perfetta.
Poi,
l’ennesimo richiamo della ragazza, lo fecero distogliere dai suoi
pensieri.
“Tom…hai
capito quello che ti ho chiesto?” domandava perplessa la
ragazza.
“ehm…si…”
rispose accondiscendente il bel rasta.
“Tom,
non mentirmi… :)” sorrise maliziosa.
“in
realtà…beeeh…”
“lo
so che non mi hai proprio cagata mentre ti parlavo ma comunque non mi pesa
ripeterti quello che avevo già detto prima!”
“ah”
sospirò con sollievo Tom “meno male, pensavo ti fossi arrabbiata perché non
stavo ad ascoltarti…”
“oh
sciocchino…ma io SONO arrabbiata!”
“ah”
“ihih
dai non fare quel faccino triste”
“mi
perdoni??” le chiese con voce fanciullesca e sguardo da
cucciolo.
“ovviamente
si…ma prima dimmi perché hai quella faccia”
“quale
faccia??”
“quella
di Lincoln dipinta sulla tua! Quale faccia Tom?? Non fare il finto tonto con
me…”
“mamma
che sei spiritosa! Comunque…” lo sguardo del ragazzo si rabbuiò all’improvviso
“…non è niente, davvero…”
“ma
guarda non ci credo nemmeno se mi paghi u.u”
“no
no, dico sul serio, non ho niente :)” gli sorrise per
tranquillizzarla.
Christy
aveva capito che c’era qualcosa che non andava ma preferì non insistere…tanto
sapeva che dalla sua bocca non sarebbe uscita nessuna
confessione.
“ooook…se
lo dici tu…”
“su
fidati di me :)”
“tu
sei l’ultima persona di cui mi fiderei ma comunque…” gli disse sorridendo e
terminando la frase con una linguaccia.
“andiamo
a mangiare che sto morendo di fame????” urlò cantilenando Bill mentre si
stringeva la pancia come per far segno di essere affamato.
“dai
non fare il bambino…sempre il solito mamma mia…” lo rimproverò David, giusto in
tempo per rispondere ad un’altra chiamata sul suo
cellulare.
“gne
gne gne…che palle”
“non
farci caso, fa sempre così quando ha fame.”
“ihih
è divertente!”
“ehm…se
lo dici tuuu…”
“ma
comunque ha ragione…sono le otto e mezza passate non abbiamo ancora mangiato…”
ribadì Georg.
“ecco,
lo vedi, lo vedi??? Ho ragione io uffa” disse rivolgendosi a David occupato,
mentre gesticolava sia toccandosi la pancia sia indicando Georg per dimostrargli
di avere per l’ennesima volta ragione.
Ovviamente
il manager lo zittì molto elegantemente mandandolo a fanculo…sempre molto
elegantemente!
“vabbè
ragazzi, se non avete nulla in contrario io vado a prendere posto al
tavolo…tanto lui sta parlando al cellulare…così almeno prendo il
tavolo”
“ottima
idea, ti seguo a ruota!”
“ogni
occasione è buona per provarci vero Tom?” le disse sensualmente la
modella.
“mmmh
non fare quella faccia o mi viene voglia di violentarti sul
posto…”
“lo
faresti sul serio?”
“ovviamente
si u.u”
“ok…adesso
so che con te, da sola, non devo mai restarci!”
“scherzavo
zuccherina!”
“zuccherina…?!?!?”
“si…che
c’è? Non ti piace? :(“
“ehm
si…è molto…fantasioso...non c’è che dire…
Ma
adesso devo trovare io un soprannome per te!”
“vai,
spara!”
“ti
chiamerò…pisellino!”
“cosa????”
“pisellino!”
“al
massimo piselloneoneone!”
“nono…proprio
pisellino!”
“ma
questo è un affronto!”
“infatti!”
“non
è giusto però!”
“si
che lo è”
“no
che non lo è!”
“oh
si invece”
“ed
io ti dico di no”
“e
invece lo è”
“no”
“si!”
“no!”
“si!”
“NO!”
“SI!”
“Avete
finito tutti e due di fare gli stupidi?? Piuttosto prendete
posto…
Tzè…bambini…”
“ha
parlato proprio COLUI che pregava David perché voleva
mangiare!”
“ma
io ho faaaaameeeee!”
“ecco
stai di nuovo facendo il bambino u.u”
“si
ma…”
“niente
ma! Non si fa, cattivo, bimbo cattivo!”
“uuuuffffffaaaa
David, la fai smettere?? Ho paura!”
“…”
“ancora
dovete continuare? Mi sembra di stare all’asilo…-.-“ “
“scusaci
David, da ora in poi saremo buoni”
“guarda,
ne dubito altamente…”
Sia
Christy che Bill sfoggiarono un mega sorriso al manager per poi scambiarsi uno
sguardo fugace e complice.
Complice
di qualcosa che probabilmente ci sarebbe stata in futuro…
O
semplicemente complice di quel loro falso e divertente comportamento da bambini
del momento…
Fatto
sta che, voluto o non, in quello sguardo c’era qualcosa…
Qualcosa
di strano, malizioso, fugace e terribilmente vero…
Anche
solo uno sguardo, della durata di decimi di secondo, bastò per far scattare
qualcosa tra di loro…
Subito
distolsero gli occhi l’uno da quelli dell’altro per riconcentrarsi sul resto dei
commensali.
Era
come se, in quei decimi di secondo, nel mondo ci fossero solo
loro…
Tutto
il resto si era fermato, o addirittura era scomparso.
Un
attimo breve ma intenso…
Solo
un attimo.
All’improvviso,
uno scatto veloce e istintivo di Tom fece distogliere i due ragazzi dai loro
pensieri.
“ehm
vogliate scusarmi, ma io adesso dovrei andare…”
Disse
il rasta abbassando il capo e guardando, di tanto in tanto, la bella Christy di
sottecchi.
“dove
vai?!?” gli chiese Christy di scatto.
“ho
un impegno urgentissimo…non preoccuparti non ci metterò
molto…
Stai
tranquilla…ok zuccherina??”
“ma…”
“ok
zuccherina??” gli domandò con una voce ancora più dolce e rassicurante della
precedente.
“va
bene pisellino…”
*ma
che cazzo di soprannomi si sono dati quei due? E poi…perché tutto questo
interesse per mio fratello? Non stanno mica insieme loro due…* pensò Bill
sbuffando e con un brutto broncio sul volto.
“un
saluto generale…buona cena…” disse triste Tom.
“ciao
Tom!” lo salutarono in coro Georg e Gustav.
“ciao…”
si limitò a dire flebile il cantante.
Tom
sorrise lievemente per poi avviarsi verso l’entrata del lussuoso
albergo.
Christy,
incredula di quello che stava facendo, si alzò di botto dalla sedia e corse
verso di lui.
“Tom…aspetta…”
Il
biondo si girò di scatto appena senti la dolce voce della ragazza arrivargli
alle orecchie.
“hey…principessa…”
“beh…”
gli sorrise dolcemente “non vorrai andartene salutandomi così
spero!”
Tom
sorrise felice.
“scusa
zuccherina…”
“almeno
un bacetto me lo dai?” gli chiesi con gli occhi luccicante e quel visino da
bimba innocente che lo facevano letteralmente impazzire.
“certo…anche
più di uno…tutti quelli che vuoi…:)”
“per
ora me ne basta uno pisellino!”
Tom
poggiò leggermente le sue labbra sulla guancia destra della modella, che
sussultò per un momento al tocco di quella pallina fredda di metallo sul suo
volto, ma che poi si lasciò andare.
Quelle
labbra, morbide, carnose, lisce, perfette…
La
facevano andare in tilt.
Adesso
si aspettava come minimo un repentino spostamento dalla guancia alle labbra da
parte del rasta…
Invece…
Semplicemente
un bacio.
Sulla
guancia.
Semplicemente.
Christy
rimase per un po’ sorpresa e perplessa, quando senti la voce del
chitarrista…
“non
te lo aspettavi vero?”
“già…”
“beh,
in fondo ho anche io un lato dolce, sensibile e tutte quelle cose
lì!”
“ihih
sisi…ho visto…”
“adesso
devo andare principessa…ci vediamo dopo…”
“ok
principesso…a dopo…ti voglio bene…”
“anche
io…e tanto…”
Detto
questo, uscì di corsa fuori dall’albergo, lasciando che il vento entrato da
quella porta attraversasse la pelle delle ragazza, procurandole dei lunghi
brividi…
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