Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: SweetDreamsAreMadeOfThis    12/05/2009    2 recensioni
Una vita perfetta, una famiglia unita, aveva trovato l'amore della sua vita, quando... Una tragedia spezza il suo cuore, un tentato suicidio per raggiungere coloro che erano la sua vita. Giorni di sofferenza, poi, la luce. Un ragazzo compare nella sua vita, il ragazzo dei suoi sogni. Non sarà facile ricominciare, ma lui le aprirà nuovamente il cuore, conquistandola e facendole ritrovare l'amore. “fermati! Dove scappi? Non ti mangio mica!” Christy si girò di colpo. “perché piangi?” “ti importa qualcosa di me, Kaulitz? Non mi conosci nemmeno…” “si…hai ragione…non ti conosco…ma un’altra non sarebbe scappata via da Tom Kaulitz così” “è una lunga storia, non vedo perché dovrei raccontartela…e poi domani devo andare a Magdenburgo e…” “a Magdenburgo??” “si…proprio lì…” Tom scrisse qualcosa su un foglietto di carta e lo porse alla ragazza che accettò un po’ titubante… “domani siamo lì, a Magdenburgo, sai…tempo di vacanze…si ti va di vederci…” “ehm…” Tom si stava piano allontanando per ritornare alla macchina… “quello è il numero, occhi verdi, chiamami così ci incontriamo…” “mi chiamo Christy…” sussurrò tenendo stretta il foglio. Il chitarrista era già in macchina, sfrecciando sulle note del suo cantante preferito… Aspetto tanti commenti!
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Mia FanFiction

“tu cosa? Che hai?”

Christy avvampò di colpo.

La lingua cominciava a seccarle.

Le mani a sudarle.

“io…io…ho bisogno di tempo…”

“tempo per cosa?!”

“tempo per essere sicura se quello che sto facendo sia giusto o sbagliato…”

“si ma…ma…pensavo che provassi attrazione per me, che ti piacessi…”

“ma Tom, non ho mai detto il contrario di ciò, solo che io non sono una di quelle ragazze da una botta e via, io non faccio sesso col primo che capita…tu sei molto sexy, bello, simpatico e dolce, ogni tanto, ma non sono sicura se quello che provo per te sia di più di una semplice attrazione fisica…”

“ah… :(“

Il rasta abbassò il capo infelice.

Christy scosse la testa e sorrise.

“potresti fare l’attore sai?”

“e vabbè mi hai appurato…se non ti senti pronta non fa niente, in fondo ancora non ti conosco bene come persona…solo che quel corpo…mmmmmh…”

“si Tom, lo so che effetto ti fa, ma calma i tuoi bollenti spiriti! Ci conosciamo solo da due giorni…”

“hai ragione! Vorrà dire che anche questa volta andrò a letto con la prima che capita.

Eeeeeh si, è un lavoro duro ma qualcuno deve pur farlo eh!”

“come se ti dispiacesse!”

“:D”

“adesso, se permetti, vado a vestirmi, visto che fra meno di 15 minuti devo, anzi dobbiamo, essere in albergo per cenare…”

“tutti insieme appassionatamente!”

“già…”

“come un orgia!”

“-.-“ “

“XD stavo scherzando dai!”

“conoscendoti non ci metterei la mano sul fuoco…”

“non ti fidi di meee??!

Mi hai offeso, basta. Tsk!”

“ma daaai non fare il pirla! Piuttosto sei già pronto o devi cambiarti?”

“no, sono pronto, ma se vuoi mi spoglio…”

“no caro, non ti darei mai questa soddisfazione!”

“eh va beh…sarà per un’altra volta!”

“ritenta e sarai più fortunato! XD”

“chi la fa l’aspetti!”

“ma chi dorme non piglia pesci eh!”

“a caval donato non si guarda in bocca!!”

“…e manco nel culo se è per questo! Dai mi stai facendo fare tardi…mi ficco in bagno e ti farò vedere che in meno di 6 minuti sarò pronta!”

“io non mi muovo da qua finchè non esci.”

“^_^”

La ragazza si fiondò in bagno con tutto l’occorrente e, come aveva già anticipato, in 4 minuti fu già bella e pronta.

“cazzo, già pronta??”

“te l’avevo detto io!”

“ti sta molto bene questo vestito!”

“grazie Tom!”

Per la serata indossò un abitino molto corto, viola, tutto ricoperto da paillettes e che terminava con un orlo di pizzo nero.

Sembrava una sirena con quell’abito stretto che le sottolineava le curve.

Ai piedi indossò un paio di sandali neri e viola.

E, per coprirsi, la sua immancabile giacca di pelle nera, che le dava quel tocco personalizzato in più.

“perché sei senza reggiseno?”

“eh? Cosa?”

“no dico…come mai non hai messo il reggiseno?”

“ah, perché le spalline di questo vestito sono troppo sottili e il reggiseno si vedrebbe troppo U_U”

“bene, potevi dire semplicemente che così mi facilitavi di più il lavoro ma se ci tieni a mentire così…hihi”

“aspetta e spera bello! Con questo atteggiamento te lo sogni di portarmi a letto!”

“il mio atteggiamento piace a tutti U_U”

“ma io non sono TUTTI!”

“U_U”

“andiamo dai, o Saki ci uccide”

“infatti, e poi, coi tempi che corrono, non ti farei mai camminare per strada da sola…soprattutto di sera.”

“oooh ma che gentile che sei Tom!”

“lo so lo so U_U me lo dicono in molte, soprattutto quando me le sbatto piano e non le massacro!”

“Tom! Sei sempre il solito tu!”

“grazie gioia! ^_^” disse imitando Gabrielle, il che fece scoppiar dal ridere la bella Christy, contagiando anche Tom stesso.

Gli piaceva come la biondina dagli occhi verdi ridesse alle sue battute.

Veramente gli piaceva il suo modo di ridere in generale.

Ma non lo dava a vedere, nemmeno a se stesso.

Arrivarono in pochi minuti in albergo, col sorriso stampato in faccia.

Christy venne accolta calorosamente dal resto del gruppo e da David, che la salutò distrattamente perché come al solito intento a parlare al cellulare.

“wow Christy sei bellissima”

Bill la guardava sbalordito.

*mai visto un corpo così perfetto* pensò Bill fantasticando su di lei.

Immaginava il suo fiato sul suo candido collo…

Immaginava di baciare quelle labbra e quel petto tanto perfetti…

Di toccare la sua pelle liscia, il suo seno turgido e senza imperfezioni, il suo sedere sodo e unico…

Immaginava di fare l’amore con lei come mai aveva fatto fin’ora.

Di ansimare dal piacere.

Di godere come non mai.

Immaginava di farla sua, sua e di nessun altro.

Scosse la testa per togliere tutti quei pensieri e quei desideri passionali che balenavano di tanto in tanto nella sua mente.

Fissava la ragazza, occupata a parlare con il bassista e il batterista della band, che tra una frase e l’altra ne approfittavano per dare un’occhiata fugace alla profonda scollatura della modella.

Era inutile.

Nonostante Bill cercasse in tutti i modi di non pensare a lei, il suo sguardo finiva sempre su quella bellezza unica e rara.

Christy parlava distrattamente con gli altri membri della band, osservando di tanto in tanto Tom con la coda dell’occhio.

Il bel rasta era però occupato a parlare al telefono.

Aveva un espressione imbronciata, scocciata e alquanto arrabbiata.

Ma la ragazza non ci fece caso più di tanto.

“…si può sapere che cazzo vuoi???”

“caro Tomi, ti ricordi che questa sera dobbiamo uscire vero? È la nostra serata…”

“allora, primo non chiamarmi TOMI, solo Bill può farlo, e mi sembra di avertelo pure detto…” sbraitava Tom.

“si si amore…sempre gentile tu…”

“non ho finito! Secondo, è la TUA serata, mi stai costringendo TU ad uscire, fosse stato per ME, sarei rimasto a casa…”

“non puoi rifiutarti di uscire con me e lo sai…”

“purtroppo è vero…purtroppo sono caduto nella tua subdola trappola…solo perché ti volevo sbattere…”

“…e adesso ne paghi le conseguenze caro…ti aspetto sotto casa mia fra mezz’ora…e ti prego di essere puntuale” gli disse come facendogli una ramanzina “tanto sai dove abito”

“grrrr…non ho altra scelta purtroppo” ribadì iracondo.

“sfortunatamente per te no!” rispose la ragazza, che iniziò a ridere beffarda.

Tom non poteva più sentirla.

Chiuse quel maledetto cellulare e, dopo un lungo e profondo respiro per cercare di togliere i segni della rabbia sul suo volto, ritornò dai suoi amici mostrando un falso sorriso.

Ma la ragazza era furba.

Christy si accorse che in Tom c’era qualcosa di strano.

Quello che aveva sul volto non era un vero sorriso.

Era un sorriso amaro e rabbioso…

“Tom…” lo chiamò sussurrando…

Il rasta era assorto nei suoi pensieri, e quindi ci mise un po’ ad elaborare che la ragazza lo stesse chiamando.

Per una volta era lui ad essere usato.

Osava dire quasi violentato da una ragazza che, si era bella, ma non la attraeva, non la voleva…

Poi guardò negli occhi verdi della modella.

Lei si, si che era tutto ciò che desiderava.

Quel viso pulito lo faceva fantasticare su come potesse essere la vita insieme a lei…

Sorrise, pensando per un attimo a quel futuro ancora lontano in cui tutto era perfetto, in cui aveva finalmente trovato la “lei” perfetta.

Poi, l’ennesimo richiamo della ragazza, lo fecero distogliere dai suoi pensieri.

“Tom…hai capito quello che ti ho chiesto?” domandava perplessa la ragazza.

“ehm…si…” rispose accondiscendente il bel rasta.

“Tom, non mentirmi… :)” sorrise maliziosa.

“in realtà…beeeh…”

“lo so che non mi hai proprio cagata mentre ti parlavo ma comunque non mi pesa ripeterti quello che avevo già detto prima!”

“ah” sospirò con sollievo Tom “meno male, pensavo ti fossi arrabbiata perché non stavo ad ascoltarti…”

“oh sciocchino…ma io SONO arrabbiata!”

“ah”

“ihih dai non fare quel faccino triste”

“mi perdoni??” le chiese con voce fanciullesca e sguardo da cucciolo.

“ovviamente si…ma prima dimmi perché hai quella faccia”

“quale faccia??”

“quella di Lincoln dipinta sulla tua! Quale faccia Tom?? Non fare il finto tonto con me…”

“mamma che sei spiritosa! Comunque…” lo sguardo del ragazzo si rabbuiò all’improvviso “…non è niente, davvero…”

“ma guarda non ci credo nemmeno se mi paghi u.u”

“no no, dico sul serio, non ho niente :)” gli sorrise per tranquillizzarla.

Christy aveva capito che c’era qualcosa che non andava ma preferì non insistere…tanto sapeva che dalla sua bocca non sarebbe uscita nessuna confessione.

“ooook…se lo dici tu…”

“su fidati di me :)”

“tu sei l’ultima persona di cui mi fiderei ma comunque…” gli disse sorridendo e terminando la frase con una linguaccia.

“andiamo a mangiare che sto morendo di fame????” urlò cantilenando Bill mentre si stringeva la pancia come per far segno di essere affamato.

“dai non fare il bambino…sempre il solito mamma mia…” lo rimproverò David, giusto in tempo per rispondere ad un’altra chiamata sul suo cellulare.

“gne gne gne…che palle”

“non farci caso, fa sempre così quando ha fame.”

“ihih è divertente!”

“ehm…se lo dici tuuu…”

“ma comunque ha ragione…sono le otto e mezza passate non abbiamo ancora mangiato…” ribadì Georg.

“ecco, lo vedi, lo vedi??? Ho ragione io uffa” disse rivolgendosi a David occupato, mentre gesticolava sia toccandosi la pancia sia indicando Georg per dimostrargli di avere per l’ennesima volta ragione.

Ovviamente il manager lo zittì molto elegantemente mandandolo a fanculo…sempre molto elegantemente!

“vabbè ragazzi, se non avete nulla in contrario io vado a prendere posto al tavolo…tanto lui sta parlando al cellulare…così almeno prendo il tavolo”

“ottima idea, ti seguo a ruota!”

“ogni occasione è buona per provarci vero Tom?” le disse sensualmente la modella.

“mmmh non fare quella faccia o mi viene voglia di violentarti sul posto…”

“lo faresti sul serio?”

“ovviamente si u.u”

“ok…adesso so che con te, da sola, non devo mai restarci!”

“scherzavo zuccherina!”

“zuccherina…?!?!?”

“si…che c’è? Non ti piace? :(“

“ehm si…è molto…fantasioso...non c’è che dire…

Ma adesso devo trovare io un soprannome per te!”

“vai, spara!”

“ti chiamerò…pisellino!”

“cosa????”

“pisellino!”

“al massimo piselloneoneone!”

“nono…proprio pisellino!”

“ma questo è un affronto!”

“infatti!”

“non è giusto però!”

“si che lo è”

“no che non lo è!”

“oh si invece”

“ed io ti dico di no”

“e invece lo è”

“no”

“si!”

“no!”

“si!”

“NO!”

“SI!”

“Avete finito tutti e due di fare gli stupidi?? Piuttosto prendete posto…

Tzè…bambini…”

“ha parlato proprio COLUI che pregava David perché voleva mangiare!”

“ma io ho faaaaameeeee!”

“ecco stai di nuovo facendo il bambino u.u”

“si ma…”

“niente ma! Non si fa, cattivo, bimbo cattivo!”

“uuuuffffffaaaa David, la fai smettere?? Ho paura!”

“…”

“ancora dovete continuare? Mi sembra di stare all’asilo…-.-“ “

“scusaci David, da ora in poi saremo buoni”

“guarda, ne dubito altamente…”

Sia Christy che Bill sfoggiarono un mega sorriso al manager per poi scambiarsi uno sguardo fugace e complice.

Complice di qualcosa che probabilmente ci sarebbe stata in futuro…

O semplicemente complice di quel loro falso e divertente comportamento da bambini del momento…

Fatto sta che, voluto o non, in quello sguardo c’era qualcosa…

Qualcosa di strano, malizioso, fugace e terribilmente vero…

Anche solo uno sguardo, della durata di decimi di secondo, bastò per far scattare qualcosa tra di loro…

Subito distolsero gli occhi l’uno da quelli dell’altro per riconcentrarsi sul resto dei commensali.

Era come se, in quei decimi di secondo, nel mondo ci fossero solo loro…

Tutto il resto si era fermato, o addirittura era scomparso.

Un attimo breve ma intenso…

Solo un attimo.

All’improvviso, uno scatto veloce e istintivo di Tom fece distogliere i due ragazzi dai loro pensieri.

“ehm vogliate scusarmi, ma io adesso dovrei andare…”

Disse il rasta abbassando il capo e guardando, di tanto in tanto, la bella Christy di sottecchi.

“dove vai?!?” gli chiese Christy di scatto.

“ho un impegno urgentissimo…non preoccuparti non ci metterò molto…

Stai tranquilla…ok zuccherina??”

“ma…”

“ok zuccherina??” gli domandò con una voce ancora più dolce e rassicurante della precedente.

“va bene pisellino…”

*ma che cazzo di soprannomi si sono dati quei due? E poi…perché tutto questo interesse per mio fratello? Non stanno mica insieme loro due…* pensò Bill sbuffando e con un brutto broncio sul volto.

“un saluto generale…buona cena…” disse triste Tom.

“ciao Tom!” lo salutarono in coro Georg e Gustav.

“ciao…” si limitò a dire flebile il cantante.

Tom sorrise lievemente per poi avviarsi verso l’entrata del lussuoso albergo.

Christy, incredula di quello che stava facendo, si alzò di botto dalla sedia e corse verso di lui.

“Tom…aspetta…”

Il biondo si girò di scatto appena senti la dolce voce della ragazza arrivargli alle orecchie.

“hey…principessa…”

“beh…” gli sorrise dolcemente “non vorrai andartene salutandomi così spero!”

Tom sorrise felice.

“scusa zuccherina…”

“almeno un bacetto me lo dai?” gli chiesi con gli occhi luccicante e quel visino da bimba innocente che lo facevano letteralmente impazzire.

“certo…anche più di uno…tutti quelli che vuoi…:)”

“per ora me ne basta uno pisellino!”

Tom poggiò leggermente le sue labbra sulla guancia destra della modella, che sussultò per un momento al tocco di quella pallina fredda di metallo sul suo volto, ma che poi si lasciò andare.

Quelle labbra, morbide, carnose, lisce, perfette…

La facevano andare in tilt.

Adesso si aspettava come minimo un repentino spostamento dalla guancia alle labbra da parte del rasta…

Invece…

Semplicemente un bacio.

Sulla guancia.

Semplicemente.

Christy rimase per un po’ sorpresa e perplessa, quando senti la voce del chitarrista…

“non te lo aspettavi vero?”

“già…”

“beh, in fondo ho anche io un lato dolce, sensibile e tutte quelle cose lì!”

“ihih sisi…ho visto…”

“adesso devo andare principessa…ci vediamo dopo…”

“ok principesso…a dopo…ti voglio bene…”

“anche io…e tanto…”

Detto questo, uscì di corsa fuori dall’albergo, lasciando che il vento entrato da quella porta attraversasse la pelle delle ragazza, procurandole dei lunghi brividi…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Mia FanFiction

Ringrazio per le recensioni:

 _ToMSiMo_, Sweet Princess 1995, Mery9288 (che hanno commentato il precedente capitolo)

Un ringraziamento speciale va anche a tutte le lettrici che seguono la mia storia...

Aspetto commenti anche in questo nuovo capitolo, mi raccomando!

  
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