Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Gwen Chan    28/10/2016    3 recensioni
Un fandom e tre settimane per scrivere quante più storie possibili per celebrare la notte dei fantasmi. Vediamo dove arriviamo, shall we?
Presenza di AU.
Questa raccolta partecipa al contest “Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!
Genere: Generale, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
• Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Halloween Party - La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!
• Numero Parole: 656
• Prompt/Traccia: A e B corrono nel cimitero, inseguiti da qualcosa.

Nel buio

Rimanere chiusi nel cimitero la notte di Halloween era un’esperienza di cui Lída avrebbe volentieri fatto a meno.
“Niente, non funziona” dichiarò rassegnata dopo il fallito tentativo di scavalcare il cancello arrampicandosi sulle spalle di Vladimir. Sentiva di essere sul punto di perdere l’equilibrio, sbilanciata su un lato, con una mano premuta sulla testa del fratello e l’altra stretta alla sua.
“Allora puoi scendere, sei pesante!” ribatté il ragazzo. Giusto il tempo di pronunciare queste parole, che il piede della giovane scivolò all’indietro, trascinando l’altro nella caduta. Atterrò di schiena sull’addome di Vladimir.
“Così impari a fare scherzi idioti!”
Perché solo una persona con i grilli al posto del cervello poteva pensare che fosse divertente giocare a nascondino in un cimitero la notte di Halloween.
“La notte di Halloween.”
Lo ripeté ad alta voce, perché il suo disappunto fosse ben chiaro. Poi estrasse il cellulare dalla tasca, solo per constatare che non c’era campo. Vladimir non ebbe maggiore fortuna.
“Credo che dovremo passare la notte ...”
In quel momento il suono secco di una rametto spezzato ruppe il silenzio.
Lída tacque di colpo. Si portò in dito alle labbra, muovendo la testa di qua e di là come se volesse scorgere con la coda dell’occhio un movimento sospetto. Vladimir la imitò, pur con minore convinzione.
“Hai sentito qualc-”
Zac. Di nuovo quel suono, accompagnato dallo strofinio delle foglie bagnate e da un rumore più cristallino.
“Campanelli?” La ragazza espresse ad alta voce i propri dubbi, la fronte corrugata mentre sondava l’area, rimpiangendo di non essere a casa immersa fino al mento nell’acqua calda. Il singulto strozzato di Vladimir la strappòd alle sue fantasie. Si sentì afferrare il polso. “Corri!”
Obbedì, trasmettendo il comando alle gambe, mentre con la coda dell’occhio scorgeva un’ombra scura e ululante. Un’ombra scura e ululante che fluttuava a un paio di metri da terra, per essere precisi.
Gocciolava qualcosa sul terreno. Lída si convinse che fosse sangue. La sua bocca urlò. I suoi piedi si mossero come se dotati di una volontà propria.
Corsero zig-zagando tra le tombe.
Le lapidi erano troppo alte perché le si potesse saltare con facilità. Quelle più semplici arrivavano al ginocchio, le più elaborate esibivano statue complete di aAngeli e madonne piangenti.
“Maledizione!” sbottò Lída. Aveva cercato di lasciare la mano di Vladimir perché le fosse più facile muoversi, ma il fratello si era attaccato al suo polso così forte da minacciare di strappaglielo. Si voltò d’istinto, mancò un passo, per lo slanciò volò in avanti nell’esatto momento in cui l’essere misterioso gli sbarrava la strada.
Non era un cimitero molto grande, in effetti.
Finirono a rotolare contro il cancello, lei, Vladimir e il “fantasma”, stranamente solido. E legnoso. La ragazza si massaggiò la testa, nel districarsi dal groviglio in cui era invischiata. Un peso in tasca le ricordò di avere ancora il cellulare. Lo puntò contro la creatura, premendo il pulsante per aumentare al massimo la luminosità dello schermo, il pollice già pronto a scattare la foto incriminante.
In quel momento Vladimir Pensò cosa una buona idea caderle addosso. Lída vide una testa castana essere illuminata un secondo dal flash e scomparire.
“Ecco, è andata! I miei complimenti!” Sbuffò, con un gemito per il dolce peso del ragazzo sulle sue costole. ”Lascia stare, vediamo di uscire da qui.”

Nascosta nell’ombra la creatura li osservava. Batté le manine facendo sventolare le lunghe maniche della propria tunica. Un cucciolo della sua razza, sollevò gli occhi verso il fratello maggiore.
“Allora, sono stato bravo?”
Il fratello gli stropicciò i capelli con fare affettuoso. “Bravissimo.”
Nel sorridere di orgoglio i canini della creatura scintillarono.

Note: biscottini a chi indovina chi sono i personaggi
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Gwen Chan