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Autore: LobaTheNerd    28/10/2016    2 recensioni
Stiles Stilinski é un orfano che,dopo la morte dei suoi genitori,si ritrova costretto a servire la sua matrigna e i suoi fratellastri,che fanno di tutto per rendergli la vita un inferno.
Derek Hale é un principe che non vuole sposarsi e che preferisce passare le sue giornate a cavallo,piuttosto che stare agli obblighi reali.
Ma quando il destino deciderà di farli incontrare,nulla sarà più come prima.
Specialmente dopo un ballo a palazzo,quando i due sono determinati a ritrovarsi a tutti i costi.
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Sterek Cenerentola!AU #No lupi mannari / Tutti umani (o quasi)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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    Capitolo 8
 




DONG!

Il suono dell'orologio della torre fece scattare Stiles all'indietro,ritirandosi dall'abbraccio di Derek nel processo.

Sapeva cosa voleva dire. Sentiva quel suono da tutta la vita,ogni volta che era a letto.

L'orologio stava indicando le dodici,e ciò voleva dire che era mezzanotte!

Non si era reso conto del tempo che era passato,e separarsi dal principe gli parve troppo presto.

Le parole di Lydia gli risuonarono nella testa:"All'eco dell'ultimo rintocco della mezzanotte l'incantesimo finirà. E ciò vuol dire che tutto quanto tornerà com'era prima."

E l'orologio aveva appena effettuato il primo rintocco.

Stiles doveva andarsene subito!

Con un balzo felino,il castano balzò in piedi,con gli occhi sgranati e il cuore che palpitava dal terrore.

"Che succede?"

Il tono allarmato di Derek gli fece,però,considerare per un attimo l'ipotesi allettante di restare lì,mentre i suoi bellissimi vestiti tornavano di nuovo a essere i suoi soliti stracci,rimanendo con lui per sempre.

Ma no,era fuori discussione. Derek lo avrebbe rifiutato se lo avesse visto conciato in quel modo,malgrado le parole che gli aveva rivolto poco fa,Stiles non sapeva se,effettivamente,il principe fosse disposto ad amare un misero servo orfano.

No,doveva andarsene,e subito.

"Devo andare"

"Cosa?" Derek balzò in piedi a sua volta. "No! Perché?"

"Devo" rispose semplicemente il castano,facendo qualche passo indietro. "Non posso restare".

"Ho fatto forse qualcosa? Se é così dimmelo,provvederò subito a rimediare".

Stiles sentì il cuore stringersi in una morsa soffocante nel vedere l'espressione ferita del moro,e si sentì profondamente in colpa all'idea di dover fuggire così,senza una spiegazione.

Sussultò quando l'orologio suonò il secondo rintocco. Altri dieci ancora e la magia di Lydia sarebbe svanita.

Doveva affrettarsi,ma non senza essersi prima congedato da Derek come si deve.

"No,tu non hai fatto nulla,Derek. Conosceri é stata la cosa più bella che potesse capitarmi,e questi momenti trascorsi insieme sono stati i più felici della mia vita" disse,prendendogli le mani tra le sue. "Ma i miei momemti qui erano contati fin dall'inizio,e ora il mio tempo é scaduto. Devco andare. Non ti dimenticherò mai,Derek. Addio!"

E,una volta pronunciate queste parole,abbandonò il centro del labirinto e corse per le varie siepi,cercando mentalmente di ricordarsi la strada per uscire,giungendo,però,davanti a un vicolo cieco.

"Aspetta!" udì Derek gridare,insieme al rumore di passi affrettati,segno che il principe lo stesse inseguendo di corsa.

E proprio in quel momento l'orologio suonò il terzo rintocco.

Stiles,col cuore che gli martellava in gola e in preda al panico,si guardò disperatamente intorno alla ricerca di un altro passaggio,ma non ce n'erano. Era in trappola e rischiava di essere raggiunto.

A meno che...

"Oh,al diavolo!" si disse,e prese ad aprirsi un varco tra la siepe dietro di lui spostando rami e foglie,riuscendo,alla fine,a uscire dal labirinto.

Una volta fuori,con suo enorme sollievo,riconobbe il giardino e si ricordò la strada per tornare alla sala da ballo.

Corse il più veloce che poté senza voltarsi indietro,ripercorrendo il lungo corridoio da dove erano venuti,ignorando,stavolta,i quadri che aveva ammirato in precedenza,e rientrando finalmente nella grande sala da ballo.

Questa era ancora più affollata di come l'avevano lasciata,o forse era solo la sua immaginazione,vista la difficoltà che aveva nel farsi largo tra gli ospiti.

Diverse volte pestò i piedi di qualche dama e almeno un paio di volte andò addosso a dei signori,gridando scusa a ognuno di loro,ma senza fermarsi.

Dopo vari sforzi,riuscì poi a raggiungere la scalinata.

Non ebbe però tempo di cantare vittoria,che si ritrovò faccia a faccia proprio con Re Peter.

Malgrado la fretta,Stiles si paralizzò,fissando il monarca con occhi e bocca spalancata.

"Vostra Maestà!"esclamò,inchinandosi. "Sono desolato!"

Il Re,tuttavia,sembrava alquanto divertito. "Non preoccuparti,capita a tutti" gli rispose con una strizzatina d'occhio,per poi lasciarlo
passare.

Ringraziatolo con un cenno educato del capo,il castano riprese la sua folle corsa verso l'uscita. Giunto,fuori,alle scale d'ingresso, notò che la sua carrozza era già lì che lo stava aspettando,con il cocchiere-oca che lo incitava ad affrettarsi.

"Aspetta!"

Il ragazzo si voltò per vedere Derek,il quale era appena uscito,ed stava a pochi metri da lui.

Ma Stiles non perse tempo e scese le scale il più in fretta che poté.

Quasi arrivato alla fine,tuttavia,scivolò su uno degli ultimi gradini e cadde a faccia avanti.

La caduta gli fece perdere una delle sue scarpe di cristallo,la sinistra per la precisione. Ma non aveva tempo di raccoglierla. Derek lo stava raggiungendo.

Rialzatosi,si tolse anche l'altra scarpa e raggiunse la carrozza a piedi nudi e,una volta salito,questa partì a tutta velocità verso il villaggio.

Stiles,ormai,aveva perso il conto dei rintocchi,ma intuì che dovevano esserne rimasti pochi,perché tutto intorno a lui aveva già cominciato a ritrasformarsi al proprio stato originale.

Al cocchiere stavano rispuntando le penne e il becco,i cavalli si stavano abbassando sempre di più,e la carrozza-zucca,nonostante si andasse rimpicciolendo anch'essa,andava sempre più veloce,mandando il suo passeggero a sbattere ripetutamente contro le sue pareti.

Il veicolo si stava rapidamente restringendo e le finestre stavano iniziando a chiudersi,e Stiles,con la paura di rimanere intrappolato, e poi soffocato,in una zucca,prese a usare il peso del proprio corpo per rompere le pareti ormai molli della carrozza-quasi-ortaggio,riuscendoci dopo qualche tentativo,per poi buttarsi sulla strada.

Rimase sdraiato per terra per qualche minuto a riprendere fiato.

Calmati i battiti del suo cuore,si mise a sedere e si guardò attorno,riconoscendo la piazza principale del villaggio,ora silenziosa se non per gli starnazzi dell'oca e gli squittii dei suoi amici topolini.

Alzatosi,si rese conto che il suo completo rosso era tornato ad essere la sua ' divisa da lavoro' e,davanti a lui, stavano un'oca,due lucertole,sei topi e una zucca spappolata.

L'incantesimo di Lydia era svanito.

Tuttavia,con stupore,si accorse di star ancora stringendo tra le mani la sua scarpa di cristallo,l'unico ricordo rimastogli di quella sera.

Era felice che non fosse sparita insieme al resto. Almeno avrebbe avuto qualcosa che rappresentasse un ricordo prezioso che avesse conservato gelosamente nel suo cuore.

Sorridendo tra sé,Stiles s'incamminò verso la sua casa che,fortunatamente,non era molto lontana,ma affrettò comunque il passo,ansioso di arrivare prima di Jennifer e dei suoi figli,o sarebbero stati guai.

Probabilmente il destino,quel giorno,gli era favorevole,perché quando rientrò nel vialetto,non notò la carrozza.

Chiusosi il portone principale alle spalle,il castano tirò un sospiro di sollievo e salì in camera sua.

Nascose la scarpa nella tasca interna del suo giubbetto e risistemò il vestito bruciato di suo padre,che era giaciuto sul pavimento per tutto quel tempo,nell'apposito baule.

Fece appena in tempo,perché il secondo dopo udì la carrozza di Jennifer fare il suo ingresso nel vialetto.

Stiles s'infilò velocemente nel letto,mettendosi le coperte fino al mento,e chiuse gli occhi,fingendosi addormentato quando sentì la sua matrigna salire di fretta la scale della sua torre.

Udì la porta della sua stanza aprirsi: probabilmente Jennifer voleva assicurarsi che il suo sguattero non avesse lasciato la casa.

Dopo qualche minuto,apparentemente soddisfatta,la donna girò i tacchi e se ne andò,richiudendo la porta dietro di sé.

Stiles riaprì gli occhi,si voltò verso la finestra e sorrise.

"Grazie,Lydia" mormorò,prima di scivolare tra le braccia di Morfeo.




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Note dell'Autrice:
Eeeeeeeeeee allora!
Come state?
Eccoci di nuovo qui con un nuovo capitolo. Finalmente,eh? Vabbé sorvoliamo ahahaha.
Stiles,costretto a fuggire dal palazzo e con la paura di un rifiuto che potrebbe spezzargli il cuore.
Spero di aver espresso bene le emozioni e i sentimenti dei vari personaggi,anche se so che probabilmnente avrò fatto un disastro.
Comunque,guardando Cenerentola,mi sono sempre chiesta come mai,se la Fata Madrina aveva detto che a mezzanotte la magia sarebbe terminata,se poi le scarpette di cristallo erano rimaste?
Con questa fic ho voluto darmi una risposta. Risposta che troverete nei prossimi capitoli.
Scoprirete perché le scarpe di cristallo di Stiles non sono svanite e tante altre cose! ;)
PS: Ho avuto dei problemi nella scrittura del prossimo capitolo dell'altra mia fic. Il computer mi si é spento mentre lo stavo scrivendo e,non avendolo salvato,mi ha cancellato tutto e lo dovrò riscrivere,ma domani parto e quindi non potrò farlo. L'aggiornamento della Sterek Sirenetta sarà intorno al 5 Novembre.
Detto questo,ci vediamo! :*

  
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