Videogiochi > Crash Bandicoot
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Autore: DhaevetralWarrior    30/10/2016    2 recensioni
Le sue palpebre si chiusero e lui si stese a terra sul tappeto. Iniziò a sonnecchiare. Non sapevo cosa lo aspettasse...
Storia che si svolge dopo twinsanity.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: IL VERO INIZIO
Dopo ore di meritato sonno, Crash  si sentì una strana sensazione  che gli percorreva la schiena. Tutto sembrava cambiato in un attimo: al posto della morbidezza del tappeto di casa sua, sentiva di essere appoggiato contro qualcosa di rugoso, paragonabile alla corteccia di un albero. Era assolutamente anormale passare da una sensazione a un altra, e ciò desto non pochi dubbi al bandicoot, ancora con le palpebre chiuse. Inoltre, sentiva sulla sua pelliccia un calore molto intenso, e ciò sarebbe stato impossibile se lui fosse stato ancora dentro casa sua. Del resto, il camino della notte scorsa si era spento, e a dir la verità, ricordava di sentire un gran freddo pervadergli il corpo. Come era possibile che tutto ciò fosse cambiato? Cosa era successo? Dov'era ora? Chi lo aveva portato lì? Il bandicoot capì che starsene con le mani in tasca era ormai futile, e che l'unico modo di capire qualcosa era aprire gli occhi e vedere cosa aveva intorno. Cominciò ad alzarsi lentamente, e a spalancare gli occhi in modo graduale, approfittandone anche per sgranchirsi la schiena. Inizialmente aveva la vista tutta offuscata, e non riusciva bene a identificare ciò che si mostrava davanti a lui.  Man mano tutto si faceva sempre più chiaro, e cominciò a mettere a fuoco il territorio, facendo perdere quell'effetto di sfocatura, simile ad una foto fatta da una telecamera orribile. Un brivido passò per la sua schiena, tanto da fargli rizzare i peli.  Cominciò ad ansimare, e i suoi battiti cardiaci aumentarono in un attimo, tanto che riusciva egli stesso a sentirli. Non si sentì più il respiro, e per un attimo, ebbe la sensazione di morire. Davanti a lui era presente un enorme orizzonte, con tutto l'azzurro del cielo, e in lontananza intravedeva un imponente ed enorme ramo, che si diramava in altri tre rami, ognuno con la sua chioma folta di erba verde. Inoltre, al di sotto dei suoi piedi capì di non avere del legno di quercia lavorato, ma del legno di quercia grezzo, e notò anche una strana discesa proprio davanti a lui, che terminava con un salto nel vuoto per poi atterrare su una piattaforma rocciosa, e vicino a essa ce n'erano altre, ed erano veramente numerose. Davanti ad esse si ergeva una cascata, la cui acqua scorreva impetuosa, come le foglie di un albero mosse dal vento di un temporale. Osservò, con sguardo decisamente terrorizzato, anche al di fuori della piattaforma, scoprendo di non essere più sulla terra ferma, ma sopra un vero e proprio albero, e il vedere tutto lo spazio che separava quella piattaforma dalla foresta che si trovava al di sotto gli bastò per fargli venire un senso di nausea, come se l'ansimare in continuazione non fosse già abbastanza. Il bandicoot recuperò fiato, stette coi nervi saldi e capì di dover cercare aiuto. Certo, il senso di solitudine era molto opprimente, e il terrore stava pervadendo la sua testa, quasi a farla scoppiare. Il terrore di restare solo, abbandonato dal mondo; qualcosa cominciò a scendere inesorabilmente dai suoi occhi, era la manifestazione di un sentimento, un sentimento che non aveva mai provato prima, un sentimento a lui prima sconosciuto, ma che ora era visibile da quella gocciolina d'acqua che scivolava sulla sua guancia, e che poi si staccò dal  corpo del marsupiale, e andò a sbattere miseramente contro il legno, con un tonfo debole, che tuttavia il bandicoot riuscì a percepire. E cominciarono a uscirne altre. Il bandicoot cercò di fermarle, ma era inevitabile. Le lacrime del bandicoot scivolarono anche sulla sua peluria, inzuppandola. Il povero Marsupiale si tocco dolcemente il viso, per asciugare quell'inutile macigno che lo riempiva di tanta umiliazione, benché lui sapesse che era un normalissimo sentimento che tutti provano. Ma in quel momento, qualcosa lo spingeva ad andare contro i suoi sentimenti, e di affrontarli. Doveva capire cosa stesse succedendo. " Crash... so che ti stai facendo molte domande... beh, meglio che tu sappia almeno dove ti trovi... benvenuto all'albero di Uka".

ANGOLO AUTORE: Salve! Spero di non essere stato dimenticato in questo fandom, e spero che questo secondo capitolo vi abbia interessato. Dal quarto in poi ci saranno meno sentimenti o descrizioni... solo azione! Quindi, cominciate a preparare i pop corn! CI sarà da divertirsi! P.S: Vi avviso che l'albero descritto è l'albero du Uka Uka di of the titans. Più avanti vi sarà tutto chiaro.


   
 
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