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Autore: Florafairy7    30/10/2016    3 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SCENATE

"Tecna, sta facendo buio, quanto dovremo aspettare ancora?" Chiese Nex mentre era davanti alla console, pareva che da Fonterossa avessero chiesto notizie.

La fata, che cercava di mantenere la concentrazione, rispose:

"Ancora un po', silenzio."

Nex alzò gli occhi al cielo e tornò alla tastiera.
Le altre ragazze erano tutte con Tecna, tenendole le mani le permettevano di accedere alla loro magia così da poter concludere l'incantesimo.
I ragazzi nel frattempo non avevano idea di cosa fare poiché non avevano magia e non potevano aiutarle. Helia era seduto in disparte pensando a Flora e ogni tanto qualcuno gli rivolgeva un sorriso di incoraggiamento.

Brandon gli si avvicinò e gli chiese:

"Possiamo parlare?"

Helia lo guardò negli occhi, poi rispose:

"Non ora."

Brandon sbuffò insofferente e chiese ancora:

"Helia, senti, ho capito che hai qualcosa e... ho l'impressione che tu ce l'abbia con me."

Helia tornò a guardare di fuori e rispose:

"Hai ragione, Brandon, ma non ho voglia di parlarne qui e adesso, lo sai che non sono un tipo da scenate."

"Scenate? Helia..."

"Brandon, per favore, non peggiorare la situazione." Lo zittì Helia senza guardarlo, Brandon stava per replicare ma ci pensò e non disse nulla così si allontanò.
La navicella calò in uno strano silenzio disturbato solo da un lieve mormorio che era Tecna che praticava il suo incantesimo.
Timmy, che era ai comandi, disse ai suoi amici:

"Ragazzi, credo si debbano controllare i motori, fuori fa freddissimo e se mai si congelassero rimarremmo bloccati qui, cosa che vorrei evitare..."

"Ci penso io!" Si offrì Brandon alzandosi di scatto, Sky disse:

"Vengo con te."

"In realtà credo che Helia sarebbe contento di darmi una mano." Ribatté lo scudiero guardando il suo amico, Helia si girò appena si sentì chiamato in causa.
Timmy aggiunse:

"Sì, lo penso anch'io."

"Cosa? Ma..." Balbettò lo specialista ma Timmy lo interruppe:

"Helia, non vorrei davvero rimanere qui al freddo."

Helia sospirò e disse:

"E va bene, andiamo."

Brandon guardò prima Timmy con riconoscenza, poi Sky con uno di quegli sguardi da 'Ne parliamo dopo' che si scambiano solo i migliori amici, così uscì dalla navicella seguito da Helia.
Timmy disse a Sky:

"Almeno non penserà a Flora per un po'..."

"Giusto..." Replicò Sky chiedendosi cosa stesse progettando il suo amico.

Helia e Brandon lasciarono le orme nella neve fresca quando scesero a terra. Il posto si era fatto più scuro, forse era il tramonto, anche se le fitte nubi non lo facevano vedere.
I due ragazzi raggiunsero i motori della navicella, Helia li guardò e subito si mise a lavoro per cercare di capire se ci fosse qualche problema ma Brandon lo fermò girandolo verso di lui e gli disse:

"Ora parla."

"Scusami?" Chiese lo specialista, un po' offeso dai modi. Brandon allora rispose:

"Siamo solo io e te adesso, puoi dirmi quello che vuoi, nessuna scenata."

Helia abbassò lo sguardo come per riflettere, poi guardò di nuovo Brandon e disse:

"Flora è stata ferita, e quei soldati di neve l'hanno presa... non sarebbe successo se fosse tornata qui."
Brandon rimase in silenzio, le parole del suo amico esprimevano esattamente ciò che stava pensando da quando tutto quello era accaduto. Abbassò lo sguardo, c'era solo una cosa che Helia non aveva detto e che Brandon sentiva, poi però lo specialista aggiunse:

"Non vorrei dirlo, ma è colpa tua, Brandon."
Brandon guardò il suo amico con sorpresa, Helia continuò, alzando un po' la voce per la rabbia che cercava di contenere:

"Se lei... se lei fosse tornata qui, se non avesse deciso di continuare a combattere ora non sarebbe in pericolo e non sarebbe ferita!"

"Credi che non lo sappia?!" Sbottò Brandon spingendo il suo amico, Helia aveva fatto parlare ad alta voce la sua coscienza.
Helia non reagì fisicamente ma alzando la voce replicò:

"Allora perché l'hai fatto?! Perché le hai messo una spada in mano?!" Guardò il suo amico con gli occhi lucidi, tutto quello era più difficile di quanto sembrasse. Brandon, con il viso duro, rispose:

"Perché ne aveva bisogno."

Helia alzò entrambe le sopracciglia per la sorpresa, poi, infastidito, disse:

"Aspetta, mi sono perso una parte... da quando tu sai di cosa ha bisogno la mia ragazza?!" La gelosia si mischiò alla rabbia, era a causa di Brandon se Flora era in pericolo e lui pretendeva di sapere di cosa avesse bisogno la sua ragazza.

"Tu non capisci, Helia. La sua magia stava venendo meno, aveva bisogno di sapersi protetta, di sentirsi al sicuro! Di non sentirsi inutile." Replicò Brandon cercando di convincere anche se stesso delle proprie ragioni, sapere Flora in pericolo a causa sua lo stava uccidendo.

"Ci sarei stato io per quello! Non aveva bisogno di una spada! Non aveva bisogno di combattere!"

"Ah sì, e come l'avresti protet..." Brandon s'interruppe e distolse lo sguardo, Helia disse:

"Continua, vorrei tanto sapere cosa pensi di me. Vediamo cosa ne pensa di me il coraggioso scudiero! Perché è così, non è vero? Solo perché hai sempre la spada pronta e non esiteresti a togliere delle vite ti senti forte, non è vero?"

"Sì, sì, è vero! Perché so che se capitasse qualcosa saprei difendermi!"

"Giusto, giriamola così adesso, la guerra." Helia rise con disprezzo, Brandon allora disse:

"Oh, per favore! Puoi vederla come vuoi ma se non hai il coraggio di prendere un'arma fra le mani come pensavi di difenderla? Eh?"

"Sai che ci sono ben altri motivi per i quali non uso un'arma." Disse Helia ferito, Brandon capì di essere arrivato troppo in fondo e abbassò lo sguardo. Poi, abbassando i toni, disse al suo amico:

"La vediamo diversamente, e so che se Flora ora è in pericolo è per colpa mia, quindi direi di mettere queste divergenze da parte e impegnarci a trovarla."

"Sì..." Disse Helia, "sì, hai ragione."

Brandon stava andando dentro ma Helia lo fermò:

"Brandon."

Lui si girò ed Helia continuò:

"Promettimi che non le farai prendere mai più una spada."

"Se lei non vorrà, ti prometto che non lo farò." Rispose Brandon.

"Ma..." Balbettò Helia ma Brandon era già salito a bordo, lo specialista dai capelli corvini calciò la neve, esasperato, poi prese un respiro e anche lui tornò a bordo.

Saliti a bordo videro che gli altri ragazzi erano intorno alle fate che sembravano aver finito l'incantesimo.
Helia si avvicinò chiedendo:

"Allora? Ce l'avete fatta?!"

"Sì, in un certo senso." Rispose Tecna, "la nostra magia ha tracciato una scia di magia nera, il problema però è che stando alle mappe che abbiamo rilevato del posto non c'è nulla dove crediamo ci sia Flora. Insomma, o è in mezzo alla neve o la nostra strega è veramente brava ed ha coperto tutto con un incantesimo di occultamento."

"Io direi più la seconda." Disse Sky, "Quindi non ci resta che andare a vedere da vicino. Timmy, imposta le coordinate, Brandon e Nex ai comandi con me, Helia, rispondi al telegramma di Fonterossa. Ragazze, cominciate a pensare come far cadere l'incantesimo di occultamento della strega." Ordinò poi e tutti si misero al lavoro.

Dopo pochi istanti i motori furono accesi e la squadra volò fino al punto dove, secondo le fate, doveva essere tenuta prigioniera Flora.
Sky e Brandon erano ai comandi e Sky chiese al suo amico:

"Che succede con Helia?"

"Ce l'ha con me." Rispose Brandon tenendo la rotta.

"Questo l'avevo intuito, ma perché?"

"Ma come perché, Sky? Quello che è successo a Flora è colpa mia, e lo sa anche lui, anch'io ce l'avrei con me. Quello stupido che ha messo una spada nelle mani della mia ragazza e l'ha fatta ferire e catturare, andiamo, ha ragione."

Sky gettò un'occhiata al suo amico e notò la sua espressione afflitta.

"È per questo che sei così preoccupato?"

"Beh, suppongo di sì, tu come ti sentiresti?"

"Se non ricordo male è stata Flora a chiederti aiuto."

"Sì, ma avrei dovuto rifiutarglielo. È di Flora che stiamo parlando, è stato un suo momento di... non lo so, debolezza? La cosa nel bosco l'aveva sconvolta, beh, così come la cosa con i ruvi su Linphea, era così turbata dal fatto che non riusciva più a difendersi, suppongo che per una fata sia un qualcosa di brutto avere problemi con la propria magia..."

"Ecco, appunto, allora perché ti senti in colpa?"

"Come perché? Te l'ho appena detto!"

"No, Brandon, tu mi hai detto che Flora era turbata e voleva difendersi senza magia, e poi mi hai detto che le hai insegnato come usare una spada."

Brandon guardò il suo amico, Sky sorrise con l'aria di chi la sapeva lunga. Lo scudiero disse:

"Ma Flora è la ragazza di Helia, di Helia. Ho fatto diventare realtà uno dei suoi peggiori incubi. Insomma, Helia è buono, è uno di quelli con i quali non riesci ad avercela per un secondo, e io gli rifilo questa... cattiveria gratuita."

"Io credo che sia troppo duro con te stesso. E credo che quello che hai fatto per Flora sia una bella cosa. Ad ogni modo, ora dobbiamo trovarla e riportarla a casa."

"Già..." Fu tutto quello che disse lo scudiero che aveva ancora l'amaro in bocca per la discussione con Helia.

Arrivati a destinazione dai finestrini guardarono di fuori ed effettivamente non c'era altro che neve.

"Qui c'è solo neve." Commentò appunto Logan guardando di fuori, Timmy disse:

"C'è un incantesimo di occultamento."

"Ah..." Logan alzò entrambe le sopracciglia.

Spenti i motori i ragazzi furono pronti per andare, Brandon disse a suo fratello:

"Meglio se rimani qui, noi troviamo Flora e torniamo."

"Va bene." Annuì Logan e tornò a guardare di fuori.

Quando la squadra scese a terra faceva più freddo di quanto ricordassero di quel posto, le ragazze e i ragazzi si strofinarono le braccia con le mani per un po' di calore guardandosi intorno in cerca del covo della strega, ma lì c'era solo neve. Helia disse:

"Ragazze, procedete con l'incantesimo, per favore."

Bloom sorrise ad Helia cercando di rassicurarlo e così prese le mani delle sue amiche, Tecna recitò l'incantesimo, i ragazzi non capirono una parola di quello che disse la fata ma le cinque amiche furono avvolte da un'aurea colorata, poi davanti a loro una scia scintillante avvolse l'aria e come un vetro che va in frantumi l'incantesimo di occultamento si spezzò.

"Ma che...?!" Esclamò Stella spaventata, davanti a loro, oltre all'immenso palazzo di ghiaccio, c'era un esercito di soldati di neve e, in mezzo a loro, un enorme mostro.

"È il pupazzo di neve gigante più inquietante che abbia mai visto!" Disse Musa guardandolo ad occhi sgranati, Bloom chiese:

"Perché, quanti pupazzi di neve giganti hai visto in vita tua?"

"Com'è possibile che siano tutti qui ad aspettarci?" Chiese Nex al gruppo, Sky rispose:

"Non lo so, ma non ci resta che attaccare! Forza, ragazzi!"

Così i ragazzi passarono all'attacco e le Winx si trasformarono, le ragazze si dedicarono al pupazzo di neve gigante mentre i ragazzi, da terra, ai soldati di neve.

"Attacco Fiammeggiante!"

"Potere dell'Aurora!" Urlarono Stella e Bloom lanciando al mostro un attacco combinato, questo indietreggiò schiacciando alcuni dei suoi alleati.

"Bella mossa, ragazze!" Sorrise Aisha, "Colpo Morphix!" Gridò poi creando un grosso buco al centro del corpo del pupazzo, il mostro barcollò, poi si fermò e con un suono simile ad un Blurp! Il buco si riempì di neve.

"Oh, accidenti!" Imprecò Aisha, Tecna disse:

"Dovremo provare con qualcos'altro... ho un'idea!"

Nel frattempo a terra i ragazzi cercavano di eliminare più nemici possibile, capendo che non sarebbero mai riusciti ad eliminarli tutti Sky urlò nuovi ordini alla sua squadra:

"Helia, Timmy e Brandon! Andate dentro e cercate Flora, "Nex, tu rimani con me o non potrò farcela da solo!"

"Agli ordini!" Esclamò Nex con un po' di sarcasmo tagliando la testa ad un soldato di neve con la sua alabarda.

Sky e Brandon si scambiarono uno scambio reciproco di buona fortuna e così i tre amici corsero alla volta del castello.
Si fecero spazio tra i soldati eliminandone più possibile,  si divincolarono dalle loro prese, Brandon roteava la spada senza una direzione precisa per liberarsi la strada, Timmy con la pistola sparava loro sciogliendoli aprendosi la via.
I tre amici corsero veloce fino ad arrivare al grande palazzo di ghiaccio.
Salirono in fretta le scale che precedevano l'entrata dopo aver gettato un'altra occhiata alla battaglia che imperversava alle loro spalle e così entrarono.
Una volta entrati si ritrovarono in un immenso atrio, tutto sembrava fatto interamente di ghiaccio, tutto.
I ragazzi ripresero fiato, Brandon disse:

"Questo palazzo è enorme ma credo che se dobbiamo cercare una prigioniera sarà meglio iniziare dalle segrete."

"Cosa ti dice che ci siano delle segrete?" Chiese Timmy, dubbioso. Brandon si strinse nelle spalle con un sorrisetto:

"Tutti i castelli ce l'hanno. Andiamo."

I tre amici si fecero strada nel palazzo cercando la possibile entrata ai sotterranei, poi Helia fermò gli altri due e li invitò a nascondersi dietro l'angolo di un corridoio.
Appena i ragazzi furono con le spalle al muro videro passare un gruppo di quei soldati di neve, questi non si accorsero della presenza degli specialisti e continuarono a marciare fino a svoltare il prossimo corridoio.
I tre tirarono un sospiro di sollievo e continuarono nella ricerca fino a quando non trovarono una porta chiusa con un lucchetto.

"Dite che quella potrebbe portare alle segrete?" Chiese Timmy agli altri due, Brandon rispose:

"Dovremo scoprirlo." Così con un calcio ruppe il lucchetto ed aprì la porta.
Gli specialisti attraversarono la porta e dopo pochi passi si ritrovarono in un tunnel scavato nella neve che scendeva verso il basso.
Non era molto illuminato ma le stalattiti di ghiaccio riflettevano della luce, o forse emanavano della luce, i ragazzi non capirono.
Arrivarono a un incrocio, il tunnel si divideva in tre vie, i ragazzi si fermarono.

"Dovremo dividerci." Constatò Timmy stringendo le labbra, Brandon disse:

"Va bene, io vado a sinistra."

"Perché proprio sinistra?" Chiese Helia notando la sua determinazione nel prendere quella strada, Brandon scosse la testa:

"È una lunga storia, ma la sinistra è una direzione che mi porta fortuna."

"Speriamo di averne, io vado a destra." Disse Helia, Timmy concluse:

"Io seguo dritto, allora. E comunque la fortuna non esiste, esiste la matematica ed esistono le probabilità, Flora sarà qui da qualche parte e ognuno di noi ha una possibilità su tre di trovarla."
Brandon ed Helia si guardarono, Timmy scosse la testa, così i ragazzi s'incamminarono per la via che avevano scelto.

Intanto di fuori il resto della squadra continuava a combattere.

"Allora è tutto chiaro?" Chiese Tecna alle sue amiche, loro annuirono.

"Rete Digitale!" Gridò Tecna creando una rete a forma di cubo intorno al mostro.

"Decibel Distruttivo!" Lanciò Musa dando vita a forti onde sonore all'interno della gabbia creata da Tecna.

"Attacco Lavico!" Urlò Bloom, Stella la seguì, "Macchia Solare!" Con questi due attacchi la temperatura all'interno della gabbia salì terribilmente, ma non abbastanza e Aisha diede il colpo finale:

"Bolla Morphix!" Così la gabbia creata da Tecna fu avvolta da una gigantesca bolla fatta di morphix.
Le ragazze ripresero fiato guardando il mostro: il loro piano stava funzionando.

Frattanto Flora non aveva alcuna idea della battaglia che stavano combattendo i suoi amici ed era seduta a terra nell'antro congelato.
D'un tratto però sentì chiamare il suo nome e sembrava una voce familiare. Credendo di essersi impressionata Flora aspettò in silenzio, poi la sentì ancora. La ragazza scattò in piedi e gridò:

"Sono qui! Sono qui! Aiuto!"
Dopo pochi istanti dalla cavità dell'antro arrivò uno dei suoi amici che era venuto a salvarla.

"Brandon!" Esclamò Flora vendendolo.

"Flora! Grazie al cielo sei qui!" Disse tirando un sospiro di sollievo, "Che succede?" Chiese spegnendo il suo sorriso notando che la sua amica sembrava bloccata.

"È un incantesimo di delimitazione, non posso uscire di qui, riesco a fare a malapena un passo, vedi?" Rispose Flora facendo un passo avanti e vedendosi bloccare l'altro piede da una barriera invisibile.

Brandon storse le labbra, poi chiese:

"Si può spezzare?"

"No, la mia magia è legata a questo posto, se la uso crollerà tutto." Rispose Flora affranta.

"Ma riesci a fare l'incantesimo?"

"Sì, ma farei crollare tutto." Ribadì Flora, Brandon disse:

"Fallo."

"Cosa?!" Esclamò Flora scioccata, "Brandon, rischia di crollarci tutto addosso!"

"Ti fidi di me?" Chiese lui con espressione seria. Flora prese un respiro e con un mezzo sorriso rispose:

"Certo che mi fido."

Brandon lasciò andare subito un sorriso e disse:

"Bene, allora tu fa' il tuo incantesimo, io ti porto fuori di qui, va bene?"

Flora annuì.

"Dammi la mano." Disse Brandon, Flora replicò:

"Non posso, c'è l'incantesimo."

"Oh, beh, allora... aspetta, così." Brandon fermò la sua mano a mezz'aria contro la parete invisibile che bloccava Flora, lei colse l'idea e fermò la sua mano nello stesso punto.
Brandon le fece un cenno, Flora allora cominciò il suo controincantesimo per quello di delimitazione.
La fata fu avvolta da un'aurea rosa e la grotta cominciò a tremare mentre la parete invisibile si crepò. La terra tremava e il ghiaccio e la neve minacciavano di crollare.
Flora guardò Brandon e disse:

"Non so se posso farcela, e qui crollerà tutto."

"Sì che puoi farcela," Replicò lui guardandola negli occhi verdi, poi fece un passo verso l'uscita tenendo la mano vicino a quella della fata, "ti porterò fuori di qui. Continua, non fermarti, ci stai riuscendo."

Flora prese coraggio e continuò il suo incantesimo, la grotta sembrava voler cedere ma la parete che la teneva prigioniera si crepò fino a somigliare ad uno specchio frantumato.
Cumuli di neve cominciarono a cedere, le stalagmiti si spezzarono, pezzi di ghiaccio caddero dal soffitto della grotta.
Brandon fece un altro passo così si ritrovò con un piede nel tunnel che portava all'uscita e con un piede nella grotta mentre teneva ferma la mano che sfiorava quella della sua amica.
La terra tremava terribilmente e in quel momento Flora ebbe una paura altrettanto terribile, però si disse a denti stretti:

"Posso farcela." Dopo un istante la parete invisibile si frantumò, Flora sentì la mano di Brandon stringere la sua, la neve e il ghiaccio caddero e la grotta crollò esattamente un istante dopo che Flora si era sentita tirare da una gran forza.
Aprì gli occhi e si ritrovò stretta al suo amico.
L'apertura alle loro spalle ormai non c'era più, la neve aveva ricoperto tutto.

"Grazie." Disse Flora in un sussurro essendo ancora molto scossa, lo disse però con profonda gratitudine e riconoscenza.

"Ti avevo detto che ti avrei tirata fuori di lì." Sorrise Brandon guardandola negli occhi, Flora gli teneva un braccio intorno al collo, l'altra mano era ancora stretta alla sua. Flora sorrise, Brandon disse:

"Flora, mi dispiace."

"Per avermi salvato la vita?" Chiese Flora guardandolo, ancora non avevano deciso di allontanarsi l'uno dall'altra.

"No, per averti messa in pericolo. È colpa mia se ti sei trovata in questa situazione, mi dispiace."

"No, Brandon, non è affatto così. Non ho pensato neanche per un secondo che potesse essere colpa tua."

Brandon le sorrise mentre la guardava negli occhi, la teneva ancora stretta a sé, poi il suo sguardo cadde sulle sue labbra, il ragazzo allora la lasciò andare dalla sua presa dicendo:

"Sarà meglio tornare dagli altri, sono alla fine di questo tunnel... ehi, aspetta, come sta la tua ferita?! Ho visto che quel soldato ti ha fatto del male." Chiese poi preoccupato.

"Sto bene. Non so come ma la ferita si è risanata magicamente, non so se sia stata io stessa a curarmi senza saperlo ma ora sto bene ed è sparita." Spiegò Flora con un sorriso.

"È fantastico." Esclamò Brandon, ora si sentiva davvero meglio, poi le disse:

"Helia e Timmy sono alla fine di questo tunnel, andiamo."

Così i due camminarono lungo il tunnel scavato nella neve questa volta salendo, arrivati quasi presso l'incrocio sentirono le voci di Timmy ed Helia.

"Sono loro!" Esclamò Flora piena di gioia.
Arrivarono all'incrocio dei tunnel e appena vide Helia Flora corse ad abbracciarlo.

"Flora! Stai bene! Oh, ho avuto così tanta paura!" Le prese il viso fra le mani:
"Ti senti bene? So che eri ferita, dove?"

"Sì, Helia, ma ora sto bene, la mia ferita si è curata con la magia. Sono così felice di vederti!" Flora lo abbracciò ancora, Timmy sorrise soddisfatto.

"Ora andiamo via da questo posto." Disse Helia prendendo la mano di Flora così lei e gli specialisti risalirono il tunnel.

Nel frattempo ai piani di sopra Nex e Sky combattevano contro i soldati di ghiaccio che sembravano non finire mai, ma intanto erano riusciti a decimare l'esercito. Le Winx convertivano il loro potere per alimentare l'incantesimo che avevano usato per sconfiggere il mostro e ci riuscirono: il pupazzo di neve gigante, grazie all'effetto combinato dei loro poteri, si era sciolto in una poltiglia di neve e acqua portando con sé anche alcuni dei soldati di neve.

"Sì!" Esultò Musa unendosi all'abbraccio di gruppo.

"Siamo grandi!" Disse Stella alzando le braccia al cielo.

Dopodiché ragazze aiutarono Nex e Sky contro i soldati.

Intanto il gruppo nel castello era riuscito a superare il tunnel e arrivò nel corridoio del palazzo.
A passo svelto superarono i corridoi per poi arrivare nell'atrio, lì, però, furono costretti a fermarsi.

"Bene, bene, bene, ma guarda cosa abbiamo qui. Una ragazzina che infrange le regole e un gruppetto di principi azzurri."

Flora si trasformò nella sua forma butterflix sperando di riuscire a mantenerla, Brandon mise mano alla sua spada, Timmy alla pistola, Helia tenne pronti i suoi guanti.
Yana alzò gli occhi al cielo con una risatina e con un gesto della mano fece cenno di abbassare le armi.

"Ma io non voglio combattere, per quello c'è un esercito qui fuori. Tutto quello che voglio è che la malvagia piccola keimerina rimanga qui, non chiedo tanto o sbaglio?"

"Sbagli di grosso, ora lasciaci passare." Rispose Brandon col viso duro, Yana assottigliò gli occhi dicendo:

"Ma che caratterino!" Poi divenne serissima, si poggiò una mano sul fianco e disse: "Dico sul serio, ragazzo, la keimerina rimane qui."

"Mi dispiace, ma non mi attira molto il posto." Disse Flora formando una sfera verde tra le mani, "Soffio di Primavera!" Gridò, e una scia verde e rosa prese in pieno Yana facendola cadere a terra. La donna, rialzandosi, gridò:

"Lenny! Lenny!" Ma non arrivò nessuno, Yana si piazzò davanti alla porta, Helia disse:

"Lasciaci passare."

"Altrimenti?" Chiese la donna alzando un sopracciglio.

"Altrimenti passeremo lo stesso." Rispose lo specialista, così dai suoi guanti scattarono dei raggi laser che immobilizzarono la regina, con un gesto la allontanò dalla porta, Flora invocò:

"Rami avvolgenti!" Così Yana fu chiusa in una gabbia di rami.

In quel momento dalle scale scesero dei soldati di neve, Helia disse:
"Non abbiamo tempo per loro, andiamo!"

Timmy aprì il portone e i quattro amici uscirono lasciandosi alle spalle le imprecazioni della regina, molto poco regali, a dirla tutta.

"Torniamo subito a bordo della navicella." Disse Brandon, in quel momento la trasformazione di Flora si annullò.

"Correre, adoro correre." Disse con sarcasmo, i suoi amici sorrisero divertiti così corsero verso gli altri.
Brandon, Timmy ed Helia cercarono di eliminare i soldati di ghiaccio che si avvicinavano a loro e alla loro amica, poi finalmente raggiunsero gli altri.

"Flora!" Esclamarono le Winx all'unisono, Sky gridò:

"Tutti a bordo!"

I ragazzi corsero alla navicella, il resto dei soldati di neve li inseguì, poi d'un tratto si fermarono come per lasciarli andare, Flora, mentre correva tenendo stretta la mano di Helia, si girò e vide Lenny, la ragazza dai capelli biondo pallido, sul balcone del grande palazzo, i soldati si ritirarono così come la ragazza che tornò dentro.
La squadra raggiunse la navicella e i ragazzi salirono di fretta a bordo, chiusero i portelloni e solo allora ripresero fiato.

"Flora! Stai bene!" Esclamò Bloom abbracciando la sua amica, lei ricambiò l'abbraccio e il resto delle amiche si unirono a quell'abbraccio di gruppo.
Quando si sciolse da quell'abbraccio Flora notò Logan seduto accanto al finestrino, il ragazzo le rivolse un sorriso, lei non ricambiò subito, come se ci avesse riflettuto su, poi tornò alle sue amiche.
Helia e Timmy presero i comandi con Sky, nel frattempo Flora raccontò ai suoi amici:

"Okay, ascoltate, la situazione sembra complicata."

"In che senso?" Chiese Musa, Flora rispose:

"Mentre ero rinchiusa in quella specie di grotta ho conosciuto la strega. Ha detto di essere la regina Yana, e con lei c'era una certa Lenny. Ora, se è lei la minaccia di cui parla la profezia come è possibile che abbia la magia? Nikolai non gliel'aveva tolta?"

"Forse non è lei quella a cui si riferisce la profezia." Ipotizzò Nex ma Flora disse:

"Invece credo proprio di sì," Sospirò Flora, "me ne ha parlato. Mi ha detto che sapeva che eravamo lì per la profezia, e mi ha detto che è proprio lei quella che dobbiamo temere."

"Ma ha la magia!" Esclamò Bloom contrariata, Flora aggiunse:

"E poi ha detto che conosceva Nikolai, ha detto che lo odiava perché lui scelse chi poteva avere o no la magia. Non mi ha detto altro, solo che dovremmo temerla."

"Tutto questo è molto strano..." Mormorò Tecna strofinandosi il mento, poi cambiò espressione dicendo:
"Ho una buona notizia!"

"Di che si tratta?" Chiese Stella, curiosa e desiderosa di buone notizie.

"Ho scoperto qualcosa sul cuore della natura, a quanto pare è davvero un ciondolo come sostiene Helia ma non è specificato se abbia proprietà magiche."

"Okay, aspetta, non continuare." La interruppe Nex, "Scommetto che è andato perso misteriosamente e noi non abbiamo alcuna possibilità di trovarlo a meno che non ci fiondiamo in una qualche missione suicida." Tutti guardarono Tecna in attesa di una risposta temendo che Nex potesse avere ragione, la fata sospirò e tutti lasciarono andare un lamento, Flora chiese:

"Sai dove possiamo trovarlo allora?"

"Mi dispiace dirlo, ma Nex ha ragione, non sarà affatto facile impossessarcene: è proprietà della regina di Isis."

"Non ci credo!" Sospirò Sky alzando gli occhi al cielo, Bloom aggiunse:

"Quella strega di Diaspro non ci lascerà avvicinare!"

"Beh, dovremo escogitare un piano per prenderlo, allora." Disse Nex, Aisha chiese:

"Non intendi mica rubare?"

"Intendo dire che ci serve e che dobbiamo prendercelo, con o senza il consenso della regina di Isis." Rispose il suo ragazzo, Aisha lo fulminò con lo sguardo.

"Okay, sentite, e se andassimo semplicemente a chiederglielo?" Propose Flora, Sky rispose con un sospiro:

"La regina Agata è simpatica tanto quanto sua figlia, dubito fortemente che accoglierà la nostra richiesta."

"Allora si procede con il mio piano?" Chiese Nex con un sorrisetto, Sky disse:

"Non lo so, Nex, stiamo parlando di rubare ad una regina, potrebbe avere brutte conseguenze."

"E se ne parlassimo con Faragonda? Lei di sicuro saprà consigliarci." Propose Bloom, Sky annuì, Helia, dai comandi, disse:

"Magari potrebbe chiederlo lei alla regina Agata, in fondo la preside non ha rotto nessun fidanzamento con la principessa."

"Potrebbe funzionare..." Disse Sky.

"Okay, per il momento caso risolto." Disse Aisha, "Ma io muoio di fame."

"In effetti abbiamo saltato il pranzo e direi, per l'ora, anche la cena..." Disse Musa guardandosi l'orologio, Stella disse:

"Nessun problema! Ho io tutto quello che ci serve! A cosa serve essere una fata se non puoi riempire una borsa trenta volte di più?"

"Ma certo, e io che pensavo che potesse servire a proteggere la Dimensione Magica!" Esclamò Musa con sarcasmo colpendosi la testa, Stella le fece la linguaccia e andò alla sua borsa. Tirò fuori di tutto e tra tante cose anche qualcosa da mangiare e lo offrì ai suoi amici.
Una volta finito le ragazze si riunirono per chiacchierare tra loro mentre i ragazzi gestivano la navicella, ci sarebbe voluto ancora un po' per tornare a casa.

"Ragazze, scusatemi un secondo, ho bisogno di parlare con Helia." Disse Flora alzandosi, le altre le fecero un cenno e la fata si allontanò.
Lo raggiunse al piano di comando e si fermò di fianco a lui.

"Come va?" Chiese lei, Helia prima la guardò e poi tornò a guardare davanti a sé.

"Tutto bene, sono solo un po' stanco, ma non manca ancora molto per arrivare a Magix."

"Oh, bene... Helia, ascolta, devo dirti una cosa importante." Disse Flora con un sospiro, combattuta.

"La so già, Flora." Replicò lui con un sospiro invece di afflizione. Flora, allarmata, si affrettò a dire:

"Helia, non avrei mai voluto ferirti, né mentirti! Ascolta, io so quanto per te sia difficile ed è per questo che non sono venuta a chiederti una cosa del genere. Ma cerca di capire, la mia magia è instabile, non sapevo come proteggermi, come aiutare la squadra... mi sentivo così inutile, io... ne avevo bisogno."

Helia la guardò, poi si sporse verso Timmy e disse:

"Ho bisogno di un secondo, arrivo subito."

"Va bene, qui ho tutto sottocontrollo." Gli assicurò l'amico, così Helia si alzò e sospinse Flora a seguirlo. I due si appartarono ed Helia le disse:

"Ne sei davvero sicura? Sei sicura che ciò di cui avevi bisogno fosse una spada?"

"Helia, io..."

"... No, perché, se è così, davvero, non so più chi tu sia."

"Helia, per favore non parlarmi così." Disse Flora con le lacrime agli occhi.

"Mi dispiace, Flora. Io... io ti amo, ti amo così tanto che tu neanche lo immagini, per me sei la persona più importante della mia vita. Ma... Flora, tu sai quanto per me sia doloroso e nonostante questo hai voluto lo stesso far parte di tutto quello... e poi, Flora, mi hai mentito." I suoi occhi blu esprimevano tutta la sua tristezza, a Flora cadde una lacrima ma se l'asciugò con la mano e replicò:

"Lo so, e mi dispiace, mi dispiace tantissimo! Ma l'ho fatto solo perché non volevo farti dispiacere, sapevo che ti avrebbe fatto male... ma io... Helia, sono una fata, e tu non immagini cosa abbia provato io su Linphea quando ho dovuto lasciare la squadra e nascondermi perché la mia magia non poteva difendermi, e difendervi."

Il resto dei ragazzi si accorse della discussione tra i due innamorati, non tanto per i toni, perché parlavano entrambi a voce non troppo alta, ma per i singhiozzi che Flora cercava di contenere. Nessuno però riuscì a capire cosa si stessero dicendo, lo capì solo chi già sapeva.

"Posso?" Chiese Brandon a Sky, il biondo rispose:

"No, rimani dove sei."

Helia stava dicendo a Flora:

"Io ti amo davvero, vedi, ora sei qui di fronte a me e non sopporto vederti piangere, ma... mi hai ferito, Flora."

"Lo so, lo so e mi dispiace, per favore, Helia, perdonami."

"Flora..."

"Okay, adesso basta." Disse Aisha arrivata di fianco a Flora guardando male Helia, lui la guardò sorpreso. Aisha mise un braccio intorno alle spalle di Flora e disse:

"È vero, forse Flora avrà sbagliato perché ti ha mentito, ma non puoi comportarti così, Helia."

"Aisha, devi perdonarmi, ma non puoi capire, è una cosa tra noi due." Replicò Helia, Aisha ribatté:

"No, Helia, sei tu a non capire: fa' piangere di nuovo la mia amica e te la vedrai con me. Andiamo, Flora." Guardò male Helia per la seconda volta e si allontanò portando con sé la sua amica.

Nessuno sapeva il motivo di quella discussione ma nessuno disse nulla poiché un litigio tra Flora ed Helia era la cosa più insolita che potesse capitare e non sapevano cosa dire.
Aisha sedette con Flora, Helia tornò ai comandi molto turbato.
Quando sedette al suo posto Timmy chiese:

"Helia, ma cosa succede? Perché Flora stava piangendo?"

"Abbiamo litigato, Timmy. Flora mi ha mentito." Rispose Helia, Timmy chiese ancora:

"Flora? Mentito? Ma riguardo a cosa?"

"Ha imparato a combattere, a tirare di spada, voleva difendersi senza magia. Sapeva quanto per me fosse importante che se ne tenesse lontana eppure ha voluto farlo lo stesso. Brandon le ha dato una mano, è stato lui ad insegnarle." Rispose Helia.

"Non ci posso credere..." Commentò Timmy rimanendo a bocca aperta, "Con Brandon ci hai parlato? È stato lui che te l'ha detto?"

"No, sono io che l'ho capito. Oggi ho visto Flora come combatteva e ho ripensato alla piccola discussione avuta con Brandon poco tempo fa. Ne abbiamo parlato e non mi sbagliavo."

"Cavolo... Helia, ascolta: tu ami Flora, non è vero?" Chiese Timmy ed Helia rispose:

"Più di ogni altra cosa."

"Bene," Disse Timmy," allora le cose si sistemeranno. So che è difficile, soprattutto per te per la perdita che hai avuto, ma cerca di perdonarla."

Helia sorrise al suo amico e continuò a pilotare la navicella verso casa.

"Oh, Aisha, sono una stupida!" Esclamò Flora asciugandosi le lacrime, Aisha, tenendole un braccio intorno alle spalle, disse:

"No, Flora, non sei una stupida. Vedrai, si sistemerà tutto."

"Gli ho mentito, ha ragione! Suo padre è morto in guerra, cosa pretendevo? Che mi dicesse - oh, brava, Flora, è così che si fa, viva la violenza!- Non mi perdonerà mai e io di certo non lo biasimo!"

Aisha non disse nulla e lasciò sfogare la sua amica.
Le altre lanciarono uno sguardo interrogativo alla fata dei fluidi, lei scosse la testa facendo loro capire che non era il momento adatto per parlarne.

Arrivarono ad Alfea in tarda serata, i ragazzi e le ragazze si salutarono, Helia e Flora non si dissero nulla.

"Domani ci vediamo?" Chiese Stella a Brandon con un sorriso, lui rispose:

"Sì, certo. Ti avevo promesso che mi sarei fatto perdonare."

"Ti amo tanto!" Esclamò Stella abbracciandolo, Brandon la baciò e Stella tornò dalle sue amiche.
Prima di risalire a bordo Brandon lanciò un'occhiata a Flora, lei fece spallucce con un broncio che voleva dire che ancora non aveva finito le lacrime, lui strinse le labbra, dispiaciuto, e tornò alla navicella.
Le ragazze tornarono in camera, era troppo tardi per parlare con Faragonda, l'avrebbero fatto il mattino seguente.
I ragazzi fecero rotta verso Fonterossa, Timmy ed Helia erano ancora ai comandi. Sky fece sapere alla torre di controllo che stavano arrivando.
Brandon si avvicinò ad Helia e gli disse:

"Non credi di aver esagerato con lei?"

"Brandon, per favore, non voglio parlarne." Rispose Helia tenendo lo sguardo sulla rotta da seguire.

"Helia, Flora ti ama e per lei è stato molto difficile mentirti per mantenere il segreto, ma è un fata che non può contare sulla sua magia, o almeno non per ora, lei..."

"... ne aveva bisogno, sì, me l'ha detto." Concluse Helia, Brandon aggiunse:

"Beh, lo vedi? Non c'è bisogno di litigare, non te l'ha detto solo perché non voleva ferirti!"

"Brandon, davvero, non voglio parlarne, non ora e tantomeno con te."

"Ma..."

"Brandon, per favore." Disse Timmy che, essendo di fianco ad Helia, aveva sentito tutto.

"No, niente per favore!" Sbottò Brandon, "Flora ti ha chiesto scusa, è terribilmente dispiaciuta e tu continui a fare l'offeso?!" Il resto dei ragazzi si girò verso di loro.

"C'è di più di un'offesa, Brandon!" Esclamò Helia, "Mio padre è stato ucciso in guerra, oggi lei è stata ferita! È questo a cui porta la violenza!"

"Forse è vero, a volte ci sono tragiche conseguenze," S'intromise Sky, "ma pensaci: la tua ragazza è andata dritta da un suo amico per chiedergli di insegnarle a combattere, non credi che anche le sue ragioni possano essere profonde quanto le tue?!"

"Io non credo, Sky." Rispose Timmy, "Quello di Flora non è stato altro che un complesso psicologico, molto probabilmente di inferiorità, voleva solo rimettersi in pari, poteva semplicemente focalizzarsi sulla sua magia."

"Io credo che le ragazze che combattono siano attraenti, è anche questo che mi piace di Aisha, non ha paura di sporcarsi le mani." Disse Nex con un sorrisetto, tutti lo guardarono male.
"Okay, sto zitto." Concluse poi e gli altri tornarono alla loro discussione. Nel frattempo erano arrivati a Fonterossa e avevano fermato la navicella.
Brandon rispose a Timmy:

"No, non poteva solo focalizzarsi sulla sua magia, perché è insicura anche su quello! Le altre fate credono che sia debole e purtroppo alcune lo fanno notare, la sua magia la abbandona nel bel mezzo di una battaglia: si è sentita inutile e non c'è cosa peggiore del sentirsi inutili!"

"Poteva evitare di mentirmi." Disse Helia, Sky ribatté:

"Se lei te l'avesse detto l'avresti lasciata fare?"

"Le avrei fatto cambiare idea." Rispose Helia, Brandon disse:

"E lei avrebbe continuato a sentirsi inutile, bella mossa."

"Senti, Brandon, non hai il diritto di parlarmi in questo modo. Io amo Flora, lei per me è tutto e l'ho sempre appoggiata nelle sue decisioni, la amo ed è per questo che l'ho sempre incoraggiata, ma in questo non posso farlo e tu non puoi venirmi a dire come posso o non posso comportarmi con la mia ragazza."

"No, senti tu, Helia, la mia amica aveva bisogno di un modo per sentirsi protetta e all'altezza di una situazione e tu non puoi farla sentire in colpa per questo."

"Non hai il diritto di parlare così."

"E tu non hai il diritto di farla piangere!" Disse Brandon alzando la voce, e facendo poi calare il silenzio.

"Okay..." Disse Nex cercando di sciogliere un po' la tensione, "... siamo tutti stanchi, perché non ce ne torniamo dentro e ci dormiamo su? Eh?" Aspettò risposta, da un lato c'erano Brandon e Sky, dall'altro Helia e Timmy. Logan, che era seduto in disparte, disse:

"È stato un viaggio lunghissimo, sono proprio d'accordo."

Dopo essersi lanciati qualche occhiata i ragazzi lasciarono la navicella e in silenzio ognuno tornò nella sua stanza.
Quando Sky, Brandon e Logan tornarono in camera loro Logan disse a suo fratello:

"Sei stato forte prima... comunque, come avete fatto a trovare Flora e a superare l'esercito di neve?"

Brandon raccontò a suo fratello com'era andata su Sakoma e lui ascoltò con attenzione proprio come faceva quand'erano piccoli e suo fratello gli raccontava delle storie.
Poi Logan andò a cambiarsi e Brandon chiese a Sky:

"Perché hai mandato anche me a prendere Flora?"

"Perché ti conosco, e sapevo quanto ti sentissi in colpa, l'unico modo per fartelo superare era metterti in condizione di salvarla. E ci sei riuscito."

"Già..." Ridacchiò Brandon, "... ho chiesto comunque scusa a Flora, lei mi ha detto che non ce n'era bisogno."

"Certo che non ce n'era bisogno, Brandon, non è stata colpa tua."

"Ho combinato un casino con Helia." Sospirò Brandon sedendosi sul letto, Sky disse:

"Helia è Helia, gli passerà presto, sta' tranquillo."

"Grazie per avermi difeso."

"Ehi, sei il mio migliore amico, cosa credevi che potessi fare?" Sorrise Sky.

Nel frattempo le ragazze ad Alfea si erano già messe a letto, nessuna aveva chiesto particolari a Flora dopo che lei aveva spiegato che lei ed Helia avevano avuto una profonda incomprensione. Non svelò il suo segreto alle le sue amiche anche perché quel segreto non era solo suo, era anche di Brandon e non poteva far litigare lui e Stella.
Nonostante fosse molto preoccupata e triste la stanchezza prese il sopravvento e Flora si addormentò presto.
D'un tratto però, nel bel mezzo della notte, si svegliò di soprassalto a causa di una gran dolore all'altezza dello stomaco.
Spostò la coperta e sgranò gli occhi per ciò che vide.

"Bloom!" Disse chiamando la sua amica, la rossa non rispose.

"BLOOM!" Chiamò Flora allarmata, Bloom si svegliò e mugugnò:

"Che succede, Flora? È notte."

"Lo so, Bloom, ma vieni subito qui. Ho bisogno di andare in infermeria!"

Bloom si alzò e si trascinò fino al letto di Flora dicendo:

"Andiamo, Flora, cosa succede? Se è stato un incub... oh, santo cielo!" La fata sgranò gli occhi vedendo la sua amica seduta in mezzo al letto con le mani sporche di sangue e la maglietta del pigiama che aveva un'enorme macchia di sangue nel centro.
Bloom andò nel panico e si mise le mani nei capelli, poi cercò di calmarsi e disse a Flora, prendendole il viso tra le mani:

"Andrà tutto bene, ora ti portiamo in infermeria. Ragazze! Ragazze!" Chiamò le altre, Flora nel frattempo non sapeva cosa fare ed era immobilizzata dal panico. Si guardò le mani e si toccò la maglietta senza il coraggio di alzarla.

Arrivarono le altre, le prime furono Aisha e Tecna.

"Ma che succede? Flora! Ma cosa...?!" Esclamò Aisha scioccata.

"Deve andare in infermeria!" Disse Tecna, Bloom aiutò la sua amica ad alzarsi e l'accompagnò alla porta arrivando nel salottino comune.

"Ma cosa succ... Flora! Ma che cos'hai?!" Domandò Stella, scioccata, sulla porta della sua stanza.

"La portiamo in infermeria, su, venite." Disse Bloom a Stella e Musa.

Così le cinque amiche accompagnarono Flora in infermeria, Stella domandò:

"Ma come è possibile? Quando è successo? Come hai fatto?"

"Non... lo... so..." Rispose Flora a denti stretti, con fatica. Il dolore era insopportabile, sentiva la sua carne andare a fuoco, sentiva l'odore del proprio sangue sulle mani e si sentiva estremamente affaticata.

"Ophelia! Ophelia!" Esclamò Aisha bussando alla porta dell'infermeria di Alfea.
Dopo alcuni istanti la porta si aprì ed Ophelia, che sembrava inzialmente assonnata, cambiò subito espressione vedendo Flora sorretta dalle sue amiche e il tanto sangue.
Fece spazio alle ragazze per farle entrare.

"Presto, stendetela qui! Oh, cielo, ma come è successo? Flora, non avrai fatto qualche sciocchezza?!"

Flora, stesa sul lettino, rispose, dolorante:

"Cosa?! No! Sono stata ferita, oggi, su Sakoma. In qualche modo la ferita si è riaperta. La prego, Ophelia, faccia qualcosa! Non ne posso più!"

Le ragazze erano lì vicino al lettino e vedendola tanto sofferente quasi sentirono anche loro dolore. La loro amica sembrava sul punto di impazzire dalla sofferenza.

"Ragazze, dovete uscire." Disse Ophelia alle Winx, Aisha ribatté:

"Non possiamo lasciarla."

"Qui ho tutto sottocontrollo, andate."

"Ophelia, la prego!" Pianse Flora tenendosi la ferita, Ophelia disse:

"Ragazze, fuori!" Le ragazze allora lasciarono l'infermeria mentre Ophelia diceva a Flora:

"Tranquilla, tesoro, starai bene."

Chiusa la porta dell'infermeria alle loro spalle le Winx di scambiarono sguardi di estrema preoccupazione.

A Fonterossa i ragazzi ormai dormivano, improvvisamente Sky fu svegliato dal suo cellulare che squillò.
Lui lo prese e vide che era Bloom, si svegliò anche Brandon.

"Sky, ma che succede?" Chiese lo scudiero ancora assonnato.

"Non so, è Bloom. Sarà successo qualcosa... Bloom?" Rispose poi. "Cosa?! Ma come è possibile?! Dov'è ora?! Arriviamo." Riattaccò. Brandon, vedendolo tanto preoccupato, chiese allarmato:

"Sky, è successo qualcosa a Bloom?"

"No, è Flora. La ferita di quel soldato si è riaperta tanto magicamente come si era chiusa, è in infermeria."

"Che?! Dobbiamo andare ad Alfea!" Esclamò Brandon alzandosi, Sky lo imitò e i due ragazzi si vestirono in fretta. Logan si svegliò a causa dei rumori e chiese:

"Brandon, che succede?"

"È Flora, è in infermeria, dobbiamo andare subito ad Alfea." Rispose Brandon infilandosi di fretta la maglietta.

"Oh, mi dispiace..." Disse Logan, Sky e Brandon furono pronti per andare, prima di uscire Brandon disse a suo fratello:

"Torniamo presto."

Così Brandon e Sky lasciarono la loro stanza e andarono a chiamare gli altri, li incontrarono in corridoio, evidentemente le ragazze avevano chiamato anche loro.
Andarono a prendere le wind riders, Helia disse a Brandon:

"Bene, spero tu ora sia fiero dei tuoi insegnamenti."

No, non lo era. Non lo era affatto.


Ehilà, dolcissimi germogli di lullabea! Dunque, dunque, dunque... in questo capitolo sono successe un sacco di cose! La nostra Flora è stata salvata, per fortuna, ma Helia non essendo affatto stupido ha capito tutto e i due piccioncini purtroppo hanno discusso... =/ dall'altro lato abbiamo Brandon che all'inizio era estremamente preoccupato, poi si è sentito meglio rassicurato dalla sua amica e poi... insomma, un finale un po' cattivello, lo ammetto!
Il cuore della natura abbiamo scoperto che appartiene alla regina di Isis, non sarà affatto facile recuperarlo ma sicuramente i ragazzi escogiteranno qualcosa...
Direi che è tutto ciò che ho da dire perché ho scritto tutto nel capitolo, ora aspetto con ansia di sapere cosa voi ne pensate!
Vi ringrazio per la lettura, spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi ringrazio per le recensioni che lasciate! 
Vi strAmo,
xoxo Florafairy7

Ps. Da buona nerd quale sono ho lasciato qualche riferimento che i Whovians capiranno, FANTASTICO! vero? XD

   
 
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