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Autore: Wolf017    01/11/2016    0 recensioni
Shalve :3!
Questa sarà una breve raccolta di song-fics sulla serie di Ishida Sui ovvero :Tokyo Ghoul.
Alcuni personaggi dalla serie non ancora uscita in Italia ovvero Tokyo ghoul :re.
Quindi possibili spoiler.
Spero sia di vostro gradimento.
Genere: Comico, Demenziale, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sail di Awnolation

Personaggi: Vonrosewald Karren e Tsukyiama Shuu


 

https://www.youtube.com/watch?v=2CaypEojjKQ


 

Sail
This is how I show my love
I made it in my mind because
Blame it on my ADD baby

Era sola in quella stanza immensa intenta a contemplare il panorama primaverile.

Il giardino della famiglia Tsukyiama era ancora più bello in quella stagione.

I dolci petali del pesco cadevano delicatamente al suolo poiché il buon vento di quel giorno, li trastullava poco a poco fino a farli atterrare al morbido e fertile suolo.

In contrapposizione ai peschi, vi era un settore del giardino interamente dedicato alle rose.

Fu la vista di quelle rose che provocarono un insorgere di flashback, pensieri e preoccupazioni.

Si ricordò di quando giunse in Giappone, e di come la famiglia la accolse.

Fu un atto nobile.

All'epoca aveva poco più di dieci anni quando conobbe suo cugino che da subito si comportò da gentiluomo e la consolò.

La portò a vedere le rose e le spiegò che il suo cognome voleva dire “Foresta di rose”,

Kanae è impressionata e da quel momento diventa estremamente leale e riconoscente a Shuu e alla sua famiglia.

Tanto riconoscente da innamorarsi perdutamente di suo cugino...

Anche se la sua testardaggine le portò tanta sofferenza.

Tutto ciò non sarebbe accaduto se non avesse dovuto sostenere quel fardello tanto imponente: portare avanti la generazione della famiglia Rosewald.

Aveva accettato di fingersi uomo anche contro volontà, ma tutto questo lo stava facendo per la sua defunta famiglia.

Per suo padre che lottò invano per proteggerli, per sua madre, per i suoi due fratelli che per salvarle la vita, persero la loro.

La triste ragazza non sopportava più vivere come qualcun altro e nascondere addirittura il suo amore.

This is how an angel dies
Blame it on my own sick pride
Blame it on my ADD baby
Sail, sail



 

Quel che desiderava di più in quel momento però in quel momento, era riuscire a prendersi cura della Famiglia Tsukyiama in particolare del suo amato cugino.

Il suo compito le era stato impartito da Shuu-sama in persona.

Lo aveva fatto con una tale dolcezza. Le prese il volto fra le mani e con una voce spezzata dal dolore le disse di prendersene cura.

Kanae. Era quello il nome con il quale si faceva chiamare in famiglia.

Non era altro che l'unione delle iniziali dei nomi dei suoi fratelli, di sua mamma, di suo padre e il suo.

Eh si, era stufa anche di sentirsi chiamare così.

Stufa di tutto quello che riguardasse la sua monotona e schifosa vita...se si può realmente definire sua.

Ad ogni modo, anche se quasi tutti in famiglia conoscevano la sua vera identità la sua determinazione era tale da farle perseguire quel che lei definiva ormai scopo, obiettivo.

Pensava che solo il più giovane della famiglia ovvero suo cugino, non lo sapesse...

 

Maybe I should cry for help
Maybe I should kill myself (myself)
Blame it on my ADD baby


 

E così affranta dai troppi pensieri e bramante di risposte si diresse in serra dalle sue malinconiche rose.

E accovacciatosi vicino ad una di queste, la colse facendo attenzione a non pungersi.

Forse una delle cose per cui le rose le piacevano tanto era anche questa il fatto che nonostante fossero così delicate e bellissime all'apparenza, poi cogliendole si dimostravano anche pericolose e quindi temibili.

Incomincio a sfiorarle i petali rossi facendo attenzione a non stroppiciarli..

Ricordò una leggenda sulle rose rosse.

Un piccolo uccellino osservava dalla finestra un giovane disperato e spaventato dall'idea di un rifiuto da parte della ragazza che amava..

Preso coraggio il ragazzo aprì il suo cuore alla giovane donna che lo rispose promettendogli che se il ragazzo le avesse portato un fiore speciale, precisamente una rosa rossa a significare l'amore ardente, allora si sarebbero fidanzati.

Il ragazzo in preda al panico, tornò a casa pensando a dove avrebbe potuto trovare una rosa rossa .

E nel mentre il giovane uomo sembrava consumarsi l'anima per i pensieri negativi che lo affliggevano, l 'uccellino era rimasto ad ascoltare tutto l'accaduto.

Così, triste e affranto per il dolore causatogli dalla storia appena ascoltata, decise di sacrificarsi per il ragazzo.

Premette con tutta la sua forza il petto bianco sulla spina della rosa bianca che a mano a mano, si impregnava di un rosso scarlatto.

L'uccellino cinguettava dal dolore cos'ì forte, che il giovane uomo uscì di casa per il frastuono e si trovò una scenda del tutto inaspettata.

Una rosa rossa in mezzo ad un intero cespuglio di rose bianche e un uccellino dal petto rosso che le giaceva vicino ormai inerme...

Da qui il nome di pettirosso.

La rosa dunque per Karren stava a significare anche “sacrificio” e lei si sarebbe sacrificata per la sua famiglia e per il suo amato cugino.

Si strinse nelle spalle e con voce atterrita dal dolore e dal timore esordì:”Io mi prenderò cura di voi.”

La sua determinazione era un qualcosa di impareggiabile.

Una lacrima amara le solcò il viso fino a scendere sul terreno umido dove erano in procinto di spuntare altre rose. Anch'esse rosse come l'amore.

Sail with me into the dark.



 

   
 
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