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Autore: __shadow    02/11/2016    0 recensioni
Dal testo
Ad un certo punto alla finestra comparve lui, era arrivato lì in qualche modo, con la sua felpa nera larga e quel cappello a coprirgli il capo e bussava, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stare in quella scuola non era mai stato così opprimente, per fortuna era l'ultimo anno, per fortuna avevamo avuto un paio di giorni di vacanza, così potevo rimandare lo studio in santa pace per poi sentirmi in colpa la sera. Tutto scorreva normalmente. 
Tranne per il fatto che di fronte casa mia si era appena trasferita una nuova famiglia, in realtà erano una di quelle famiglie problematiche dove il padre era un ubriacone fallito, la moglie non era altro che una povera donna trascurata che non faceva altro che sgobbare in diversi posti per racimolare più soldi possibili per mandare avanti la famiglia e pagare le ubriacate del marito. Quei due avevano due figli, un bambino di circa 7 anni, con i cappelli abbastanza lunghi neri che gli cadevano ogni tanto sugli occhi, tutto sommato però era un bel bambino, a tratti sembrava quasi femmina per come era carino. Poi c'era lui, non lo conoscevo ma ne ero incuriosita, lo vedevo quasi tutti i giorni uscire verso le tre, cioè l'ora in qui tornavo a casa, e lo vedevo tornare quando uscivo per andare a scuola. Era tutto molto strano, forse lavorava in qualche bar. Poi c'erano delle volte, seppur rare, che lo vedevo fare skate in un palazzo abbandonato. Alcuni ragazzi avevano avuti il permesso dalla chiesa locale per usarlo come posto di raduno del quartiere, io c'ero andata  sola alcune volte con i miei amici ma niente di più. Lui però non mi guardava, solo qualche occhiata fugace, avrei tanto voluto sapere cosa pensava, lui che stava sempre sulle sue, con quello sguardo triste e mai con un sorriso sulle labbra. Mica avevo capito che mi aveva già notata.
Tutti nella mia famiglia come nel quartiere lo credevano un buon a nulla per via della sua famiglia e del fatto che tu non avesse un lavoro rispettabile, ma per me non era così, doveva esserci qualcos'altro sotto, io me lo sentivo. Mai avrei creduto di conoscerlo, poi quella sera è apparso alla mia finestra che mi chiedeva di entrare ed io senza ascoltare il buon senso lo feci entrare. Restammo a fissarci per un po', indossava una semplice felpa nera, un po' consumata e dei pantaloni dello stesso colore, così come il cappello di lana. I suoi occhi però erano grigi, ricordavano tanto il mare in tempesta, come la tempesta che portava dentro.
<< scusami, non sapevo dove andare>> mi disse alla fine come se fosse tutto così naturale, come se noi fossimo migliori amici da anni.
<< ti è successo qualcosa? >> provai a chiedere ma lui non mi rispose subito, in realtà non lo fece per niente, anzi cambiò subito argomento.
<< è bella la tua stanza >> ma non si era mica guardato in torno, anzi teneva lo sguardo fisso su di me, la cosa mi faceva sentire abbastanza a disagio.
<< mica stai scappando dalla polizia o roba simile >> dissi senza pensarci su,se i miei lo avessero beccato in camera mia ci avrebbero uccisi entrambi, figuriamoci se aveva combinato qualcosa di illegale. Lui però scoppiò a ridere, aveva una bella risata, rimasi incanta a guardarlo e lui se ne accorse
<< mi sentivo solo >> disse scrollando le spalle
<< non potevi andare da qualche tuo amico, chiamarli magari >>
<< amici...>> dissi in un sussurro, poi continuò << avrei potuto farlo certo, ma io volevo conoscere te >>
<< potevi farlo di giorno, non credi? >> dissi, però sorridevo. Tutta quella situazione era strana e bella al tempo stesso, almeno per me.
<< se lo avessi fatto sarebbe stato troppo banale, una cosa che fanno tutti e probabilmente tu mi avresti snobbato dopo pochi secondi e ti saresti dimenticata di me. Così invece ho fatto una cosa che nessuno farà mai e mal che vada tu mi ricorderai per sempre come quel pazzo che è sbucato dalla tua finestra >> era pazzo, completamente pazzo. Ed aveva ragione, non mi sarei certo dimenticata di lui, lui che oltre a sbucare dalla finestra era entrato nel mio cuore.
  
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