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Autore: sole51    13/05/2009    8 recensioni
MA CHE IDIOZIA!!!! Il tonfo del libro scagliato contro il muro rimbombò nella stanza praticamente vuota. -Ops..-bisbigliai sentendo che dalla stanza accanto era arrivato un commento poco carino. Promemoria:ricorda che vivi in un dormitorio. Ma ero così nervosa!!! Un altro libro inutile e idiota , che mi aveva solo fatto perdere tempo. Mi alzai dal letto e svogliatamente mi trascinai per la stanza fino alla pila di libri che avevano avuto la stessa sorte dell’ultimo. Con il piede li spinsi verso il muro. Cominciavano a diventare tanti dovevo decidermi a farne qualcosa.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Poooooveeeereeee la mie piccole lettrici

Poooooveeeereeee  la mie piccole lettrici!!!!

Comunque non pensavo di essere riuscita a depistarvi così bene..in realtà ho seminato indizi qua e là....ma forse io sono avvantaggiata perché il segreto lo so..l’ho inventato io!!!!muhahahahahahahhahaahha

Bene bene, allora vi lascio .

Buona lettura.

Baci Sole.

 Dedico questo capitolo a tutte le ragazze innamorate di Loganuccio.

 

Non opposi la minima resistenza quando Rose mi strappò da Mia e mi si piazzò davanti indignata.

-Dimmi che non l’hai fatto davvero.-il suo dito mi oscillava davanti al naso aumentando la mia confusione.

-Ehi piccola che succede?

-Logan ha baciato tua figlia ecco cosa!!-disse mettendosi a braccia conserte davanti ad Emmett.

-Mia figlia? –era bello sapere di non essere l’unico basito là in mezzo.

-Certo bietolone che non sei altro! MIA!!!! –lui si ritrasse un po’ davanti la sua furia.

-Ok, ok. Ma non prendertela con me. Io ero di là a punire i cattivi ricordi?

Il loro battibecco mi diede il tempo di schiarirmi un po’ le idee..mentre la lingua cercava tracce delle labbra di Mia sulle mie.

WOW.

-Lasciami stare Jake!!!Lasciami ti dico.-bene ecco l’altra pazza.

-Mamma..-tentai, inutilmente.

-Tu. –cominciavo un po’ a scocciarmi di avere dita puntate in piena faccia. –Come hai potuto farlo!!

-Ness, calmati. –meno male che c’era papà. Lo guardai grato mentre lui cercava di placare quella piccola furia che era mia madre.

-Ma non hai capito cos’ha fatto???L’ha baciata. BACIATA.

-E’ solo un bacio Ness..-povero papà, quella risposta attirò su di lui anche l’ira di Rosalie.

Impossibile resistere al fuoco incrociato a cui lo sottoposero.

Dalle retrovie comparve anche nonno, e non ci fu bisogno di leggergli la mente per sapere che era stato lui il delatore.

-Adesso fatela finita!-ordinò secco.

-Grazie nonno.

-E’ il minimo mi pare.-la sua voce interiore ridacchiò imbarazzata.

-Ma papà..

-Ho detto basta Renesmee…e finiscila anche tu Rosalie.

-Non puoi..

-Non è tua figlia, Rose. –lei lo trafisse con uno sguardo avvelenato.

-Forse lo diventerà. Ma al momento non lo è ancora. –questo placò in parte Rosalie. –Non puoi fare così Rosalie..la spaventerai.

-Io? E come?

-Lei crede che tu sia la sorella di Logan.-disse cercando di restare calmo.

Poi toccò a me. –Però Logan, tua madre non ha tutti i torti.- Lei sorrise soddisfatta. –Mia non è un vampiro.

-Credi che sia stata una cosa premeditata di là?Guarda che io sono più scioccato di voi!!!

-Lo so..lo so..ma resta il fatto che per ora non è il caso di svelarle i segreti di famiglia.

-Va bene. –dissi in modo che tutti potessero sentire. –Non accadrà ancora, ok?-feci per tornare di là, ma mi bloccarono.

-E’ meglio di no, Logan. –disse nonno Edward. Sembrava triste di dovermi dire questa cosa , ma lo fece lo stesso.

-E’ una mia amica.-protestai.

-C’è Carlisle con lei. E’ in buone mani.

-E io cosa dovrei fare allora?

Mio padre mi mise una mano sulla spalla. –Che ne dici di un giro alla riserva?Billy e Charlie sono impazienti di rivederti.

Dai loro sguardi capii che non sarei riuscito a far cambiare loro idea così acconsentii. –Bene ragazzo, allora ti aspetto fuori.

Salutò mia madre e poi uscì iniziando a togliersi i vestiti.

Uhm, allora voleva trasformarsi..e parlare.

Lo seguii ma al contrario suo non salutai nessuno.

Al contrario di quello che pensavo il viaggio fu silenzioso. Lessi nella sua mente che l’unico motivo per cui si era trasformato era per potermi portare visto che ero evidentemente stanco.

In groppa a lui fu come ritornare bambino.

Raggiungemmo la riserva in un lampo.

Mi fece scendere davanti la casa di nonno Billy. Lui uscì quando sentì l’ululato di papà che lo avvertiva.

A ruota lo seguì nonno Charlie. Mi venne incontro e per poco non mi prese in braccio per farmi scendere dalla schiena di mio padre.

-Ragazzo!!! –mi strinse goffamente e mi diede un paio di pacche poderose sulle spalle.

-Nonno.-dissi ricambiando. Io adoravo nonno Charlie. –Come stai?

-Come mi vedi, ragazzo.

-Non male per una cariatide.-lo presi in giro. Paradossalmente lui che era il mio bisnonno era più giovane di Edward..anche se non sembrava, certo.

-Ehi! Non dimenticare il tuo nonno infermo. –ridendo raggiunsi anche il padre di mio padre.

-Sempre a lamentarti. Non cambierai mai.

-Fatti vedere..-mi allontanò un po’ per osservarmi. –C’è qualcosa di diverso in te.

-E’ il college, no Log? –scherzò Charlie strizzandomi l’occhio.

Era davvero felice. Non era da lui fare cose come strizzatine d’occhio e simili. –Ehi Sue!! Sono arrivati i ragazzi, prepara qualcosa da mangiare.

Sue, la nuova moglie di Charlie uscì fuori tutta sorridente e mi tese le braccia.

Dovetti chinarmi un bel po’ per farmi abbracciare. Sue, al contrario di sua figlia Leah, era davvero minuta.

-Meno male che sei arrivato Logan, non li sopportavo più questi due vecchi chiacchieroni. E’ tutto un Logan qui e un Logan là.

Entrambi la zittirono con gesti annoiati delle mani. –Sta zitta donna. –le disse Billy.

-Ti ho preparato la torta di mirtilli..c’è anche la panna.

-Wow, allora ho scelto il giorno giusto per venirvi a trovare.

-Tu ne vuoi Jake? –mio padre divenne tutto un sorriso mentre si batteva una delle sue manone sullo stomaco.

Non si era mai sentito di un licantropo che non avesse fame.

-Abbonda pure, Sue.-e mi precedette in casa.

Entrarono tutti, ma io finsi di dover fare una telefonata e restai indietro.

Mi misi a sedere su una delle poltrone della veranda.

Pensare, ecco quello che mi serviva veramente. Un po’ di tempo per pensare.

Tutto era stato così veloce. Sembravano passati anni dalla nostra fuga dal college e non pochi giorni.

E poi quel bacio..mi passai le dita sulle labbra.

Se non ci fosse stata quella specie di rivolta avrei pensato a un sogno ad occhi aperti..e poi..prima di quello..lei aveva detto di amarmi.

Mia aveva detto che mi amava.

Avevo tutto il diritto di essere confuso no?

Credevo di averla persa per sempre e dopo pochi minuti BAM lei mi dice che mi ama..e mi bacia. MIA.

-Ehi, tutto bene Log?

Charlie era seduto accanto a me e mi stava dando un piatto con la torta. –Sue ha detto che devi mangiare. –poi aggiunse a bassa voce. –Ma se non la vuoi non fa niente.

Gli sorrisi prendendo il piatto. –No, mi va davvero.

-Bene.-sembrava sollevato di non dover spiegare a Sue perché non l’avevo voluta. –Queste leccornie ve le sognate al college, eh?

-Puoi scommetterci.-dopo un primo boccone dato più che altro per fargli piacere la divorai letteralmente. Beh, si dice “fame da lupi “per un motivo no?

-Cavolo ragazzo, sei sicuro che ti facciano mangiare abbastanza in quella scuola?

-Era un po’ che non mangiavo..sai..per tutto quello che è successo. –mi pentii di averglielo detto. Charlie non voleva sapere niente di quello che riguardava il lato..”fantastico” della famiglia.

-Sì , Billy mi ha detto qualcosa. –brutto segno. Se Billy aveva parlato con lui allora voleva dire che era preoccupato.

-Ma tu stai bene Log?

Sospirai.

Lui capì.

Era per questo che mi piaceva Charlie. Non c’era bisogno di parole né di letture del pensiero con lui.

-Nonno, ci credi se ti dico che mi sei mancato molto.-ammisi abbassando lo sguardo.

-Per la mia saggezza? –scoppiammo a ridere.

Ma passato l’attimo mi ritrovai ancora con la testa nel panico.

-Perché non mi dici semplicemente qual è il problema Log?

-Perché sono problemi ..di quelli di cui tu non vuoi sentir parlare.

-Credi che io sia così sciocco Logan Black Cullen?-sentirlo parlare direttamente alla mia mente mi scioccò.

-Credevo avessi un po’ più di stima del tuo vecchio bisnonno.

Touchè. –Tu non hai mai voluto parlarne.

-E’ vero..ma vivendo con Sue qui alla riserva è un po’ difficile non sapere lo stesso le cose.

-Specie per un poliziotto in gamba come te.

-Non adularmi ragazzo .-ma sapevo che gli faceva piacere. –Parla invece.

Lo guardai negli occhi. –Sicuro?

Così sicuro che adesso ti porto a pesca, che ne dici?

-Così non ci disturberanno.

-Che ne dici?

-Che ti straccerò.-dissi precedendolo nel piccolo capanno dietro casa di Billy, dove lui teneva anche le cose di Charlie.

Nessuno si unì a noi, che nella mia famiglia di impiccioni significa : vogliamo che tu parli con lui.

Stavolta accontentarmi fu un piacere.

Dato che non volevamo allontanarci pescammo dalla riva e non su una barca, come piaceva a noi..ma del resto stavolta non era la pesca il motivo della gita.

-Allora.-disse una volta che le canne furono gettate in acqua. –Sputa il rospo ragazzo.

Presi un bel respiro e poi a ruota libera gli raccontai tutto.

Tutto fino al minimo dettaglio.

Dalla prima volta che avevo visto Mia al bacio di poco prima.

Tutto. Non tralasciai nemmeno i dettagli anormali.

Tutto. Compresi i miei pensieri più segreti, quelli che a stento avevo rivelato a me stessa.

Tutto. Anche che avevo tentato di farne un vampiro.

Tutto. Anche che in fondo era una cosa che avevo desiderato dall’inizio.

Per farne un mio simile. Per tenerla con me, per sempre.

In tutto il tempo in cui parlai..anzi, mi sfogai con lui, Charlie restò zitto.

Non mosse un muscolo.

Quando finii poi, si mosse un po’ sulla sedia. –Hai finito? –mi chiese.

Io annuii e lui si grattò un sopracciglio. –Beh, ragazzo, credo che tu non debba stare a sentire quello che ti dicono a casa.

Strabuzzai gli occhi. –Ma hai capito cosa ho detto?

-Sì. .-disse dando una scrollata alla canna. –E se è per quello, ho capito anche quello che non gai detto.

-Mai sottovalutare un poliziotto.-era palesemente fiero di esserci arrivato per primo. Prima di Edward -..il mio genero saputello..-e addirittura di Carlisle -..l’uomo più colto che conosca..un DOTTORE!

-Non sbirciare ragazzo. –io arrossii e smisi subito si acoltargli la mente.

-Scusa nonno.

-A volte i pensieri di un uomo sono privati ragazzo.

-Non sempre riesco a impedirmi di farlo. –ammisi.

-Lo so. Ma apprezzo che tu ci provi. –restò per un po’ a fissarsi le scarpe e poi parlò di nuovo. –Tu sei un bravo ragazzo Logan.

Lo guardai senza sapere dove volesse arrivare. –Beh..grazie. –lui rise.

-Ti ho osservato sai?Questi pochi anni..crescere così in fretta non deve essere stato facile..

-Anche mia madre..-mi liquidò con un gesto della mano.

-E’ stato diverso per lei. Ness aveva Jake. –lo guardai ammirato. Forse avevo davvero sottovalutato l’intuito di Charlie..lo avevo catalogato inferiore al mio..al nostro, solo perché umano.

-Ma tu, tu non avevi nessuno. –accusai il colpo. -..FINORA.

Lo guardai ancora più sconvolto.

-Chiudi quella bocca ragazzo, abbiamo già abbastanza mosche da usare come esca. –obbedii, facendo schioccare la mandibola.

-Finora? –chiesi con un filo di voce.

-Proprio così. Fino all’arrivo di ..Mia?

-Sì, si chiama Mia.

-Bene, allora io dico che se questa ragazza ti fa star bene che gli altri si fottano!!

A momenti caddi dalla sediolina.

Davvero Charlie aveva detto “che si fottano”?

-Ma che vuoi dire?

-Quello che ho detto. –disse sempre più convinto. –Per quanto possa essere lunga una vita Log, è comunque una..anche per te.

-Ma gli altri lo sanno quanto effettivamente sai di noi? –ero davvero sbalordito. E io che credevo di conoscerlo!!

-Ma se anche me ne..fottessi –mi sembrava brutto parlare così davanti a lui -..resta il fatto che Mia non sa niente di noi..come faccio a dirglielo?

Mi guardò in modo strano..con lo sguardo di chi la sa lunga.

-Che hai in mente?

-Ah Logan, Logan..puoi sembrare un uomo grande e grosso..ma alla fine sei su questa terra da così poco..

E questo, ora, che cosa significava?

-E dire che è stata lei a dirtelo.

-Dirmi cosa?

-Il suo segreto. –lo disse come se fosse stata un’ovvietà.

-Ma non mi ha detto qual era..mi ha solo detto che ne aveva uno.

Sghignazzò di nuovo e fui tentato di tornare a leggergli la mente.

-Hai intenzione di dirmelo prima o poi, o ti diverte tormentarmi?

-Siamo suscettibili eh? Ok, scusa..

Posò la canna sul suo supporto e si voltò verso di me. –Gli indizi Logan. Sono tutti sotto il tuo naso figliolo.

Gli indizi? Ma di che cavolo stava parlando?

-Io non ti seguo.

-Non è diventata un vampiro Logan.

-Lo so..te l’ho detto io, no?

-Sì, ma perché non lo è diventata?

Cominciavo a spazientirmi.-E come diavolo faccio a saperlo io!!!

-Ok, facciamo un passo indietro.

-Forse è meglio due.

-Lei non ti ha chiesto perché non aveva più la sua ferita.

-Era confusa..e poi il veleno..

-Del veleno lei non sa niente, però.

-E allora?

-E allora perché non si è chiesta come mai non aveva più la sua ferita?

-Non ricorda niente di quello che è successo.

-Mi hai detto che si è messa una mano su petto..proprio dove si supponeva ci fosse però.

Stavo per replicare ma non lo feci. –Va avanti.-dissi invece.

-E poi quegli uomini.

-Li abbiamo presi.

-Hai parlato di pugnale non di coltello. –rivisualizzai l’oggetto in questione.

-Sembrava uno di quei pugnali che si vedono nei film..da rituale..-lui annuì come se se lo fosse aspettato.

-Non mi sembra un’aggressione..sembra un agguato.

-A Mia? E perché mai?

-Per lo stesso motivo per cui dopo aver visto cosa sapete fare voialtri, sono tornati a cercarla, Logan.

Ero attentissimo. Le parole di Charlie stavano riattivando il mio cervello.-E non sembravano minimamente spaventati. –sussurrai.

-E il dolore alla testa.

-E’ vero..è successo quando loro si sono avvicinati a lei!!

-E poi Edward non riesce a leggere le loro menti.

-Né le loro né quella di Mia. Pensi che lei sia come loro in qualche modo?

-In UN modo, secondo me.

-E quale? –scrollò le spalle.

-Ora non chiedermi troppo. In fondo io di queste cose non so niente no?-mi strizzò l’occhio. Cavolo, due volte in un giorno.

-Il resto sbrogliatelo da te ragazzo..non avete un catalogo dove ci sono i vari tipi di mutanti..o quello che è?

-Mutanti?

-Ok..creature magiche?

-No, voglio dire..tu credi che Mia possa non essere un essere umano?

-saltai su dalla sedia e la feci ribaltare.

-Ehi, Log..vuoi farmi venire un colpo?

-Ma è così, no? E’ questo che credi! –mi resi conto di urlare, ma non riuscii a usare un tono di voce diverso.

-No, io non lo credo. Io lo SO.

-Ma..ma..ma..

-Adesso tu devi solo scoprire CHE COSA è.

Poi come se niente fosse cominciò a ritirare la canna e a smontarla.

-E ora che fai?

-Torniamo indietro, no?

-A casa di nonno Billy?

-Io sì. Tu invece adesso ti giri e te ne torni dalla tua ragazza e fai in modo di scoprire la verità.

Sì. Giusto. Ma prima c’era una domanda che mi frullava in testa.

E dovevo assolutamente dirla ad alta voce.

-Nonno?

-Mmm?

-Ma tu credi che Mia sia..cioè..secondo te lei è come me..voglio dire..IMMORTALE?

Si fermò e iniziò a fissare insistentemente di fronte a sè.

Quando fu pronto parlò.

-No.-disse sicuro.

Io trasalii. –Immortale no,visto che è morta..

Giusto.-Ma non credo che le capiterà mai di restarci a lungo.

-..a lungo?

-Ma sì dai..come in quel film..come si chiama..-schioccò un paio di volta le dita.

-Highlander?

Mi sorrise soddisfatto. –Ecco bravo quello!!

-Ma nonno è un film!!Una storia!!

Lui scrollò di nuovo le spalle mentre finiva di mettere via anche la mia canna. –Certo..come quelle di licantropi e vampiri, no?

Punto. Set. Incontro.

-Ok. Io vado. Fammi sapere quello che scopri poi ok?

Calmo e tranquillo si girò, risalì sul furgone e mi lasciò lì a boccheggiare come uno dei pesci che non avevamo preso.

 

Ecco, ADESSO avete capito?

Ma sarà davvero così?

E il nostro eroe riuscirà a scoprire finalmente il segreto di Mia?

Lo scoprirete SOLO continuando a leggere questa ff, ovviamente.

Ma comunque non è troppo bravo l’ispettore Swan?

Baci Sole.

  
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