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Autore: ineedofthem    03/11/2016    5 recensioni
Anita, un metro e sessanta di dolcezza e allegria, è una specializzanda in pediatria. Adora il suo lavoro, sa che è quello che deve fare perché ci crede da sempre e, spinta dalla passione per questo lavoro, comincia a passare le sue giornate in ospedale.
Qui conosce Lucia: una bambina rimasta orfana, con una grave disfunzione cardiaca, ricoverata nel reparto di pediatria.
Anita sente di provare per lei un affetto profondo e il loro diventa un rapporto viscerale.
Tutto procede bene, finché non arriva lui: Luca Franzese, il nuovo cardiochirurgo dell'ospedale, e Anita capisce che la sua vita non sarà più la stessa. Riconoscerebbe quella zazzera di capelli castani e quei lucenti occhi verdi tra mille. Sa che il ritorno in città del ragazzo porterà solo guai per lei. Il rapporto con Lucia li accomuna entrambi e la piccola sembra l'unica in grado di sciogliere il suo sguardo da duro e quel carattere burbero che lui si porta dietro.
Anita crede di averci messo una parola fine su quel capitolo, ci ha avuto a che fare in passato e non intende ripetere lo stesso errore. Ma se Lucia ci mettesse il suo zampino, cosa potrebbe succedere?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ricominciare'
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Capitolo 20
RICOMINCIAMO DA QUI

Capitolo 20



Da quel giorno mi ero detta e avevo promesso a me stessa quanto fosse sbagliato vedere Luca in un modo diverso da un collega. Eppure era impossibile ignorare i sentimenti che provavo per lui e che purtroppo non sarebbero svaniti così facilmente. Ne avevo paura, avevo paura che essi mi investissero e non mi permettessero di ragionare a mente lucida. Non potevo evitare che il mio cuore cominciasse a battere più velocemente alla sua vista. Allora mi convincevo che lo odiavo, odiavo lui per avermi attirato in questa trappola e odiavo me stessa per essermi permessa di ricascarci per l'ennesima volta. L'attimo dopo mi dicevo che non l' odiavo poi così tanto e nel profondo pensavo che il suo gesto fosse stato maturo e responsabile.
Mi dicevo che stargli lontano potesse essere la scelta migliore. Meno l'avrei visto più sarebbe stato meno doloroso per me e il mio povero cuore. Ma questa possibilità si presentava alquanto difficile quando eravamo costretti a vederci ogni giorno per discutere del bene di Lucia.
Allora in una recondita parte della mia mente o del mio cuore, appunto, si accendeva la speranza che avremmo potuto essere amici, ma io non sapevo se mi sentissi pronta. Arrivavo alla conclusione che mi odiavo, e odiavo lui e la sua fidanzata spuntata all'improvviso e questo bambino. Le voci si insinuavano nei corridoi, passavano di bocca in bocca, che il nuovo medico arrivato, stesse diventando padre era il pettegolezzo del momento.

Luca ne rimaneva indifferente, non aveva mai rivelato niente al riguardo e io avevo sperato fino all'ultimo che lo smentisse ma non era successo. Lo guardavo mentre scrutava Lucia con occhi pieni d'amore e capivo che sarebbe stato un bravo papà. Peccato che non potesse essere il suo.
Potevo contare sull'aiuto di molte persone, ma sapevo che era una battaglia interiore che avrei dovuto combattere da sola. Le mie amiche mi stavano vicine, cercavano di coinvolgermi nelle loro uscite e non mi lasciavano mai sola. Eppure io mi sentivo quasi un peso, nonostante loro non me lo facessero notare.
Era successo quella mattina che Cristina mi aveva contattata per berci un caffè insieme come ormai non succedeva da troppo tempo. Eravamo così prese dal nostro lavoro da non accorgerci che ci stavamo un pò trascurando ed è per questo che c'eravamo date appuntamento per fare colazione insieme. Era filato tutto liscio finchè Edoardo non aveva fatto il suo ingresso. Mi aveva guardato e nonostante avesse tentato di nasconderlo era rimasto sorpreso di vedermi lì, mi aveva osservato con uno sguardo che avrei giurato fosse compassionevole e io avevo pensato che non volessi passare per la povera amica che ha bisogno di aiuto, per quella che sta passando un brutto periodo.
Poi aveva preso a salutarmi e Cristina aveva sorriso addolcita sul posto. Quando però lui si era voltata ad osservarla, le aveva accarezzato con dolcezza la guancia e si era avvicinato per darle un bacio, lei si era ritirata scuotendo il capo divertita.
In quel momento avevo capito che non volesse che mi sentissi in imbarazzo in nessun modo e avevo compreso che non volevo limitassero la loro vita per me.
Sembrava che tutti avessero paura che io potessi cedere da un momento all'altro. Anche mia madre rimasta all'oscuro si preoccupava per me. Mi telefonava più del solito e me la ritrovavo spesso in casa. Avevo sempre avuto un rapporto aperto con lei, le raccontavo ogni cosa perchè sapevo quanto i suoi consigli si fossero potuti rivelare utili ma questa volta avevo preferito tacere perchè non volevo la questione fosse sinonimo di apprensione per lei ed era successo il contrario. Lei con discrezione non poneva domande, sapevo che volesse fossi io a raccontarle ogni cosa e la ringraziavo. D'altronde le mamme sono così, ci capiscono e ci conoscono più di quanto facciamo noi stessi.
Poi al lavoro c'era Maria che da una settimana a questa parte non faceva altro che viziarmi, mi portava sempre il caffè durante il turno e faceva in modo che io non mi sentissi mai sola, che avessi sempre una spalla su cui piangere se ne avessi sentito l'esigenza.
Ma io ero forte, o almeno volevo dimostare di esserlo. Guardavo al passato e pensavo a quanto avessi sofferto nella mia vita e non volevo che questo accadesse ancora.

Sbuffo distesa sul divano mentre faccio zapping tra i canali alla tele. Forse le mie amiche hanno ragione quando dicono che dovrei uscire. Stare a casa mi farà pensare ed è questa l'ultima cosa di cui ho bisogno.
Il campanello di casa suona improvvisamente e non ho il tempo di accorgermene che Carlotta si intrufola in casa.
Porto le braccia al cielo richiudendomi la porta alle spalle. Lei porta le sue al petto fissandomi seria. "Sei a casa" proferisce.
Scuoto la testa interrogativa alzando le spalle. "Ma davvero?".
Lei continua a guardarmi in quel modo e io arrivo a pensare che possa scavarmi l'anima. "E' sabato sera e tu non dovresti essere a casa."
Mi mordo il labbro inferiore, ticchettando con le dita sul braccio ma non oso rispondere.
Lei allora sospira pesantemente portandosi ciocche di capelli dietro le orecchie.
"Non voglio vederti così Anita..."il suo tono è quasi affranto mentre lo dice. Prende una pausa per osservare una mia reazione e poi riprende a parlare. "Cris mi ha raccontato che stamattina sei letteralmente scappata. Che ti succede?".
Mentalmente mi maledico perchè so che le sto facendo preoccupare e abbasso lo sguardo. "Sto bene, davvero..."
Lei ride ironicamente, nervosamente. "Non è vero. Vorrei che tu tornassi ad essere quella di sempre. L'Anita spontanea, allegra che eri prima che lui tornasse..."
Sento le sue parole colpirmi dritte al cuore, la verità è che lo vorrei tanto anche io.
Questa volta è il mio turno di guardarla negli occhi, il mio sguardo è supplichevole. "Non sono cambiata Lottie", ma poi mi accorgo mentre lo dico di non crederci neanche io.
Lei si avvicina, mi lascia una carezza sul braccio e io avverto le lacrime salirmi agli occhi. "Lo odio tanto, sai?. Odio Franzese per quello che ti sta facendo. Allo stesso tempo però so che solo con lui tu saresti felice".
"Diventerà padre..."singhiozzo e a quel punto Lottie non dice più nulla, mi abbraccia e basta e io penso che vada bene così.
Lottie mi asciuga le lacrime sulle guance e mi sorride. "La fai adesso una cosa per me? Vai a vestirti e mi accompagni in un posto?".
Tiro su con il naso strofinandomi un'occhio e la osservo scettica.
"Ma tu stasera non avevi quella cena con Bianchi?".
Lei si muove un pò a disagio e la noto arrossire sotto il mio sguardo. "Esatto".
"Allora con te non ci esco. Non vengo mica a fare il terzo incomodo"rispondo imbronciata.
Lottie sorride dolcemente mentre mi dà un buffetto sulla guancia. "Non è vero e poi a Fede farà piacere"replica divertita.
Porto le mani ai fianchi. "Fede, Fede lo chiami già come se foste una coppietta e comunque no non credo di stargli simpatica. Lo sai che non ci siamo mai potuti vedere"le spiego seria.
Lei mi dà una spinta. "Ma smettila, stai trovando solo scuse".
"Hei!"la richiamo a quel punto offesa.
"Anita..."mi richiama. "Ti divertirai, davvero".
Roteo gli occhi al cielo, perchè quando Lottie mi guarda in quel modo non posso dirle di no.
"E va bene, ci vengo".
Lei esulta trionfante e io sbuffo ma non posso che trovarla dolce.
"Lottie"la richiamo prima di scomparire nella mia stanza, lei mi dà le spalle mentre sistema un cuscino sul divano, ma si volta subito. "Sì?"domanda sorpresa.
Le sorrido dolce e riconoscente. "Ti voglio bene".

La pizzeria che Federico ha scelto per la serata mi piace. Fa angolo in una delle stradine più caratteristiche del centro.  Con le pareti in legno bianco e le tovaglie a quadrettini mi sembra familiare, ti trasmette calore.
Individuo Federico seduto al tavolo, si guarda intorno con circospezione e in uno momento di illucidità, immagino, penso che sia tenero. Poi mi volto ad osservare Carlotta, mi accorgo che mi tiene sottobraccio ma sembra quasi che le sue dita mi vogliano perforare la carne con la forza con la quale lo stringono, è agitata.
"Ricordami perchè sono qui..."le sussurro.
"Perchè mi vuoi bene"sorride lei a disagio,poi il suo sguardo intercetta quello di Bianchi e io penso che non sarà una bella serata per me.
Federico si alza dal suo posto lisciandosi le mani sulla maglietta bianca che indossa sotto la giacca blu e fa quel sorriso che lo reputa così affascinante. Si perchè di fascino Bianchi ne ha tanto.
"Ciao Lottie"lui le appoggia una mano all'altezza delle costole e  si salutano con due baci sulle guance.
La mia amica arrossisce sotto il suo sguardo. Poi i suoi occhi passano ad ispezionarmi, sembra che sia sorpreso e scioccato di vedermi.
"Ciao..."
Sento di volermi fare piccola piccola sotto il suo sguardo. "Ciao, Federico"lo saluto terribilmente in imbarazzo.
Vedo Carlotta sorridere allegra per stemperare la situazione e lui tituba un pò sul posto prima di prendere la parola di nuovo.
"Beh allora accomodiamoci pure" accompagna Carlotta al suo posto, spostandole la sedia per aiutarla a sedersi e poi fa la stessa cosa con me prima di prendere il suo di posto.
Cade un imbarazzante silenzio e io non credo di non essermi mai sentita più a disagio di così. Allora penso che non avrei mai dovuto assecondare la mia amica e starmene a casa. Non mi avrebbe fatto male.
Osservo Carlotta a lungo come se volessi supplicarla di salvarmi da questa scomoda situazione. Che poi tanto lo so che Bianchi mi stia odiando. Gli si legge palese in faccia che avrebbe preferito starsene solo con la mia amica.
Lei tira un sospiro sorridendo nervosamente e la sua mano incontra quella di Federico, quasi volesse placare il ticchettio delle sue dita sul tavolo
. Lui punta lo sguardo sorpreso sulle loro mani che si sfiorano ma non dice nulla.
"Allora cosa ordiniamo?" domanda Lottie alternando lo sguardo da me a Bianchi.
Lui scruta il menù con interesse e scorrendo il dito sulle portate. "Sono ancora molto indeciso...tu cosa vorresti prendere?"le chiede.
Mi soffermo ad osservarli entrambi, riesco a scorgere tanta sintonia tra quei due tale da soffocarmi.
"Io vado un attimo al bagno"sussurro e penso che loro nemmeno l'abbiano sentito ma i loro sguardi si puntano con insistenza su di me.

...Nel frattempo
"Fede..."
"Lottie..." sussurrano entrambi all'unisono una volta che Anita sia sparita dietro l'angolo.
Lottie sorride imbarazzata e Federico nonostante vuole nasconderlo la osserva con tenerezza.
"Senti Fede, mi dispiace se ti abbia infastidito la presenza di Anita"pronuncia Carlotta a disagio.
Federico corruccia la fronte interrogativo. La verità è che la prima cosa che abbia pensato quando le ha viste entrare è se Lottie lo stesse prendendo un giro. Insomma non si aspettava che lei portasse un'amica, quando era palese quello fosse un appuntamento tra loro due. Che Carlotta stesse facendo un passo indietro? Il pensiero lo stava torturando ma sarebbe stato troppo poco da lui ammetterlo.
"No Carlotta"nega a quel punto, ma evita il suo sguardo. Frequenta quella ragazza da pochi mesi certo, ma ha imparato a conoscerla bene. Sa che il suo punto debole sono i suoi occhi, che quelli saprebbero leggergli pure l'anima. Ah, quegli incantevoli occhi!.
Lottie sa che se mai dovesse stilare una lista dei difetti di Federico, metterebbe in alto l'orgoglio. Eh sì, perchè Bianchi orgoglioso lo è un sacco e ormai sta imparando a conoscerlo così bene da capirlo con un solo sguardo.
Trattiene a stento uno sbuffo un pò imbronciata e lei non lo sa ma nascosto dal suo sguardo Federico ha sorriso.
A quel punto Carlotta decide che se non sarà lui a parlare allora lo farà lei, perchè 1 non vuole che lui pensi chissà che, 2 non può permettere che la sua amica si senta a disagio e fuori posto e 3 vuole che sia davvero una bella serata.
"Vedi Fede, è un periodo davvero molto incasinato per lei e io non me la sono sentita di lasciarla sola stasera. Pensavo tu avessi capito"prende a spiegargli assicurandosi che lui la stia ascoltando.
Lui non ha distolto nemmeno un pò lo sguardo stavolta e notare Lottie arrossire lievemente sotto i suoi occhi un pò l'ha reso felice. Un pò si sente anche stupido per aver solo potuto dubitare di lei, ma è contento di sapere che tutto si sia risolto. Certo all'inizio sbuffa un pò perchè comunque resta il fatto che debba avere ragione lui ma alla fine cede perchè quando Lottie lo guarda con quei suoi occhioni dolci lui non resiste.

Anita's pov
Prendo un lungo respiro prima di uscire dal bagno. Quando arrivo al tavolo Lottie mi sorride e mi fa un'occhiolino ma in quel momento non ne capisco il motivo.
Mi siedo con cautela, Federico con la testa china, rialza lo sguardo puntandolo su di me. Non so per quale strano motivo i suoi occhi mi scrutino diversamente.
"Abbiamo ordinato anche per te, spero non sia un problema!? domanda, ma la sua è più un'affermazione.
Nego silenziosamente, chiedendomi mentalmente cosa sia successo quando mi sono assentata. Che abbiano parlato di me?.
Non ho il tempo per pormi domande che ugualmente non mi porterebbero a nessuna risposta esaustiva perchè un cameriere si avvicina al nostro tavolo per portare le nostre ordinazioni.
Alzo lo sguardo  e non mi sembra nemmeno vero che il ragazzo si riveli essere Biagio.
"Biagio?!"domando a quel punto con la voce carica di stupore.
Lui sorride sul posto, con le mani incrociate dietro la schiena. "Ciao anche a te Anita" risponde gentilmente.
"Wow ma che ci fai qui?" domando curiosa. Poi la mia domanda risulta essermi così stupida, insomma è chiaro lavori qui. La sua risata echeggia nel locale, così come quella di Lottie e Federico, e io mi mordo il labbro inferiore perchè lo ammetto viene da ridere anche a me.
Lui si indica con un dito, facendomi notare la scritta con il nome del locale stampata sulla maglietta bianca che indossa.
"E' la pizzeria di mio padre, lo aiuto nei weekend".
"Oh capisco"sussurro.
Lui annuisce spostando il peso sull'altro piede, facendo sfregare le mani tra di loro. Sembra indeciso sul da farsi.
Noto Federico sorseggiare un pò di  birra, indicandolo. "Amico quand'è che finisci il tuo turno? Magari potresti unirti a noi!" gli propone a quel punto.
"Già!"mi ritrovo inconsapevolmente ad assecondarlo.
Lui dà un'occhiata all'orologio da polso."Beh tra qualche minuto potrò essere da voi"ci informa.
Lo osservo a lungo mentre parla, il suo viso è sempre disteso e rilassato, l'ombra di un sorriso che persiste sulle labbra. Sembra l'allegria fatta persona. Mi accorgo di essere contenta che lui si unisca a noi.
Detto fatto, libero dal grembiule e dal taccuino Biagio ci raggiunge con una pizza e una birra tra le mani e si siede al mio fianco.
La serata procede tranquilla, è forse che in lui rivedo una figura amica ma mi rilassa. Non avrei mai pensato potessi dire che Federico fosse simpatico e gentile. Non me ne capacito nemmeno quando ne prendo atto. Parliamo di svariate cose e mi stupisco di come lui sappia argomentare. Ho sempre pensato che di lui non ci si potesse fidare, di stare sulla difensiva e in allerta in sua presenza ma mi meraviglio di vederlo diverso stasera. Forse è proprio vero che il tempo può cambiare le persone.
Rido come non mi capitava di fare da tempo, che poi Biagio quando ci si mette sa essere davvero esilarante. Per una sera decido che voglio staccare la mente e lasciarmi travolgere. Al suo posto accanto a Federico, Lottie sorride e io ricambio il suo sguardo.
Sottovoce Biagio mi domanda se voglia della birra e io che non bevo mai, accetto. "Grazie Biagy"rido mentre lui me ne versa un pò nel bicchiere. Mi scruta divertito per quel soprannome inventato sul momento.
"Andiamo un pò fuori, sento troppo caldo"sussurro dopo un pò a Biagio. Credo sia arrivato il momento che Federico e Carlotta passino del tempo soli. Decido che posso fidarmi di lui, che posso affidargli la mia amica.
Biagio annuisce in silenzio forse capendo il mio intento e mi fa cenno di seguirlo fuori.
"Ops"sussurro finendogli addosso cercando di evitare la gente che sta entrando. Mi aggrappo alle sue spalle soffocando una risata divertita. Mi sa che la birra stia cominciando a fare il suo effetto.
Il suo sguardo incronta il mio e lui provvede a riportare una ciocca di capelli finitami sugli occhi dietro l'orecchio. Lo spingo un pò via ridacchiando.
"Non ci starai mica provando con me, eh Biagy?".
Lui si ritrae quasi scottato alle mie parole, porta le mani in avanti all'altezza del mio viso.
"Certo che no!" protesta cambiando d'un tratto umore.
Mi chiedo cosa l'abbia fatto scattare così. Cerco di stemperare la situazione. "Meglio così, sono troppo innamorata di qualcuno per poter solo pensare che...".
Però la sua voce sovrasta la mia non permettendomi di portare a termine la frase. "Tu non mi piaci Anita!". Me lo dice con le braccia portate al petto, sulla difensiva.
Le mie labbra si schiudono per la sorpresa, ma niente ne fuoriesce. Mi fa piacere sapere di non interessargli e allora perchè le sue parole risuonano così cattive nelle mie orecchie?.
Rido sarcasticamente gesticolando."Beh viva la sincerità!".
Mi accorgo mentro lo dico che il mio tono risulti amaro. Le mie braccia si stringono al petto in uno spontaneo gesto di protezione.
Lui sussulta alle mie parole, addolcendo un pò lo sguardo. Sembra seriamente dispiaciuto da cosa le sue parole abbiano provocato in me. Ricambio il suo sguardo e mi sembra di scorgere una titubanza nei suoi occhi come se volesse confessarmi qualcosa ma non ne trovasse il coraggio. Le sue labbra si schiudono e poi richiudono a corto di fiato.
Ticchetto le dita sul braccio rendendomi conto che vorrei dire anche io qualcosa ma non saprei da dove cominciare. Mi domando a come siamo passati ad una tale situazione di imbarazzante silenzio.
"Sai Anita"mi precede lui in questo gioco di sguardi e parole difficili da pronunciare. Prende un respiro assicurandosi di catturare la mia attenzione e riprende a parlare."Io sono convinto che tu mi piaceresti. D'altronde sei una ragazza che non mi lascerei mai scappare e ho come l'impressione che la persona che tu ami con tutta te stessa non si accorga nemmeno di come tu sia. Ma vedi, io...io sono attratto dai ragazzi".
Il modo in cui me lo confessa è destabilizzante ed affrettato, da non riuscire a metabolizzare la cosa.
"Wow..."sussurro scioccata.
Non avrei mai pensato che lui potesse confessarmi una cosa del genere. In una generazione che si basa su dei pregiudizi per giudicare una persona è difficile per una persona omosessualità aprirsi e affrontare l'argomento, quindi se l'ha fatto è perchè ha riposto della fiducia in me e non voglio che le sue aspettative su di me cambino. Allora perchè non riesco ad apir bocca?!.
"Io..."
Biagio mi osserva scuotendo il capo, si passa una mano sul viso frustrato. Sembra che i suoi occhi mi mostrino tutto il loro dolore, ma io non voglio che lui pensi io lo stia giudicando come fanno tutti gli altri.
"Io, ceh...voglio dire, io..."
Ma perchè diavolo ho iniziato a balbettare in questo modo?!. Mi sento così stupida ed infantile.
Il suo sguardo deluso mi fa sentire piccola piccola.
"Va bene così Anita, non è la prima volta che qualcuno si fa un'idea sbagliata su di me per degli insulsi pregiudizi"la sua mano si posa sul mio braccio mentre lo dice, i suoi occhi sembra che vogliano perforarmi l'anima.
"No!"lo fermo sovrastando la sua voce. "No,no, no ti stai sbagliando su di me!". "Io non ho nessun pregiudizio su di te, credimi. Non sarà un tuo orientamento sessuale a farmi cambiare idea su di te. Non mi importa che ti piacciono i ragazzi, a me interessi tu come persona, una persona con cui ho piacere di passare del tempo e chi mi fa sempre tornare il buonumore, indipendentemente dal resto".
Nella mia voce c'è fermezza e convinzione che me ne stupisco io stessa ma è la verità.
So quanto le mie parole l'abbiano colpito, i suoi occhi non hanno smesso di guardarmi un attimo, si sono così tanto illuminati alle mie parole e riesco a scorgervi un velo di commozione.
"D-dici davvero?"mi domanda con la voce che gli trema per l'emozione.
"Certo Biagy, per chi mi hai preso?!"rispondo di rimando colpendolo scherzosamente ad un braccio e quando meno me lo aspetto lui mi stringe in un abbraccio. Rimango con le braccia a mezz'aria per la sorpresa, ridendo e ricambiando poi la sua stretta.
"Sei davvero una ragazza meravigliosa Anita...spero che quella persona che ti fa stare tanto male lo capisca presto"sussurra lui sulla mia spalla e il mio corpo viene scosso da brividi alle sue parole.
Sono diventata un libro aperto? Come è possibile che lui sia riuscito ad intravere nei miei occhi una sofferenza, abbia capito che sto male per qualcosa, per qualcuno?.
"Oh è davvero una lunga storia"ammetto tristemente.
Lui mi afferra per le spalle, speranzoso. "Ma se vuoi, puoi sempre raccontarmela. Ho tutto il tempo".
Accenno ad un sorriso tirato, passando a scompirgli i capelli ricci. "Magari un'altra volta, ok?". So quanto possa essere opprimente l'argomento per me.
"Anita, andiamo?"è la voce di Carlotta a richiamarmi. Mi raggiunge in compagnia di Federico che le cinge i fianchi con un braccio. Lo sguardo della mia amica si posa contemporaneamente da me a Biagio, mi sembra di vedere una scintilla attraversarle gli occhi. Il sorriso d'intesa,velato di malizia che mi indirizza mi fa ridere divertita. Pensa davvero che tra me e Biagio possa nascere qualcosa?.
"Ti aspetto alla macchina"mi informa facendo un cenno di saluto al ragazzo al mio fianco, poi lei e Federico si incamminano sotto i portici del centro storico.
"Beh...allora ci si vede"gli sorrido dondolandomi un pò sul posto.
Lui ricambia divertito. "Già, devi ancora raccontarmi molte cose. Ricorda che io sono stato molto sincero con te" mi avverte con una linguaccia.
Mi porto una mano alle labbra soffocando una risata.
Lui intanto si porta una mano alla tasca dei pantaloni cacciandone qualcosa che assomiglia molto ad un biglietto da visita.
"E questo cos'é?" indago confusa e curiosa.
"Oh beh, un invito...organizzo una serata al Music, mi farebbe piacere se tu venissi"mi fa un occhiolino.
"Cos'è adesso fai anche il dj?"lo scimmiotto rigirandomi il bigliettino tra le mani.
"Ah ah"mi apostrofa lui."Sono solo un ragazzo dalle mille risorse".
La mia risata rimbomba nel silenzio della notte. "Oh lo so, lo so".
"Ciao Biagy, buonanotte"lo saluto facendo ciao ciao con la mano.
Mi incammino nella direzione che la mia amica e Bianchi hanno preso dapprima lentamente e poi molto più velocemente. Avverto i miei tronchetti con il tacco ticchettare sulle vasole. Un sorriso affiora sulle mie labbra mentre penso che questa serata sia andata meglio di come mi aspettassi. E' arrivato il momento per me, di darmi una possibilità per essere felice.


ANGOLO AUTRICE:
Dopo mesi di assoluto silenzio, come sempre 😂, finalmente ritorno! Buon pomeriggio mie care lettrici!❤
Questo capitolo devo ammetterlo è stato assolutamente difficilmente da scrivere. Come penso si sia evinto all'inizio Anita è rimasta molto colpita da quanto accaduto e come biasimarla? Dopo i trascorsi tra lei e Luca è assolutamente comprensibile che ci stia male, ma lei è una donna forte e a volte non se ne rende conto.
Tra di loro non è successo niente più, anzi lui è praticamente assente così come la piccola Lucia, ma torneranno tranquille. Ho voluto incentrare il capitolo su altri personaggi, su Carlotta che si rivela essere sempre un'ottima amica e questo strano Federico Bianchi che potrebbe essere cambiato sul serio. Ma chi lo sa...
E poi Biagy! Non so a voi, ma a me piace particolarmente, è l'allegria e serenità fatta persona. Chi l'avrebbe mai detto custodisse un segreto? Che tra l'altro ha voluto rivelare ad Anita. Il nostro caro Biagio entrerà a far parte delle scena e sarà un personaggio fondamentale per Anita e per la storia😉.
Prima di salutarvi volevo ringraziare chiunque abbia inserito la mia storia in qualsiasi storia e le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo. Grazie, davvero❤
Enjoy and stay tuned! Alla prossima!

Vi lascio con quest'immagine creata da me e che volevo condividere con voi...la dolcissima sognatrice Anita, interpretata dalla bellissima Victoria Justice che si avvicina molto a come io la immagino.


















  
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