Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Crybaby    13/05/2009    2 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Death Ribbon Revolution

Novantesimo piano della fortezza.
Chaos Goku osservò a lungo la piccola Hotaru, compiacendosi di sé stesso per il suo operato. Era riuscito a soggiogarla proprio come desiderava. Certo, l’attesa era stata lunga, ma finalmente la piccola guerriera era giunta al suo cospetto. Contenendo l’emozione, il ragazzo chiuse gli occhi, prese un respiro rilassato e concentrò la sua energia nella mano destra: l’arto venne ben presto illuminato di una inquietante luce grigio scuro.
-REB…
Un rumore di passi sempre più vicini fu sufficiente a deconcentrare Chaos Goku, costringendolo ad interrompere le sue azioni e volgere con rabbia lo sguardo verso le scale, vicino all’ascensore di vetro.
Pochi istanti dopo, dal basso fece capolino il rotondo viso di Choji Akimichi: visibilmente stanco per la salita ma anche soddisfatto per l’abbuffata di cibo durante la corsa stessa, quando vide Hotaru si dimenticò subito di tutto questo e, lasciati cadere a terra i sacchetti di patatine ancora chiusi senza preoccuparsene, le andò incontro.
-Hotaru… finalmente… ti sei decisa… a fermarti… non puoi immaginare… quanto abbia corso… Ma non importa. Adesso, te la senti di dirmi che ti è preso? Non mi arrabbierò, te lo giuro! Anche se devo ammetterlo, mi hai fatto un gran male prima… Hotaru? Mi senti?…
-Tsk tsk tsk- fece Chaos Goku, alle sue spalle -puoi anche urlarle a squarciagola nelle orecchie, se vuoi, sarebbe tutta fatica sprecata. In questo momento Hotaru Tomoe è sotto il mio controllo, non può sentire altro che la mia voce.
-T-tu chi sei? Co-cosa diavolo vuoi da lei? Non mi pare abbia nulla da spartire con gente come te!
-Oh sì invece, molto più di quanto immagini. Forse rispondendo alla tua prima domanda ti saranno chiare molte cose. Chaos Goku, tanto piacere.
Al solo sentire quel nome, Choji iniziò a tremare e sudare freddo.
-Dalla tua reazione immagino tu abbia già sentito parlare di me. Io invece, non ho alcuna informazione che ti riguarda, ma questo non m’importa più di tanto. La tua aura mi fa capire che non sei nemmeno lontanamente in grado di competere con me. Fatti da parte e lasciami concludere quello che stavo facendo.
-N-no…
-Forse non sono stato abbastanza chiaro. Per cortesia, ti dispiacerebbe…
Cercando in tutti i modi di ignorarlo, e di smetterla di tremare come una foglia, il ninja si girò di nuovo verso la piccola e le poggiò dolcemente le mani sulle spalle.
-N-n-non st-starlo a sentire… sta… sta solo d-dicendo un m-mucchio di cazzate… t-tu n-non hai niente a che f-fare con quello, credimi…
-Spostati. È l’ultimo avvertimento.
-Lo-lo so… n-non sono molto co-convincente… ma t-ti prego, d-dimmi che mi stai ascoltando… dimmi c-che anche tu come me vuoi andartene da questo posto…
-Basta, ci rinuncio. È l’ultima volta che concedo a qualcuno la possibilità di salvarsi. Sparisci dalla mia vista!
Chaos Goku caricò velocemente un raggio d’energia rosso; più spaventato che mai, Choji si strinse forte al corpo immobile di Hotaru, sperando con tutto il cuore di riuscire a difenderla…
-SILENT WALL!!!
…con sua immensa sorpresa, accadde invece il contrario: risvegliandosi all’ultimo istante, la sailor balzò davanti al compagno di squadra e creò attorno a loro una barriera, con la quale respinse senza fatica l’attacco del nemico.
-C’è mancato poco… Scusami, Choji, non volevo spaventarti- gli disse, tenendo però gli occhi fissi e la falce puntata su Chaos -e, perdonami per prima, non avevo intenzione di farti del male.
-E-eh? N-no, n-non f-fa niente, è t-tutto a posto! D-davvero!
Dal canto suo, Chaos Goku non sembrava minimamente turbato del fatto che il suo influsso su Sailor Saturn si fosse sciolto. Anzi.
-Che tu sia sveglia o sotto ipnosi cambia davvero poco. Presto metterò in atto il mio piano, e tu non potrai far nulla per impedirlo.
-Piano? Non ti è ancora abbastanza quello che stai facendo?
-Vedo che non capisci. Prima che il tuo amico ciccione m’interrompesse…
-COME. MI. HAI. CHIAMATO??!!??
Sputando fuoco dalle narici Choji fece per balzare sul ragazzo e riempirlo di cazzotti, ma fu sufficiente un gesto di Hotaru a fargli sbollire la rabbia.
-…dov’ero rimasto? Ah, sì, stavo per colpirti con il Rebirth. Preparati, sarà breve. Ma non posso assicurarti che sia indolore.
-Re… Rebirth?- balbettò Choji, indeciso se essere arrabbiato o impaurito.
-Ne ho sentito parlare quando ero ricoverata in ospedale. È la tecnica con cui si possono separare due o più anime rinchiuse nello stesso corpo- gli rispose Hotaru, che poi si rivolse sprezzante a Chaos -mi dispiace deluderti, ma sei arrivato troppo tardi. Mistress 9 si è già liberata da sola, ed è stata sconfitta quasi subito. Ormai non ti è più possibile riportarla in vita!
-Mistress…
Chaos Goku assunse l’espressione di uno appena caduto dalle nuvole, per poi cambiarla subito in una perversamente allegra.
-Quella strega non è mai stata nei miei pensieri. Il mio obiettivo è decisamente più ambizioso: difatti, ho intenzione di riportare in vita nientemeno che Sailor Saturn!!!
-COSA???
-Avete capito perfettamente! Quando Sailor Saturn e Hotaru Tomoe si divideranno, grazie ad un’invenzione della mia fidata Baby Bulma mi fonderò con la guerriera della distruzione e ne acquisirò i devastanti poteri! E ora basta con le chiacchiere, si dia inizio all’ultima parte del mio piano!
Il ragazzo fece un balzo indietro per prendere la mira e caricò il Rebirth per la seconda volta, ma si vide costretto a fermarsi di nuovo, vedendo Hotaru fare un passo avanti e sfoderare dinnanzi a sé la sua falce.
-Piccola sciocca, cosa credi di fare?
-Tu vuoi il potere di Sailor Saturn, no? Perfetto, se è questo quello che vuoi, sarai accontentato!
-Vuoi usarlo contro di me? Non farmi ridere, tu non sei ancora in grado di padroneggiarlo a dovere. E comunque, so che non lo faresti. Sai meglio di me che perderesti la vita.
Per Choji, quelle ultime parole ebbero lo stesso effetto di una lancia scagliata a folle velocità contro la sua testa.
-Hotaru…- disse il ninja, la voce quasi incastrata in gola -ti p-prego… dimmi che non sta di-dicendo sul serio…
-No, purtroppo- gli rispose lei, senza però voltarsi a guardarlo -mi dispiace, immensamente, che tu sia venuto a saperlo in questo modo.
-Ma… ma tu non… non lo farai, vero? Non userai quel… potere…
-Devo farlo, se voglio sconfiggerlo. Non c’è altro sistema.
-C’è invece! DEVE ESSERCI! Hotaru… ti prego…
Proprio come era successo nella città, la piccola sailor aggredì il ninja e lo mandò a sbattere violentemente contro una colonna, tramortendolo.
Quindi, rivolto di nuovo lo sguardo su Chaos, Hotaru fece roteare la falce chiamata Silent Glave dinnanzi a sé, sempre più forte. Da questa rotazione prese forma una sfera d’energia nera.
“No. Non può essere. Non avrà davvero intenzione di farlo!” sotto sotto, anche Chaos Goku iniziò a provare paura.
Intanto, la guerriera creò altre due sfere, una viola e una bianca. Le tre sfere d’energia presero a roteare vorticosamente, quasi rincorrendosi, andando a formare intorno a loro una barriera carica d’elettricità, pronta per essere lanciata.
“E invece, pare proprio che voglia attaccarmi con la stessa arma che io desidero. Questo non l’avevo previsto, maledizione!”
Sudando, Chaos Goku si mise velocemente in posizione e incanalò tutta la sua energia nella mano destra.
-Non illuderti, Sailor Saturn, presto sarai mia! REBIRTH!!!
Così come il suo avversario, anche Hotaru si decise a rilasciare il suo attacco più devastante.
“Addio, Cho. Grazie… di tutto…” -DEATH RIBBON REVOLUTION!!!

-Che… che diavolo sta succedendo lassù?!
-Oh, no… non è possibile… non di nuovo…
-“Di nuovo”? Tu sai di cosa si tratta? Parla!
-È Hotaru… è lei…
-Hotaru? Di che accidenti stai parlando?
-Ho già visto questa scena… quando io e le mie compagne siamo andate ad affrontare Nehelenia nella sua dimensione… per combatterla, Sailor Saturn ha usato questo stesso potere…
-E poi? Cosa è successo? Coraggio, dimmelo!
-Allora, nulla… Chibiusa era con lei, è riuscita a impedirle di sacrificarsi…
-Sacrifi…
-Ma ora… se è da sola… Per favore, rimani qui e continua a cercare gli altri.
-Ma che… Ehi aspetta! Dove stai andando?!?
Senza aggiungere altro, la ragazza bionda si alzò in volo.
“Chiunque tu stia affrontando, te ne prego, fermati! Non farlo!!!”

Lo scontro fra il Rebirth e il Death Ribbon Revolution fu tanto devastante da coinvolgere il grattacielo intero: l’edificio sembrava infatti sul punto di crollare da un momento all’altro, così come buona parte della città sottostotante. Sia Hotaru che Chaos Goku stavano mettendo nei loro attacchi tutta l’energia che avevano in corpo pur di prevalere sull’avversario. Dopo una situazione di stallo lunga quasi un minuto, il Rebirth parve avere la meglio, riuscendo a distruggere la prima delle tre sfere d’energia; tuttavia, l’attacco di Chaos Goku venne subito spinto indietro dalle due sfere rimaste, diventate più grandi e potenti.
“Dannazione, è davvero più forte di quel che potessi immaginare! Bene, direi che è finalmente giunta l’ora di sfruttare i miei poteri di saiyan! Non attendevo altro!”
Con un folle sorriso dipinto sul volto, il ragazzo si trasformò rapidamente in un super saiyan, dai capelli biondo platino e gli occhi blu, simili al ghiaccio. Con la trasformazione, la sua forza sembrò decuplicarsi, e infatti riuscì a sbarazzarsi anche della seconda sfera d’energia.
-Hai visto? HAI VISTO? Hai visto cosa succede a mettersi contro di me? Lascia perdere, finchè sei in tempo! Se lo fai, prometto che non ti farò alcun male quando verrai separata da Sailor Saturn!
-Sai già qual è la mia risposta! Scordatelo!
La piccola guerriera si circondò di un alone infuocato, mentre l’ultima sfera d’energia rimastale a disposizione si ingigantì a dismisura, respingendo il Rebirth e avvicinandosi sempre di più al nemico.
Mancavano pochi metri all’impatto quando, inaspettatamente, sul Death Ribbon Revolution si aprì un’incrinatura, dalla quale l’energia contenuta in esso cominciò a disperdersi nell’aria. Prima minuscola, la crepa si fece sempre più evidente.
-NO!…
-Io ti avevo avvertito, sei troppo piccola per riuscire a controllare un potere simile! Ormai è troppo tardi per cambiare idea!
Proprio un istante prima di venire colpito, Chaos Goku respinse l’ultima sfera, disintegrandola, e con il suo Rebirth investì senza pietà l’ormai indifesa Hotaru: all’impatto si udì per tutta la stanza un rombo, simile a quello di un temporale, seguito da un forte lampo accecante e l’alzarsi di un fitto polverone.
Ci vollero circa due minuti prima che nel luogo del combattimento ritornasse la visibilità. Quando ciò accadde, la prima cosa che Chaos Goku vide, quasi con disgusto, fu il corpo della ragazzina, distesa immobile sul pavimento; a qualche metro di distanza, il saiyan trovò l’oggetto del suo desiderio. In ginocchio, respirando affannosamente, una ragazza dai contorni sfocati: sembrava quasi la versione adulta di Hotaru, e come lei indossava una divisa da guerriera sailor.
-Finalmente. È da un’eternità che ti sto dando la caccia. Sailor Saturn, la prima Sailor Saturn, colei che racchiude in sè il potere di distruggere l’universo intero. Un potere che tra pochi istanti sarà mio.
Il ragazzo si avvicinò alla sailor, con molta calma. Solo in quel momento Saturn si accorse che il nemico, alla mano sinistra, indossava già il guanto speciale inventato da Baby Bulma. Colta dal panico, con un gesto richiamò a sé la falce, caduta poco lontano, e la afferrò saldamente.
-Cosa speri di fare? “Grazie” alla tua reincarnazione Hotaru, non hai abbastanza energia per ripetere l’attacco di prima. Rassegnati.
-Forse… hai ragione… ma ho ancora un po’ di forza… per impedirti di realizzare il tuo piano…
-E come, sentiamo… ASPETTA, COS’HAI INTENZIONE DI FARE? FERMATI, SUBITO!!!

“Ormai ci sono, Hotaru, sono quasi arrivata… MA CHE?!”
Voltandosi, la ragazza bionda si vide raggiungere in fretta dal moro compagno di squadra, che stava letteralmente correndo sulla superficie del grattacielo.
-Che cazzo ci fai qui!? Ti avevo detto di andare a cercare gli altri!!!
-Appunto. Se quello che dici è vero…
-Non mi credi?!
-…se Hotaru è davvero lassù, è molto probabile che anche gli altri membri della mia… della sua squadra si trovino insieme lei!
-A questo non avevo pensato. Comunque faresti bene a tornare indietro, temo che la faccenda si stia facendo troppo pericolosa… TI ANDREBBE DI DARMI RETTA UNA VOLTA TANTO!!!
Ignorandola, il ragazzo aumentò la velocità, superandola e avvicinandosi sempre di più al novantesimo piano.

Di fronte agli occhi sbarrati di Chaos Goku, Sailor Saturn si trafisse con la sua stessa falce. Trattenendo un urlo di dolore, la ragazza si accasciò a terra e con un accecante lampo di luce il suo corpo, così come la falce, svanì nel nulla.
Sul momento, il saiyan si rifiutò di credere a ciò che aveva appena visto. Quando però si vide costretto ad accettare la situazione, il ragazzo si lasciò andare ad un violento sfogo d’ira e prese a pugni una delle colonne.
-DAN-NA-ZIO-NE!!! È da una vita che aspettavo di mettere le mani su Sailor Saturn! E adesso che ne avevo la possibilità cosa fa quella stronza pur di non farsi catturare? Si uccide di fronte ai miei stessi occhi! E non c’è consolazione che tenga, anche se sono già fortissimo grazie a Goku l’obiettivo principale di tutto il mio piano era lei! PERCHÉ-È-SUCCESSO-TUTTO-QUESTO???
Ma Chaos non era il solo ad aver assistito al sacrificio della ragazza.
Ripresosi dallo stordimento solo negli ultimi minuti e riparatosi dagli effetti dello scontro dietro un pilastro, Choji approfittò della sfuriata del nemico per uscire dal nascondiglio e correre al capezzale di Hotaru. Facendo piano, il ninja si inginocchiò di fianco a lei e le sfiorò la pancia. Non si muoveva. Non respirava.
Mordendosi forte le labbra per non piangere, lentamente il ragazzo si levò la giacca e la stese sul corpo dell’amica per coprirla al meglio. Quindi, lanciando una rapida occhiata a Chaos, si frugò in una tasca e ne estrasse una scatolina trasparente.
“Lo… lo so… non sono ancora abbastanza forte… se la usassi, con ogni probabilità morirei… e non è come l’altra volta, non c’è nessuno nei paraggi che potrebbe curarmi… ma… Hotaru… lei… si è sacrificata per sconfiggere quel… mostro, non so altrimenti come chiamarlo… non posso stare qui a fare niente… devo combattere anch’io… lo so, di avere poche speranze… ma devo tentare…”
Trattenendo un gemito, Choji aprì la scatolina e ne afferrò con due dita la pillola rossa contenuta al suo interno.
Era sul punto di ingoiarla, quando la sua mano si chiuse a pugno, stringendo la pillola fino a sbriciolarla. Non erano queste le sue intenzioni: sembrava che la mano avesse agito di sua spontanea volontà, oppure come se qualcuno l’avesse guidata da lontano. Abbassando lo sguardo, Choji vide e capì all’istante cos’era appena successo, anche se faticava a crederci. La sua ombra era stata agganciata a quella di un ragazzo più o meno della sua stessa età, posizionato sul bordo dello stanzone, appena prima dello strapiombo.
Anche Chaos Goku si accorse del nuovo arrivato, e si voltò a guardarlo: proprio in quel momento, di fianco ad uno strematissimo Shikamaru Nara, giunse sul posto anche la bionda compagna di squadra, Usagi Tsukino.
-Tu!
-Non potevi giungere in un momento più adatto, Sailor Moon…- sussurrò Chaos.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Crybaby